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venerdì 25 giugno 2010
File chilometriche in via Aldo Moro per regolarizzare le posizioni

Un’ondata di ‘strani’ avvisi di irregolarità sul bollo auto si è abbattuta su Carpi.
E la sede dell’Aci di via Aldo Moro va in tilt.
La Regione, l’ente preposto all’accertamento delle posizioni tributarie di questo genere, sta infatti verificando la regolarità dei pagamenti della tassa automobilistica per il 2008.
E, proprio in questi giorni, sta inviando centinaia di avvisi di anomalie riscontrate: tra questi vi sono i mancati pagamenti, e fin qui niente di strano, ma anche alcuni ‘salti’ nelle scadenze, con determinati mesi che risultano scoperti.
«E’ vero, stanno arrivando tantissimi avvisi agli automobilisti - spiega il responsabile dell’Aci carpigiano -. La metà di questi riguardano semplicemente una situazione di morosità, i contenziosi di difficile soluzione saranno il 20%, mentre per il restante 30% si tratta di problemi legati ad un errore di comunicazione della data di scadenza del bollo o della targa dell’automobile.
Sono circa una cinquantina al giorno le persone che vengono da noi per risolvere questo tipo di problema».
Centinaia di carpigiani si sono quindi visti recapitare documenti provenienti da Bologna che accertavano un mancato pagamento per un determinato periodo.
In molti casi ‘l’accusa’ è però infondata: dove si crea l’equivoco? E’ lo stesso responsabile a spiegarlo: «Da quando è stata data agli utenti la possibilità di pagare il bollo in Posta o nelle tabaccherie, si creano queste incomprensioni.
Ma il problema non è dei tabaccai nè degli addetti degli uffici postali, ma del differente sistema operativo che viene utilizzato in questi luoghi, che non permette una verifica istantanea della posizione tributaria dell’automobilista».
In pratica, se il mio bollo scadeva a maggio 2008 e mi reco per il rinnovo in tabaccheria due mesi dopo, il computer Lottomatica non riconosce il ritardo, e quindi non fornisce nessun tipo di avviso.
Situazione analoga è quella che si potrebbe verificare agli sportelli della Posta, dove la tassa per l’auto si paga tramite bollettino, nella cui compilazione non è difficile incappare in errore di trascrizione della targa della propria vettura.
In questo modo si innesca il processo già descritto, cioè dopo qualche anno la Regione accerta la anomalia e spedisce gli avvisi di addebito, anche se l’utente in realtà ha già pagato il bollo e non pensa più, almeno per un anno, all’incombenza del bollo auto.
E spesso getta nel cestino la ricevuta di pagamento del bollettino, perdendo di fatto la possibilità di dimostrare la regolarità della propria posizione.
«Così si creano file incredibili qui da noi - borbottano ancora dall’Aci -, tutti che si lamentano per una situazione che non abbiamo creato noi.
Si dovrebbe trovare una soluzione, che sarebbe poi quella di dotare almeno i tabacchini del collegamento con gli elenchi del Pra, il Pubblico registro automobilistico».

Daniele Franda

(fonte: ModenaQui)

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