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Si è riunito nei giorni scorsi il direttivo del Circolo Pd "Carpi Sud" nella sede di Via Massa Carrara, 11 . All'ordine del giorno, presente Simone Tosi, assessore all'Urbanistica e all'Ambiente, i problemi di convivenza civile all'interno di un condominio di Via Unione Sovietica dove ha sede un centro culturale islamico e la situazione di forme di degrado urbano, quali ad esempio aspetti d'igiene ambientale per la corretta gestione dei rifiuti, che periodicamente si presentano nel quartiere dove operano altri gruppi di cultura e religione islamica. Si tratta di edifici nei quali vengono svolte attività associative previste dalla legge, comunemente, anche se impropriamente, definite "moschee". L'assessore Tosi ha spiegato che nei locali di Via Unione Sovietica 13, sulla base delle leggi in vigore, non è stato riscontrato alcun abuso. Viene riconosciuto dal Comune che esiste un comprensibile problema di convivenza civile di cui l'Ente locale tiene conto ma che rientra negli aspetti di applicazione e rispetto dei regolamenti condominiali sui quali il Comune non può intervenire, se non quando si determini una violazione delle leggi e regole che è pertinenza del Comune applicare, far rispettare e sanzionare. Il direttivo del Circolo Pd "Carpi Sud" ha preso atto della comunicazione dell'assessore, esprimendo approvazione per il testo dell'ordine del giorno approvato recentemente dal Consiglio comunale, in particolare per l'impegno chiesto dal Consiglio alla Giunta, partendo dal rispetto delle regole e di diritti e doveri uguali per tutti, per il contrasto di tutte le forme di degrado urbano che possano manifestarsi in città e che possano mettere a rischio la convivenza civile, come in certi casi avviene nella zona di Via Unione sovietica con disagio e incomprensioni tra cittadini italiani e immigrati. Il Direttivo del Pd del Circolo "Carpi Sud" si impegna a mantenere una azione costante di confronto e dialogo con i residenti del quartiere per favorire e rafforzare la coesione sociale e la vivibilità nel territorio, per prevenire forme di disagio che possono insorgere, con i cambiamenti sociali in atto, le dinamiche dell'immigrazione e la globalizzazione dei mercati in genere. Nel corso della riunione si è discusso anche di altri temi relativi al quartiere "Gorizia", quali i problemi di sicurezza stradale per gli attraversamenti di Via Cattani e la realizzazione della futura stazione ecologica attrezzata dopo l'avvio della raccolta rifiuti porta a porta nella zona sud della città. Decisa infine l'organizzazione di una prossima assemblea pubblica su questi temi aperta a tutti i cittadini del quartiere.
Ecco il testo integrale dell'ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Carpi, nel quale a mio parere è centrale, l'impegno per contrastare tutte le forme di degrado urbano:
Al Presidente del Consiglio di Carpi
Al Sindaco di Carpi
Ordine del giorno
Posto che:
- I grandi cambiamenti sociali che caratterizzano le nostre realtà locali (incremento demografico, espansione delle città, aumento dell'immigrazione, effetti locali della globalizzazione dei mercati, ecc..) possono causare, insieme ad opportunità, percezione di incertezze, difficoltà di convivenza reciproca e timori diffusi;
- Ogni azione di integrazione deve avere come indispensabili premesse il riconoscimento delle regole da parte di tutti, la condivisione dei doveri e il rispetto della legalità;
- Il dialogo, la conoscenza reciproca, l'incontro culturale, l'integrazione, l'inclusione sociale sono e rimangono i cardini di riferimento strategico per contribuire allo sviluppo e all'arricchimento reciproco delle varie istanze di una comunità.
Preso atto che:
- Negli ultimi mesi, si sono segnalati episodi di disagio in alcuni momenti della settimana nella zona a sud di Carpi, in particolare all'altezza di via Unione Sovietica n. 13, per attività svolte da centri culturali islamici in locali ad uso ufficio;
- L'amministrazione comunale può, attraverso la figura del mediatore culturale e/o di conflitti dare la propria disponibilità ed essere più presente nei quartieri in cui vengono segnalate problematiche di questo genere.
Ribadita:
- La necessità di una convivenza proficua tra i cittadini del nostro territorio basata sul rispetto reciproco e di un presidio costante nel nostro territorio da parte di tutte le Forze dell'Ordine (tra l'altro, in grave difficoltà dovute alle inadempienze concrete dell'attuale Governo nazionale);
- L'importanza di un'azione costante per il mantenimento del decoro urbano in tutti i quartieri della nostra Città.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CARPI
Invita l'Amministrazione comunale a:
- Procedere ad incontrare i responsabili dei diversi centri culturali che utilizzano gli uffici di via Unione Sovietica, per responsabilizzare le parti ad una positiva convivenza reciproca nel quartiere;
- Qualora si accertassero abusi, oggi non emersi, prendere provvedimenti idonei alla risoluzione del problema;
- Mantenere, potenziandola, l'attenzione prestata su tale zona, rafforzando periodici controlli in modo da contrastare qualsiasi fenomeno di degrado urbano che minano alla base la convivenza tra cittadini;
- Mantenere come punti fermi di ogni azione il rispetto delle regole, a cui tutti si devono attenere, attraverso un rapporto stretto e virtuoso tra diritti e doveri;
- Rendere prioritario il percorso per l'istituzione di consulte stranieri nella nostra Città, al fine di avere strumenti forti di confronto tra le diverse comunità del territorio, oggi e domani;
- Continuare nell'azione di richiesta al Governo nazionale per ottenere l'ampliamento dell'organico di agenti presenti sul territorio, con particolare riferimento al decreto ministeriale del '89 che prevedeva per il nostro Commissariato di Polizia di Stato un numero minimo pari a 47 unità (ad oggi si possono contare non più di 40).
(Fonte: http://marcobagnoli.blogspot.com/2009/10/pd-carpi-sud-confronto-e-dialogo-con-i.html)
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10 commenti:
Impropriamente definite moschee...?
Si vede che gli islamici che frequentano gli "uffici" di Via unione sovietica sono un po confusi perché basta chiedere a loro cosa si trova in quel palazzo per sentirsi rispondere "la moschea dove andiamo a pregare".
Questa è stata la risposta che mi ha dato un ragazzo pachistano,che vedo quasi quotidianamente per lavoro...
Giusto o non giusto mandarli via è un altro discorso,ma per favore chiamiamo le cose con il loro nome e non facciamo finta di non sapere le cose per non dover prendere una posizione...
Grazie
Certo che a destra e a quasi manca ne avete di energia da mettere su quella che, alla fine della fiera, risulta essere solo una semplice bega di condominio...
Lorenzo cmq per essere sinceri mi sembra se ne occupino quasi di più a sinistra o centro sinistra o quello che è.....
Marco Bagnoli da detto...
Caro Cristian e per chi ci legge.
Le posizioni sono state assunte, gli obiettivi sono stati indicati.
Non mi interessano le dispute terminologiche e conto sui risultati concreti che si potranno ottenere.
Mi sono permesso di ritornare su questo tema come Circolo Pd della zona sud come assunzione di responsabilità collettiva e piena disponibilità al dialogo nei confronti dei nostri concittadini che come me abitano in quella parte della città.
Forse sarà un po' fuori moda ma per me la politica locale bisogna cercare di farla così.
Caro Marco, non mi sembrano dispute terminologiche... Ho sentito bene vari assessori e diversi ns colleghi in consiglio, dire che non esiste nessuna moschea,ma che si tratta semplicemente di uffici... Quindi io considero fondamentale riconoscere l'esistenza di un problema se lo si vuole risolvere...
grazie
Secondo voi è regolare che 24 persone svolgano un qualunque lavoro d'ufficio sedute per terra, come è stato verbalizzato da un agente di Polizia Municipale? Qualcuno sa dirci quale lavoro sia?
In particolare il Pd, così attento ai diritti dei lavoratori, ci deve dire se quelli che svolgevano questo lavoro d'ufficio erano lavoratori regolarmente assunti, o clienti, o collaboratori, o precari o, peggio, lavoratori in nero.
E ci deve anche dire se quel lavoro era svolto nel rispetto della legge sulla sicurezza sul lavoro, visto che alle aziende normali si chiedono locali idonei a ospitare così tanta gente, con vie d'uscita, scale antincendio, estintori, postazioni ergonomiche giustamente illuminate, bagni distinti per uomini e donne, ... c'erano tutte queste cose?
Un'amministrazione seria, dopo un primo controllo, avrebbe disposto il controllo dell'ispettorato del lavoro, dell'Asl, richiesto il parere dei vigili del fuoco, ...
Caro Marco, cosa ne pensi a riguardo?
E non dimentichiamo che il Pd, in consiglio comunale, ha detto che, rispetto a via Unione Sovietica, è più grave la situazione di quei condomini in altre vie che sono obbligati a avere vicini di casa praticanti altre religioni, come i catecumenisti, oppure bambini rumorosi che giocano in cortile (visto che i catecumenisti fanno tanti figli) o ancora peggio napoletani che ascoltano Gigi D'alessio (sic). Caro Marco, cosa ne pensi tu di Gigi D'alessio?
Ciao Roberto.
Ti dico le cose di cui sono certo. Il rispetto di diritti e doveri è al centro delle prassi di convivenza civile. La società civile, quando funziona, non è fatta solo di leggi e di sistemi di premi e punizioni.
Esiste anche la cultura, non nel senso generico del termine, ma intesa come il collante o il lubrificante grazie al quale la società, nazionale o locale che sia, funziona bene o sta in piedi. Non si spiega altrimenti come a parità di leggi, con testi quasi simili, ci siano Stati in cui le norme funzionano bene e altri nei quali così non avviene. Non è la legge in sé che è buona o cattiva ma molto dipende da come le persone applicano quelle leggi, con i comportamenti concreti e dai contesti reali nei quali le norme vengono applicate.
Per via Unione Sovietica, i livelli di discussione sono due: quello politico e quello amministrativo. Noi consiglieri comunali abbiamo il compito, in quella sede istituzionale, di dare un indirizzo generale, non generico, per casi come questi. Ed è quello che abbiamo fatto, a mio parere, con un testo di ordine del giorno nel quale sono in primo piano gli obiettivi di contrastare tutte le forme di degrado urbano, promuovere la convivenza civile, la consulta , eccetera eccetera. Obiettivi politici non molto diversi da quelli che anche in amministrazioni appoggiate dal centro destra, come a Milano o a Sassuolo, stanno indicando con progetti di promozione e sviluppo del dialogo tra italiani e migranti o discussioni, come nel caso di Milano, su ben altra scala, ma sempre inperniate sulla centralità del dialogo. Sul piano amministrativo è ovvio che la Giunta non possa far altro rispetto a ciò che ha fatto e continuerà a fare, verificando con i propri strumenti e con le modalità che riterrà opportune se lì o altrove vi sia o meno un abuso e se siano rispettate le condizioni che rendono un locale utilizzabile come ufficio o meno. Di solito per problemi come questi i regolamenti condominiali bastano e avanzano. Quando la società però è in grande trasformazione può capitare anche che quelli che dovrebbero restare temi di condominio finiscano per essere segnali di difficoltà di convivenza civile, che è di tutti, sinistra, centro e destra, cercare di affrontare, perchè Carpi è la casa di tutti.
Il problema che vedo, su questa materia, mettendomi nei panni dei cittadini che assistono a queste discussioni, è che si mescolano cose che non possono stare insieme, con l’unico risultato, spero che non si tratti dell’unico obiettivo, che nell’arena politica si alimenti una conflittualità e una confusione permanente che abbassa la possibilità di trovare maggiori convergenze sui problemi di interesse generali per tutta la comunità carpigiana, dunque non parlo di maggioranze e minoranze consiliari.
Un conto è parlare di una situazione nella quale possa esserci un abuso o meno, un conto è discutere se sia possibile pregare o meno all’interno di edifici o in casa e del diritto di preghiera in genere, altro ancora è valutare se in una comunità esistano o meno necessità di prevedere nuovi luoghi di culto. Mettere tutto insieme nel frullatore politico locale puntando solo alla massima visibilità sui media, lo comprendo ma non lo giustifico. E chi fa azioni di questo tipo non fa che alimentare, magari in buona fede, ma lo fa lo stesso, la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni, della quale lo stesso centro destra si lamenta quando le critiche sono indirizzate al governo nazionale.
SEGUE
Io conto di continuare a stare dalla parte di chi è disponibile a promuovere azioni che prevengano e contrastino il degrado e potenzino le azioni di rafforzamento dello stato di convivenza civile, ogni volta che sarà necessario, come nel caso di Via Unione Sovietica, con la disponibilità a dialogo e confronto con i cittadini, del quale abbiamo parlato nel nostro direttivo del circolo Pd e come molti cittadini del quartiere sanno perché ne abbiamo parlato direttamente. Non mi sono iscritto d una gara a chi è più vicino ai cittadini del condominio al numero 13. Nel nostro direttivo abbiamo solo voluto ribadire che ci siamo, che non sono soli, e che speriamo di poter contribuire, ciascuno per le proprie competenze, non con una disponibilità di rito ma di sostanza, per ottenere risultati il più possibile concreti, nel rispetto delle regole e delle competenze istituzionali, a migliorare le condizioni di convivenza civile nell’interesse di tutti.
Gigi D’Alessio? Mi pare rientri nella sfera delle preferenze personali che vanno tenute distinte da quelle politiche e non mi pare un argomento politicamente significativo.
Sarebbe come dare a me del berlusconiano perché ho simpatie calcistiche per il Milan e mi ha fatto piacere che abbia battuto il Real Madrid. Preferirei evitare di fare di ogni erba un fascio.
Grazie a Roberto per l’attenzione,a Carpizeronove per l’ospitalità e a chi ci ha letto, ma credo che il confronto debba svilupparsi a più livelli e sedi e che non vada ridotto a un ping pong web-consiliare tra noi anche se in futuro andremo in diretta su internet, trovandoci tutti d’accordo.
Marco Bagnoli
Sarà, ma io la risposta a questa domanda non l'ho vista:
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Un'amministrazione seria, dopo un primo controllo, avrebbe disposto il controllo dell'ispettorato del lavoro, dell'Asl, richiesto il parere dei vigili del fuoco, ...
Caro Marco, cosa ne pensi a riguardo?
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Ovviamente posso risponderti da Consigliere e non da Assessore. La risposta alla tua domanda era contenuta nel riferimento al rispetto delle regole e a quanto l'Amministrazione e altri enti, per quanto di propria competenza possono fare in questi casi.
E io ovviamente ho piena fiducia nella
capacità dell'Amministrazione di svolgere questo ruolo, per quanto
di propria competenza e nei rapporti con le altre amministrazioni operanti in campo normativo o sanitario che sia. Quando parlo di priorità assoluta della promozione della convivenza civile, e per me la parole hanno importanza, tento di esprimere un concetto che mi pare non si presti ad alcuna ambiguità e non
richieda altre declinazioni o specificazioni.
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