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venerdì 17 settembre 2010
Ricevo e pubblico:

Quando la storia entra in consiglio comunale, inevitabilmente diventa
farsa.

Appena sarà disponibile on line sul sito del comune di Carpi, invito un
bravo docente di italiano (anche di scuola elementare), a fare e a
mandarci l'analisi logica del testo approvato dal PD ieri sera, basato
su una proposta di PDL e Lega infarcita di emendamenti, sul tema delle
"vittime locali del dopoguerra"
Magari così riuscirò a scoprire il senso di un testo che mette insieme
le vittime delle foibe, quelle di tutti i regimi politici (versione PDL)
o di tutti i regimi totalitari (versione PD), con gli eventi criminosi
succedutisi dopo il 25 aprile 45, che né il PDL e la Lega né il PD hanno
voluto meglio identificare (salvo durante il dibattito, quando il
consigliere Russo, stracciando il velo di ipocrisia che circondava tutta
l'operazione "memoria" delle destre, ha sbottato specificando che l'odg
si riferiva agli omicidi "politici" avvenuti dopo la Liberazione).

Confusi? Io pure,
Se poi aggiungete che durante il dibattito di un odg che riguarda le
vittime di crimini del dopoguerra, Alboresi (Lega) si è inerpicato in
una commemorazione dei poveri giovani di Salò, appellandosi al "voler
chiudere una questione storica", come se questo fosse di competenza del
consiglio comunale di Carpi, il livello di confusione non può che
aumentare.

Il tutto si è concluso con il PD, che rigetta l'odg senza capo né coda
della destra, ma ne vota in solitudine una versione emendata, che
semplicemente aggiunge parole al caos primigenio.

Come mai abbiamo perso un'ora delle nostre vite a dibattere di questa
incredibile stupidata, che non ha nulla a che fare con la dovuta pietà
per le vittime di ogni violenza?

Sostanzialmente perchè la destra questo odg lo ha presentato "con
carattere di urgenza" la settimana del 25 aprile (che notoriamente le
celebrazioni per il 25 aprile sono fatti eccezionali e quindi meritano
l'urgenza), per continuare a provare a mettere la loro bandierina sul
carattere antifascista del 25 aprile, che non sarebbe "festa di tutti".

E allora io gli voglio dare ragione, ai nostri storici in erba del
consiglio comunale: il 25 aprile NON è la festa di tutti (è non potrà
mai esserlo), è solo la festa di tutti quei sinceri democratici che
celebrano la liberazione dal nazifascismo e si riconoscono nei valori
della Costituzione.

Cosa c'entra questo con la pietà dovuta ai morti lo si capisce solo se
quei morti li si vuole caricare di una valenza politica, (sarebbero
dunque vittime del "regime politico" della Costituente?) e il fatto che
l'odg della destra, edulcorato dal PD, non abbia neanche il coraggio di
ammetterlo, la dice lunga sull'ipocrisia totale dell'operazione.

Si vuole fare chiarezza sugli omicidi e sulle violenze del dopoguerra ?
Vogliamo fare un'analisi storica di se e come quei crimini vennero
perseguiti e chi ne pagò anche ingiustamente le conseguenze (un caso per
tutti, tanto per stare vicino a casa nostra, il Comandate Diavolo)?
Allora si chieda questo (possibilmente agli istituti di ricerca storica
e non a un sindaco e una giunta), in un italiano dotato di una sequenza
logica, senza scomodare foibe e totalitarismi ma, per favore, come già
in altre occasioni, evitiamo di portare la storia in consiglio comunale
in questo modo abborracciato, perché inevitabilmente, la tragedia della
storia diventa farsa (ed è francamente deprimente che il PD vi si presti
in questo modo)..

Lorenzo Paluan
Gruppo Consiliare
Lista Civica Carpi a 5 Stelle beppegrillo.it
Partito della Rifondazione Comunista

55 commenti:

Cristian Rostovi ha detto...

La frase "il 25 aprile NON è la festa di tutti (è non potrà
mai esserlo)" penso dica tutto....
Il dibattito va bene, ma la morale da chi nel simbolo del partito che rappresenta ha ancora falce e martello non si può accettare....

Anonimo ha detto...

onestamente. La prima parte del tuo resoconto mi ha fatto sbellicare dalle risate ( con tutto il rispetto per le vittime di quel nostro periodo storico ) ad immaginare il guazzabuglio di proposte e controproposte dai vari schieramenti con l'apoteosi raggiunto dall'Alboresi che in tutta la sua stazza, me lo immagino in piedi come un Manfredo Fanti de noartri, nell'appello alla commemorazione di Salò. C'era da filmare tutto, e tramandarlo ai posteri. ( E di questo, ti ritengo responsabile. Perchè non avevi con te una cinepresa ? ). Con il resto sono sostanzialmente d'accordo, soprattutto per ciò che riguarda, il riconoscersi nei valori della Costituzione. Ma la cosa che mi coglie di sorpresa è. Ma veramente nel 2010 a Carpi si discute ancora di fascisti e resistenza ?
Chans il giardiniere

Davide Boldrin ha detto...

Caro Chans..sapessi a Novi, Fossoli, Rovereto, Rolo...poi, possibile che ancora oggi nessuno si renda conto che la moneta ha due facce ? Sia Fascisti, che Comunisti...brutta roba....

Davide Boldrin

Anonimo ha detto...

Caro Davide...si,... a pensarci bene,... in effetti, anche quando ci passi in macchina in quei luoghi si respira un'aria di cortina di ferro, ma. La lega e il sig. Alboresi. Cosa c'entrano col fascismo e la repubblica di Salò ? ...cazzo. Anche questo mi fa strano ! Ma vuoi vedere che abbiamo un fascistone in comune, sotto le verdi mentite spoglie della Lega, e che trama per le leggi fascistissime ? Chans il giardiniere

Anonimo ha detto...

E' francamente deprimente che si arrivi a dare dell'ignorante a qualcuno, scrivendo "quì" con l'accento e "stà" con l'accento. Si può dire che lo spessore politico-culturale di sinistra è questo?

I morti a causa delle vendette comuniste del dopoguerra non hanno una lapide in strada a ricordarli. Ma meriterebbero anche loro di essere ricordati. Il PCI locale, grazie a quegli ammazzamenti, che hanno determinato il terrore nella gente, e alla emarginazione dei dissidenti negli "incontri politici di piazza", ha vinto tutte le elezioni fino a ieri. Altro che democrazia.

Francesco Grillenzoni ha detto...

Per Paluan: per quel che conta condivido anche le virgole del tuo intervento.

Per Rostovi (al quale riconosco intelligenza buona fede..e di cui sono anche cugino..):
scusa ho perso un pezzo..cosa vuol dire che dice tutto la frase "il 25 aprile NON è la festa di tutti (è non potrà
mai esserlo)"
dice che non può essere la festa di chi non si riconosce nella lotta antifascista (obiezioni?)
non può essere la festa di forza nuova (obiezioni?)
non può essere la festa (ahia qua mi massacrano..) di chi NEI FATTI sta svuotando di significato la democrazia in questo paese...e poi no caro cugino, non c'è niente da vergognarsi in quei simboli..guarda il paese dove sei cresciuto..guarda la voglia di fare di questa gente guarda l'onesta, la voglia di un mondo più giusto..ma che lo dico a fare..tante mi tirate fuori le foibe..e i finanziamenti dell'urss e e e e....vabbè...

per anonimo:
I morti a causa delle vendette comuniste del dopoguerra non hanno una lapide in strada a ricordarli. Ma meriterebbero anche loro di essere ricordati. Il PCI locale, grazie a quegli ammazzamenti, che hanno determinato il terrore nella gente, e alla emarginazione dei dissidenti negli "incontri politici di piazza", ha vinto tutte le elezioni fino a ieri. Altro che democrazia.

BUUM!!

Cristian Rostovi ha detto...

Cugino, alle tue prime due domande, la mia risposta è NO non ho obiezioni, ma sulla terza...si ho mille obiezioni, il 25 aprile non è la festa di chi porta le bandiere rosse con falce e martello anche se sappiamo tutti che fate il possibile perchè sia così...
Su falce e martello è meglio sorvolare...
Un bacio alle mie cuginette

Anonimo ha detto...

La falce e il martello rappresentano gli agricoltori, gli artigiani, gli operai, è questo... è il simbolo in cui si riconosce chi non accetta lo sfruttamento, di chi non abbassa la testa...
Sarei curioso di sapere una cosa, Cristian, per te cosa rappresenta il 25 aprile?

Cristian Rostovi ha detto...

Rappresenta la liberazione da una sanguinaria dittatura...

Anonimo ha detto...

Non avevo letto il commento delle 19:50. Ma guarda che alla lotta di liberazione hanno partecipato anche i comunisti... (devo dire che i pochi partigiani che ho consciuto erano tutti comunisti, e forse non è un caso) e allora...

Anonimo ha detto...

Eh', insomma, siam daccordo...

Anonimo ha detto...

Per Simone Martini: ti consiglio di leggere il libro "La Repubblica di Montefiorino" di Ermanno Gorrieri. Così potrai fare nuove conoscenze.

Lorenzo Paluan ha detto...

Per Francesco: conta assai! (Sai com'è, in consiglio comunale ci si sente un po' soli a fare 'ste ragionate)

Anonimo ha detto...

Appassionato dalla lettura dei commenti, vorrei chiedere a Chans il giardiniere come si riconosce l'aria "da cortina di ferro", addirittura dalla macchina!
Bisogna aprire tutti e due i finestrini e mettere fuori la testa? E che odore ha?

Anonimo ha detto...

...i finestrini non devono essere rigorosamente chiusi, ma si possono anche tenere nella giusta misura di uno spiraglio. Giusto per fare entrare una brezza salvifica da spettinare il ciuffo, se hai il ciuffo e non sei pelato come quando si è squoiati dai pellerossa, cioè uno spiraglio nella misura esatta per far volare la brace della sigaretta di modo che quello che ti segue sulla carreggiata ti possa dare del maleducato con i lampeggianti, e un vaffanculo labiale, che tu scorgi dallo specchietto retrovisore; e mentre scorri con gli occhi il paesaggio dalla tua vetturetta, o dal tuo suv, se c'hai una barca di soldi per potertelo permettere e se non sei distratto dalla russa, no il ministro, la battona di origine caucasica che ti ammalia il portafoglio al tuo fianco e tu cretino a credere che sia amore, se appunto riesci a concentrarti esattamente sulla guida, e il resto del mondo senz'altri orpelli di mezzo non ti disturba, e nel caso della russa caucasica mentre guidi non ti masturba, e ti limiti ad essere assorbito dall'umano paesaggio in un cocktail, di storia e frammenti di vita casuale di cui sei testimone oculare nell'esatto istante, in cui ti ritrovi a passare per caso da quelle parti, bene, così percepirai come quelle zone possano trasudare in un alchimia ineffabile tanto, eppure nitida, di quanto la cortina di ferro tra le genti non abbia rassegnato le proprie dimissioni. Te lo spiego di nuovo come si fa ? Si accende la macchina. Con la chiave. Prima però si deve aprire la portiera. Perchè il rischio è che qualcuno ti scambi per un ladro se ti vedono fare il contrario. Poi, dopo averla avviata. Carichi la battona caucasica, se ce l'hai. E ti indirizzi verso Fossoli, Novi, Rovereto, Rolo. Con i finestrini non rigorosamente chiusi...

Chans il giardiniere

Giliola Pivetti ha detto...

Io ho fatto un altro esercizio, poichè non posso fare quello che suggerisce il giardiniere per ovvie ragioni: sono andata a Correggio e a Rio Saliceto e ho guardato i nomi delle vie. Resistenza, Liberazione, xxv Aprile, Gramsci, Costituzione, tutti gli scrittori e personalità in odore di comunismo, ecc. Tutte cose eccellenti senza dubbio, ma non ce ne sono altrettante di cose e persone da celebrare in odore un po' meno di comunismo? La proporzione decisamente non è rispettata. A Carpi va un po' meglio. Questo è un caso in cui l'erba del vicino è sempre più rossa, e i comuni del reggiano battono ogni record. Conclusione mia: è vero, per chi ha antenne, l'atmosfera che si respira zona per zona è distinguibile nella sua caratteristica di cultura politica.

Davide Boldrin ha detto...

Caro Chans, ho dimenticato San Marino e Cortile...Cara Giliola, una cosa però bisogna ammetterla sui Rossi Reggiani: Tutti ex-fucilatori PCI, però, in fatto di Viabiltà..10 a 0 al Modenese, almeno per quanto riguarda gli ultimi tempi. Poi tornando sull'argomento "aria fritta in consiglio" , nel quale presumo che talvolta sembri più "BLOG", e il Blog, più "CONSIGLIO", credo che ne sia passata di acqua sotto i ponti. Chiedetevi cari lettori, perchè io brandisco sempre in modo, quasi sicuro, (facendo sorridere..) che sarò il primo sindaco NON COMUNISTA a NOVI, ma questo nel 2017, almeno..e perchè vorrei saltare il 2012..
Anche se non sarò io, (tornando alla realtà), i pochi COMPAGNI rimasti, partiranno, e le nuove generazioni, cresceranno....

Davide Boldrin

Davide Boldrin ha detto...

Segnalo a tal proposito un paio di Link su novigudiforma:

http://novigiudiforma.blogspot.com/2010/07/facisti-o-comunistima-dove-la.html

http://novigiudiforma.blogspot.com/2010/08/ma-davvero-il-socialismo-reale-non.html

Buldrein

Anonimo ha detto...

Link interessanti per la quantità di inesattezze storiche presentate. Complimenti. Suggerisco la rilettura di un manuale di storia delle superiori. Giusto per rimettere gli avvenimenti al loro giusto posto ed evitare stratosferiche cazzate. Suggerisco di farlo anche in questo post. Paluan, sono solidale con te. Doversi sorbire certe cose in Consiglio Comunale non ha prezzo. A volte si arriva al punto di chiedersi se è una gara a chi dice vaccate più grosse.

Anonimo ha detto...

Come si fa dire che i rossi reggiani sono TUTTI (sic!) ex-fucilatori pci??? Pignatti ci sei???

Lorenzo Paluan ha detto...

Boldrin hai scritto una cosa che è al tempo stesso incredibilmente stupida ed è un insulto tremendo per tutti quei comunisti reggiani e non, e per i loro cari che hanno partecipato alla lotta di Liberazione e hanno pagato per questo (e grazie alla quale anche tu puoi scrivere stupidate su questo blog).
Hai un bel da sbandierare "le politiche dei piccoli passi" e il tuo cristianesimo militante, se poi non sei capace di portare rispetto per le tragedie personali di gente che non la pensa come te, dando dei "fucilatori" (che in questo contesto è sinonimo di assassini, visto che stiamo parlando del dopoguerra) a decine di migliaia di persone, solo in quanto appartanenti ad una forza politica a te non particolarmente simpatica.
A mio parere è il caso che ti scusi.

Anonimo ha detto...

Ho appena letto su un blog del Corriere della Sera delle porcate anonime, al confronto delle quali le sparate di Boldrin sembrano le conseguenze di un'alzata di gomito da sabato sera. Sono i rischi dei blog. E forse del fatto che si dà loro troppa importanza?

Anonimo ha detto...

...se Davide Boldrin sostiene che i comunisti siano stati dei fucilatori, magari lo dice in modo cruento e poco incline a soffernarsi sulle sensibilità che andrà a colpire, ma dice una cosa vera. La libertà di cui molti sono giustamente paladini, compreso me, è purtroppo stata ottenuta anche, ma non solo, attraverso dei veri e propri omicidi sommari, perpetrati da coloro che rivendicando il successo di una libertà ottenuta e meritata, si sentirono esecutori talmente alti e unici depositari di quella libertà, da ritenere giusto al di là di ogni processo, di perpetrarla sommariamente contro chiunque avessero deciso, che non era libertario quanto loro. ( regolando così, anche conti personali in sospeso, che forse non avevano nulla a che fare con la dittatura e la libertà ). Comunque sia, la libertà a volte e purtroppo, può rendere ebbri.
Chans il giardiniere

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

SEGUE APPROFONDIMENTO
CHI ERA MORELLI?

Dopo il 25 aprile, tuttavia, i nodi – fin allora dipanati attraverso la mediazione del comando militare unico – vennero al pettine delle rispettive direttive ideologiche. Che per i comunisti sembravano assolutamente chiare e già erano state inculcate con capillare lavoro politico fin dalla clandestinità; mentre infatti i quadri superiori del Partito raccomandavano (come in questa direttiva del novembre 1944) di mantenere l’unità ‘colle masse cattoliche‘ e ‘ricordarsi sempre che l’insurrezione che noi vogliamo non ha lo scopo di imporre trasformazioni sociali e politiche in senso socialista e comunista‘, nel dettaglio era ben viva la sensazione che – subito dopo la fine del regime – i comunisti avrebbero usato le medesime armi per occupare il potere.

Così, se ‘Eros‘ protesta contro la scarsa opportunitò di potenziare le Fiamme Verdi, il battagliero ‘Carlo‘ fa sapere in giro che ‘se i comunisti scateneranno la rivoluzione, le formazioni montanare armate di cristiano-sociali piomberebbero loro alle spalle‘. Lo stesso Giuseppe Dossetti, che pure di nome di battaglia faceva ‘Benigno’ e che nel dopoguerra sarà tra i democristiani più aperti alle sinistre, deve più volte stigmatizzare i metodi scorretti dei combattenti comunisti ‘per l’intensificarsi delle azioni arbitrarie di rapina… per l’aumentare delle uccisioni arbitrarie e senza controllo di pretese spie‘.

Ma proprio ‘Il Solitario‘ era destinato ad essere prima il testimone, poi il martire delle stragi comuniste. Morelli (di famiglia molto cattolica: un fratello diventerà prete, una sorella missionaria) a 19 anni è l’anima del giornale partigiano La Penna, che uscirà solo per 4 numeri tra marzo e aprile del 1945, suscitando subito la massima riprovazione dei comunisti. In quel periodo Mario Simonazzi, già vicecomandante di una formazione partigiana ‘rossa’ e amico di Giorgio Morelli, viene giustiziato con un colpo alla nuca; ‘Il Solitario‘ decide allora di indagare su quello strano assassinio (il corpo di Simonazzi, che non era comunista, verrà ritrovato a estate inoltrata) e sulle giustizie sommarie di cui Reggio diventa presto teatro.

La Nuova Penna, rinata nell’autunno 1945, era così temuta che dovevano stamparla dai Benedettini di Parma, perchè in provincia di Reggio nessuna tipografia poteva permettersi uno sgarro del genere ai comunisti. Gli articoli de ‘Il Solitario‘ sono ogni volta denunce documentate, con tanto di nomi di mandanti ed esecutori; e c’è, fin nei titoli, anche quello del potentissimo capo avversario, divenuto nel frattempo presidente dell’Associazione Partigiani provinciale: ‘Eros, per chi suonerà la campana?‘, è intestato un celebre articolo. Nel testo le accuse si rincorrono pesanti: ‘La nostra voce che chiede libertà ed invoca giustizia è una voce che ti fa male e che ti è nemica. Quell’”Inchiesta sui delitti” che tu, se fossi un uomo d’onore ed un uomo puro avresti per primo dovuto esigere e portare a termine è la vera causa della nostra cacciata dalla tua organizzazione. Noi abbiamo semplicemente chiesto che tra i patrioti veri della resistenza più non avessero a rimanere i delinquenti comuni, i ladri di professione, gli uomini con le mani sporche di sangue innocente‘…

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

I FATTI
Caro Paluan è vero che a Reggio non tutti furono fucilatori e Boldrake esagera.
A Reggio però ne "colpirono uno per colpirli tutti" che era un po come se a Modena avessero sparato alle spalle a Ermanno Gorrieri. Gli altri avrebbero capito subito che aria tirava...
Chiamavasi Morelli detto IL SOLITARIO e non era il solito sfigato beccato a a letto con la moglie di un altro o un repubblichino della prima ora...
CHI ERA MORELLI
Eccone una breve storia
Il primo partigiano a entrare in Reggio Emilia, alle 16.30 del 24 aprile 1945, fu un cattolico: Giorgio Morelli, nome di battaglia ‘Il Solitario’.

Si era fatto prestare una bicicletta da donna da Ermanno Dossetti (fratello del più noto futuro deputato-monaco Giuseppe) ed a cavallo dello scalcagnato mezzo si era spinto nella città ormai quasi abbandonata dai tedeschi. Issato il tricolore sul balcone del municipio.

Reggio ‘la rossa‘ liberata da un ‘bianco‘… O da una ‘Fiamma verde‘, se si preferisce: tale era infatti la denominazione delle formazioni partigiane cattoliche attivissime nel Reggiano, dove furono comandate addirittura da un coraggioso e lungimirante sacerdote, don Domenico Orlandini detto ‘Carlo‘.

Così la montagna a Reggio era ‘verde‘, la pianura invece ‘rossa‘: ovvero sottoposta al controllo delle locali Brigate Garibaldi, guidate dal commissario politico ‘Eros‘ Didimo Ferrari. E l’esplicita dialettica tra le due anime della resistenza non attese certo la liberazione per manifestarsi.
SEGUE IN
http://ricordare.wordpress.com/perche-ricordare/027-morte-di-un-partigiano/

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Per Paluan:
IN SINTESI

I FATTI
Caro Paluan è vero che a Reggio non tutti furono fucilatori e Boldrake esagera.
A Reggio però ne "colpirono uno per colpirli tutti" che era un po come se a Modena avessero sparato alle spalle a Ermanno Gorrieri. Gli altri avrebbero capito subito che aria tirava...
Chiamavasi Morelli detto IL SOLITARIO e non era il solito sfigato beccato a a letto con la moglie di un altro o un repubblichino della prima ora...
CHI ERA MORELLI
Eccone una breve storia
Il primo partigiano a entrare in Reggio Emilia, alle 16.30 del 24 aprile 1945, fu un cattolico: Giorgio Morelli, nome di battaglia ‘Il Solitario’.

Si era fatto prestare una bicicletta da donna da Ermanno Dossetti (fratello del più noto futuro deputato-monaco Giuseppe) ed a cavallo dello scalcagnato mezzo si era spinto nella città ormai quasi abbandonata dai tedeschi. Issato il tricolore sul balcone del municipio.

Reggio ‘la rossa‘ liberata da un ‘bianco‘… O da una ‘Fiamma verde‘, se si preferisce: tale era infatti la denominazione delle formazioni partigiane cattoliche attivissime nel Reggiano, dove furono comandate addirittura da un coraggioso e lungimirante sacerdote, don Domenico Orlandini detto ‘Carlo‘.

Così la montagna a Reggio era ‘verde‘, la pianura invece ‘rossa‘: ovvero sottoposta al controllo delle locali Brigate Garibaldi, guidate dal commissario politico ‘Eros‘ Didimo Ferrari. E l’esplicita dialettica tra le due anime della resistenza non attese certo la liberazione per manifestarsi.
SEGUE IN
http://ricordare.wordpress.com/perche-ricordare/027-morte-di-un-partigiano/
SOLO PER CHI HA LETTO TUTTO L'APPROFONDIMENTO

Capita l'aria che tirava i partigiani cattolici dovettero, mi pare ovvio, decidere:

1) come salvarsi
2) come risolvere il problema

di lì la storia degli anni a venire

Davide Cattini

Anonimo ha detto...

Magari se smettessimo di guardare a quei fatti con la lente della "pace", ma usassimo la lente della "guerra" tutto sarebbe molto più comprensibile.
In ogni caso è inutile continuare a cercare di determinare chi era il buono e chi il cattivo. Vi erano criminali e assassini da tutte le parti, così come persone degne e pure che combattevano per un ideale.
Quello che contesto è che con la scusa di qualche esecuzione sommaria in questo paese si stia tentando di minare la valenza storica della lotta partigiana (quella di tutti, bianchi, rossi e verdi).
Il ragionamento illogico che fanno queste persone (mi riferisco a quelli del post iniziale, cioè i consiglieri PDL/LEGA) è questo:
dato che i comunisti hanno ucciso sommariamente, allora la lotta partigiana va rivalutata. Dato che anche li c'erano figli di puttana come i repubblichini, allora magari dobbiamo dare ai due schieramenti uguale dignità.
E' questo ragionamento che io contesto. Disprezzo. Con tutto me stesso.

Anonimo ha detto...

qualche esecuzione sommaria ?? Ho letto bene.
Siamo ormai al conteggio dei morti buoni e cattivi.
Con questo modo di ragionare dove volete arrivare?
I delitti sono delitti e basta, chiamamoli col loro nome e condanniamoli davvero.
Enrico

Anonimo ha detto...

No, Enrico, non hai letto bene. Ogni caso va analizzato a se e poi inserito in un discorso più ampio. Non sono certo qui a difendere chi ha assassinato a sangue freddo. E' l'utilizzo di questi casi per delegittimare il movimento di resisenza da parte di alcune forze politiche in Italia che io contesto.

Anonimo ha detto...

finiamola con questa conta dei morti che non ci porta da nessuna parte e soffermiamoci invece su queste ultime righe del'odg " è opportuno ricordare chiunque sia morto a causa della ferocia di qualsiasi regime politico, sopratutto per ricordare a chi verrà dopo, alle giovani generazioni,che fatti del genere non debbono accadere mai piu'"..

purtroppo ogni guerra civile porta con se' odio e ogni tipo di barbarie, le stesse famiglie vengono lacerate, i figli si mettono gli uni contro gli altri.

ogni regime è tale quando manca della libertà ed ha il controllo dell'informazione, viene infatti travisata la verità e vengono comunicate notizie a piacimento attraverso i principlai mezzi di informazione di cui si ha il possesso.Oppure quando il Governo è occupato a farsi leggi "ad personam" per evitare processi e non pensa al benessere dei propri cittadini.

E' per questo che bisogna ricordare alle giovani generazioni che fatti del genere purtroppo accadono quando si entra in un regime che nasconde la verità e vengono a mancare la libertà e la democrazia.

Roberto Arletti

Lorenzo Paluan ha detto...

Arletti, l'odg non si chiude così ma si chiude con l'impegno per la giunta a ricordare le "vittime locali" che qualche riga più su vengono descritte come le "vittime di eventi delittuosi che nulla hanno a che vedere con la lotta di liberazione" ecc. ecc. ,(praticamente vittime di omicidi passionali e di pirati della strada incluse, tanto per capirci, come ho avuto modo di scrivere altrove).
Per inciso, "regime politico" non ha la valenza che tu dici: anche la democrazia è un regime politico.
Fare un odg dove si condannano le vittime di tutti i regimi politici, e chiuderlo con il "per ricordate le vittime locali" riferito al dopoguerra italiano, è come dire che le vittime locali ("di eventi delittuosi che ulla hanno a che fare con la lotta di liberazione") sono vittime del regime politico della Costituente!
Se l'italiano ha un senso, è questo che avete votato (il chè è evidentemente un assurdo logico, ma contenti voi...)

Anonimo ha detto...

I comunisti non hanno mai pensato che ci possa essere altro, nella vita, che la verità tramandata dai nonni comunisti.

Se fosse stato per loro - quei nonni comunisti - non ci sarebbe stata la libertà di espressione, ci sarebbe stato il comunismo, esattamente come nei paesi a est.

Nel 48 ci siamo salvati da una dittatura comunista solo perché i cattolici si sono organizzati per tempo, con sagre, processioni, associazioni, fino al partito della Democrazia Cristiana. E hanno dato alla gente quello che la gente chiedeva dopo una guerra sanguinaria e fratricida: unità cristiana, amore, riconciliazione, perdono. Unendo i popoli. Mentre i comunisti volevano sostituire odio con odio, repressione con repressione, dittatura con dittatura. Alle elezioni del 48 hanno vinto i partiti del bene, e hanno perso quelli del male. La maggioranza degli italiani non era fascista, non era comunista, era semplicemente alla ricerca della serenità e di un futuro. E la ha ottenuta.

Non ricordo un leader comunista che abbia mai ispirato pace e serenità. Solo odio, odio di classe, odio verso i ricchi, verso i borghesi, verso i colletti bianchi, verso i contadini possidenti, verso la destra, verso la sinistra, verso la chiesa, verso tutto. Il leader comunista è incazzato col mondo, sa sempre tutto lui, gli altri sbagliano, gli altri sono fascisti, reazionari, immobili, illusi, incapaci, ... L'unico depositario della fede è lui. Infatti è comunista.

Infatti.

Anonimo ha detto...

Adesso basta! A tutto c’è un limite, se non si vuole offendere l’intelligenza delle persone e la memoria delle vittime… di tutte le vittime. Perché i morti sono tutti uguali e meritano il medesimo rispetto e la medesima pietà umana, ma ciò a cui alcuni commenti fanno riferimento riguarda per cosa si battevano da vivi, e c’è una bella differenza tra chi si batteva per la libertà e chi per difendere un sistema di potere totalitario che si reggeva sull’antisemitismo, sulla guerra, sulla violenza e sulla persecuzione dei ‘diversi’: omosessuali, zingari, dissidenti. Anonimo scrive: “Non ricordo un leader comunista che abbia mai ispirato pace e serenità. Solo odio, odio di classe, odio verso i ricchi, verso i borghesi, verso i colletti bianchi, verso i contadini possidenti, verso la destra, verso la sinistra, verso la chiesa, verso tutto. Il leader comunista è incazzato col mondo…”. Mi limito a ricordargli che i comunisti italiani si sono battuti per la pace e la libertà del nostro Paese (lo dice anche wikipedia, visto che mi pare che qualcuno la storia l’abbia imparata lì), e Palmiro Togliatti, tra la vita e la morte dopo l’attentato che aveva subito il 14 luglio 1948, col Paese sull’orlo della guerra civile, ha richiamato alla concordia e alla pace. Era stato colpito da pallottole e non da un souvenir del Duomo di Milano (episodio da condannare duramente, ma che ha decisamente una rilevanza diversa) e non per questo poi ha fondato il partito dell’amore… ma erano altri tempi

Anonimo ha detto...

I comunisti volevano solo la rivoluzione e la dittatura comunista, altro che libertà.

E Togliatti non ha richiamato spontaneamente alla pace: è stato obbligato al richiamo alla pace da Stalin, che in una Italia ancora piena di soldati americani, e che comunque lui stesso aveva già "concesso" agli americani, di certo non voleva vedere partire una rivoluzione che magari gli avrebbe rotto delicati equilibri con il mondo democratico. o - ancora peggio - che sarebbe fallita, perché comunque i militari e la polizia erano già pronti, schierati e armati per una nuova guerra civile.

Infatti.

Lorenzo Paluan ha detto...
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Lorenzo Paluan ha detto...

Manca giusto un passaggio in cui si ricordi che comunque i comunisti mangiano i bambini e poi direi che il quadro dei cinquant'anni di feroce dittatura dei comunisti italiani in Emilia Romagna è completo.

Davide Boldrin ha detto...

Questo week-end appena trascorso, non ho avuto tempo. Ero via da casa. Oggi ho avuto una giornata estremamente impegnativa. Quindi solo ora posso intervenire in merito a ciò che mi riguarda.Dunque. Ammetto l’esagerazione nel commento di cui la frase “ ..Tutti ex-fucilatori PCI..”. Non era mia intenzione fare di tutta un’erba un fascio. Sostituiamo “Tutti” con “Molti”. Inoltre, vero che per fucilatori intendevo chi ha sparato sul serio con i fucili, (si veda da dove è partita l’idea della famosa Amnistia proposta da Togliatti, e i commenti lasciati su questo blog…) ,ma anche chi le spara grosse … Noto che anche io sono entrato, a parere di alcuni, nel novero dei fucilatori … Poi si è sorvolato sull’ aspetto in cui evidenziavo, che nonostante ciò, a mio avviso, in fatto di viabilità, i reggiani (comunque tanti sono rossi ,… piaccia o no..) hanno una buona capacità di amministrare la viabilità.
Ora mi sia consentito esprimere alcuni pareri. Il primo è che ritengo oramai sorpassate sul serio queste cose. E non son certo io che le tiro fuori, io rispondo. Poi, ritengo che Fascismo e Comunismo, siano estremamente analoghi. Per quanto riguarda la mia storia personale, ho motivi estremamente ragionevoli per essere anticomunista viscerale. E in libertà, credo che il Comunismo ( e NON i comunisti, preciso, prima di essere frainteso … ) sia uno dei mali del secolo appena passato. Una ideologia superba, astratta, contro natura. Chi segue, o ha seguito questa ideologia, sicuramente lo avrà fatto in buona fede. Ma, (..mi sia consentito, potrò esprimere liberamente il mi pensiero ?) mi pare che neghi l’evidenza. Non ammette la truffa, che (..sempre a mio avviso, ovviamente..) l’ideologia ha perpetrato a danno dei loro sederi..(oops … adesso qualcuno chiamerà in causa il povero Pignatti! ) Ad esempio, provate a chiedere ai compagni anziani di Limidi, e San Marino, cosa pensano della vendita delle Case del Popolo …
Po la resistenza, mica è stata solo rossa … Poi , tra le altre cose, chissà, se esistono in giro pedane da ballo costruite sopra cadaveri di Non-comunisti , magari neppure fascisti..( è solo una ipotesi, ovviamente..)
Infine, in tanti NON di sinistra, NON fascisti, saremmo estremamente stanchi di sentire cha a i buoni, stanno solo a sinistra. Concludo, chiedendo di non fare ricatti morali al curatore di questo blog, ( vedi commento Anonimo, senza firma “Come si fa dire che i rossi reggiani sono TUTTI (sic!) ex-fucilatori pci??? Pignatti ci sei??? ) , ma se qualcuno si sentisse offeso, o proprio, non ce la facesse a mandare giù quel che penso, e scrivo, me lo può far sapere in prima persona a boldrindavide@alice.it
Bye Bye.
Davide Boldrin

Davide Boldrin ha detto...

Questo week-end appena trascorso, non ho avuto tempo. Ero via da casa. Oggi ho avuto una giornata estremamente impegnativa. Quindi solo ora posso intervenire in merito a ciò che mi riguarda. Dunque. Ammetto l’esagerazione nel commento di cui la frase “ ..Tutti ex-fucilatori PCI..”. Non era mia intenzione fare di tutta un’erba un fascio. Sostituiamo “Tutti” con “Molti”. Inoltre, vero che per fucilatori intendevo chi ha sparato sul serio con i fucili, (si veda da dove è partita l’idea della famosa Amnistia proposta da Togliatti, e i commenti lasciati su questo blog…) ,ma anche chi le spara grosse … Noto che anche io sono entrato, a parere di alcuni, nel novero dei fucilatori … Poi si è sorvolato sull’ aspetto in cui evidenziavo, che nonostante ciò, a mio avviso, in fatto di viabilità, i reggiani (comunque tanti sono rossi ,… piaccia o no..) hanno una buona capacità di amministrare la viabilità.
Ora, mi sia consentito esprimere alcuni pareri. Il primo è che ritengo oramai sorpassate sul serio queste cose. E non son certo io che le tiro fuori, io rispondo. anche i post sul mio blog partono da fattori esterni. Poi, ritengo che Fascismo e Comunismo, siano estremamente analoghi. Per quanto riguarda la mia storia personale, ho motivi estremamente ragionevoli per essere anticomunista viscerale. E in libertà, credo che il Comunismo ( e NON i comunisti, preciso, prima di essere frainteso … ) sia uno dei mali del secolo appena passato. Una ideologia superba, astratta, contro natura. Chi segue, o ha seguito questa ideologia, sicuramente lo avrà fatto in buona fede. Ma, (..mi sia consentito, potrò esprimere liberamente il mi pensiero ?) mi pare che neghi l’evidenza. Non ammette la truffa, che (..sempre a mio avviso, ovviamente..) l’ideologia ha perpetrato a danno dei loro sederi..(oops … adesso qualcuno chiamerà in causa il povero Pignatti! ) Ad esempio, provate a chiedere ai compagni anziani di Limidi, e San Marino, cosa pensano della vendita delle Case del Popolo …
Poi la resistenza, mica è stata solo rossa … Poi , tra le altre cose, chissà, se esistono in giro pedane da ballo costruite sopra cadaveri di Non-comunisti , magari neppure fascisti..( è solo una ipotesi, ovviamente..)
Infine, in tanti NON di sinistra, NON fascisti, saremmo estremamente stanchi di sentire cha i buoni, stanno solo a sinistra. Concludo, chiedendo di non fare ricatti morali al curatore di questo blog, ( vedi commento Anonimo, senza firma “Come si fa dire che i rossi reggiani sono TUTTI (sic!) ex-fucilatori pci??? Pignatti ci sei??? ) , ma se qualcuno si sentisse offeso, o proprio, non ce la facesse a mandare giù quel che penso, e scrivo, me lo può far sapere in prima persona a boldrindavide@alice.it
Bye Bye.
Davide Boldrin

Anonimo ha detto...

HA RAGIONE PALUAN, E PER NON DIMENTICARE, DA WIKIPEDIA...............................

Il libro La Ce-ka - Il terrore bolscevico, pubblicato nel 1923 (ed. La promotrice), riferisce che il cannibalismo era commentato nella stampa e negli organi ufficiali russi:

« "I cadaveri umani già vengono usati come alimento... I parenti dei morti di fame sono costretti a mettere per il primo tempo dei piantoni presso le tombe... I fanciulli morti vengono fatti a pezzi e messi nella pentola". Così parla questo collaboratore [Antonoff Ovsenko] del ben noto Krylenko nella sua relazione ufficiale al Congresso dei Soviet. E ciò viene riprodotto dalla stampa ufficiale, nella quale da allora non cessano di esser pubblicati lunghi e dolorosi elenchi dei casi di cannibalismo provocato dalla fame, registrati ufficialmente. »


Gli archivi sovietici, aperti dopo il 1989, confermano queste testimonianze e anzi rivelano che il cannibalismo era molto più diffuso di quanto non si credesse: la Ceka istituì addirittura una commissione apposita per limitare il cannibalismo e il commercio di carne umana.

POI, SEMPRE PER NON DIMENTICARE

Nel 1979 in Cina viene emanata una legge per risolvere il problema della sovrappopolazione: “Legge eugenetica e protezione salute” questa legge prevede un duro regime di controllo delle nascite; una coppia in Cina deve avere un solo figlio, e avere una femmina è considerata quasi una maledizione, una sciagura, perché per una famiglia cinese avere una sola femmina significa vedere la propria dinastia estinguersi. In Cina spariscono oggi oltre due milioni di bambine, vengono uccise appena nascono, appena il loro corpicino nudo testimonia la loro condanna a morte : l’essere femmine.

DAI PALUAN, APRI ANCHE TU GLI ARCHIVI E DACCI ALTRI SPUNTI DI RIFLESSIONE

Giliola Pivetti ha detto...

Mi pare che siano richieste credenziali per poter affermare anche solo stralci di verità, perciò dico che ho avuto due zii partigiani.
Detto questo, non so quanto amore per la nazione ci fosse in Togliatti, le sue parole, dopo l'attentato furono "Raccomando la calma, attenzione al Partito".
La sua preoccupazione era che una rivolta e una conseguente repressione spazzassero via il PCI, non vi leggo altro.
In modo esplicito, da parte dei comunisti fino a pochi anni fa ho sempre sentito che la finalità di ogni gesto era per il partito e non per il paese. Anche fare quel tipo di volontariato che si faceva allora, e cioè costruire le case del popolo. Chissà, forse raccogliere un mosaico di singoli gesti reali potrebbe avvicinarci alla pacificazione più che le grandi affermazioni di principio.

salvatore ha detto...

Questa discussione era partita da una "lamentazione" che accusava il Consiglio comunale di occuparsi in modo superficiale e sciocco di argomenti storici importanti. Siccome ho fatto il consigliere e proprio da consigliere ho dovuto partecipare a queste discussioni, mi è facile farvi notare che la vostra discussione è proprio identica a quelle che si fanno nell'aula consiliare. E' proprio vero che la classe politica è sempre espressione della società.

Unknown ha detto...

Mi dissocio da Salvatore. Non tutte le voci sono uguali in questo dibattito.

Aggiungo che avendo riletto una dichiarazione del partigiano don Ivo Silingardi egli mi pare individuare come Resistenza ciò che fù per la libertà, errori -umani e inevitabili - compresi.
Il resto non andrebbe considerato Resistenza.

Quindi quando si parla di uccisioni di sacerdoti-deduco io, don Ivo non lo disse e non glielo farò certo dire io adesso -, inermi etc avvenuti dopo il 25 aprile '45 non si parla più di Resistenza, ma di qualcos'altro.

Davide Cattini

Salvatore ha detto...

Scusa Davide Cattini, ma perché ti dissoci? Mica stiamo insieme. Io ho espresso la mia opinione. Tu semmai sei in disaccordo con me, non approvi quello che penso, al contrario di me pensi, ma da cosa ti dissoci, che manco ci conosciamo?

Unknown ha detto...

Grazie per la costruttiva correzione (si può dire così?)

Ti prometto comunque che farò meglio in futuro.

Hai colto il senso del resto dell'intervento, o ritieni che dovrei spiegartelo con altre parole?

Con simpatia,
Davide Cattini

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Sara ha detto...
Per chi avesse comunque ancora dei dubbi

Dichiaro solennemente che io e Salvatore non "stiamo insieme", non "siamo mai stati insieme" e, per quel che mi riguarda, "non staremo mai insieme".

Un ilare e digressivo, Davide Cattini

Per tornare a bomba: Resistenza = ciò che fu per la libertà. Ciò che fu per altro che la libertà = non Resistenza, ma qualcos'altro.

Ri-Davide Cattini

Anonimo ha detto...

Grazie per il suggerimento, Anonimo

Salvatore ha detto...

La storia come "instrumentum regnii" è quella che permette di mantenere fitte le maglie del tessuto politico-antropologico di Carpi. La storia come "instrumentum regnii" è quella che usa chi quelle maglie vuole allargare. Siccome la questione posta da Paluan all'inizio del dibattito è puramente politica e strumentale, essa fa parte della storia come "instrumentum regnii". Che è la stessa cosa che periodicamente succede in Consiglio Comunale.

Anonimo ha detto...

rimaniamo in attesa della pubblicazione della seduta del consiglio comunale per fare l'analisi logica richiesta da paluan

i correttori di bozze

Anonimo ha detto...

E' su carpidiem il resoconto dell'adunata consigliare deplorata dal Paluan; chi l'ha redatto pare averci capito qualcosa

sull'inutilità aveva ragione Paluan

i correttori di bozze

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