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lunedì 8 novembre 2010

«Difendiamo chi produce ricchezza per la collettività» 
Un movimento civico-politico sta per affacciarsi in città. Si chiama 'Terre d'Impresa' e ha un'ambizione: unire gli imprenditori, pescando trasversalmente nei vari partiti, per dare vita a una forza che tuteli e promuova il desiderio di intraprendere attività economiche.  Tra i promotori di questa nuova forza c'è Roberto Benatti, consigliere Comunale del Pdl, consigliere provinciale della Lapam e consulenze aziendale di professione.  A Carpi ogni realtà è rappresentata da innumerevoli associazioni e liste: c'è davvero bisogno di un altro movimento?  «Il nostro obbiettivo - dice Benatti - è di dare vita a una lista civica che possa presentarsi alle prossime amministrative. C'è bisogno di dare voce ai cittadini che lavorano e rischiano in proprio creando ricchezza per tutta la collettività. A Soliera, ad esempio su 15mila abitanti ci sono 6mila partite Iva. A Carpi sono oltre 20 mila. Nonostante il ruolo determinante degli imprenditori nella società, è sotto gli occhi di tutti che sono vessati da regole burocratiche assurde e da scelte politiche spesso miopi».  Dica la verità, vi siete ispirati ad Alleanza per Carpi...  «Non nego che l'esperimento della Pivetti abbia avuto successo, ma quella è una formazione che è principalmente contro: contro la Giunta, contro la Fondazione... Noi vogliamo essere propositivi, in concreto, per ottenere risultati visibili».  Ad esempio?  «Lei lo sa che avviare un'attività o operare nel settore edile prevede adempimenti burocratici e spese totalmente diversi a seconda del Comune scelto? Un imprenditore, ad esempio, voleva cambiare destinazione d'uso a un capannone a Carpi. Il Comune gli ha chiesto una cifra talmente alta che ha preferito spostare la nuova attività imprenditoriale a Soliera. Ecco, noi, tra l'altro, vogliamo combattere queste ed altre aberrazioni».  Quindi Terre d'Impresa non sarà solo locale?  «Siamo intenzionati a creare un movimento sovracomunale che abbracci le Terre d'Argine. Ci presenteremo alle prossime amministrative di Novi: sarà il primo banco di prova».  Quindi, da parte sua, addio al Pdl?  «Io sono e resto un uomo di destra, ma è vero che il Pdl sta declinando. I dissensi interni, vedi il caso Bertolini-Giovanardi, minano la capacità del partito di agire seriamente a livello locale. Ma anche negli altri partiti non va meglio. Così abbiamo già avuto adesioni trasversali da imperenditori attualmente iscritti al Pd e alla Lega».

Rino Filippin  su Gazzetta di Modena

6 commenti:

Ivan Illich ha detto...

Io sentivo tanto la mancanza di un nuovo movimento politico a Carpi... e ormai non ci dormivo più la notte...
Qualcosa mi dice che tutto questo proliferare di partiti, movimenti, correnti e spifferi vari andrà a tutto vantaggi di noi disertori...
Taurasi mi invita a scrivere cose sensate... ma... chissà... Una percentuale del 40% di non votanti forse può non avere un senso (giusto per dargli ragione), ma un SIGNIFICATO forse sì...
Meditate politici, meditate.
Il cambiamento non verrà dalla POLIS, ma dal PATHOS (inteso come entusiasmo, passione).

Anonimo ha detto...

ma è vero? o è una bufala come il gruppo costituito sempre da Benatti al bar in consiglio comunale e sciolto in giorno dopo davanti a un cappuccino?

Anonimo ha detto...

Ok, facciamo finta per un istante di non aver letto dell'intenzione di mettere in piedi un nuovo soggetto politico locale e ragioniamo su una cosa seria.
Solo al sottoscritto pare strano che a Carpi vi siano 20.000 partite IVA? Su 64.000 abitanti compresi neonati e pensionati?
La sola Italia ha più partite Iva di Francia e Germania messe insieme... ma secondo voi può aver senso una cosa del genere?
Anche aldilà delle finte partite Iva (fenomeno tipicamente italico), ci possiamo poi meravigliare di non essere più competitivi a livello globale se ci presentiamo sui mercati con decine di migliaia di microaziende che non hanno risorse per fare ricerca e investimenti?
Io capisco il fatto che sia preferibile avere una propria attività piuttosto che lavorare "sotto padrone", ma ragazzi, non è che tutti possiamo avere un'azienda...
In conclusione, vi pare normale che a Carpi e Soliera un cittadino su tre abbia una partita Iva??? E per quanto potrà durare ancora, prima di andare tutti in fallimento?

Anonimo ha detto...

...ma soprattutto può essere Benatti il rappresentante delle partite IVA locali??? Ma per favore...

Anonimo ha detto...

finalmente se ne parla (sarà un caso anche in edicola).
Ci sarà uno con il coraggio di dire che le partite iva sono dei lavoratori come gli altri, che non sono degli evasori, a volte sono p.iva mascerate, non hanno la cassa integrazione e nemmeno la mobilità, devono assicurare tutto (anche i mancati pagamenti), non hanno un sindacato, i figli sono in coda all'asilo, ....
SONO LAVORATORI
Enrico

Anonimo ha detto...

Ma chi ha mai detto che non sono lavoratori? Il problema è per quanto tempo ancora...

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