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martedì 5 maggio 2009
Roberto Andreoli
Il Ramazzini non può espandersi, è necessario studiare nuovi percorsi.
Enrico Campedelli
L’attuale Ospedale di Carpi ha problematiche consolidate riconducibili alla mancanza di flessibilità di una struttura datata che necessita di continue ristrutturazioni. Per questo chiediamo una nuova struttura ospedaliera. Servono nuove sale operatorie e non c’è il posto fisico per realizzarle, reparti come Ostetricia con oltre 1800 parti nel 2008 o come il Pronto Soccorso, con oltre 42mila prestazioni sempre nel 2008, non sono più in grado di sostenere prestazioni con il personale impegnato attualmente. Sicuramente bisogna ridefinire in modo concertato il posizionamento e il ruolo dell’ospedale di Carpi rispetto al sistema ospedaliero provinciale a scavalco con il territorio del comune di Correggio. Non si può dunque continuare a “tappare i buchi” investendo milioni di euro, ma bisogna cominciare a ragionare in un’ottica che guarda al futuro, anche se tutto ciò richiederà alcuni anni ed una spesa stimata di ottanta milioni di euro.

Video intervista su YouTube

Il nuovo Ospedale di Carpi disegnato dall’attuale sindaco di Carpi è stato pensato come una struttura interprovinciale incrociata alla rete di Correggio,costerà circa 120 milioni di euro e potrebbe sorgere sul terreno vicino a Santa Croce, che a oggi appartiene alla Fondazione Cassa di Risparmio. (Fonte: L'Informazione)

Vogliamo anche un nuovo ospedale per Carpi, all’altezza di questa realtà, idea che è stata appoggiata e condivisa dai direttori sanitari di Modena e Reggio Emilia, così come dai sindaci dei comuni limitrofi (discorso di inaugurazione della campagna elettorale)

"la struttura dell’attuale ospedale ha cento anni, e continuare a spendere soldi per mettere “toppe” a quella esistente non porta da nessuna parte. Dobbiamo pensare alla salute dei carpigiani, e dobbiamo migliorare l'accoglienza dei tanti dottori che vengono a Carpi a lavorare e che devono rimanere nelle nostre strutture, non devono sperare di scappare via il prima possibile”. Infine ha ribadito che la spesa sarebbe a carico dell’azienda sanitaria e non del Comune. (Dibattito pubblico del 19/05/09)

Welfare e Sanità
La natura pubblica del servizio sanitario per noi, è inderogabile, siamo per migliorare e potenziare il nostro ospedale, non per il suo progressivo abbandono a favore di Modena o Sassuolo. (programma Sinistra per Carpi)
Deanna Guidi
«Sono profondamente indignata per le dichiarazioni di Enrico Campedelli – riferisce Deanna Guidi,candidata sindaco per «La Lista» - In modo sfacciato propone l’acquisto del terreno vicino a Santa Croce di proprietà della Fondazione.È assurdo,questa soluzione fa pensare a un accordo sotterraneo e preventivo con la Fondazione.Sarà una seconda regalìa,la prima è stata il 10% delle azioni Aimag date alla Fondazione senza alcun bando di gara.
Come cittadina,poi,vorrei sapere se per le prossime elezioni non ci sia stata una captatio benevolentiae di fondi della Fondazione Cassa di Risparmio per la campagna elettorale». (Fonte: L'Informazione)
Lorenzo Paluan
L’ipotesi dell’attuale sindaco pecca di credibilità - dice - Sono quindici anni che l’amministrazione carpigiana non è riuscita a costruire una piscina comunale,figuriamoci una struttura ospedaliera. Inoltre crediamo che costruire un nuovo ospedale non sia prioritario ma solo doppiamente dispendioso.Nell’attesa che venga terminato occorrerà far fronte a altri bisogni del Ramazzini. Ma soprattutto abbiamo la netta impressione che un nuovo ospedale non sia altro che un’ottimo pretesto per liberare una zona centrale di Carpi e dare il via a una speculazione edilizia. (Fonte: L'Informazione)
Giliola Pivetti
La città non ha bisogno di grandi opere, al momento irrealizzabili.
Per l'Ospedale si deve realisticamente procedere per moduli alla sua riorganizzazione e al suo ammodernamento, puntando su soluzioni aggiornate e ispirate alla massima flessibilità.

Un punto su cui riflettere sono i tempi di realizzazione del nuovo ospedale che saranno sicuramente superiori a 7 anni. «L’idea dell’ospedale tra Carpi e Correggio è vecchia di quarant’anni e sarà un’opera trapassata quando sarà terminata.Un chiaro esempio è l’ospedale di Baggiovara.Occorre invece rivitalizzare attraverso la costruzione di moduli l’attuale ospedale Ramazzini di Carpi. Sono di immediata utilità e non dispendiosi come la costruzione di un nuovo ospedale.Le necessità sanitarie sono attualissime. Invece farei investimenti per rifornire l’ospedale carpigiano di personale infermieristico e medico.Anche questo è un bisogno reale». (Fonte: L'Informazione)

Se mettiamo i soldi in un ospedale nuovo,per quindici anni ce la racconteranno sulle meraviglie future e non avranno neanche i soldi per pagare gli stipendi attuali ( la santà emiliana corre già questo rischio).Inoltre i posti letto non dipendono da quanto è largo un ospedale ma dalla programmazione regionale:la Regione non prevede di aumentare posti letto ma di diminuirne. (vedi nei commenti)

4 commenti:

Massimo ha detto...

Chi ci lavora sa che un ospedale nuovo costerà un'enormità rispetto a quelle risrtrutturazioni di cui il sindaco parla.
Il Pronto Soccorso e la Medicina d'Urgenza sono di recente costruzione, la Cardiologia con il nuovo reparto di Emodinamica anche, come la Rianimazione e la Pediatria (nuova!!), la Ginecologia, non sono certo di vecchia data e nemmeno Chirurgia ed Urologia.
Il Reparto di Emodialisi non è certo vecchio,il reparto di Lungodegenza riabilitativa è stato inaugurato una decina di anni fa.
Il Sert e il Servizio Vaccinazioni sono anch'essi relativamente recenti, il Day Hospital Oncologico anche...
I poliambulatori non stanno certo cadendo a pezzi, il nuovo reparto appena inaugurato di Centro di Salute Mentale... Il progetto di una nuova RadioTerapia... Il Bar nuovo ancora da inaugurare.... Follia mi sembra il termine giusto. Il Buon Senso dov'è???
Chi ne ha ancora??
Io i costi con esattezza non li conosco, so solo che a rimetterci in un progetto del genere saremo tutti perchè si continua a costruire quello che non serve e non si ragiona su come rendere più funzionale quello che abbiamo.
Un Infermiere come tanti che lavora in questo Ospedale.
Grazie.

roberto ha detto...

sarà, ma io penso che non sia da Paese civile aspettare 11 ore al pronto soccorso prima di sentirsi dire dal dottore : gurdi deve essere ricoverato in chirurgia per essere subito operato ma non abbiamo alcun letto disponibile...a me non importano i costi, io tutti i 27 di ogni mese, come tanti, pago le tasse, ma non ho diritto ad un posto in ospedale, NON è giusto!

roberto arletti un cittadino come tanti calpestato nei suoi diritti.

Giliola Pivetti ha detto...

Per Roberto:sono d'accordo,non è da paese civile,però se rifletti vedi che le 11 ore non dipendono da muri nuovi, ma da quanti medici e infermieri sono in organico. Se mettiamo i soldi in un ospedale nuovo,per quindici anni ce la racconteranno sulle meraviglie future e non avranno neanche i soldi per pagare gli stipendi attuali ( la santà emiliana corre già questo rischio).Inoltre i posti letto non dipendono da quanto è largo un ospedale ma dalla programmazione regionale:la Regione non prevede di aumentare posti letto ma di diminuirne. Perciò caro Roberto e cari cittadini non facciamoci abbagliare dal miraggio dell'ospedale nuovo che ci accecherebbe sui problemi veri e risolvibili a breve.Riflettiamo con le nostre intelligene su soluzioni immediate e sosteniamole.
Giliola Pivetti, vaccinata contro i miraggi delle campagne elettorali.

Anonimo ha detto...

credo che l'idea di trasferire l'ospedale sia pretestuosa e strumentale per fini elettorali (dispiace che il nostro paese non riesca a slegarsi dalla necessita' di falsi proclami e a promesse pre-elettorali).
meglio spendere questi soldi (se ci sono veramente) per aumentare e migliorare l'offerta.
peraltro alcune dei reparti piu' recenti sono stati possibili solo grazie all'impegno di volontari e alla beneficenza dei singoli e non grazie a investimenti pubblici che rimangono ahime' insufficienti.

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