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lunedì 6 settembre 2010
Ricevo e pubblico:

Carpi, la ripresa è ancora lontana

La conferma arriva dai dati del ministero dello Sviluppo economico. Ghizzoni: "La crisi colpisce in primo luogo le aziende meccaniche"

L'on. Manuela Ghizzoni del Pd commenta i dati del monitoraggio statistico su industria e aree di crisi riguardanti l'area carpigiana. Ecco la sua nota.

«I dati del monitoraggio statistico su industria e aree di crisi del Ministero dello sviluppo economico testimoniano lo stato di difficoltà dell'economia carpigiana.

Il dato che riguarda Carpi denuncia che i lavoratori in cassa integrazione straordinaria nel periodo 2008 e 2010 ammontano a ben 1077. Dati aggiornati risulterebbero ancora più allarmanti perché, come sappiamo, in termini occupazionali le conseguenze più pesanti della crisi economica e finanziaria esplosa nell'agosto del 2007 si sono manifestate nel corso degli ultimi mesi.

Alcune importanti aziende e cooperative carpigiane, storicamente connesse al tessuto produttivo locale, sono state pesantemente coinvolte dalla crisi. Gli allarmi delle associazioni datoriali e sindacali sono pertanto giustificati e trova conferma il quadro preoccupante emerso dai dati forniti dal comune di Carpi, nel luglio scorso, sulla crescita della cassa integrazione e del tasso di disoccupazione, soprattutto tra i giovani e le donne, con le imprese cessate nel primo trimestre 2010 che sono state più di quelle avviate.

La ripresa appare dunque lontana e comunque sarà molto, troppo lenta. La crisi colpisce in primo luogo le aziende meccaniche, ma dobbiamo tenere conto anche dei problemi del tessile abbigliamento, per il quale è ancora in corso un lungo processo di ristrutturazione del distretto.

È quindi sempre più urgente una politica industriale degna di questo nome che metta al centro i temi dell'economia e del lavoro, e lasci perdere quelli di interesse esclusivo del Presidente del Consiglio, come il processo breve. È necessaria una politica industriale anticiclica che investa sul sapere e sulla ricerca – come in Germania, la cui ripresa non è detto funzioni da locomotore per tutta l'Europa – mentre il Governo ha fatto una manovra che punisce solo i ceti più deboli e gli enti locali, con conseguenze devastanti sul Comune di Carpi e sui comuni limitrofi.

Per quanto riguarda l'Unione Terre d'Argine si stimano tagli nel biennio

2011-2012 pari a 6 milioni di Euro per Carpi, 1 milione e duecento mila euro per Soliera, 900 mila euro a Novi e 700 mila euro a Campogalliano. Sarà necessaria una forte mobilitazione nei territori, per far salire la voce di protesta di chi non si sente rappresentato da un finto federalismo che sta togliendo ai Comuni il minimo indispensabile per far funzionare i servizi e che non guarda ai problemi veri del Paese e delle comunità locali.

Tutto ciò in un quadro nazionale con una disoccupazione oltre all'8% e dove è senza lavoro un giovane su 4, come ha rilevato l'Istat di recente. Un dato peraltro relativo, perché non vengono calcolati gli inoccupati, quelli che un lavoro non l´hanno mai avuto e che probabilmente sopravvivono con il lavoro in nero, mentre continua a crescere il numero di coloro che hanno rinunciato a cercare lavoro.

Ciononostante il Presidente del Consiglio continua a rinviare la nomina del ministro allo Sviluppo economico, dopo le dimissioni di Scajola risalenti a quattro mesi fa. Una latitanza scandalosa, alla luce del fatto che a quel ministero è legato il destino di migliaia di lavoratori e la crescita economica del Paese».

PD CARPI

5 commenti:

Anonimo ha detto...

e il ministro dello sviluppo economico non è ancora stato nominato.... è una vergogna

Antonello P.

Anonimo ha detto...

tranquillo... ghe pensa lù
Vespucci

Anonimo ha detto...

non voglio entrare a snocciolare dati che confermano che la ripresa da noi non si è ancora vista e che invece la Germania sta già cavalcando, ma voglio solo evidenziare qualche segnale preoccupante che suona da campanello d'allarme.

A casa mia sono quello che si occupa della spesa familiare e quindi "frequento" abitualmente i supermercati carpigiani. Negli ultimi mesi piu' di una volta mi è capitato di non trovare il prodotto che cercavo perchè esaurito, oppure solo due o tre prodotti nello scafale o scafali molto sguarniti e non traboccanti come negli anni scorsi.
Continue sono le offerte di prodotti con forti sconti o addirittura sottocosto. Ma la cosa che mi ha colpito di piu'e mi ha fatto riflettere, è sata che diverse volte arrivando vicino all'orario di chiusura del supermercato ho notato una grande affluenza di "ritardatari" come me.
Ma osservando bene non erano tutti ritardatari ma gente che aspettava l'orario di chiusura per approfittare delle svendite che molti supermercati praticano su prodotti deperibili tipo carne, pesce,frutta,verdura o polli allo spiedo, ecc..
in altri periodi a queste "svendite" partecipavano principalmente cittadini extracomunitari mentre ora sono affollate anche da tanti carpigiani...

anche questi sono piccoli campanelli d'allarme.

Roberto Arletti

Anonimo ha detto...

e allora? che problema c'è? i "cittadini extracomunitari" saranno più furbi ed attenti alle spese? che ora lo siano diventati anche i "carpigiani".
Chi sono gli uni e chi gli altri? i migranti non sono forse carpigiani?
Spero che "cittadini extracomunitari" sia una deriva burocratese e non nasconda un pregiudizio xenofobo.
I prodotti in svendita sono sempre di ottima qualità ed è risaputo che possono essere consumati oltre la data di scadenza, ma soprattutto che è la sindrome consumistica a spingerci ad acquistare prodotti "belli e colorati".
I supermercati sono organizzati per donare ad associazioni benefiche i prodotti scaduti o in scadenza- confermando così che sono assolutamente mangiabili- .

Simona

Anonimo ha detto...

diciamo che di questi tempi ci sono due tipi di carpigiani. I primi vestiti in borghese che parlano il dialetto correttamente alla bociofila o ai bar della piazza , e i secondi che seduti sulle panchine con lunghi camicioni ciabatte e turbanti che si ostinano a non parlarlo. E in merito ai prodotti scaduti, posso confermare che si possono mangiare liberamente, per poi con prontezza e senza indugi fatali, correre celermente ad evacuare la squaqquera sul water. Decisamente alcuni di essi sono un buon rimedio alla stitichezza.
Chans il giardiniere

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