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giovedì 18 febbraio 2010
Ricevo e pubblico:

Oggi ho ricevuto la fattura per il pagamento dei rifiuti.
Nonostante la sentenza della Corte di Cassazione, noi utenti paghiamo ancora l'iva sull'iva.
In fondo alla pagina della fattura c'è scritto:

DETTAGLIO I.V.A.
Imponibile IVA (aliquota 10%) E 22,31 E 2,23
Fuori campo IVA (art.1 DPR 633/72) E 1,11

Comunicazione alla clientela:
AIMAG informa che la presente bolletta è stata calcolata con IVA al 10% in quanto, ad oggi, non sono ancora entrate in vigore normative che consentano al gestore del servizio raccolta e smaltimento rifiuti - in quanto sostituto d'imposta - di applicare immediatamente la recente sentenza della Corte Costituzionale.

Appena questa normativa sarà emanata, AIMAG ne darà applicazione.

Marco Ronzitti

P.S. Ma com'è possibile che ci sia bisogno di una ulteriore normativa per rendere valida una sentenza della Cassazione???

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi correggo: la sentenza è soltanto della Corte Costituzionale n.238 del 24 luglio 2009.

Marco Ronzitti

disertore ha detto...

Pensa che a me nell'ultima bolletta rifiuti hanno aggiunto un familiare! Così ho dovuto pagare 30 euro in più!
Fate come me, risolvete il problema alla radice e smettetela di votare per queste persone.
A marzo gli astenuti possono arrivare al 30%.
Non votare anche tu!

Lorenzo Paluan ha detto...

In consiglio comunale "giace" una nostra proposta di OdG a riguardo, per fare in modo che AIAMG si impegni a restituire il maltolto.
L'odg lo trovate qua:
http://lorenzopaluan.blogspot.com/2009/12/recupero-delliva-pagata.html

Vediamo quando arriva in consiglio comunale chi si metterà dalla parte dei cittadini e chi invece continuerà a volere che AIMAG e HERA facciano cassa alle nostre spalle...

daniela ha detto...

Inneggiare al non voto dovrebbe essere proibito per legge....naturalmente estremizzo ma mio nonnno ancora si inc..... quando lo sentire dire
Daniela

Giliola Pivetti ha detto...

Daniela, sono d'accordo con tuo nonno solo per quanto riguarda una situazione di tempi normali.
Infatti in tempi normali non andare a votare significa chiamarsi fuori dalla comunità di cui si fa parte.
In tempi invece di totale sbracamento della politica, come sono i tempi attuali,non andare a votare è uno dei modi per richiamare la politica a una svolta. In sostanza, secondo me, è esprimere un punto di vista forte e preciso.
Io, come candidata di una lista civica,ho fiducia nella onestà e nei valori che esprime la mia lista, ma quando un cittadino dice che non crede più a nessuno lo capisco.

daniela ha detto...

Sono convinta che una parte di cittadini non si senta rappresentata da questa politica "tutta". Allora piuttosto che lavarsene le mani, meglio scendere in campo per cambiarla, per costruirne di nuova, per il futuro dei figli nostri e degli altri. Così posso dare una risposta anche a mio nonno che ha tutto il diritto di sentirsi deluso da un futuro al quale ha contribuito con la vita e che ora gli volta le spalle

Anonimo ha detto...

Io ho guardato bene la mia "bolletta", ma paghiamo semplicemente l'IVA e non c'è l'IVA sull'IVA, come era successo invece per alcune fatture pazze di Enel di qualche tempo fa.... Poi sull'IVA chiesta anche dopo la sentenza della Corte Costituzionale, credo essendo un semplice cittadino e non un esperto, che ci sia ora un buco legislativo visto che la Corte non fa le leggi che deve fare il parlamento.
Come ultima nota aggiungo che credo inoltre che il costo dell'IVA nella futura tariffa, se diventa una tassa, lo troveremo come costo, quindi in soldoni per noi poveri mortali non cambierebbe assolutamente nulla se paghiamo ora 100 per il servizio poi 10 di IVA, domani pagheremo 110... Cosa diversa invece per le aziende che oggi l'IVA la possono scaricare e domani con la Tassa non potranno più farlo e queste si che vedranno un amento secco del servizio del 10%.

Alfonso Secchi

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