Segui carpizeronove su

Blogger Facebook FriendFeed Twitter

I Form di Carpizeronove

Le Petizioni di Carpizeronove

Si parla di...

Aggiornamenti via mail

Scrivi il tuo indirizzo mail:

Delivered by FeedBurner

Chi cerca Carpi cerca...

martedì 29 settembre 2009
Dal blog di Marco Bagnoli

"Anche i muri dell'ideologia che sembravano caduti per sempre, pur se solo parzialmente, a volte ritornano. Per fortuna si parla di muretti, non delle muraglie simboliche e di fatto in stile "guerra fredda", pur se con protagonisti diversi, comunque con un alto grado di contrapposizione, quelli rivisti giovedì 24 settembre, in Consiglio comunale a Carpi dove l'assise non è riuscita ad approvare all'unanimità, come invece era avvenuto in precedenza, il rinnovo della convenzione del Comune con l'Istituto Storico della Resistenza e Istituto di Storia contemporanea di Modena. I rappresentanti di Pdl e Lega avevano chiesto "garanzie" all'Amministrazione, da confermare con un ordine del giorno che avrebbero potuto indicare periodicamente all'Istituto un tema sul quale sviluppare indagini storiche che gli esperti avrebbero condotto con le modalità degli studiosi. Temendo evidentemente presunti eccessi di condizionamento ideologico da parte dell'Amministrazione. Come ho detto intervenendo in Consiglio credo che, con l'Amministrazione a far da garante, sarebbe certamente stato possibile indicare all'Istituto anche direzioni di ricerca nuove che avrebbero potuto mettere in luce aspetti anche meno consueti della storia locale. Che è storia di tutti, non di una parte politica o dell'altra, ma di tutta la comunità. E ho detto che stavamo perdendo una buona occasione, non solo di dare alla città uno strumento con il quale avremmo potuto attivare nuove ricerche sulla storia locale e sulla nostra identità culturale, ma anche di fare una prova di fiducia reciproca tra gruppi consiliari che avrebbe potuto essere produttiva in futuro per tutta la collettività. E fiducia, non è dire all'altro, ci sto ma quello che ti proporrò in futuro tu devi sin da ora accettarlo di qualunque cosa si tratti! A parte il voto in Consiglio che ha registrato l'assenso alla convenzione di Alleanza per Carpi e Carpi 5 stelle che si sono uniti alla maggioranza Pd-Italia dei Valori, mi auguro che tutti i gruppi consiliari non facciano venire imeno in futuro la loro capacità propositiva per far sì che, occasione persa del voto unanime a parte, possano essere date ai ricercatori e alla città utili stimoli e orizzonti culturali ampi, che possano raggiungere un pubblico maggiormente popolare e non solo di esperti o culturi della materia, per una Carpi che ora più che mai, in tempi di grandi trasformazioni, ha bisogno di strumenti che contribuiscano a rafforzare le radici e quel sentire comune che tutti condividiamo e ci fa sentire e dire "carpigiani".

(Fonte: http://marcobagnoli.blogspot.com/2009/09/la-storia-locale-e-di-tutti-mancato.html)

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Non son d'accordo.

L'Italia è stata divisa per anni e anche a Carpi non si scherzava.
Quindi c'è una loro storia, una nostra storia e una storia di quegli altri ancora.

Se poi la storia la facciamo cominciare dal 1943 ed i soldi li diamo all'Istituto per la Resistenza riscusate ma mi dissocio ancora di più, cioè diamo pure i soldi all'Istituto ma non ditemi che scrivono anche la mia storia perchè non è vero.

E' vero che fare opposizione significa anche quel che dice Bagnoli, ma più che direzioni di ricerca la vera apertura sta nell'accogliere nel predetto istituto persone gradite all'opposizione.

Perchè la storia la fanno e la raccontano gli uomini. E una persona anzichè un altra ha sempre fatto la differenza.

Saluti (non romani, per i malpensanti),
Davide Cattini

Antonio ha detto...

Ricordiamoci che,ci sono voluti 60 anni per ammettere che le foibe sono realmente il frutto della barbaria comunista,speriamo non c'è ne voglino altri 60 per smettere di suscitare pregiudizi verso chi non e compagno.

Lorenzo Paluan ha detto...

Caro Antonio in quali lavori dell'Istituto Storico ha rilevato questa tendenza a "suscitare pregiudizio verso chi non è compagno"?

Perche, vede, noi mica si è votato a favore di un entità astratta, ma di un istituto la cui attività è possibile sottoporre a giudizio di tutti.
A patto che si conoscano.
Per quelle che ho visto io, questa tendenza non l'ho notata (ricordo incidentalmente che la Resistenza non fu un monopolio comunista e che non mi pare che da quando è in piedi la convenzione con il nostro comune, l'istituto l'abbia mai dipinta come tale e inoltre l'isituto, con il cambio di denominazione, non si occupa più solo di resistenza ma anche di storia contemporanea).
Però se mi cita i lavori che secondo lei non sono degni di obiettività storica, pubblicati dall'istituto, e questi si dimostrano effettivamente falsi o tendenziosi, sono pronto a ricredermi.

Antonio ha detto...

Beh,io non dubito dell'efficacia dell istituto,a partire dal 2005 infatti il 10 febbraio e considerato giorno del ricordo,quindi per legge l'istituto ha il compito di rapportare la "Storia", anche quella scomoda,perche comunisti? perche il pci negl'anni susseguenti alla guerra,ha sempre infangato e negato quelle barbarie.
In campagna elettolare e capitato di confrontarmi con delle persone anziane,e tutt'ora quando mi vedono mi chiamano fascista,solo perche appartengo a un partito che non si avvicina al loro.questo pregiudizio deve smettere di esistere.

Marco Bagnoli ha detto...

Scusate il ritardo, approdo ora al pc per motivi di lavoro. E mi fa piacere che la discussione si sia animata. Non per amore del conflitto fine a sè stesso, si intende! Questo mi convince ancora di più, poi si misureranno i risultati concreti, che un consenso ancora più ampio in consiglio avrebbe favorito ulteriormente lo stimolo ai ricercatori per indagare per aree di ricerca, diciamo maggiormente improntate ad una visione più ampia su aspetti della storia contemporanea.Per sintetizzare: non mi piacciono nè colpi di spugna su pezzi di storia locale, nè forme di revisionismi per cambiare quella che sino a pochi anni era l'ottica prevalente di guardare a questi aspetti.
Dico a Cattini che non mi convincono oggi e non mi convincevano neppure in passato gli storici con tessera che darebbero più "garanzie" ad una parte o all'altra. Preferisco gli storici e basta. E credo che in giro ce ne siano ancora. Condivido ciò che dice Paluan sul fatto che mi pare che nel tempo l'Istituto Storico della Resistenza, oggi anche istituto di Storia moderna, mi pare abbia cercato di andare oltre i limiti di ricerca ai quali tutti facevate riferimento. E capisco anche il disagio di Antonio, ma credo che non superemo quelle categorie ideologiche lì se non proveremo ad avere più coraggio e a lasciar fare agli storici, magari con qualche suggerimento politico intellettualmente onesto, il lavoro di mettere in luce altri aspetti di Carpi o del territorio che non furono meno veri di quelli già indagati. In breve, anche se non è stato possibile avere l'unanimità in consiglio, spero che con i fatti l'unanimità arrivi sul campo quando tutti potremo constatare il terreno della storia sul quale si sarà lavorato. E spero, sia il più possibile una storia di tutti noi che viviamno a Carpi, compreso Cattini che ringrazio per avviare avviato la discussione e al quale anche io confermo di ricordare benissimo quanto poco si scherzasse, da una parte e dall'altra. E per questo che se è possibile andare oltre questi schemi consolidati, faremmo bene a farlo, nell'interessa dell'identità carpigiana nella quale tutti o molti dovrebbero potersi riconoscere. Saluti a tutti e a chi ci legge.
Marco Bagnoli

Anonimo ha detto...

Caro Bagnoli, gli storici e basta non esistono.
Non esiste la storia e basta. Esiste la storia fatta da Tizio nella versione raccontata da Caio, nella vesione di Sempronio e quella nella versione di Pinco Pallino.

Non si può chiedere agli ottimi ricercatori dell'Istituto in questione di scrivere una storia per tutti.
Non si può chiedere a tutti di condividere la storia scritta da loro.

Anche agendo in buona fede, tot capita tot sententiae, un giudizio diverso per ogni testa.

Il politico viene dopo questo lavoro di ricerca -che è specialistico e molto raffinato, la storia acchiappa molto l'animo umano - e sceglie di appoggiare il giudizio che ritiene più conveniente.

E normalmente non è il giudizio che ne mette in evidenza i limiti ma sempre i pregi.

Chi voterebbe uno la cui storia lo indica come decisamente limitato?

Non credo che Campedelli darebbe soldi a chi andasse a scoprire che in questi anni il piano regolatore carpigiano è stato gestito coi piedi.

Eppure questo piano regolatore quanta storia ha
fatto (interi quartieri, mezze frazioni sorte dal nulla). Molta più di quella che sarà raccontata dagli storici pagati da Campedelli. Che se pagasse storici per farsi dare del c...ne, sarebbe c...ne davvero.

Quanto alla carpigianità...idem come sopra anche se il tema mi confonde perchè se penso ai miei vicini di casa che in autunno spazzano le foglie anche del pezzo di strada che spetterebbe al comune beh ecco lì emerge un'umanità che vorrei fosse carpigianità, che vorrei che mi si fosse attaccata - tanto da esserne capace anch'io alla bisogna- quasi solo per il fatto di essere di Carpi, quasi solo per essere nato e vissuto anch'io a Carpi, come loro...

Davide Cattini

Cristian Rostovi ha detto...

Inizio questo mio post congratulandomi con il Consigliere Paluan ed il consigliere Bagnoli per la pacatezza nei ragionamenti.
Atteggiamento molto diverso, da quello tenuto da molti consiglieri di maggioranza durante l'ultimo consiglio, in cui siamo stati accusati a più riprese di essere persone poco serie (solamente e ripeto solamente) perché abbiamo deciso come gruppo consigliare di votare contro al finanziamento dell'istituto storico. Voto contro di cui sono ancora convinto.
Personalmente trovo sbagliato finanziare questo ente a priori, mentre non avrei nessun problema a votare a favore in caso di singole iniziative richieste espressamente dal nostro comune.La nostra proposta non voleva essere un ricatto ma una mano tesa...
Lorenzo, rispondendo ad antonio chiedi a quali lavori si riferisca, io a questo non posso rispondere però mi sono un pò documentato e confrontando alcune iniziative dell'istituto ho notato alcune differenze... Mi riferisco ad una mostra che parlava di Foibe ed esilio degli italiani di jugoslavia...
A parer mio ( che credo sia impossibile essere imparziali al 100%) in questa mostra il riferimento al comunismo è ai minimi termini,mentre la parola fascismo è usata (giustamente) con abbondanza in molti altri documenti..
Però magari mi sbaglio e se me lo permetti ti mando una mail con un pdf dei pannelli della mostra...

Giliola Pivetti ha detto...

Non è un caso che in questa discussione chi si dichiara fascista non abbia il coraggio di firmarsi. E questo dovrebbe far riflettere Bagnoli che ci presenta una ricerca storica oggettiva, quando invece l'oggettività non esiste. Se non altro per il clima in cui si cala,e il clima attuale non permette di mettere in discussione la Resistenza. Basta vedere gli anatemi contro De Felice e contro Pansa. Ancora Bagnoli potrebbe rileggere ciò che ha scritto qui e vedrà che tutte le volte che parla di unanimità dice che è l'opposizione che potrà ravvedersi.Impensabile il contrario. Chiedo al lettore anonimo di cominciare a rompere questo muro di autocensura, dichiari il suo essere fascista con nome e cognome, se è una brava persona,come immagino,questo dimostrerà che i fascisti sono brave persone,come tutti gli altri. Cos'ha da perdere? Numerosi saluti di vicini di casa? Non si preoccupi,questo recentemente è successo anche a me e si opera una scrematura importantissima e utile.

Io ho votato a favore del finanziamento all'Istituto storico,perchè sono appassionata di storia e ogni granello che si aggiunge è benvenuto,però non metterei la mano sul fuoco su nessuna ricerca fatta da nessuno. La ricerca storica non è una scienza ma un fatto umanistico.
Bastava poi sentire l'apologia della consigliera Daniela De Pietri per avvertire che quel modo di porsi adorante è esattamente il contrario di quello che molti di noi vorrebbero.

Quando ero Assessore alla cultura del Comune di Carpi, ho assistito personalmente alla vicenda di un'associazione che aveva commissionato uno studio a uno storico, sulla Resistenza, e ha impedito allo storico stesso di scrivere quello che aveva trovato. Io non avevo titolo per intervenire e lo storico aveva bisogno dello stipendio.Risultato:ora c'è in giro un libro che racconta inesattezze e questa è la ricerca storica,anche.

Propongo un titolo dissacrante per una ricerca: La Resistenza fu militarmente utile?
Vediamo se la maggioranza è in cerca davvero di coesione e di amore di patria comune.

Saluti
Giliola Pivetti

Lorenzo Paluan ha detto...

Quindi si può essere contrari ai diritti umani e civili previsti dalla nostra costituzione (perchè in sintesi, questo è il fascismo: un ordinamento che negava i diritti, uccideva, incarcerava o mandava al confino i dissidenti e proclamava la superiorità di una razza)e al tempo stesso essere brave persone?
"Brave" in che senso?

Giliola Pivetti ha detto...

Parlo di brave persone nel 2009, non violente, che pagano le tasse, che ascoltano, che amano il loro paese, ecc. E che ammirano certe caratteristiche del fascismo. Esattamente come fai tu,che ritengo una brava persona e che ti proponi di rifondare il comunismo. Un ordinamento che negava i diritti,uccideva,incarcerava o mandava in Siberia i dissidenti. Tutto uguale al fascismo a parte proclamare la superiorità di una razza.
Credo che chi ammira un regime del passato ne prenda in considerazione solo alcuni aspetti, in modo più affettivo che strettamente storico e,in questo senso, può essere una bravissima persona.

Saluti
Giliola Pivetti

Marco Bagnoli ha detto...

Concludo i miei contributi esprimendo un parere personale e rassicurando che non mi sento depositario della verità assoluta rispetto agli altri. Come criterio politico generale mi vanno bene tutti i titoli di storia e le relative ricerche, a patto che non siano condotte a priori per dimostrare una tesi ma che siano frutto del lavoro di esperti, con utilizzo di fonti e metodologie riconosciute in questo ambito. E' qui, mi permetto di dire, che può emergere l'interesse di tutti che cercavo di descrivere in precedenza. Cercando di rispondere anche ad interrogativi e temi ancora aperti o controversi, sui quali l'interesse generale si potrà poi evolvere in giudizio politico o opinione individuale.

Lorenzo Paluan ha detto...

Cara Giliola, sarebbe interessante sapere dove tu abbia mai letto o mi abbia mai sentito dire che io intendo rifondare il comunismo.
Rifondazione Comunista è uno dei movimenti che ha chiesto e sotenuto la mia candidatura, ma io non sono un loro iscritto (anche perchè per me le parole hanno un senso, e se ti chiami comunista, dovresti preparare e organizzare la rivoluzione, seguita da breve dittatura del proletariato per approdare al superamento finale dello Stato. In altri termini, i comunisti italiani (intesi come PCI) sono nei fatti socialdemocratici dal '48.).
A meno che tu non mi voglia dire che quando eri dentro il PCI stavi alacramente lavorando all'organizazzione della rivoluzione armata contro lo stato borghese.

Proprio perchè le parole hanno un senso, se uno è fascista, non può essere democratico, quindi c'è differenza tra dire che "i fascisti sono brave persone" o che si può essere brave persone e al tempo stesso "ammirare certe caratteristiche del fascismo" (ammesso che se ne trovino di compatibili con un regime democratico).
Peraltro che il comunismo e il fascismo siano, come filosofie politche, la stessa cosa è un accostamento buono per far polemica, ma non particolarmente sostenibile come teoria.
Posso concordare che i totalitarismi siano tutti uguali, ma anche se si chiamavano (e si chiamano) comunisti, i totalitarismi dell'est Europa e della Cina sono in realtà la negazione del comunismo (che, per quanto utopica o assurda, a seconda dai punti di vista), prevedeva appunto il superamento della forma statuale, non la sua totalizzazione).
E' un po' come se da noi si chiamsse "elezione democratica" un'elezione fatta scegliendo i candidati da un'unica lista, con un unico programma, per eleggere un parlamento che ha come compito la sola ratifica degli atti di governo.
Il problema, per me, è che il fascismo invece nasce come teoria politica della sopraffazione, del comando, della glorificazione della guerra e della razza superiore che segue il suo capo ed elimina gli elementi deboli al suo interno.
Insomma, va bene il relativismo, ma non tutti i valori sono uguali e, per quanto mi riguarda, se uno si dichiara fascista, significa che non riconosce i valori di convivenza "minima" previsti dalla nostra costituzione che è democratica (e difficilmente riuscirò a considerarlo come una brava persona, anche se paga le tasse, perchè anche se uno non ha mai pestato un ebreo o un gay o uno slavo o un africano, il fatto che pensi che siano subumani, non lo fa rientrare nei miei canoni personalissimi di "brava persona").
E questo credo che sia insito nel diritto di autodifesa di ogni democrazia.

Antonio ha detto...

Lo Spot elettorale piu amatato delle sinistre e ancora continua ad essere il termine "fascista".
E ora che facciamo delle differenze ben precise:
Il fascismo ha smesso di esistere Il 25 luglio 1943,per tanto credo che in 60 anni i reduci della resistenza fascista non ha prodotto movimenti che possano assomigliare al partito dittatoriale.
Chi attualmente si definisce tale e solo uno con poco senso della civilta' attuale,e vi assicuro che per i casi sporatici che ci sono non vale nemmeno la pena parlarne.
Quindi il problema non esiste a priori,se mai esiste ancora una bandiera con falce e martello,che in altri paesi e ancora presente, e il suo predominio sanguinoso dittatoriale continua ad essere uno dei mali del ventunesimo secolo.
Questo e vergonoso,mica quei 4 deficenti che si dichiarano fascisti.

Cristian Rostovi ha detto...

Io non sono contro i messaggi anonimi a prescindere.
Però credo che quando uno attacca direttamente un altra persona dovrebbe avere almeno il coraggio o meglio la correttezza di firmarsi e magari di argomentare un attimo di più la propria tesi.
è troppo comodo lanciare accuse nascondendosi dietro l'anonimato.Sia la Pivetti che Paluan hanno idee politiche differenti dalla mia, e magari capiterà anche di scontrarci duramente sia in consiglio che su queste pagine. Però rispetto entrambi perché si sono messi in gioco, hanno messo la loro immagine davanti ad ogni cosa che dicono prendendosene i meriti o le colpe.Candidandoci alle elezioni sapevamo di poter andare in contro a critiche... fa parte del gioco... Però caro anonimo credo che come sia giusto da parte nostra accettare le critiche credo lo sia altrettanto sapere da chi arrivano, per poterci dar modo di spiegare ed eventualmente di difenderci...
grazie

Giliola Pivetti ha detto...

Per nostra fortuna non abbiamo la possibilità di misurare il Q.I. di Anonimo.

Caro Pignatti, ti saluto e ti lascio.
Peccato,hai fatto un buon lavoro, ma questa storia degli anonimi e una vigliaccheria con cui non intendo misurarmi.

Saluti a tutti
Giliola Pivetti

Lorenzo Paluan ha detto...

Caro Antonio, sono di sinistra,ho fatto la mia prima campagna elettorale in prima persona nel 2009, e credo di non avere mai usato la parola "fascista". Il dibattito è partito tutto da una frase della Pivetti che mi ha lasciato (e mi lascia) decisamente perplesso, una mia "fisima" da politologo dilettante.
In ogni caso, a mio modesto avviso, i fascisti in Italia sono ben più di "quattro" e sono bene organizzati in almeno tre o quattro attivi movimenti, percui credo sia bene non far calare l'attenzione e soprattutto tenersi ben stretto il reato di apologia del fascismo, come misura igienica.

Per Anonimo: non posso che associarmi al commento della Pivetti. Ci sono modi più intelligenti per esprimere il proprio accordo o disaccordo. Con gli insulti non si va da nessuna parte

Marco Pignatti ha detto...

Ho rimosso un commento anonimo postato all'1.35 del 3 ottobre in quanto inutile e offensivo nei confrontila Giliola Pivetti.
I tre commenti che precedono questo sono stati postati in risposta a quello e mi tocca lasciarli anche se perdono il loro riferimento.
Io nel mio blog personale non rispondo mai agli anonimi che offendono ... nel giro di poco smettono sempre!
Comunque... che fare?
Ci sono due strade:
1- Togliere la possibilità di inserire commenti anonimi, con tutte le limitazioni che Blogger associa a questa opzione.
2- Prevedere la moderazione prima della pubblicazione di ogni commento.
La seconda mi impegnerebbe troppo e mi lascerebbe una discrezionalità che non mi voglio assumere.
Ad esempio tutti questi ultimi commenti sono stati inseriti molto prima che io mi svegliassi questa mattina...
Provo la prima strada.
Diamoci un mese per verificare se serve e funziona.

Riccardo Orlando ha detto...

Non avendo avuto la "sfortuna" di leggere il commento censurato, non posso esprimere nessun giudizio in proposito.
Essendo un utente "a corrente alternata" noto solo adesso questa discussione che in alcuni tratti trovo interessante.
Una delle cose che preferisco di Internet è proprio questa possibilità di interagire senza vincoli e tempistiche preconfezionate.

Il motivo del mio intervento è cercare di comprendere questa necessità di "firma" sui commenti. Ripeto che non ho letto il commento censurato e quindi non so cosa contenesse, ma nel mio bagaglio storico vi sono assemblee "pubbliche" a Roma negli anni 80 in cui gli interventi e gli insulti non rientrerebbero di certo nel "bon ton".
Se lo scopo delle firme è quelle di consentire una difesa legale, sono piuttosto allibito, in quanto non immagino i nostri rappresentanti intenti a querelare per aggettivi fuori posto.
Se si crede di intimidire gli "anonimi" non mi piace "culturalmente". Rimango un sostenitore delle "pasquinate" che spetterà poi allo specifico lettore valutare.

Concludo con una segnalazione "di merito" sul tema. Gli storici, come qualsiasi altro tipo di studiosi, raggiungono dei risultati non propagandistici quando adottano dei medoti "scientifici" (nel senso galileiano del termine) quindi non condivido (ma spero non se ne abbia a male) la visione di Giliola Pivetti.
Soltanto quando la valutazione di un evento è fatta con il sufficiente distacco assurge (a mio immodesto parere) al rango di Storia, per questo ho sempre avuto "sospetti" sulla storia contemporanea, ma, come si possono eseguire valutazioni scientifiche sulla pericolosità o economicità delle centrali nucleari, come si può valutare la resistenza di un edificio ai terremoti o alle intemperie, ritengo che sia possibile eseguire valutazioni storiche "oggettivizzabili". Forse non saranno gradite ai potenti, forse non saranno letture amene come romanzi, ma non vi rinuncerei.

Un cordiale saluto a tutti.

Giovanni Adduttore ha detto...

Infatti Pignatti, sapientemente intimidito dalla Pivetti, ha stabilito la nuova costante del suo blog: 0 commenti...

Cristian Rostovi ha detto...

Signor mai mi scusi ma non capisco il suo ragionamento... Secondo lei il fatto di non poter più commentare in modalità "anonimo" vuol dire non poter più commentare? perché?
Lei per esempio che problemi ha nel esprimere un opinione con nome e cognome?
Grazie.

Giovanni Adduttore ha detto...

Egregio Cristian, se un sito ha 200.000 visitatori al giorno può obbligare un utente che voglia commentare ad una registrazione.
Un sito che ha 3 visitatori no.

inoltre, un politico ha l'obbligo morale di firmarsi, sempre.
Un privato cittadino no.
Detto questo, sarei enormemente più soddisfatto se un candidato al consiglio comunale della mia città (non mi ricordo, egregio cristian, se Lei sia stato eletto o meno, mi perdoni) si esprimesse in un italiano corretto.
Perchè ho tanto l'impressione che quel "nel esprimere" non sia un errore ortografico...

Cristian Rostovi ha detto...

Caro Mai ha proprio ragione... la mancanza di una l'è talmente grave che lunedì mi dimetterò da consigliere comunale..

Quindi un blog molto visitato può richiedere cose che uno meno visitato non può? A parte il fatto che Carpizeronove non ha 3 visitatori, cmq non vedo il collegamento tra nr di utenti e possibilità di commenti anonimi...
Ma lei saprà sicuramente spiegarmelo....

Posta un commento

I commenti ritenuti offensivi saranno rimossi.

Generatore automatico di risposte della Giunta


Ricaricare la pagina per avere una risposta diversa.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

News in rete

AVVERTENZA: Le notizie raccolte in questo riquadro (e nella pagina a cui rimanda) sono estrapolate dalla rete in modo automatico utilizzando diverse chiavi di ricerca. Non tutte le notizie sono coerenti con l'argomento e non tutte sono recenti.

Cerca

Terre d'argine

Lettori fissi