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venerdì 3 settembre 2010
13:07 |
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Accolta la richiesta del nomade pizzicato sul tetto di una villa
Sarà sottoposto a perizia psichiatrica il nomade che la notte dello scorso 23 agosto era stato ‘pizzicato’ dalla Polizia sul tetto di una villa di via Berengario, con il bottino pronto alla fuga.
La decisione è stata presa dal giudice che ha presieduto il processo per direttissima nei confronti del sinti carpigiano, tenutosi ieri mattina presso il Tribunale di Modena.
Il giudice ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore Marcello Bianchini, che motiva così la sua istanza: «Il mio assistito - spiega l’avvocato Bianchini - è una persona che da anni è seguita dal Centro di salute mentale di Carpi, ed è evidente il suo disagio psichico.
In questo periodo poi è particolarmente manifesto».
L’incarico per la perizia verrà conferito stamane, durante l’aggiornamento del processo.
B.G., queste le iniziali del nomade, cittadino italiano e residente presso il campo di via Nuova Ponente, era stato sorpreso intorno alle 2 di notte dagli agenti del Commissariato di via Marx mentre tentava di mettere a segno un colpo (forse l’ennesimo dell’estate) in una villetta in pieno centro, approfittando dell’assenza dei proprietari, che stavano trascorrendo qualche giorno di vacanza.
«L’esito della perizia - prosegue l’avvocato dell'imputato - si avrà entro i 90 giorni da prassi».
Un passaggio fondamentale per l’iter giudiziario del 27enne, che le forze dell’ordine hanno spiegato essere un «soggetto pluripregiudicato per reati analoghi, molto probabilmente responsabile dei (pochi) furti in abitazione denunciati in città durante l’estate».
Daniele Franda
(fonte: ModenaQui)
Sarà sottoposto a perizia psichiatrica il nomade che la notte dello scorso 23 agosto era stato ‘pizzicato’ dalla Polizia sul tetto di una villa di via Berengario, con il bottino pronto alla fuga.
La decisione è stata presa dal giudice che ha presieduto il processo per direttissima nei confronti del sinti carpigiano, tenutosi ieri mattina presso il Tribunale di Modena.
Il giudice ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore Marcello Bianchini, che motiva così la sua istanza: «Il mio assistito - spiega l’avvocato Bianchini - è una persona che da anni è seguita dal Centro di salute mentale di Carpi, ed è evidente il suo disagio psichico.
In questo periodo poi è particolarmente manifesto».
L’incarico per la perizia verrà conferito stamane, durante l’aggiornamento del processo.
B.G., queste le iniziali del nomade, cittadino italiano e residente presso il campo di via Nuova Ponente, era stato sorpreso intorno alle 2 di notte dagli agenti del Commissariato di via Marx mentre tentava di mettere a segno un colpo (forse l’ennesimo dell’estate) in una villetta in pieno centro, approfittando dell’assenza dei proprietari, che stavano trascorrendo qualche giorno di vacanza.
«L’esito della perizia - prosegue l’avvocato dell'imputato - si avrà entro i 90 giorni da prassi».
Un passaggio fondamentale per l’iter giudiziario del 27enne, che le forze dell’ordine hanno spiegato essere un «soggetto pluripregiudicato per reati analoghi, molto probabilmente responsabile dei (pochi) furti in abitazione denunciati in città durante l’estate».
Daniele Franda
(fonte: ModenaQui)
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7 commenti:
in effetti questo ragazzo, sembra essere un'eccezione, rispetto a tutti i sinti che sono accampati a Carpi. Franco
Io farei una perizia al giudice !!!
la perizia al giudice, è un'idea sensata.....
ma guarda caso, questo... ragazzo... pur con tanti problemi psichici, ha trovato il momento
in cui i proprietari erano assenti, se la cava bene con le acrobazie, ed è recidivo.
più che la perizia al giudice, propongo il carcere sia al giudice, che all'avv. difensore.
non se ne può più, di questo buonismo..
giuditta
A proposito di buonismo :ora rubo un po' gli argomenti tradizionali alla Lega, e forse metto anche il carro davanti ai buoi,ma oggi ho letto sul giornale che i nomadi fuggono in massa dalla Francia inospitale e si dirigono verso il Belgio e l'Italia. Niente di male, anzi, ad essere considerati una nazione ospitale, ma non ho fiducia nella saggezza degli attuali politici italiani, nè nazionali (di tutti i partiti) nè locali (se il fenomeno dovesse toccare anche piccole città come Carpi).
Credo sarebbe bene discuterne per tempo, maggioranza e minoranze insieme.
Sempre per l'egregio anonimo:questa è una proposta costruttiva, prenda nota (se vuole).
...credo che alla comunità faccia più male avere in libertà persone distinte e sorridenti che evadono le tasse. Anche questo è buonismo. Franco
@Franco
Fanno PEGGIO alla comunità sia l'evasore che il ladro di appartamenti. L'evasore, spesso non sorridente perchè di solito è quello che si lamenta per primo dell'evasione altrui (lo so per mestiere) ruba a tutti. Il ladro di appartamenti ruba spesso ad altri e, finchè non ruba anche a te è facile essere buoni!
Egregia Pivetti, mi spiace deluderLa ancora ma quella che Lei fà non è una proposta!
Lei asserisce (giustamente) che bisogna discutere tra le diverse forze politiche le condizioni di accoglienza nei confronti di Rom e Sinti, una proposta dovrebbe però contenere anche suggerimenti concreti in merito al cosa e come modificare le attuali condizioni di accoglienza...non so se sono stato chiaro.
E comunque mi pare che il nomade in questione sia un cittadino italiano, nei confronti del quale non si può dunque sospendere nessun tipo di garanzia sia costituzionale sia derivante dallo stato di diritto.
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