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mercoledì 3 marzo 2010
Lo lancia Frank Bellesia, che ha fondato un comitato ad hoc
Il problema sicurezza rimbalza sulle pagine dei quotidiani nazionali ormai da anni, spaccando l’opinione pubblica su temi e vicende ad esso legati.
E in una città come Carpi c’è un problema sicurezza? «Ovvio non siamo a Milano, Padova o Modena, ma credo che negli ultimi tempi la paura tra i cittadini stia salendo». Lo assicura Frank Bellesia, assurto agli onori della cronaca per essere il promotore e portavoce del neonato Comitato per la Sicurezza. E’ stato il settimanale Tempo a informare del nuovo gruppo, frutto della collaborazione di una ventina di cittadini. Sul web si sono già scatenati i primi dibattiti, conditi dalle immancabili polemiche politiche. «Non vogliamo fare nessuna ronda padana - spiega Bellesia - né la politica ci interessa: anzi, siamo nati proprio perché stanchi di non avere risposte dai partiti». A chi (Pd in primis) fa notare che in realtà il portavoce del comitato figurava tra i candidati della Lega alle recenti amministrative, Bellesia risponde così: «Ho sempre sentito mio il problema sicurezza e la Lega era il partito che se ne preoccupava di più: nel 2006 mi sono iscritto, ma non avendo visto risultati accettabili ho lasciato quasi subito, nel 2008».
Insomma Carpi è pericolosa? E dove sono le zone più calde? «Soprattutto a sud, in particolare via Ugo da Carpi. In centro invece devo dire che Campedelli ha agito bene: ma non basta, ci sono altre zone da tenere sotto controllo, come quella dietro la stazione Atcm, o i parchi cittadini.
Non siamo razzisti, chi viene qui rispettoso delle regole non dà nessun fastidio».
Bellesia, che a causa della recente crisi ha purtroppo perso il lavoro, sta dedicando anima e corpo al progetto Comitato: «Abbiamo chiesto un incontro con il vicesindaco e assessore alla sicurezza Borsari, ma non ci ha ancora risposto. Tra qualche settimana saremo pronti per organizzare un’assemblea pubblica in cui i cittadini saranno invitati ad esporci i loro problemi e le loro lamentele». «Questo Comitato - precisa Bellesia - si vuole porre come intermediario tra la città e le istituzioni. Noi abbiamo massimo rispetto per il loro lavoro, e infatti vorremmo solo essere ascoltati in modo da poter segnalare eventuali attività illecite, zone degradate e quant’altro: agevoleremo il loro intervento, non ci sogniamo nemmeno di sostituirci a polizia e carabinieri».
Daniele Franda
(fonte: Modena Qui)
Il problema sicurezza rimbalza sulle pagine dei quotidiani nazionali ormai da anni, spaccando l’opinione pubblica su temi e vicende ad esso legati.
E in una città come Carpi c’è un problema sicurezza? «Ovvio non siamo a Milano, Padova o Modena, ma credo che negli ultimi tempi la paura tra i cittadini stia salendo». Lo assicura Frank Bellesia, assurto agli onori della cronaca per essere il promotore e portavoce del neonato Comitato per la Sicurezza. E’ stato il settimanale Tempo a informare del nuovo gruppo, frutto della collaborazione di una ventina di cittadini. Sul web si sono già scatenati i primi dibattiti, conditi dalle immancabili polemiche politiche. «Non vogliamo fare nessuna ronda padana - spiega Bellesia - né la politica ci interessa: anzi, siamo nati proprio perché stanchi di non avere risposte dai partiti». A chi (Pd in primis) fa notare che in realtà il portavoce del comitato figurava tra i candidati della Lega alle recenti amministrative, Bellesia risponde così: «Ho sempre sentito mio il problema sicurezza e la Lega era il partito che se ne preoccupava di più: nel 2006 mi sono iscritto, ma non avendo visto risultati accettabili ho lasciato quasi subito, nel 2008».
Insomma Carpi è pericolosa? E dove sono le zone più calde? «Soprattutto a sud, in particolare via Ugo da Carpi. In centro invece devo dire che Campedelli ha agito bene: ma non basta, ci sono altre zone da tenere sotto controllo, come quella dietro la stazione Atcm, o i parchi cittadini.
Non siamo razzisti, chi viene qui rispettoso delle regole non dà nessun fastidio».
Bellesia, che a causa della recente crisi ha purtroppo perso il lavoro, sta dedicando anima e corpo al progetto Comitato: «Abbiamo chiesto un incontro con il vicesindaco e assessore alla sicurezza Borsari, ma non ci ha ancora risposto. Tra qualche settimana saremo pronti per organizzare un’assemblea pubblica in cui i cittadini saranno invitati ad esporci i loro problemi e le loro lamentele». «Questo Comitato - precisa Bellesia - si vuole porre come intermediario tra la città e le istituzioni. Noi abbiamo massimo rispetto per il loro lavoro, e infatti vorremmo solo essere ascoltati in modo da poter segnalare eventuali attività illecite, zone degradate e quant’altro: agevoleremo il loro intervento, non ci sogniamo nemmeno di sostituirci a polizia e carabinieri».
Daniele Franda
(fonte: Modena Qui)
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3 commenti:
Sono dei "Buffoni", spero di non aver offeso nessuno, ma credo che i problemi sicurezza non sia questi, e quelli veri vadano risolti dalle Forse dell'Orine. Il Ministro degli interni che è della Lega come il promotore di questo comitato, farebbe bene a metterci dei soldi veri.
Valerio Sodi
Non lo censuro... Se non altro perchè il voluto "buffoni" fa par condicio con l'involontario e misterioso "Forse dell'Orine".
"Bellesia, che a causa della recente crisi ha purtroppo perso il lavoro, sta dedicando anima e corpo al progetto Comitato"... quando si dice i danni della crisi...
Continuate a soffiare sul fuoco dell'insicurezza (ovviamente solo per quanto riguarda la presenza degli stranieri), che vi serve a tenrr buono il popolo bue.
Nel frattempo ai reati, quelli veri, commessi da italiani, non ci pensa nessuno.
I casalesi vengono a fare shopping di imprese e territori in provincia, le violenze in famiglia (anche nelle famiglie padane) colpiscono cento volte di più che in strada, ma va bene, il problema è che ci sono facce scure sedute sulle panchine in via Ugo da Carpi.
Brivido terrore e raccapriccio...
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