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giovedì 24 giugno 2010
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Il Patto di stabilità punisce il Comune di Carpi che non è stato virtuoso nel 2007 registrando un disavanzo di quasi quattro milioni. Per Benatti (Pdl), "il Sindaco deve smettere di lamentarsi e cercare soluzione ai problemi".

Basta piagnistei

Così come l'Italia è impegnata nel risanamento del debito pubblico anche il Comune di Carpi deve fare la sua parte. Il patto di stabilità a livello europeo vincola i paesi al rispetto di determinati parametri per il controllo delle rispettive politiche di bilancio, così come il patto di stabilità interno assegna specifici obiettivi agli enti locali.

Per Roberto Benatti (Pdl) è inutile che il Sindaco di Carpi continui a lamentarsi perché l'impegno comune è quello di ridurre il deficit e ognuno deve fare la sua parte.

La Manovra finanziaria sara molto dura? "Lo sarà perché il Comune di Carpi non è stato virtuoso: dal punto di vista contabile nel 2007 ha registrato un disavanzo di quasi quattro milioni, precisamente un saldo negativo di 3.744.069,80 euro.

Lo sforamento viene punito, esattamente come l'Europa punisce i paesi membri, e la punizione è stata un 'taglio' di quasi due milioni nel 2009, quasi quattro nel 2010 e più di sei milioni nel 2011.

E se non ci fosse stata l'Unione Terre d'Argine (creata nel 2006) i nostri amministratori avrebbero sforato ben prima e ben di più".

Il Patto di Stabilità stabilisce infatti che: "Ai fini della tutela dell'unità economica della Repubblica, le province e i comuni con popolazione superiore a 5mila abitanti concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2009-2011 con il rispetto delle disposizioni di cui ai commi da 2 a 31 (...)".

Per Benatti, "il Sindaco dovrebbe spiegare ai cittadini come mai ha fatto un buco, di cui oggi paghiamo le conseguenze, di quasi quattro milioni nel 2007".

Altro che tagli del Governo... . Continua Benatti: "Se non ci fosse stato quello sformento, nel 2011 il Comune avrebbe potuto spendere 6 milioni in più".

E in caso di inadempienza del vincolo posto dal patto di stabilità, quali sarebbero le penalizzazioni previste? Il Comune di Carpi potrebbe anche decidere di sforare il patto di stabilità: in quel caso a quali provvedimenti andrebbe incontro?

"E' qui che troviamo la vera ragione per cui il Comune di Carpi non si sottrae al Patto".

I provvedimenti in caso di inadempienza, secondo Benatti, sarebbero tutti trascurabili: la riduzione del trasferimento del 5% non inciderebbe sulle finanze locali; il divieto di assunzione è già nei fatti perché il personale assunto è più che sufficiente; il blocco della spesa corrente c'è già; il divieto di ricorrere all'indebitamento non riguarda il Comune di Carpi che non ha intenzione di accendere mutui (coi soldi ricavati dalla vendita di azioni Aimag ne ha estinto uno).

Per quale motivo allora il Comune di Carpi non si sottrae al Patto di stabilità? "Perché l'ultimo provvedimento previsto è la riduzione del 30% di indennità e gettoni di presenza per gli amministratori". E' scritto nella relazione tecnica (allegato 3, p.17) dell'Assessore al Bilancio Cinzia Caruso.

"Ecco - dice Benatti - il vero motivo per cui i nostri amministratori non vogliono sforare il Patto di stabilità: ci rimetterebbero lo stipendio".

Per risanare il deficit, lo Stato dà meno soldi agli enti locali i quali devono elaborare nuove strategie per garantire ugualmente i servizi, "come è stato fatto anche quest'anno: tagliando alcuni capitoli della Cultura. L'assessore Lorena Borsari aveva iniziato quest'opera di risanamento, affidando ai dipendenti comunali tutte quelle attività che nel passato erano state appaltate e tagliando le consulenze esterne. E' così che si  è riusciti a recuperare quattro milioni e mezzo di euro ed è quella la strada da percorrere".

Poi Benatti azzarda la previsione: "fra poco tempo verranno in Consiglio comunale con una variazione di bilancio in virtù del fatto che gli oneri di urbanizzazione sono più bassi del previsto".

"Se fossi nel Sindaco - conclude Benatti - smetterei di piangere e prenderei l'esempio da chi sta cercando soluzione ai problemi, escludendo per esempio, ogni forma di collaborazione esterna e attivando i dipendenti del Comune. In caso di necessità, mi farei fare diversi preventivi invece di affidarmi sempre ai soliti consulenti".

Sara Gelli





1 commenti:

novigiudiforma ha detto...

Quando Benatti parte SERIO,( capirlo qundo lo fa, o lo è..) per i compagnucci (e non..) son Guai...
Inutile. A me è simpatico. E tanto. Problemi suoi per la mia referenza..

Davide Boldrin

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