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martedì 13 aprile 2010
Dalla serata organizzata lunedì dalla Lista Civica Carpi 5 Stelle, sono uscite alcune lezioni importanti.
*La prima*, dell'epemiologca Gentilini, *è che in un'area inquinata come la nostra pianura* (per ragioni climatiche e di emissioni, una delle regioni più inquinate al mondo), *non esistono inquinanti emessi a norma di legge che non aumentino le incidenze di tutta una serie di tumori, in prevalenza femminili e infantili.*
Quindi diffidare di chi vi racconta che un impianto "è
a norma" o "emette entro ristrettissimi limiti di legge", sia che si stratti di inceneritori o di altri impianti industriali, perché stiamo parlando di sostanze
che si accumulano nei cicli vitali, quindi l'unica soluzione è *NON
*produrne.

La seconda: che *il tanto decantato porta a porta carpigiano è zoppo*, e ce lo ha spiegato l'assessore all'ambiente del Comune di Suzzara (82% di raccolta differenziata su tutto il territorio, Carpi è ancora al 57% e si ferma comunque al 75% nei quartieri dove il porta a porta viene eseguito) che ci ha illustrato come un sistema ben gestito
*non può non tenere conto di un calcolo preciso dei rifiuti conferiti da
ogni famiglia*, attraverso una tariffa puntuale, che ha significato
negli anni, per i cittadini virtuosi di Suzzara, *un CALO della tariffa
dei rifiuti mediamente dell'8%*, così come differenziare non basta se
non si prendono contemporaneamente anche iniziative per *ridurre*
alla fonte le quantità di rifiuti, ad esempio promuovendo quegli esercizi commerciali che aumentano i prodotti venduti sfusi.

Infine, l'imprenditrice Carla Poli, che gestisce un centro all'avanguardia per il
recupero delle materie prime seconde a Vedelago, ha chiarito una volta per tutte
che, dopo aver mandato a riciclo tutto il riciclabile (e tecnicamente Suzzara
dimostra che si può arrivare all'82%), *che il restante debba essere
bruciato o buttato in discarica per forza è una leggenda metropolitana messa in giro da chi gestisce discariche e inceneritori.*

Da quella frazione definita *"residuo secco*", il centro di Vedelago riesce a recuperare *ancora un 30% di* *materiali recuperabili* e la parte restante viene inertizzata e trasformata in una "sabbia plastica" che viene normalmente riutilizzata in qualche decina di applicazioni tra l'industriale e l'edilizia.
*Con questa differenza:* *una tonnellata di rifiuti inviata a incenerimento
costa dai 60 ai 100¤* di costi diretti, senza costare i costi indiretti
(ovvero i danni all'ambiente e alla salute), e risulta economico per i gestori solo in virtu del contributo che tutti paghiamo in bolletta energetica attraverso i famigerati CIP6, che equipara il recupero energetico dagli inceneritori con le energie rinnovabili.
Il Centro di Vedelago, ai comuni che conferiscono la parte residua, chiede *40¤ a tonnellata*.

Quindi la conclusione è che la strategia Rifiuti
Zero è SUBITO alla portata di tutte quelle amministrazioni che veramente la
vogliano perseguire e, ameno di non essere legati a doppio filo agli interessi
di chi incenerisce (facciamo qualche nome a caso: HERA e EnìA) conviene
anche.
*A Carpi, l'amministrazione comunale lo sa o arriverà in
ritardo di cinque-dieci anni anche questa volta, come ha fatto sulla raccolta
porta a porta e su tutti gli investimenti innovativi in campo
ambientale?*

Lorenzo Paluan
Gruppo Consiliare
Lista Civica Carpi a 5 Stelle beppegrillo.it
Partito della Rifondazione Comunista

6 commenti:

Cristian Rostovi ha detto...

Con questo commento, voglio ringraziare, Lorenzo e la lista 5 stelle di Carpi per la conferenza di ieri sera.
Attirato dal tema rifiuti, ho partecipato come spettatore e devo dire che le aspettative che avevo, sono state ampiamente esaudite.
I racconti dell'assessore di Suzzara e dalla Poli, hanno dimostrato come l'avvio di una politica che porti la nostra città verso la metà dei rifiuti Zero non sia solo auspicabile ma necessaria.
Mi sarebbe piaciuto che alla conferenza avessero partecipato sia l'assessore Tosi (competente in materia )che l'assessore D'Addese (considerando che in giunta rappresenta i Verdi), o che almeno avessero mandato qualche consigliere del Pd in veste di osservatore.
Concludendo spero proprio che Lorenzo si sbagli (anche se ne dubito) quando prevede 2 lustri perché anche Carpi possa raggiungere questo obiettivo.

Simone Tosi ha detto...

@ Cristian, ho mandato per iscritto che mi sarebbe piaciuto partecipare, ma essendomi arrivato l'invito per mail mercoledì, e avendo già preso degli impegni, mi risultava difficile partecipare, ma credo che la mia partecipazione forse non era poi così desiderata.

Sul post di Lorenzo dico solo una cosa, l'obbiettivo di arrivare ad una tariffa puntuale anche a Carpi è un obiettivo che si siamo dato nel momento in cui abbiano introdotto il Porta a Porta (IL PD di CARPI su questo spero tu convenga sia pienamente inserito in una dinamica da CENTRONORD, questo per rispondere in modo concreto ai giudizi dispensati sul PD in altri Post). Suzzara ha 18mila abitanti ed un territorio poco esteso, (81% è al netto degli assimilati ad esempio?) Carpi oggi coinvolge nel porta a porta 39mila persone e 2200 aziende. Abbiamo il dato più alto dei comuni medi in provincia di Modena, e credo che tra i comuni superiori ai 50mila abitanti in regione Emilia Romagna, siamo gli unico ad utilizzare il Porta Porta in modo così esteso e con l'obbiettivo di coprire tutto il territorio con questo sistema, in modo di arrivare concretamente alla tariffa puntuale, comunque rimando alla risposta alla consigliere Lugli su questo tema:
http://simonetosi.blogspot.com/2010/03/risposta-alla-interrogazione-sul-porta.html

Federico ha detto...

Credo che occorra proseguire su questa strada, l'obiettivo è importante e Carpi ha le dimensioni giuste per rientrare, anche per altri ambiti, nella lista di quei comuni virtuosi in materia ambientale, di innovazione e qualità di vita. Occorre solo avere una visione chiara del futuro che vogliamo e non avere paura di osare. Servirebbero solo in materia "raccolta differenziata" un po' di informazione e controlli in più: i cassonetti indifferenziati del centro storico abbondano di cartoni (lasciati principalmente dai negozi) e plastica, nonostante i cassonetti appositi siano poco distanti.

Lorenzo Paluan ha detto...

Simone, perdi di vista il punto: noi si prova a indicare una strategia e una pratica realizzabile e raggiungibile, mettendo insieme esperienze diverse, amche parziali, di altri comuni(Suzzara è solo un esempio, guardati la classifica dei comuni ricicloni di Legambiente, ci sono diverse realtà paragonabili con il bacino di utenza di Carpi che sono da anni attestate su percentuali di differenziata superiore al 57%), tu ci rispondi costantemente ricordando il già fatto.
In una provincia di ciechi, un orbo fa comunque un figurone, ma la questione è che siamo solo a metà strada e io non ho mai sentito dire da un amministratore carpigiano del PD che intende arrivare al punto in cui si SMETTE di inviare rifiuti in discarica o all'incenerimento in un arco ragionevole di tempo (e nel frattempo incentivando la riduzione).
Ieri sera ci hanno detto che la possibilità tecnica esiste ed è già in pratica. Voi intendete perseguirla?
L'impianto di Vedelago serve un bacino di 300.000 persone. E' sufficiente?
Provate a distinguere la critica e la proposta innovativa dalla lesa maestà e forse avremo fatto passi avanti.
Quando durante la polemica per l'inceneritore a Fossoli dai comitati si parlava di raccolta porta a porta, ho sentio amministratori PD dire che andava bene solo per le realtà piccole, oggi ci siete, non valeva la pena partire prima e chiudere prima il ciclo?

Per Rostovi: nessun merito mio. Hanno organizzato tutto gli attivisti della Lista Civica

Simone Tosi ha detto...

Una opposizione stimolante ci impone di non abbassare mai la "guardia" e essere nel limite del possibile un passo avanti, quindi a migliorarci e questo penso faccia bene a chi è chiamato a governare, a chi è chiamato ad un ruolo di opposizione, ma credo che soprattutto faccia bene alla città.
La cosa che mi sento di dire però è che su tanti temi non vedo Carpi in Ritardo anzi.... sui rifiuti credo che staimo facendo dei passi da gigante, ricorso che nel 2006 eravamo al 38% di raccolta differenziata, in 4 anni abbiamo migliorato fino ad arrivare al 57%, collocandoci al 6 posto assoluto in provincia, e siamo al 1° posto tra i comuni medio grandi, e questi dati non sono merito solo di scelte coraggiose (quanti comuni in regione fanno il porta a porta sopra i 50mila abitanti?), ma di una comunità che ha fatto di questi tempi un segno distintivo su cui puntare e crederci.

Cristian Rostovi ha detto...

Simone,dopo lo scambio di opinioni che hai avuto con Lorenzo,mi rimane cmq un dubbio.
Tu dici che il vostro obiettivo è la tariffa puntuale, bene, dando questo come deciso la mia domanda è la seguente.
Come assessore ti senti di poter dire che il comune di Carpi, è favorevole ad un progetto come quello illustrato dalla Signora Poli ieri sera e quindi come amministrazione farete prenderete decisioni che vadano realmente in quella direzione?

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