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Metacarpi – VIA ITALIA

Dopo l'uscita di Calderoli sui 150 anni dell'Unità d'Italia, c'è chi commenta: ha detto solo quello che tutti pensano, ossia che la cosa non interessa a nessuno. Ebbene, fra quei "tutti" noi non ci siamo. Rivendichiamo il diritto alla memoria della nostra generazione, quella che conobbe alle medie il fervore unitario di Italia '61, che collezionò le 399 figurine dell'albo "Italia 1861-1961". E che si è sempre chiesta perché gli Americani, con Hollywood, siano riusciti a costruire la loro mitologia unitaria anche sopra una guerra civile, mentre da noi il Fascio ha spinto Cinecittà solo sulla via di un improbabile culto di Roma. Ci chiediamo infine perché a Carpi non ci siano una via dei Mille o via Cinque Giornate o via Vittorio Emanuele o corso Italia, avendo invece via Jugoslavia e via Unione Sovietica. E perché i partigiani Catellani e Garagnani o Vladimir Lenin siano più importanti di Mameli, Cavour o dei fratelli Bandiera, relegati a vicoli periferici. Chi ha amministrato Carpi ci ha messo del proprio per cancellare il Risorgimento a vantaggio dell'ideologia. Ora la Lega Nord raccoglie quel che il Pci ha seminato.