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martedì 9 giugno 2009


GAZZETTA DI MODENA
«Siamo fondamentali»
C’è stanchezza sul volto del segretario del Pd carpigiano Davide Dalle Ave: l’estenuante campagna elettorale e il non esaltante risultato delle urne non aiutano. Così, niente dichiarazioni ufficiali da parte del partito di maggioranza di Carpi che per si riscopre sempre più di «maggioranza relativa», dopo aver abbandonato da un pezzo il primato della «maggioranza assoluta». «Rilasceremo dichiarazioni - dice Dalle Ave - solo dopo l’assegnazione ufficiale dei seggi» il chè, ornai a tarda ora, non è ancora cosa fatta. Un poco più loquace Marco Aurelio Santi, altro esponente di punta del Pd: «Possiamo constatare - dice - che le preferenze assegnate ai candidati della nostra lista premiamo finalmente i giovani che abbiamo presentato per la prima volta», un segnale di rinnovamento del parito che potrebbe avere favorevoli ripercussioni in futuro. Esuberante, come sempre, e in più visibilmente soddisfatto invece Argio Alboresi, capolista della Lega Nord, che passa tuttavia in sala stampa come una meteora, reduce dal lavoro di rappresentante di lista in una sezione elettorale di Migliarina. «Nessuna dichiarazione alla stampa se non chè abbiamo raddoppiato i consensi», dice Alboresi prima di andarsene, non senza accennare ad una polemica con la stampa per il poco spazio messo a disposizione della Lega dai media locali in questa campagna elettorale. «Ringraziamo tutti i nostri elettori che a livello europeo e provinciale ci hanno fatto conseguire un ottimo risultato - dichiara invece Lorena Borsari dell’Idv - anche se dobbiamo ammettere che l’estremo frazionamento delle liste a Carpi ci ha penalizzato. Ciò nonostante occorre rimarcare il fatto che il nostro apporto a sostegno della candidatura a sindaco di Campedelli è stata determinante e, in ogni caso, abbiamo raddoppiato i voti rispetto alle precedenti amministrative. Adesso si tratta di lavorare insieme per il futuro di Carpi apportando anche qualche correzione di rotta laddove si rende necessario: pensiamo per esempio al discorso della sicurezza e dell’urbanistica». Difficile, per la Borsari, a questo punto il lavoro del sindaco Campedelli che dovrà formare la sua nuova giunta sulla base di un responso elettorale molto frammentato e ricco di sorprese. In effetti, solo dopo che si potrà disporre del quadro definitivo dei seggi assegnati ai vari gruppi politici si potranno avere indicazioni più chiare sul Campedelli-dopo-Campedelli che, in ogni caso, non potrà essere la fotocopia della precedente versione visto il risultato sotto tono di Verdi e Comunisti italiani. Ma anche la minoranza consiliare si ritrova scombussolata soprattutto a causa dell’arrivo dirompente in Consiglio Comunale della lista Pivetti e del maggior peso specifico che la Lega Nord rappresenta nello schieramento di centro-destra. - Fabrizio Stermieri
«Daremo filo da torcere alla maggioranza»
E’ soddisfatta del risultato delle urne la candidata sindaco Giliola Pivetti anche se, almeno per questa volta, l’obbiettivo di diventare il primo sindaco donna di Carpi lo ha mancato di parecchio. «Mi avevano accreditato al massimo del cinque per cento dei voti - ci dice nel suo quartier generale di corso Alberto Pio, a quattro passi dal Municipio - e invece abbiamo ottenuto ben di più. E’ chiaro che ci avevano in un certo senso sottovalutato». «Durante questa campagna elettorale - ammette la Pivetti - ci sono stati alti e bassi, abbiamo sognato ma eravamo anche consapevoli di avere una missione impossibile. Ci ha dato la carica il sostegno di tanti cittadini ed adesso ci candidiamo a guidare l’opposizione alla prossima giunta Campedelli. Non faremo sconti a nessuno e pretenderemo che il sindaco rispetti le prerogative del Consiglio Comunale». Insomma una dichiarazione di ‘ guerra’ che di certo renderà molto vivace la prossima edizione del Consiglio Comunale dove già si annunciano battaglie sui temi bollenti della città: urbanistica, sicurezza, immigrazione... Un poco meno contento il candidato sindaco della sinistra Lorenzo Paluan che ha adottatto lo slogan di Grillo ‘il buon senso è rivoluzionario’ per tutta la durata della campagna elettorale condotta con pochi mezzi economici rispetto ad altri concorrenti: «Mi aspettavo almeno un punto percentuale in più - ammette l’esponente sostenuto da Rifondazione e dalla lista Grillo - e di godere quindi di un consenso più ampio di quello già consolidato da Rifondazione alle precedenti amministrative. Forse le nostre proposte erano troppo innovative e non sono state percepite dai carpigiani. Ma dall’opposizione continueremo a incalzare la maggioranza sui temi che ci sono cari: continueremo a chiedere l’annullamento della vendita delle azioni Aimag ai privati, insistermo per rivedere le autorizzazione a costruire, proporremo la costituzione di un fondo di solidarietà per i carpigiani più in difficoltà». Anche Deanna Guidi, de La Lista, ha un qualche motivo di riflessione: «Sapevo dall’inizio - ammette - che avrei dimezzato i consensi perchè dirottati sulla lista Pivetti. Non ho esitato ciò nonostante a rimettermi in gioco e continuerò a fare politica perchè faccio cose in cui credo veramente». (f.s.)

Pd, erosione a vantaggio della Lega
scongiurato ma non si può fare a meno di notare un’erosione di non pochi punti percentuale che ha caratterizzato il risultato del candidato sindaco Enrico Campedelli. Nel 2004 il primo cittadino uscente, sostenuto da Italia dei Valori, Verdi, Comunisti Italiani, Ds e Margherita, aveva oltrepassato la soglia del 64 per cento. Il fatto che in queste elezioni 2009 Campedelli abbia raccolto solo il 56,5% (65 sezioni scrutinate su 66), è probabilmente il segno che su certi temi, ad esempio quello dell’immigrazione, non riesce più a intercettare i consensi che registrava solo fino a 5 anni fa. E la dimostrazione arriva dal dato della Lega che, secondo i dati relativi all’elezione diretta del Consiglio comunale, praticamente raddoppia i voti delle precedenti elezioni. Una perdita che non è stata compensata dal buon esito (ma non troppo), dell’Italia dei Valori rappresentata in città da Lorena Borsari che, come seconda forza della coalizione che ha sostenuto Campedelli, peserà notevolmente sulla formazione della giunta municipale. Da notare poi la dicrepanza tra i risultati del centrodestra nelle europee e nelle amministrative locali. Se a livello dell’Unione Lega e Pdl oltrepassano il 30 per cento, a livello locale va un po’ peggio, anche se, rispetto al voto del 2004 entrambi i partiti hanno guadagnato. Certo il premio di maggioranza potrerà il centrosinistra alla solita egemonia nella sala consiliare, ma l’ingresso nell’assemblea di Alleanza per Carpi e Carpi a 5 Stelle-Rifondazione, renderà meno scontate le prossime partite da giocare a livello istituzionale. Paluan e la Pivetti hanno infatti condotto una campagna elettorale molto aggressiva contro Campedelli e c’è da scommetterci che in Consiglio non lasceranno passare tanto facilmente progetti e iniziative che hanno contrastato. Difficilmente però queste due forze diventeranno alleate, visti i rispettivi ‘cavalli di battaglia’. Più probabile un asse Pdl-Pivetti, insidiosissimo per Campedelli. (ri.fi.)

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