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lunedì 28 settembre 2009
Posto la questione come dubbia perchè introdotta da un commento che, seppur non anonimo, non citava la fonte.

Riporto qui (e cancello da là) tutti i commenti che la notizia ha suscitato finora e che erano stati inseriti sotto al post della Fondazione con cui non avevano nessuna pertinenza.
Aggiungo in coda anche i commenti pervenuti fin'ora su facebook.

Che la discussione continui dove vuole, ma la notizia esige conferme e/o smentite e le domande dei cittadini esigono risposte.

massimiliano meletti ha detto...

HO LETTO che il comune di carpi starebbe acquistando n.12 alloggi al prezzo di 2,5 mln di euro, ovvero al prezzo medio unitario di circa 208.000 euro.

HO LETTO che li starebbe acquistando da Unieco su un lotto gia' edificato di 48 appartamenti e alcune villette del tutto o quasi invenduto (a me risulta venduto un solo appartamento) .

CREDO che il prezzo pagato dalla Giunta con i nostri soldi sia enorme in considerazione del fatto che l'azienda, in mancanza della offerta comunale, vedrebbe marcire (come meriterebbe) i frutti dell'ennesimo tentativo di speculazione (Unieco e quella che ci ha regalato la nuova piscina comunale in luogo della vecchia cantina sociale di carpi)

CREDO inoltre che vista la contiguita' politica tra gli attori in campo (l'azienda e la giunta comunale) la conduzione della trattativa sara' stata estremamente celere e di reciproca soddisfazione.

massimiliano meletti

Anonimo ha detto...

Caro Carpizerove

sempre che la notizia sia vera

ecco un intervento che suscita domande che non possono non ricevere "soddisafazione" dagli addetti ai lavori...sennò tutto sto scriverci non serve a niente.

senza far polemiche ma per aiutarci a capire, valutare, approvare o disapprovare ma in serenità, da uomini "di ragione" e non di "basso ventre".

Ciao


Davide Cattini

Lorenzo Paluan ha detto...

Quelllo che è senz'altro vero è che giovedì sera in consiglio è stata approvata dalla maggioranza la variazione al bilancio 2009 che stanzia la somma di 2.550.00€ per l'acquisto di 12 appartamenti.
E' agli atti.
A questa dovraà seguire (suppongo) la delibera vera e propria per l'acquisto.
Spero che nel frattempo la giunta rinsavisca e provi a chiedere almeno uno sconticino.
Un giudizio sull'esito di questo bando e su come avrebbe potuto essere fatto per evitare un esborso di queste dimensioni, lo trovate sul mio sito o tra le mie note su facebook

Anonimo ha detto...

In casi come questo, in genere, non si procede con una pubblica gara dove offerenti (tanti offerenti) si presentano e l'acquirente pubblico valuta e decide in base a parametri di convenienza sulla base di valutazioni e votazioni pubbliche e condivise? Non è stato (o non sarà) così in questo caso?

Un cittadino.

16 commenti:

Rostovi Cristian ha detto...

In risposta alla domanda del post firmato un cittadino, la risposta è si... C'è stato un bando pubblico a cui hanno risposto solo due costruttori e visto che la proposta fatta dal concorrente di unieco proponeva appartamenti fuori carpi, la giunta ha deciso di andare a trattativa privata con unieco... Quello che contestiamo è che ci sembra molto strano che ad un bando di questa importanza abbiano risposto solo due costruttori, questo secondo noi significa che al bando non è stata fatta la giusta pubblicità. Per noi sarebbe stato giusto prorogare il bando per trovare una soluzione più conveniente.
Riteniamo inoltre eccessivo il costo al mq che il comune pagherà, più di 1400 euro al mq per un acquisto così importante sono veramente troppi.
Noi siamo estremamente favorevoli in linea di principio a questo tipo di operazioni(è stata una delle nostre prime proposte in consiglio comunale)ma solamente se fatte in modo intelligente in modo da diventare un vero vantaggio per la collettività...

Grazie.
Cristian Rostovi
Consigliere Comunale del Pdl.

Anonimo ha detto...

Direi che un silenzio da parte di chi ci legge e potrebbe rispondere alle questioni in modo sintetico e chiaro sia per lo meno una grave scortesia.

DAvide Cattini

Lorenzo Paluan ha detto...

Caro Rostovi, a me pareva di aver sentito un intervento del suo collega Pignatti (PDL) in consiglio comunale che diceva che il prezzo andava bene perchè era il prezzo di mercato e il comune "non deve fare speculazioni" (che detto in altri termini, suona come un "il mercato ha sempre ragione")
Forse è il caso che vi chiarite.
L'edilizia popolare ha o no il dovere di agire anche come "calmiere" del mercato?

Lorenzo Paluan ha detto...

Ooops, scusate il lapsus, ovviamente intendevo il consigliere Benatti, e non l'incolpevole Pignatti che ci ospita in questo blog...
Mi cuso anche con gli interessati.

Anonimo ha detto...

Caro Lorenzo e caro Cristian, la vicenda di cui stiamo parlando presenta molte interessanti considerazioni e le domande emergono numerose.

Non ho intenzione di fare alcun processo al Sindaco ed a UNIECO; nonmsono certamente nè io li considero degli stupidi, avranno agito sicuramente in modo del tutto legale.

La valutazione politica può essere invece ancora tutta da scrivere.

ma mentre monta il dibattito io continuo a chiedermi alcune cose, rispetto alle quali non ho altro potere di risposta che quello della fantasia.

1) UNIECO in un epoca di singles, coppie senza figli per scelta, famiglie con al massimo uno o due figli, di fronte ad una prevedibilissima crisi del settore edile decide di costruire appartamenti per famiglie numerose.
Mah?
Le successive domande fatevele da soli e cercate se volete le risposte coi poteri conferitivi con il mandato degli elettori e qualche consulente esperto del settore.

2) Ho due milioni e mezzo di euro da spendere in una città piena di ditte che hanno costruito troppo e non sanno che pesci pigliare.
Aspetto che vengano loro o vado a cercarli io?
Cioè il bando era proprio la cosa migliore da fare?

3) Hanno partecipato solo due ditte. Allora o non è vero che c'è la crisi edile o ...o???

Buon lavoro

Davide Cattini

Cristian Rostovi ha detto...

Ciao Davide, alla tua prima domanda un pò dietrologica, non so cosa rispondere sono un novizio della politica attiva e cerco di vedere sempre le cose magari più pulite di quanto sono...
Per le domande 2/3 penso che ci sia stata un pò di sufficienza da parte della giunta,perchè visto il periodo, io personalmente avrei contattato direttamente le varie aziende locali...

Cristian Rostovi ha detto...

Caro Lorenzo quando ho scritto il post ero certo di questa osservazione da parte tua, che ho scoperto essere una persona molto attenta e preparata (non vuole essere una sviolinata che non avrei cmq interesse a fare).
Sai in un gruppo consigliare che conta più di un consigliere è più facile avere qualche divergenza di opinione(è una battuta non te ne avere a male), ma non è questo il caso in quanto nel suo intervento, Benatti voleva semplicemente dire che non sarebbe stato giusto da parte del comune "approfittare" di un momento di difficolta dei costruttori speculando troppo sul prezzo.
Dire questo non significa ritenere il prezzo d'acquisto giusto, perchè se si fosse creata più concorrenza il prezzo sarebbe automaticamente sceso.
In merito alla tua domanda sulla funzione dell'edilizia popolare la mia risposta personale è
Si.

Grazie

carpizeronove ha detto...

Pubblicata sulla rete civica la delibera che contiene il punto in oggetto.

Lorenzo Paluan ha detto...

Caro Cristian, fa piacere sapere che nel PDL di Carpi non vige il pensiero unico.
Sul fatto poi che i gruppi consiliari "monocratici" siano più facili da "gestire"... non ci piove.
Ma non escluderei di arrivare ad essere in disaccordo anche con me stesso prima della fine della legislatura, per logoramento di nervi.

Lorenzo Paluan ha detto...

Per rispondere alle domande di Davide, sulla 1 in realtà pare che qualche sommovimento demografico in effetti ci sia stato. La media delle famiglie a carpi resta sui 2,1 componenti, ma non è così raro che aumentino gli estremi (famiglie di singles e famiglie con tre o più figli, allargate e ricomposte da divorzi e nuovi unioni, nuove famiglie di immigrati, ecc.)
Il punto è la tipologia degli appartmaenti. A Carpi praticamente si costruisce solo "con finiture signorili", in un mercato già abbondantemente drogato dei prezzi, perchè è la tipologia che consente i masismi ricarichi (che poi la qualità sia effettivamente "signorile" è un altro paio di maniche).
Peraltro io non ho ancora avuto informazioni in merito al fatto se tutti i 12 appartamenti della palazzina in questione siano uguali (e quindi, in base al costo indicato tutti almeno di 140mq!).
Aspetto la delibera di acquisto per capirne di più.
Sulla seconda domanda: il bando va bene, un comune non può andare a trattativa privata con imprese su cose di questo tipo. Il problema è come lo si costruisce il bando. Questo era fatto apposta per fare gli interessi di un costruttore solo.
E qui veniamo alla seconda domanda: il fatto che ci fossero solo due offerte, per me è un chiaro segno che i costruttori (almeno i più grossi) si sono messi d'accordo e si saranno fatte le loro logiche spartitorie. A nessuno di loro interessa che il prezzo al mq cali.
Tanto più se magari l'operazione venisse ripetuta anche negli anni seguenti.
Hanno le spalle larghe e sanno aspettare. Quindi adesso è andata avanti l'UNIECO, la prossima volta toccherà a qualcun altro. Oppure sarà qualcun altro a partecipare agli appalti per le prossime opere del comune e l'UNIECO si asterrà o fara proposte peggiori dei suoi pseudo concorrenti...
A meno che non si creda tutti che il mercato immobiliare viva di libera concorrenza in libero mercato(se proprio devo credere a una favola, preferisco quelle dei fratelli Grimm).

Giliola Pivetti ha detto...

Vorrei invitare a riflettere su ciò che è strettamente legale ma che rende la legalità un paravento dietro cui ripararsi.

Nessun amministratore è così stupido da fare atti illegali, però gli atti legali possono sempre essere guidati.
Pubblicare bandi poco visibili, tenerli esposti poco tempo, fare una telefonata a qualcuno per dirgli che il bando è esposto,fare una telefonata a qualcuno prima di fare il bando per stabilire come farlo, ecc.
Mi dispiace vorrei poter parlare in meglio della politica,ma questi sono i fatti, spesso.
Non so se questo si è verificato anche in questo caso, qualunque cittadino e anche consigliere viene sempre zittito quando accenna a migliorie.
Anche in questo caso il messaggio è stato che il bando era su Carpidiem, se qualcuno non ci passa, peggio per lui.
Nessun accenno al fatto che era interesse della comunità invitare le imprese s guardare Carpidiem e non aspettare che ci passassero più o meno per caso.
Il Comune è pieno di impiegati/e che, su mandato dell'Assessore, avrebbero potuto segnalare alle imprese che c'era un bando da guardare, e non sarebbero state risorse spregate, certamente con la concorrenza ci usciva un ribasso equivalente a un anno di stipendio.
Saluti
Giliola Pivetti

Anonimo ha detto...

Esatto, a volte capita di partecipare a gare pubbliche con bandi confezionati talmente su misura del candidato designato preventivamente, che neanche un sarto di grido , sarebbe capace. Non conosco il caso specifico e quindi non mi esprimo su quanto avvenuto a Carpi ma è vero che a volte pur restando nella legalità formale si possono trovare soluzioni veramente poco democratiche.

Un cittadino.

Lorenzo Paluan ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lorenzo Paluan ha detto...

Dopo l'epilogo in consiglio comunale della vicenda appartamenti e garages popolar/signorili di via Ginzburg (ovviamente passata senza il minimo stornir di fronde da parte dei consiglieri della maggioranza), l'assessore D'Addese se ne è uscito con un'intervista sulla Gazzetta di Carpi che contiene un paio di grossi strafalcioni.
Incollo qua il comunicato stampa di risposta, fatto giusto per amor di precisione...

I problemi di D'Addese con la matematica.
Sulla Gazzetta di Carpi di sabato 17 ottobre, l'assessore D'Addese mi
attribuisce una frase che non ho mai pronunciato sul costo unitario dei
garage acquistati dal comune in via Ginzburg (e sfido D'Addese a provare
il contrario) e fa precedere questo svarione da un altro svarione
matematico, dicendo che i 15 garages sono costati alla collettività
"poco più di 15.000 euro".
Ora, se la matematica non è un'opinione, i garages sono costati oltre il
20% in più di quello che lui afferma (280.000 diviso 15 fa più di
18600 euro, non 15.000).
Se veramente il comune avesse ottenuto uno sconto per tutta l'operazione
dell'acquisto della palazzina del 20%, saremmo stati i primi ad
appoggiare l'iniziativa, perchè avrebbe consentito un risparmio di mezzo
milione di euro da poter destinare alle politiche sociali per la casa,
rispetto a quello che andremo effettivamente a spendere.
Purtroppo la dura realtà dei numeri e diversa e la giunta sul tema
continua, con comunicati di questo tipo, a mistificare la realtà,
vendendo come ottimo affare per il comune quello che invece è un ottimo
affare per il venditore della palazzina.

Vituperia ha detto...

Precisazione: l'assessore D'Addese non ha mandato alcun comunicato stampa in merito alla questione, nè rilasciato interviste...

Le spiegazioni le ha date, pubblicamente, durante l'ultimo consiglio comunale...

Saluti e felicità a tutti,

Silvia Marchetti

Lorenzo Paluan ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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