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Dopo dodici anni di attesa del nuovo Prg era abbastanza prevedibile che ci fosse la corsa a costruire nuovi edifici soprattutto ad uso abitativo. Ci saremmo aspettati anche in calo dei prezzi, cosa che non si è verificata se non adesso a causa, o grazie, alla crisi economica. Se per espansione urbanistica si intende ulteriori costruzioni oltre a quelle già previste dal Prg, la risposta è si, è necessario fermarsi. Così come è da rivedere il modo in cui stiamo costruendo oggi. I nuovi insediamenti nascono senza anima, senza centri aggregativi a volte anche esteticamente assai poveri.Enrico Campedelli
(fonte: mail inviata in risposta al punto sollevato da Paluan)
Lorenzo PaluanDopo anni di forte sviluppo dell’attività edilizia dovuto al trend nazionale e alla domanda accumulata in città, si è registrato un calo fisiologico che la crisi economica e finanziaria sta accentuando ulteriormente. Dovremo avere una costante attenzione alla qualità della pianificazione, delle urbanizzazioni e del costruito, che, in un mercato in forte flessione, può rappresentare un vantaggio competitivo e nel contempo determinare una maggiore qualità del territorio.
«I 3mila alloggi invenduti a cui fa riferimento Gililola Pivetti sono leggenda metropolitana. In realtà sono al massimo 700 e abbiamo fatto delle verifiche incrociate con le utenze per avere questo dato. Tra questi alloggi compaiono anche quelli in via di ristrutturazione o che sono oggetto di liti di successione. Vorrei poi precisare che in nessun atto del nuovo piano regolatore è prevista una Carpi da 100mila abitanti, anzi la previsione è largamente inferiore a quella del piano regolatore precedente, lo stesso in vigore quando Giliola Pivetti era assessore. Allora però non c’era alcun dissenso» (Mirco Arletti su L'Informazione del 28/04/2009)
Esaurire le attuali aree residenziali e produttive prima di individuarne altre, pensando anche ad un "grande bosco" verde, polmone della città. (programma Idv)Politiche abitative
È indispensabile ridefinire nuovi regolamenti edilizi per porre fine all’espansione edilizia ed evitare un ulteriore consumo del territorio agricolo ma impegnarsi invece nella qualificazione del patrimonio esistente. E’ necessario, inoltre, predisporre per i prossimi anni un piano casa che sia pubblico capace di mettere a disposizione almeno 4000 abitazioni in affitto o in proprietà con forti agevolazioni a sostegno delle fasce deboli dei cittadini. (programma Sinistra per Carpi)
Stop immediato ad ogni espansione ediliziaGiliola Pivetti
Per realizzare il nuovo modello di Comune che abbiamo in mente è necessario fermare ora ogni ulteriore espansione edilizia.
Il territorio è una risorsa finita, l'espansione edilizia all'interno di un territorio non può essere lasciata in mano "al mercato", come è avvenuto fino ad oggi a Carpi ma deve essere stabilito un limite chiaro oltre al quale non si sottrarrà altro spazio al terreno agricolo e al verde, che nei prossimi anni ci servirà per la nostra sostenibilità alimentare, ambientale e anche energetica.
Questo significa bloccare la realizzazione delle aree edificabili previste dall’attuale PRG, programmare le nuove costruzioni solo sulla base di un chiaro monitoraggio delle esigenze abitative e delle case vuote e/o sfitte.
Sulla questione edilizia, noi partiamo da due considerazioni, una di carattere generale e una che riguarda Carpi in modo particolare:
In generale: il territorio è una risorsa finita, l'espansione edilizia all'interno di un territorio non può essere lasciata in mano "al mercato" ma deve essere stabilito un limite chiaro oltre al quale non si sottrarrà altro spazio al terreno agricolo e al "verde", che nei prossimi anni ci servirà per la nostra sostenibilità alimentare, ambientale e anche energetica (questa crisi ci sta facendo dimenticare che ai ritmi mondiali di crescita di solo un anno fa, erano già esplose tutte le crisi dei mercati delle materie prime, alimentari e petrolio in primis, che si ripresenteranno immutate tra pochi anni, se non cambiamo radicalmente e ora modello di sviluppo)
A Carpi in particolare, è stato costruito molto, in fretta e male. Il fatto che i metri cubi di cemento per abitante siano più bassi della media dei capocomprensorio non mi consola essendo una misura relativa. E' come dire che non abbiamo la stessa densità di abitanti per metro quadro dell'Olanda, il punto è che io non vedo di buon occhio che noi si raggiunga quella densità! Regolamenti restrittivi sull'efficienza energetica delle case esistono da ormai più di dieci anni in tantissime città italiane ed europee, Carpi le ha applicate l'anno scorso, a boom finito si potrebbe dire, e in modo blando.
Infine, l'attuale PRG prevede comunque ancorta zone di espansione per centinaia di edifici, nella zona del consrozio agrario, nella zona autostradale con il progetto delirante delle due torri gemelle di 45 metri della cmb, quindi in realtà il mercato non è per nulla "fermo". E' fermo quello degli acquisti dei piccoli privati, gli investitori che stanno usando l'edilizia a fini speculativi hanno invece tutta l'intenzione di proseguire. La risposta di Giovanni è l'ammissione che il comune non regola e non ha regolato, esegue quello che gli chiedono i vari gruppi di interesse legati al mondo dell'edilizia a Carpi,
Peraltro Campedelli ha nel suo programma nuovo ospedale, nuovo stadio, campus della moda, nuova sede comunale... il chè mi pare smentisca la volontà di non espandere ulteriormente la cintura urbana.
Modificare le politiche urbanistiche ed edilizieVedi anche
L’ultimo piano regolatore è stato fatto, e per di più gestito, in modo eccessivo. È sotto gli occhi dei cittadini carpigiani un’espansione edilizia sproporzionata che ha prodotto migliaia di alloggi vuoti ed invenduti, crisi profonda del settore, diminuzione del valore o invendibilità del patrimonio abitativo già esistente, ulteriore consumo di territorio agricolo. Vogliamo porre fine all’epoca dell’espansione edilizia abitativa e puntare invece alla riqualificazione e al recupero del patrimonio esistente; puntiamo su interventi finalizzati al risparmio energetico; sulla valorizzazione del territorio agricolo ancora intatto. Proponiamo di coordinare e uniformare la pianificazione urbanistica e territoriale con i Comuni confinanti attraverso un unico Ufficio di Piano.
In questi ultimi anni Carpi è cresciuta in modo spropositato e male. Ci sono migliaia di alloggi vuoti e invenduti,perchè è mancata la volontà di regolazione dello sviluppo edilizio. Le conseguenze sono il blocco del settore edilizio,la svalutazione del valore del patrimonio immobiliare e milioni di euro immessi nell’edilizia e sottratti ad altri impieghi. (Secondo la Pivetti al momento ci sarebbero 2/3000 alloggi invenduti a Carpi, che moltiplicati per 130 mila euro di valore medio fanno 300 milioni) Soldi che sono bloccati in un binario morto - continua la Pivetti - sottratti alle imprese che ne hanno bisogno.Nonostante questa situazione il sindaco continua a portare in Consiglio piani particolareggiati come quello di Fossoli.Noi non vogliamo la Carpi a cui lui pensa, con 100mila abitanti.Ci sarebbero conseguenze pesanti per l’equilibrio dei servizi sociali, sanitari e scolastici. (L'informazione del 28/04/2008)
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6 commenti:
Abbiamo attraversato un periodo di forte sviluppo dell’attività edilizia che è stato il prodotto, da un lato, della dinamica nazionale (nel corso del periodo che va dall’11 settembre 2001 al 2007-2008 si è investito molto nell’edilizia, anche a livello nazionale) e, dall’altro, della domanda accumulata in città, perché il PRG si è sbloccato solo nell’ultimo mandato, mentre in altre realtà erano già operativi PRG approvati in epoca recente. I dati dicono che siamo tra i comuni capo comprensorio (ossia tra i 7 comuni maggiori della provincia) all’ultimo posto per rapporto tra abitante e costruito. Eppure è evidente che in città molto si è costruito e attualmente, anche per la crisi economica, moltissimo è invenduto. Evidentemente la concentrazione dell’attività edilizia a Carpi in un periodo più breve di quanto avvenuto in altre località della provincia ha fatto sì che questo fenomeno fosse percepito in modo maggiore. Segnalo però che, visto che mi capita di discutere con amici residenti in altre realtà, ovunque si ritiene che si sia costruito molto (in provincia, in regione, nel contesto nazionale e direi europeo… si pensi alla crisi del mattone in Spagna). Adesso si è registrato un calo fisiologico, anche a Carpi, che la crisi economica e finanziaria sta accentuando ulteriormente. Insomma, rispetto alla tua domanda, mi pare che ci abbia già pensato il mercato.
vero è che il territorio è una risorsa finita, l'espansione edilizia all'interno di un territorio non può essere lasciata in mano "al mercato" ma deve essere stabilito un limite chiaro oltre al quale non si sottrarrà altro spazio al terreno agricolo e al "verde",cose che normalmente fanno il prg, il psc, con i regolamenti urbanistici, edilizi, e con le indicazioni del poc ecc.ecc.nel quadro del ptcp e del piano territoriale regionale, che sta pur faticosamente arrivando ad approvazione (ma questi aspetti tecnici non devono essere ostacoli alla libera discussione)
Ma dire ''che nei prossimi anni ci servirà per la nostra sostenibilità alimentare, ambientale e anche energetica''mi pare un po' velleitario, perchè se fossimo in grado di ausostenerci quasi in modo autarchico, i bisogni e le nostre vite sarebbero ben oltre la ''decrescita felice'' che molti teorizzano, come anche i rifiuti zero, ma bisogna essere seri e confrontarci con la realtà
-poi possimao concordare che i 'modelli di sviluppo' vadano ripensati, ma non dimentichiamo che...il nostro paese non ha nemmeno festeggiato ufficialmente la giornata della terra il 22 aprile...
-poi se si passa alle leggende metropolitane, tipo ''A Carpi in particolare, è stato costruito molto, in fretta e male'' è un argomento da bar, con tutta la stima per i bar, i\le baristi\e e gli avventori. In realtà siamo 67mila persone, e la città deve stare dietro, per le pianificazioni edilizie, dei servizi ecc. ecc.ai fabbisogni di tanti soggetti diversi, delle imprese, dello svago, e quanto può interessarci.Il nostro comune ha applicato dopo lunga gestazione e buona condivisione coi tecnici le nuove regole energetiche che non sono certo blande nè semplici, e i risultati arrivano già.
anni in tantissime città italiane ed europee, Carpi le ha applicate l'anno scorso, a boom finito si potrebbe dire, e in modo blando.
Il mercato immobiliare si sta fermando anche a causa della crisi, ma non dobbiamo dimenticare che molti concittadini hanno investito nel 'mattone' non solo per supplire ai crolli della borsa valori, ma soprattutto per migliorare la propria situazione abitativa, per i figli, per i genitori, qualcuno per 'affitto, e quindi è legittimo che vi siano sviluppi per quanto si ritenga utile e necessario a livello pianificatorio.Molti 'piccoli' forse hanno solo rimandato gli acquisti, e stanno forse rinegoziando i mutui usando le norme 'bersani', e non pare che ad oggi le situazioni siano eccezionali qui da noi, ma speriamo che l'economia migliori (concordo poi che il pil non sia la misura giusta dello stato di benessere di un paese, ma questo discorso portrebbe lonatano)
Il fatto che il pd abbia nel programma nuovo ospedale, nuovo stadio, campus della moda, nuova sede comunale... significa semplicemente che si interpretano i bisogni della collettività comparando e pesando gli effetti delle proposte, come deve fare una pubblica amministrazione seria.
Gian Franco Saetti, Candidato PD per il consiglio comunale e componente del forum territorio-ambiente del PD
Gentile Gian Franco Saetti,
rispondo sinteticamente alla Sua nutrita disamina ferma restando la disponibilità a chiarire meglio se necessario:
- dire che a Carpi si sia costruito molto, in fretta e male "...sia una leggenda metropolitana..." è molto rappresentativo della enorme differenza di sensibilità tra le persone della nostra lista e la Sua. Devo dedurne che davanti all'Ecomostro di Cibeno, ai formicai di via Spinelli, o al sovrappasso ferroviario di Fossoli la Vostra reazione sia di un plauso giusto e meritorio a chi ha lavorato per il nostro bene. Liberissimi di pensarlo, ma non dite che tutto questo cemento ha contribuito a migliorare la vita ai cittadini; la situazione odierna è lo specchio del fallimento della pianificazione del PD: mercato saturo e problema casa inevaso.
Il post è stato aggiornato con un commento di Giliola Pivetti da L'Informazione di oggi.
Inserita dichiarazione di Mirco Arletti su l'Informazione di ieri.
si e' voluta cavalcare la tigre della speculazione e ora si avvertono i disastri.
edifici fuori scala e priva di qualunque bellezza architettonica (punta perotti a cibeno), cantieri sospesi (vedi dietro la polizia), cantieri mai partiti (vedasi cantina sociale); tutto questo lascera' una impronta indelebile.
carpi e' piu' bella ? no carpi e' piu' devastata grazie al sodalizio tra il comune e i palazzinari.
togliete le mani sulla citta', please.
massimiliano meletti
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