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giovedì 15 aprile 2010
Rimborso dell’Iva sui rifiuti da parte di Aimag ed edilizia popolare al centro della conferenza stampa organizzata (venerdì 9 aprile al Caffè Milano, NdR) da Deanna Guidi, responsabile de La Lista di Carpi
Non si può applicare una tassa a un’altra tassa. Fatto notorio ma, ora, finalmente, c’è una sentenza della Corte Costituzionale - del 24 luglio 2009 - che sancisce l’illegittimità dell’Iva sulla Tia. La decisione di fatto determina l’immediata sospensione dell’Iva sulle bollette future e apre la strada alla richiesta dell’imposta “fuorilegge”, versata e non dovuta da parte di migliaia di cittadini che risiedono in Comuni dove si è passati da tempo dalla vecchia Tarsu, tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani, alla nuova tariffa. La strada, però, è ancora costellata di difficoltà, in quanto né il governo né il Parlamento hanno fornito una risposta legislativa alla bocciatura dell’Iva sulla Tia da parte della Consulta e chiarito se, e in che modo, si debba procedere alla restituzione delle somme incassate illegittimamente. A fronte di tale vuoto legislativo, le società di gestione del servizio di igiene urbana, - Aimag compresa - non stanno rispondendo alle richieste degli utenti. A chiedere maggiore chiarezza e trasparenza, è Deanna Guidi, responsabile de La Lista di Carpi. “Quando nel 2002 il Consiglio Comunale di Carpi votò a favore del passaggio da Tarsu a Tia, – spiega Guidi – l’assessore al Bilancio Alberto Allegretti, spiegò che tale cambiamento avrebbe anticipato di un anno i tempi di attuazione del Decreto Ronchi, per potervi apportare eventuali correttivi. La tariffa, a differenza della tassa, tiene conto della reale quantità di rifiuti prodotti da famiglie e aziende in base a coefficienti stabiliti dalla Legge. Gli unici consiglieri che avanzarono delle obiezioni, circa le ricadute negative che avrebbero colpito i cittadini, furono De Giacomi di Forza Italia – Questa è una tassa che continua a essere pagata. E i motivi sono fare cassa… Stiamo assistendo all’addossamento alle famiglie di tutti i costi che Aimag sostiene - e Valentini di Prc – Questa non è un tariffa perché non è commisurata al consumo reale. E’ una tassa che penalizza le famiglie più numerose -. Fu un passaggio forzato dalle mire di ingrandimento di Aimag; - continua Guidi – è tempo di ammettere che gli obiettivi ventilati nel 2002 non sono stati raggiunti e che la cittadinanza non ha ottenuto alcun vantaggio. Il presidente di Aimag, Massimo Michelini commentò che il passaggio da tassa a tariffa avrebbe permesso di affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti direttamente con i cittadini. Noi, di che fine facciano i rifiuti, una volta raccolti, non sappiamo nulla. Dov’è la trasparenza paventata da Michelini?”. La Lista avanza numerose richieste ad Aimag: “Innanzitutto il rimborso dell’Iva sui rifiuti, la trasparenza nelle varie fasi di smaltimento dei rifiuti e maggiori controlli del territorio, a partire dalle terre adiacenti l’impianto di compostaggio di Fossoli. Perché il sindaco non ha mai richiesto ad Arpa di effettuare controlli relativamente alle emissioni maleodoranti e sui terreni agricoli circostanti, palesando così la sua volontà di salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini?”. Altro nodo scoperto della nostra città, affrontato da Deanna Guidi, è quello relativo alla carenza di alloggi di edilizia popolare. “La situazione è drammatica, resa emergenziale dalla crisi che ci attanaglia. La cittadinanza necessita di alloggi Erp e allora, per far fronte a tale necessità, l’Amministrazione potrebbe recuperare ambienti fatiscenti o dismessi. I nostri amministratori dovrebbero fare un censimento degli aventi diritto, in primis carpigiani e nuclei monoparentali con figli a carico, e iniziare a dare risposte concrete, mettendo finalmente una pezza alla mancanza di lungimiranza su questo tema”.
Jessica Bianchi su Tempo del 16/04/2010
Non si può applicare una tassa a un’altra tassa. Fatto notorio ma, ora, finalmente, c’è una sentenza della Corte Costituzionale - del 24 luglio 2009 - che sancisce l’illegittimità dell’Iva sulla Tia. La decisione di fatto determina l’immediata sospensione dell’Iva sulle bollette future e apre la strada alla richiesta dell’imposta “fuorilegge”, versata e non dovuta da parte di migliaia di cittadini che risiedono in Comuni dove si è passati da tempo dalla vecchia Tarsu, tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani, alla nuova tariffa. La strada, però, è ancora costellata di difficoltà, in quanto né il governo né il Parlamento hanno fornito una risposta legislativa alla bocciatura dell’Iva sulla Tia da parte della Consulta e chiarito se, e in che modo, si debba procedere alla restituzione delle somme incassate illegittimamente. A fronte di tale vuoto legislativo, le società di gestione del servizio di igiene urbana, - Aimag compresa - non stanno rispondendo alle richieste degli utenti. A chiedere maggiore chiarezza e trasparenza, è Deanna Guidi, responsabile de La Lista di Carpi. “Quando nel 2002 il Consiglio Comunale di Carpi votò a favore del passaggio da Tarsu a Tia, – spiega Guidi – l’assessore al Bilancio Alberto Allegretti, spiegò che tale cambiamento avrebbe anticipato di un anno i tempi di attuazione del Decreto Ronchi, per potervi apportare eventuali correttivi. La tariffa, a differenza della tassa, tiene conto della reale quantità di rifiuti prodotti da famiglie e aziende in base a coefficienti stabiliti dalla Legge. Gli unici consiglieri che avanzarono delle obiezioni, circa le ricadute negative che avrebbero colpito i cittadini, furono De Giacomi di Forza Italia – Questa è una tassa che continua a essere pagata. E i motivi sono fare cassa… Stiamo assistendo all’addossamento alle famiglie di tutti i costi che Aimag sostiene - e Valentini di Prc – Questa non è un tariffa perché non è commisurata al consumo reale. E’ una tassa che penalizza le famiglie più numerose -. Fu un passaggio forzato dalle mire di ingrandimento di Aimag; - continua Guidi – è tempo di ammettere che gli obiettivi ventilati nel 2002 non sono stati raggiunti e che la cittadinanza non ha ottenuto alcun vantaggio. Il presidente di Aimag, Massimo Michelini commentò che il passaggio da tassa a tariffa avrebbe permesso di affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti direttamente con i cittadini. Noi, di che fine facciano i rifiuti, una volta raccolti, non sappiamo nulla. Dov’è la trasparenza paventata da Michelini?”. La Lista avanza numerose richieste ad Aimag: “Innanzitutto il rimborso dell’Iva sui rifiuti, la trasparenza nelle varie fasi di smaltimento dei rifiuti e maggiori controlli del territorio, a partire dalle terre adiacenti l’impianto di compostaggio di Fossoli. Perché il sindaco non ha mai richiesto ad Arpa di effettuare controlli relativamente alle emissioni maleodoranti e sui terreni agricoli circostanti, palesando così la sua volontà di salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini?”. Altro nodo scoperto della nostra città, affrontato da Deanna Guidi, è quello relativo alla carenza di alloggi di edilizia popolare. “La situazione è drammatica, resa emergenziale dalla crisi che ci attanaglia. La cittadinanza necessita di alloggi Erp e allora, per far fronte a tale necessità, l’Amministrazione potrebbe recuperare ambienti fatiscenti o dismessi. I nostri amministratori dovrebbero fare un censimento degli aventi diritto, in primis carpigiani e nuclei monoparentali con figli a carico, e iniziare a dare risposte concrete, mettendo finalmente una pezza alla mancanza di lungimiranza su questo tema”.
Jessica Bianchi su Tempo del 16/04/2010
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