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giovedì 9 settembre 2010
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Primo sciopero della storia di Aimag

 Si va allo sciopero in Aimag: non era mai successo nell'azienda che gestisce gas, acqua e rifiuti  a Carpi e in altri venti comuni. Il tentativo di conciliazione davanti al Prefetto si è concluso con un nulla di fatto: l'azienda non recede dalle sue posizioni e i lavoratori non sono più disponibili ad accomodamenti. La trattativa è saltata e, se non ci saranno ripensamenti dell'ultima ora, i lavoratori Aimag incroceranno le braccia il 26 o il 27 settembre.

Motivi del contendere: l'esternalizzazione dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti e le modalità di lavoro dei lavoratori che si occupano della raccolta al domicilio.

Nel primo caso, Aimag ha intenzione di appaltare, tramite gara, una parte del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti mentre i sindacati chiedono a gran voce che rimanga in Aimag. Il processo di esternalizzazione, a dir il vero, è iniziato anni fa con l'individuazione di un socio correlato (l'azienda Rieco) al quale è stata affidata parte della raccolta dei rifiuti: Cgil e Cisl sono assolutamente contrari all'ipotesi di sottrarre ulteriore lavoro ai dipendenti Aimag.

La raccolta domiciliare dei rifiuti ha, inoltre, profondamente cambiato le modalità di lavoro dei dipendenti Aimag: abituati prima a guidare mezzi meccanizzati da cui non dovevano nemmeno scendere, ora sono costretti a salire e scendere più volte,a sollevare sacchetti e scaricare a mano i bidoncini, sottoponendosi a turni di lavoro dagli orari massacranti. Si dichiarano estremamente favorevoli al porta a porta, ma non hanno intenzione di pagare con la propria salute i benefici ambientali.

Aimag, per ora, non ci sente.

Interpellata dalla redazione, l'azienda si affida a una dichiarazione in cui si legge: "Nonostante l'esito negativo della trattativa che si è tenuta davanti al Prefetto, AIMAG mantiene aperta la propria disponibilità al dialogo e al confronto, confermato anche dagli ottimi rapporti che sempre sono intercorsi fra l'azienda e i sindacati.

Nel corso della trattativa l'azienda ha cercato una mediazione rispetto alle posizioni dei sindacati rinunciando a una delle due questioni chiave intorno alle quali si poneva il confronto e ha ritenuto invece di mantenere come punto fermo il tema dell'allargamento delle mansioni del personale in quanto esigenza imposta dall'organizzazione dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti. I servizi ambientali infatti, nel corso degli ultimi anni, sono cambiati notevolmente in quanto da un lato sono venute meno le tradizionali attività e mansioni legate allo svuotamento dei cassonetti e dall'altro i servizi di raccolta porta a porta, destinati alla raccolta di quantità di rifiuti giornalmente variabili, richiedono maggiore versatilità e flessibilità degli addetti".

Sara Gelli

3 commenti:

Anonimo ha detto...

se la stessa azienda, attraverso uno stampato di propria pubblicazione, si magnifica, con tanto di codice etico, e dove c'è la faccia c'è anche il culo se poi nello stesso stampato si presenta come azienda la cui missione principale, è la creazione di valore per tutti i suoi stakeholder, ( azionisti ) queste problematiche che creeranno problemi ai dipendenti Aimag, sono il frutto di una strategia ben chiara e programmata nel tempo. E che il presidente venga da sinistra, e la stessa azienda sia notoriamente di quell'area, fa sconcerto, sapere che tradizionalmete la sinistra ha sempre difeso le realtà dei lavoratori, manifestando da sempre in questi ultimi anni nelle piazze di tutt'Italia, la lotta contro il precariato, licenziamenti ( art. 18 ) e altre forme d'assunzione non consone . Ma forse non avevamo capito, che gli slogan erano rivolti ad altri, e non alla sinistra padrona. Che viceversa può fare quello che desidera dei lavoratori. Soprattutto se in quel pugno alzato che gli stessi lavoratori agitano manifestando, li ha in pugno.
Chans il giardiniere

Anonimo ha detto...

Dunque, da una parte i lavoratori chiedono di non esternalizzare il servizio di raccolta, dall'altra però chiedono di lavorare meno (sia che questo comporti turni più brevi sia che comporti il non salire o scendere dai camion). Fantastico.
1) di che turni "massacranti" stiamo parlando? sei ore consecutive? sette? otto? magari la giornalista qualche informazione in più poteva fornirla
2) scendere e salire dai camion non è a mio avviso sostituibile. Qualcuno ha qualche idea brillante?
Prospetto una soluzione con n po' di sarcasmo: i cittadini potrebbero lanciare i propri rifiuti nel camion. In questo modo lo stesso non dovrebbe fermarsi (riduzione dei turni) e gli operatori non dovrebbero scendere e salire (miglioramento della loro salute). Poi magari alla fine del mese dividiamo tutti gli stipendi degli operatori per i nuclei famigliari di Carpi..

Maurizio - Carpi Bec ha detto...

fra i "bidoni" dell'Aimag c'è anche il sinerClub

http://carpibec.wordpress.com/2010/08/28/sinergas-discotinued-product/

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