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mercoledì 20 maggio 2009
22:07 |
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Roberto Andreoli
Le "vere" piste ciclabili sono arterie dedicate solamente alle bici. Queste devono essere. Molte di quelle realizzate dalla amministrazione spesso sono delle trappole e quindi vengono poco utilizzate. E' fondamentale studiare la viabilità cittadina in modo organico e globale individuando spazi e vie di scorrimento dedicate alle auto, alle bici e ai pedoni. Carpi attende un piano urbano del traffico da 15 anni e ogni anno nel bilancio del comune è posto tra le cose da realizzare. Forse queste amministrazioni non hanno le capacità per farlo.Enrico Campedelli
Continueremo a investire sulla realizzazione di piste ciclabili, per portare sempre di più le persone ad avvicinarsi ad una concezione diversa di mobilità, anche perché le distanze nella nostra città sono brevi e quindi facilmente percorribili con biciclette o mezzi pubblici. (Facebook)Deanna Guidi
Condanniamo la scelta della amministrazione uscente ,dell’indiscriminata strage di alberi sani operata negli ultimi anni: anch’essi bene pubblico, alla ricerca di spazi macchina intorno,fin dentro il centro storico.Ossigeno e ombra sacrificati al benzene ed alle polveri sottili .I quali nuovi posti parcheggio sono in lotta perenne con lo spazio carreggiata e con quegli strani moncherini di piste ciclabili ,da cui si scende addosso alla fiancata della macchina parcheggiata nelle aree ricavate dove sbocca lo scivolo della pista o del marciapiede che ne condivide i pericoli.Lorenzo Paluan
Una rete di piste ciclabili sicura e veramente alternativa all'auto.
Creazione di reali alternative all’uso dell’automobile, attraverso una rete di piste ciclabili integrate fra loro e funzionali agli spostamenti di lavoratori e studenti sul territorio urbano
Anche qui, in campagna elettorale ci scopriamo tutti amici della bici e addirittura scopriamo che il comune ha 58 km di piste ciclabili.
Peccato che non servano per andare da casa al lavoro o a scuola e che siano piste "ritagliate", non integrate. Utili per le scampagnate della domenica ma non per la vita di tutti i giorni.
Una rete di piste ciclabili "vera" significa disincentivare l'uso dell'auto per gli spostamenti brevi, ovvero ribaltare la logica: gli spazi per le auto devosno essere "ritagliati" da quello che avanza per le piste ciclabili, se vogliamo aggredire il problema dell'inquinamento da traffico e avere un sistema di ciclabili paragonabili alle città del nord Europa, e non semplicemente "cosmetico"
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6 commenti:
È stata fatta una prima proposta di Piano Urbano del Traffico e la relativa gerarchizzazione delle strade che ci consentirà di valutare ulteriori scelte da mettere in campo sul tema della viabilità. Tra queste il proseguimento degli investimenti sulle piste ciclabili, compresa la realizzazione di un sottopasso ciclo/pedonale che colleghi via Peruzzi al P.le piscine. Dovremo estendere ulteriormente la rete di ciclabili, già oggi molto estesa nella nostra città, pensando a collegamenti tra le frazioni e la città (ad esempio Cortile, ma non solo).
Ci si sta lavorando, credo che nell'arco della prossima legislatura sarà possibile 'avvicinare' l'obiettivo posto dalla domanda, dando però priorità ai percorsi in modo da poter avere il modo di scalettare nel tempo gli interventi.
Ma senza dimenticare pedoni e podisti, che hanno analoghi diritti...
Dire che sulle piste ciclabili "ci si sta lavorando" manifesta proprio quel velleitarismo che in premessa aveva detto di respingere. Chi ha amministrato da sempre questa città deve essere valutato sui risultati e non sulle promesse. Io ci vado in bici, coi miei bimbi, sui Vostri maledetti spezzoni di pseudo-ciclabili, chi le progetta no, nemmeno chi amministra.
Anche io ci vado con i miei bimbi. Naturalmente si può, anzi, si deve migliorare la rete di piste ciclabili, però consiglio di provare anche a farsi un giro in bici in altri comuni, vicini e lontani (magari non olandesi). Carpi risulterebbe molto ben piazzata in graduatoria, con una buona rete in termini di km per abitante. Poi ripeto: dovremo estendere la rete di piste ciclabili.
Io abito a Cortile e vi assicuro che percorrere VIA GRIDUZZA, via Rocchini, via Cavata, etc., per un ciclista è MOLTO pericoloso. Non parlo solo di "ciclisti della domenica", parlo anche per chi, come me, vorrebbe LASCIARE A CASA LA MACCHINA per andare a lavorare. Dateci la possibilità di non usare la macchina !!!!!! Grazie.
aLEX.
credo che in una citta' con una estensione ridotta come la nostra, in pianura, con un tempo metereologico per molti mesi clemente (rispetto a molti paesi del nord) si debba fare di piu' per incentivare il traffico ciclabile e contestualmente disincentivare quello automobilistico.
chi ha visitato i paesi del nord europa (ma anche solo l'alto adige) non puo' che convenire che le piste sono in pessime condizioni, spesso non in sicurezza, a volte (obbrobrio) condivise con i pedoni (a cibeno, migliaia di abitanti, il piu' popoloso quartiere di carpi).
ad amsterdam su queste cose cade la giunta, a carpi ci si imbroda con il mero dato statistico. in ultimo c'e' voluto il borgogioioso (coop) perche arrivasse una pista ciclabile al limite (non dentro) la zona industriale.
massimiliano meletti
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