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Una seduta interamente dedicata alla sanità e all’ospedale cittadino quella del Consiglio comunale di giovedì 4 marzo. Maggioranza e opposizione in difesa di Carpi, fischi per il direttore Ausl Caroli e tanta gente presente in sala

La presenza di pubblico è un indicatore importante e la sala gremita di gente è stata la prova dell'interesse che le tematiche legate alla sanità e all'ospedale suscitano. Il Consiglio comunale di giovedì 4 marzo è stato un importante momento di confronto, a volte di scontro aperto, ma ha segnato l'inizio di un percorso: i rappresentanti della comunità carpigiana, della maggioranza e dell'opposizione, associazioni e operatori del settore, si sono schierati, con qualche eccezione di cui riferiremo in seguito, a difesa del territorio e dell'ospedale.

ore 20.45

La seduta, affidata alla sapiente regia del Presidente del Consiglio comunale Giovanni Taurasi, inizia. Taurasi invita tutti al rispetto dei tempi (ma si terminerà dopo la mezzanotte) e si ferma lì, proprio per lasciare spazio agli interventi. Di lui è stato detto che "ha fatto del suo meglio affinché non fosse una serata rituale".


La dott.ssa Teresa Pesi, direttore sanitario dell'ospedaledi Carpi, illustra le caratteristiche del Ramazzini e elenca i numeri (281 posti letto, 11.081 ricoveri nel 2009, 5.715 interventi chirurgici...); il dott. Claudio Vagnini, direttore del Distretto Ausl, si sofferma sull'organizzazione territoriale della sanità pubblica finalizzata a restituire all'ospedale "l'approccio di 2° livello, in acuzie".


ore 21.00

In aula ci sono il Presidente della Provincia Emilio Sabattini e il Direttore generale
dell’Azienda Usl Giuseppe Caroli, interlocutori autorevoli per chiarire cosa sarà dell'ospedale di Carpi e che ruolo rivestirà il nostro territorio all'interno di quello provinciale. La sensazione di tanti è che le scelte dell'Azienda Sanitaria di Modena (nuovi ospedali di Baggiovara e Sassuolo) abbiano condizionato lo sviluppo dell'area Nord e, in particolare, dell'ospedale di Carpi, a cui sono rimaste le briciole. A conferma di ciò, la migrazione di stimati professionisti, l'appalto del servizio cucine, il trasferimento dell'anatomia patologica, la carenza di infermieri...

La parola passa ai consiglieri comunali: Giliola Pivetti di ApC ("abbiamo imparato a tenere in considerazione le percezioni perché contengono delle verità e ci aspettiamo risposte che vincolino tecnici e politici"), Cristian Rostovi del Pdl ("Diteci se l'ospedale di Carpi è una struttura obsoleta da sostituire o se è una struttura adeguata sulla quale si può continuare a investire"), Gianni Bassoli del Pd ("E' urgente ripensare il Pronto Soccorso in termini di dotazione di personale e strutture: gli accessi a Carpi sono stati mille in più rispetto a Baggiovara").


ore 22.00

Prende la parola Carlo Alberto Fontanesi, presidente della Consulta C, composta da 40 associazioni. Il suo è un lungo elenco di criticità ("sicuramente ho sforato" conclude riferendosi ai limiti di tempo imposti) espresse dalle associazioni che denunciano: carenza di personale nella Neuropsichiatria infantile e mancanza di dialogo con il personale sanitario, offerta di servizi fortemente sottodimensionata di servizi per il settore della Salute mentale ("sono 24 i posti letto su 76 previsti dalla Regione Emilia Romagna, manca uno psichiatra che non è stato sostituito e non è stata ancora realizzata la Residenza terapeutica"), difficoltà a vedere le ricadute del Fondo regionale per la non autosufficienza e la necessità di una nuova struttura protetta con un nucleo demenze. "Chiediamo di essere consultati" termina Fontanesi.


ore 22,30

Parla l'assessore comunale alla sanità Miria Ronchetti: "finora ho sentito solo lagnanze, lamentele, problemi, ma siamo una punta di diamante". Ronchetti è l'eccezione al coro unanime che si leva dal Consiglio comunale in difesa della sanità carpigiana. Si limita a citare ciò che reputa eccellenze ma "noi carpigiani siamo molto bravi a trovare difetti più che a sottolineare le positività". Poi conclude: "Io penso che la città si identifichi in luoghi simbolo: al primo posto c'è il Comune, al secondo posto l'ospedale. Per gioia o per dolore ci ritroveremo lì tutti quanti". Parecchi presenti sono stati notati a toccare ferro.


ore 22,45

A riportare al senso delle cose sono stati Francesca Cocozza del Pd ("Non siamo disposti a barattare la parola salute con i numeri") e il dott. Stefano Galli del Collegio dei Primari ("Carpi deve essere rappresentata con forza").

Roberto Giardiello, responsabile Cisl, ha affrontato il tema del nuovo ospedale, mentre Olinto Artioli della Cgil ha sottolineato le difficoltà dei lavoratori del comparto ospedaliero.

Giorgio Verrini di Alleanza per Carpi ha richiamato tecnici e politici alle proprie responsabilità mentre Lorenzo Paluan (Carpi a 5 stelle - Rifondazione Comunista) ha tirato fuori dall'armadio lo scheletro dell'ex Cremeria per ricordare che su quell'area era prevista la costruzione della quarta struttura protetta per anziani. Poi sono intervenuti Antonio Russo e Roberto Andreoli (Pdl) e Daniela De Pietri del Pd (abile nello spot elettorale un po' fuori luogo, ha insistito sulla "gestione del potere" che deve tornare ad essere "gestione della gente"). Chiude gli interventi dei consiglieri comunali Deanna Bulgarelli del Pd ("il nostro non è campanilismo").


ore 23.15

L'attesa è terminata: parla il direttore generale Ausl di Modena Giuseppe Caroli. Riporta alcuni numeri che riguardano la sanità modenese: abbiamo gli infartuati meglio assistiti e i malati di tumore con il più alto tasso di sopravvivenza. L'esordio è un po' fuori tema ma poi Caroli arriva alla sostanza: "Carpi non ha avuto nessun depotenziamento rispetto al passato. La sanità modenese è un sistema a rete e se ci mettiamo l'uno contro l'altro non abbiamo capito niente".

E' un crescendo. Il direttore elenca gli investimenti e commenta con fare indispettito e indisponente: "i soldi che gestiamo noi sono soldi pubblici e non vanni sprecati". Il pubblico non resiste e fischia costruingendo Taurasi a richiamare tutti all'ordine. Caroli va a braccio per replicare colpo su colpo (la Residenza psichiatrica e il caso del dottor Lorenzo Aguzzoli non fanno altro che fomentare gli animi dei presenti), usando il "voi" (consiglieri? carpigiani? pubblico presente?), campanilisti perché non pensate in "rete" e "lobbisti" perché chiedete posti letto. Sul nuovo ospedale dice "ci stiamo ragionando. I dati ci dicono quale deve essere la vocazione futura del Ramazzini...." ma sul più bello s'interrompe e cambia discorso. Se ci fosse stata possibilità di replica, sarebbe stato il putiferio.


ore 23.45

Il Presidente della Provincia di Modena e Presidente della Conferenza Socio-Sanitaria provinciale Emilio Sabattini concentra tutto il suo intervento sulla spiegazione del Pal, il Piano Attuativo Locale che definirà le linee strategiche provinciali nella sanità per i prossimi dieci anni. A proposito del nuoco ospedale a Carpi ha dichiarato che "a Modena abbiamo già realizzato due nuove strutture e potremmo trovare qualche difficoltà presentando richiesta in Regione per una terza". "Puntando a un progetto di fattibilità sostenibile, potremmo convincere la Regione" conclude con quella sua aria un po' così che riappacifica gli animi, ma la sensazione è che si senta circondato.


ore 00.00

Conclude il Sindaco di Carpi Enrico Campedelli che si unisce al coro in difesa della città. " La percezione però anche mia è che ci siano stati pochi investimenti e una richiesta di dimagrimento

immotivata. Vogliamo segnali di rassicurazione da parte dell’Azienda Usl, per il personale infermieristico e anche in merito alla valorizzazione della struttura”. Bravo Sindaco!

Sara Gelli