carpizeronove

Pubblico una lettera inviata oggi da un anonimo lavoratore (o ex) del Comune a Lorenzo Paluan.

Chi scrive ha dato il consenso alla pubblicazione ma è "sintomatico" che non voglia/possa firmarsi.

Siccome però vorremmo "esprimere valutazioni basandoci su fonti ufficiali e dati certi, anziché su indiscrezioni ufficiose e polemiche", chiediamo a chi di dovere di rispondere puntualmente alle molte domande contenute in questa lettera.

Caro Lorenzo,


ho apprezzato molto la tua interrogazione e il tuo ordine del giorno sulla situazione dell'occupazione nell'"azienda" comune di Carpi: finalmente qualcuno si è accorto che il Comune licenzia, anche se non sembra!


Ti ringrazio , perché qui siamo soli e ciascuno cerca di sopravvivere come può allo "tsunami" della perdita del lavoro.


Finalmente qualcuno che si chiede cosa succede: ma riuscirai a saperlo?



So che ti hanno risposto in consiglio, o così mi sembra, ma mancano alcuni dati che non sa nessuno, neanche il sindacato, credo.


Prova a chiedere quante persone hanno perso il posto di lavoro ( non è stato rinnovato il contratto scaduto) nel corso dell'anno, di tutto il 2009, perché qualcuno è stato a casa in giugno e qualcuno a fine anno...E si tratta di gente che lavorava per il comune da molti anni.


Chi in perenne graduatoria, ma mai regolarizzati: insomma situazioni ingarbugliate, esasperanti per chi le vive, come puoi capire.


Prova a chiedere con quanto anticipo è stata comunicata la bella notizia e chi l'ha fatto: se il capo amministrativo, leggi dirigente, o il capo politico, leggi assessore o sindaco.


Chiedi chi ha avuto il coraggio di metterci la faccia e chi no...


Chi è stato capace di affrontare il dolore di una persona cui viene comunicato che perde il lavoro, visto che questi dovrebbero essere quelli che mettono davanti a tutto la persona umana ( parole di Bersani ).


Chi, oltre agli onori della politica, è capace di reggere gli oneri....


Chi si fa carico del fatto che quando si amministra, si è un po' come sposati: nella buona e nella cattiva sorte, solo che qui vogliono solo le parti belle della commedia, ma è comoda...


Chiedi se i lavoratori sono stati coinvolti, se è stata motivata la decisione, se ci si è preoccupati di situazioni particolari ( situazioni famigliari, ecc....).


Chiedi quante donne e quanti uomini hanno perso il lavoro...


Chiedi qual è la pianta organica del comune di Carpi e quanti posti sono vacanti...


Se sono stati fatti concorsi per regolarizzare le tante e annose situazioni "atipiche" e che fine hanno fatto ....


E come trattano oggi il sindacato....


Il fatto è che il comune di Carpi dopo anni di allegra gestione del personale, si accorge che ha pochi soldi, ma i soldi non sono sempre un problema: c'è chi si è salvato dai "tagli" e non sempre perché occupa posti "indispensabili"....


I soldi non sono un problema visto che non si è intervenuti con severità su iniziative che, sinceramente, sono meno importanti dei servizi che questi "licenziamenti" eliminano o mettono in difficoltà e visto che si continuano ad erogare stipendi francamente spropositati rispetto al mercato, anche a quello dei "dirigenti".


A Modena, se non erro, ha fatto un po' scalpore la mega paga della Dg


Capisco che questo sa di demagogia, ma quando si motiva con ragioni solo finanziarie un intervento che incide sulla vita delle persone, e non c 'è una presa di responsabilità da parte dei diretti responsabili, ecco questo è veramente inaccettabile.


Ma tu nel tuo odg lo dicevi, che si poteva intervenire sulle parti ad personam degli stipendi da art. 90. ecc....


Il fatto è che la gestione del personale è ormai da anni delegata ai "tecnici" che hanno fatto e fanno il bello e il cattivo tempo, gestiscono in proprio il personale e si sono fatti i loro begli orticelli di potere... liberando i politici del "peso" di questa gestione. E il fatto è che c'è stata un'allegra gestione in tempi di vacche grasse e che adesso tirano i remi in barca facendo una pessima figura come amministratori, anche se a onor del vero, non erano gli stessi.


Io sono una delle persone del gruppo travolto dalla valanga e sento come profondamente ingiusto, iniquo e punitivo il licenziamento, non solo il mio ma quello di tutti e codardo il modo.


Per un comune di sinistra, sia pure di centro-sinistra questo fa sinceramente un po' schifo.


Per un comune che si dice erede della politica della difesa dei più deboli e dalla parte delle persone, fa ancora più senso.


Nessuno ha tentato di proporre soluzioni alternative, nessuno ha detto una parola in nostra difesa se non tu. E dunque grazie ai consiglieri comunali del PD: bell'esempio di solidarietà, di attenzione, soprattutto nei riguardi delle donne licenziate. Le donne che servono per fare "politica dalla loro parte", non contano più niente se sono eliminate dal "potere" amico.


Spero che mi scuserai se non mi firmo, non è mia abitudine, ma volevo darti qualche spunto in più su una questione che non può essere lasciata cadere così e nello stesso tempo non posso ancora espormi...


(lettera anonima)