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martedì 20 ottobre 2009
Ricevo e pubblico:

ALLEANZA PER CARPI
COMUNICATO STAMPA

I Consiglieri del Partito Democratico snobbano una seduta importantissima del Consiglio delle Terre d'Argine, dove si votava nientemeno che lo Statuto, cioè lo strumento del funzionamento di quel Consiglio, e se ne stanno semplicemente a casa.
Il PDL vota contro e lo Statuto non passa. Ora serviranno altre due sedute per approvarlo, coi relativi soldi dei contribuenti.

La domanda da cento milioni è: chi è che ha affossato lo statuto, il PDL o il PD ?

Quando questo succede in Parlamento non c'è dubbio che gli assenti si prendono un bel po' di critiche e anche di sanzioni da parte del loro gruppo.

Il punto però non è questo, piuttosto ci stiamo domandando quanto i Consiglieri delle Terre d'Argine credano nell'organismo di cui fanno parte.

L'impressione è che ci credano poco e che ritengano già raggiunto lo scopo per cui le Terre d'Argine sono realmente nate, e cioè dribblare il Patto di stabilità imposto dal Governo.

Se è questo che dimostrano di credere, siamo perfettamente d'accordo, anche noi abbiamo sempre pensato che sono nate solo come stratagemma.
Alleanza Per CARPI lo ha dichiarato da sempre: le Terre d'Argine o si evolvono nel superamento dei quattro Comuni ( operazione molto difficile) oppure sono solo una complicazione burocratica e un costo.

Se poi il Governo, con una semplice legge, dichiarasse che i conti per verificare il Patto di stabilità si fanno considerando anche le varie appendici nate furbescamente, allora la maggioranza dovrebbe mettersi le mani nei capelli.

FIRMATO : Alleanza Per CARPI
19 Ottobre 2009

12 commenti:

Unknown ha detto...

E' vero alcuni consiglieri di maggioranza erano assenti, ma erano tutti giustificati, alcuni anche per motivi di salute.
Tengo a precisare che il centro destra aveva votato a favore in tutti e 4 i consigli comunali e ha smentito quindi la propria posizione nel consiglio dell'Unione (facendo perdere soldi ai contribuenti) solo per strumentalizzare il voto.
Stefania Gasparini

Lorenzo Paluan ha detto...

Visto che ormai comunque la frittata è stata fatta e lo statuto si approverà solo a maggioranza semplice in seconda lettura, che ne dite di rimettere al centro del tavolo la questione della riforma della rappresentanza delle minoranze nel consiglio dell'Unione, inopinatamente tagliata fuori dall'inciucione PDL-Lega-PD?
Noi la proposta PD eravamo pronti a votarla...

Giliola Pivetti ha detto...

Da che mondo è mondo,su una votazione decisiva si precettano i propri consiglieri perchè la minoranza può sempre aver voglia di un ghiotto boccone che si presenta e fare uno sgambetto di cui ridere al bar.

La proposta di Paluan è interessante e renderebbe meno vano quello che è successo.

Taurasi, batti un colpo.

Giliola Pivetti

Unknown ha detto...

Una minoranza seria deve sfruttare ogni occasione per creare fratture politiche. E a volte si possono ottenere dei successi.

Pensate che c'è una Unione dei Comuni non tanto lontana da noi dove un paio di anni fa il capogruppo della maggioranza, dopo aver perso una votazione simile a questa, invece di cercare scuse patetiche si è dimesso.

Quel capogruppo è stato messo sotto a causa di due voti provenienti da due esponenti del suo partito: di chi lo ha poi ha sostituito come capogruppo, e dell'attuale capogruppo in quella Unione. Due colleghi che hanno fatto apposta a farlo fuori, per motivi politici interni. E' stato un evidente caso di frattura politica della maggioranza, frattura nella quale la minoranza si è giustamente incuneata.

Non è stato un successo? E non pensate che una cosa simile possa accadere anche nelle Terre D'Argine? Noi pensiamo di sì, perché è impossibile che 6 consiglieri fossero malati. Senz'altro qualcuno è rimasto a casa apposta. Qualcuno che delle Terre D'argine ne ha le scatole piene. E allora, perché non cavalcare questa possibilità?

Perché non presentiamo una mozione congiunta per abolire le Terre d'Argine?

Giovanni Taurasi ha detto...

Non spetta a me battere nessun colpo. Io ho già percorso tutte le opzioni possibili e le ho presentate ai singoli gruppi, in modo che ognuno manifestasse chiaramente cosa pensava e si valutasse assieme che punto di equilibrio si potesse trovare. Se vi sono altre proposte, qualcuno le faccia e io sarò ben lieto di valutarle. Ma soprattutto dovranno valutarle i consiglieri comunali. Io sono uno su 31 consiglieri. Non voglio annoiare su questioni un po’ distanti dai problemi quotidiani della gente, ma il 2 ottobre ho già commentato la vicenda sul mio blog in un post (ripreso anche da Carpizeronove) intitolato ‘Torniamo allo Statuto’ (i custodi della memoria del già Presidente del Consiglio Sidney Sonnino spero perdonino la citazione dell’appello dell’illustre personaggio, ma era un modo per ricordare che ci avviciniamo al 150° dell’Unità d’Italia). In quel post ricordavo l’emendamento (che qualcuno ha definito il lodo Taurasi e non si riferiva all’ottimo vino irpino) che vedeva il voto favorevole di PD, Italia dei Valori, il gruppo APC della Pivetti e il gruppo Carpi5ST/Rifondazione di Paluan, ovvero complessivamente di 22 consiglieri. L’ipotesi di stralciare l’articolo 19 vedeva il voto favorevole di PD (poiché il meccanismo che avrebbe consentito l’ingresso di un rappresentante per ogni gruppo non sarebbe scattato senza il sostegno del PDL) e del PDL e della LEGA (che, nell'ipotesi precedente, si sentivano, legittimamente, sottorappresentati), ovvero complessivamente 28 consiglieri. L’impegno dell’odg approvato a luglio era di trovare la soluzione che raggiungesse il maggiore sostegno da parte dei consiglieri e come Presidente mi ero impegnato in tal senso e ho agito coerentemente in un confronto a 360° con tutti i gruppi (e Paluan e Pivetti non possono negare che ho lavorato intensamente per una soluzione che consentisse loro di essere rappresentati). Di qui la proposta che accoglieva le istanze di Paluan e Pivetti. La soluzione alla richiesta di rappresentanza di tutti i gruppi consiliari stava nella proposta emersa dalle discussioni tra i capigruppo che avrebbe previsto, appunto, che il PD e il PDL, rispetto alla situazione attuale, ‘perdessero’ un consigliere. Se esiste una proposta in grado di raccogliere il consenso unanime ne sono lieto. Io però non ce l’ho. Vedremo nel corso del mandato, qualora si individuasse una soluzione migliore (che ogni consigliere può proporre), se sia possibile trovare l’unanimità su altre ipotesi, ma credo non si possa negare che oggi la legittimità politica dello Statuto (quella giuridica non era in discussione) è molto superiore, avendo registrato un consenso più largo tra i consiglieri rispetto a quanto accaduto nel corso del mandato precedente. In fondo era questo l'obiettivo dell'Odg approvato a luglio, ossia raggiungere una proposta maggiormente condivisa.
Giovanni Taurasi

Lorenzo Paluan ha detto...

No Giovanni, calma un attimo.
Sono d'accordo che non sia tu a dover "battere un colpo", e nessuno mette in discussione il tuo impegno e il tuo lavoro, che ho riconosciuto anche in sede di dibattito consiliare, ma la "soluzione" trovata è una nonsoluzione, nel senso che i gruppi maggiori hanno semplicemente scelto di rimandare il problema smentendo un ODG approvato all'unanimità a luglio.
Il "maggior consenso possibile" non è unanimità e il PD ha approfittato del muro contro muro (finto) con il PDL-Lega per non assumersi la responsabilità del cambiamento.
Oggi come allora, non vedo dove sia il problema di uno statuto approvato a maggioranza dei due terzi, o anche a maggioranza semplice in seconda lettura, di fronte ad un atteggiamento di "blocco" della destra, se si ritiene giusto e doveroso risolvere il problema della rappresentanza di tutti i gruppi consiliari, eletti sulla base di programmi differenti fra loro.

Lo Statuto uscito da questo giro di votazioni non è "politicamente" legittimato, dato che, a parte i requisiti mutati per legge, non è stato modificato in nessun punto riguardante il famoso art 19.
"Politicamente" viola un odg approvato all'unanimità!
E, ciliegina sulla torta, adesso vi ritrovate comunque con uno Statuto che non viene votato dalla destra nel consiglio dell'unione, quindi proprio nella situazione che volevate evitare, sacrificando la rappresentanza dei gruppi "non allineati".
Insomma, il PD è uscito da questa storia cornuto e mazziato, quindi farebbe bene a riprendere in mano la questione dicendo una volta per tutte che cosa ritiene giusto o sbagliato in merito al tema della rappresentanza nel consiglio dell'unione, senza nascondersi dietro l'intransigenza (interessata) della destra.

Sempre che nel frattempo, la modifica legislativa sul patto di stabilità, non renda definitivamente superflua l'unione comunale...

Scusino i lettori il dibattito "tecnico" su una questione che può sembrare astrusa, ma come ho detto in passato, l'Unione Comunale sta assumendo sempre più funzioni dei singoli comuni, e su quelle funzioni, a un terzo dei gruppi consiliari del comune di Carpi è impedito svolgere le funzioni di controllo e rappresentanza politica.
In altri termini, c'è un problema di democrazia e partecipazione.

Cristian Rostovi ha detto...

Lorenzo tu giustamente(dal tuo punto di vista rivendichi un posto in unione) però visto che parli di rappresentanza. Dubito che 10 consiglieri al pd 2 al pdl 1 a lega apc e rif comunista sarebbero una ripartizione giusta considerando il risultato delle elezioni come del resto non ha una logica l'attuale,che ricordo a tutti essere 11 alla maggioranza 4 all'opposizione.L'unica modifica democratica sarebbe legare il numero dei consiglieri eleggibili in unione al risultato delle elezioni, che nel caso attuale vedrebbe quindi 9 consiglieri alla maggioranza e 6 per le opposizioni. Ma di questa ipotesi qualcuno non vuole neanche parlarne.....

Giovanni Taurasi ha detto...

No. Lorenzo calma un attimo. Come anche tu riconosci, non sono io a dover battere colpi. E su questo siamo d’accordo. Poi è necessario chiarire che ci sono ruoli diversi. In consiglio io faccio l’arbitro. Fuori dal consiglio posso anche fare il tifoso (ma questo non c’entra). Non voglio scomodare Jacques de La Palice, ma se la matematica non è un’opinione, io mi sono limitato a sottolineare che uno statuto votato da 28/30 dei consiglieri ha riscosso più consenso di uno Statuto votato da 16/30, o di una proposta che potrebbe essere votata da 21/30 dei consiglieri. Se poi il consiglio decide di approvare una modifica che potrebbe ottenere 21/30 dei voti io ne prendo atto. Non sono né contrario né favorevole. L’Odg di luglio impegnava a cercare il consenso più vasto possibile. Ma il Consiglio può decidere diversamente, quando e come vuole.
Giovanni Taurasi

Lorenzo Paluan ha detto...

Oh , adesso ci siamo: il consiglio ha deciso diversamente rispetto a quanto aveva dichiarato all'unanimità a luglio.
Legittimo.
Seguono citazioni di Churchill (solo gli stupidi non cambiano mai idea) e circostanziate motivazioni di opportunità "istituzionale", che vengono puntualmente smontate dal tiro mancino che il PDL e la Lega vi hanno tirato in consiglio dell'Unione.
Quello che io contesto è che non aver cambiato nulla (per poi ottenere questo brillante risultato), si possa chiamare una "soluzione" (e questo è il mio unico punto di polemica con te).
Per PD, PDL e Lega, dire una cosa e smentirla due mesi dopo non è mai stato un problema ed è peraltro una costante della classe politica italiana.
Nel '91 Cuore, (numero dell'8 aprile) dedicò a questo fenomeno una indimenticata prima pagina, sempre attuale...

Giovanni Taurasi ha detto...

Poiché fatico a seguire il ragionamento di Lorenzo, mi limito a ribadire quanto scritto, fornendone anche le prove matematiche e documentarie. Di seguito l'ordine del giorno approvato il 9 luglio dal Consiglio comunale, che nel dispositivo finale impegna "la Conferenza dei capigruppo a formulare un testo di riforma in grado di ottenere il massimo del consenso possibile tra i consiglieri comunali da riproporre nelle sedi competenti e all’interno dell’Unione stessa". Non esprimo pareri, constato solo che 28 è maggiore di 21 e dunque il consiglio mi pare abbia agito coerentemente con l'odg. Rilevo che anche 30 è maggiore di 21 e di 28 (spero di non essere smentito anche su questo). Se si fosse raggiunto l'unanimità dei voti perciò si sarebbe agito altrettanto coerentemente... ma ciò non è stato. Se sarà possibile in futuro tanto meglio.
Ecco l'odg

Il Consiglio Comunale di Carpi,
nella seduta del 9 luglio 2009,

premesso che

entro 30 giorni dalla seduta di insediamento del nuovo consiglio comunale scaturito dalle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009 (avvenuto il 25 giugno) è necessario provvedere all’elezione dei consiglieri comunali del Comune di Carpi in seno al Consiglio dell’Unione (così come hanno già fatto i comuni limitrofi di Campogalliano e Soliera),
preso atto

della necessità di adeguare entro il 30 ottobre 2009 lo Statuto dell’Unione Terre d’Argine alla recente Legge regionale sul riordino territoriale,
preso atto altresì

della richiesta delle minoranze consiliari di rivedere il rapporto esistente per il Comune di Carpi tra consiglieri espressione della minoranza e della maggioranza all’interno dell’Unione (art. 19),
impegna

il Consiglio comunale, immediatamente dopo l’elezione dei consiglieri nell’Unione sulla base dello Statuto vigente e in vista dell’adeguamento dello Statuto dell’Unione Terre d’Argine alla Legge regionale sul riordino territoriale, ad avviare un percorso di approfondimento che consenta di migliorare lo Statuto tenendo conto

- dei necessari equilibri atti a garantire piena governabilità dell’Unione Terre d’Argine,
- del diritto della minoranza ad avere adeguata rappresentanza in seno all’Unione.
impegna altresì

la Conferenza dei capigruppo a formulare un testo di riforma in grado di ottenere il massimo del consenso possibile tra i consiglieri comunali da riproporre nelle sedi competenti e all’interno dell’Unione stessa.

Unknown ha detto...

"Una minoranza seria deve sfruttare ogni occasione per creare fratture politiche. E a volte si possono ottenere dei successi"
Una minoranza seria (anzi meglio persone serie) rispettano gli impegni presi coi propri elettori e coi cittadini per il bene della città. I consiglieri della maggioranza assenti erano tutti giustificati e alcuni malati ( per la privacy mi rifiuto di dire altro)
Non capisco poi a questo punto la voglia di essere rappresentanti in un ente che si considera inutile e dispendioso.
Lo spirito dell'ODG è stato rispettato dal PD e non dal PDL tanto è e tanto rimane.
Stefania Gasparini

Cristian Rostovi ha detto...

Stefania, innanzitutto ti ricordo che sarebbe corretto,criticare le azioni delle persone e non le persone stesse... é già la seconda volta in questa legislatura che vi "permettete" di definirci persone poche serie,mi verrebbe da dire da che pulpito....
Riguardo al odg a cui voi avreste tenuto fede, ripeto che l'unica soluzione sensata sarebbe quella di rapportare i rappresentanti in terre d'argine al voto degli elettori, ma voi non avete nessuna intenzione di lasciare poltrone che vi siete autoassegnati...tanto è e tanto rimane.

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