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martedì 16 novembre 2010
12:54 |
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Comunicato stampa
Diritto alla cura per tutti, vera sicurezza per tutti
Fra i cascami del demagogico e razzista "pacchetto sicurezza" del 2009, che ha seminato molta insicurezza fra le persone straniere ma non ha accresciuto di una virgola il senso di sicurezza per gli italiani, c'era il rischio che le persone non in regola con il permesso di soggiorno, smettessero di recarsi al Pronto Soccorso per paura di essere identificate e segnalate alla questura come "clandestini".
La conseguenza prima di questa genialata era di mettere a rischio la salute e la vita di migliaia di persone, non in regola dal punto di vista "formale", ma ampiamente "usate" dal nostro sistema produttivo.
La seconda conseguenza era ed è una diminuzione della vigilanza sanitaria su patologie anche gravi e trasmissibili, quindi un danno a tutta la collettività.
Nonostante le comunicazioni che si sono succedute e l'impegno di tanti sanitari ad informare le persone straniere che non c'era e non c'è nessun obbligo di legge relativo all'identificazione di clandestini da parte del personale sanitario, l'aumento della diffidenza verso le strutture sanitarie da parte delle persone senza permesso di soggiorno è un dato reale.
A questo proposito, il cartello esposto presso il Pronto Soccorso di Carpi, che recita " all'attenzione di tutti gli utenti del pronto soccorso - Al momento dell'accettazione da parte del personale infermieristico verrà richiesta l'esibizione di un documento identificativo valido e tessera sanitaria con codice fiscale. Grazie per la collaborazione " rischia di aggravare questa situazione.
Siamo convinti che non sia nella volontà della Direzione Sanitaria assumere comportamenti discriminatori o lesivi del diritto di cura che spetta a tutte le persone, ma quel cartello rischia di suonare minatorio per le persone non in possesso di permesso di soggiorno, che potrebbero rinunciare a rivolgersi alla struttura pur essendo minacciate da un grave rischio per la loro salute e di chi gli sta intorno.
Per questi motivi, abbiamo depositato oggi un odg, per riprendere il dibattito pubblico sugli effetti reali del delirio sicuritario imposto dalla Lega e dalla destra italiana con quella legge e per invitare la direzione sanitaria a rimuovere quel cartello dal Pronto Soccorso.
Carpi, 16/11/10
Oggetto : Proposta di mozione per la richiesta alla Direzione Sanitaria di rimozione della comunicazione apposta in bacheca riguardante l'identificazione delle persone necessitanti di cure
Vista la comunicazione presente nella bacheca del pronto soccorso dell'ospedale di Carpi che contiene il seguente testo : " all'attenzione di tutti gli utenti del pronto soccorso - Al momento dell'accettazione da parte del personale infermieristico verrà richiesta l'esibizione di un documento identificativo valido e tessera sanitaria con codice fiscale. Grazie per la collaborazione "
Considerato che tale comunicato potrebbe indurre cittadini/e che non fossero in possesso di tale documentazione a non servirsi del servizio di pronto soccorso anche in presenza di gravi patologie, per la paura di conseguenze giudiziarie derivanti dalla propria condizione
Considerato che questa conseguenza è in contrasto non solo col principio di umanità ma anche con la natura stessa del servizio sanitario e della professione medica (giuramento di Ippocrate)
Ritenuto anche che la direzione sanitaria abbia permesso l'affissione del comunicato non valutando pienamente le possibili conseguenze che ne potrebbero derivare e quindi senza la volontà esplicita di produrre le suddette conseguenze
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CARPI
Invita la direzione sanitaria dell'Ospedale di Carpi a rimuovere il comunicato in oggetto
Lorenzo Paluan
Gruppo Consiliare
Lista Civica Carpi a 5 Stelle beppegrillo.it
Partito della Rifondazione Comunista
Diritto alla cura per tutti, vera sicurezza per tutti
Fra i cascami del demagogico e razzista "pacchetto sicurezza" del 2009, che ha seminato molta insicurezza fra le persone straniere ma non ha accresciuto di una virgola il senso di sicurezza per gli italiani, c'era il rischio che le persone non in regola con il permesso di soggiorno, smettessero di recarsi al Pronto Soccorso per paura di essere identificate e segnalate alla questura come "clandestini".
La conseguenza prima di questa genialata era di mettere a rischio la salute e la vita di migliaia di persone, non in regola dal punto di vista "formale", ma ampiamente "usate" dal nostro sistema produttivo.
La seconda conseguenza era ed è una diminuzione della vigilanza sanitaria su patologie anche gravi e trasmissibili, quindi un danno a tutta la collettività.
Nonostante le comunicazioni che si sono succedute e l'impegno di tanti sanitari ad informare le persone straniere che non c'era e non c'è nessun obbligo di legge relativo all'identificazione di clandestini da parte del personale sanitario, l'aumento della diffidenza verso le strutture sanitarie da parte delle persone senza permesso di soggiorno è un dato reale.
A questo proposito, il cartello esposto presso il Pronto Soccorso di Carpi, che recita " all'attenzione di tutti gli utenti del pronto soccorso - Al momento dell'accettazione da parte del personale infermieristico verrà richiesta l'esibizione di un documento identificativo valido e tessera sanitaria con codice fiscale. Grazie per la collaborazione " rischia di aggravare questa situazione.
Siamo convinti che non sia nella volontà della Direzione Sanitaria assumere comportamenti discriminatori o lesivi del diritto di cura che spetta a tutte le persone, ma quel cartello rischia di suonare minatorio per le persone non in possesso di permesso di soggiorno, che potrebbero rinunciare a rivolgersi alla struttura pur essendo minacciate da un grave rischio per la loro salute e di chi gli sta intorno.
Per questi motivi, abbiamo depositato oggi un odg, per riprendere il dibattito pubblico sugli effetti reali del delirio sicuritario imposto dalla Lega e dalla destra italiana con quella legge e per invitare la direzione sanitaria a rimuovere quel cartello dal Pronto Soccorso.
Carpi, 16/11/10
Oggetto : Proposta di mozione per la richiesta alla Direzione Sanitaria di rimozione della comunicazione apposta in bacheca riguardante l'identificazione delle persone necessitanti di cure
Vista la comunicazione presente nella bacheca del pronto soccorso dell'ospedale di Carpi che contiene il seguente testo : " all'attenzione di tutti gli utenti del pronto soccorso - Al momento dell'accettazione da parte del personale infermieristico verrà richiesta l'esibizione di un documento identificativo valido e tessera sanitaria con codice fiscale. Grazie per la collaborazione "
Considerato che tale comunicato potrebbe indurre cittadini/e che non fossero in possesso di tale documentazione a non servirsi del servizio di pronto soccorso anche in presenza di gravi patologie, per la paura di conseguenze giudiziarie derivanti dalla propria condizione
Considerato che questa conseguenza è in contrasto non solo col principio di umanità ma anche con la natura stessa del servizio sanitario e della professione medica (giuramento di Ippocrate)
Ritenuto anche che la direzione sanitaria abbia permesso l'affissione del comunicato non valutando pienamente le possibili conseguenze che ne potrebbero derivare e quindi senza la volontà esplicita di produrre le suddette conseguenze
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CARPI
Invita la direzione sanitaria dell'Ospedale di Carpi a rimuovere il comunicato in oggetto
Lorenzo Paluan
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Lista Civica Carpi a 5 Stelle beppegrillo.it
Partito della Rifondazione Comunista
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5 commenti:
Ehm... veramente io per andare dal dentista devo andare all'ospedale di Suzzara (ablazione tartaro a 12 euro!), nella Berlusconiana e Formigoniana Lombardia, poichè nella Demotragica Emilia Rossa non mi è permesso...
Io non ci capisco più niente...
Ieri sulla stampa la replica dell'ASL:
"Ospedale Carpi: l’assistenza è garantita a tutti, indipendentemente dalla presentazione di un documento d’identità.
Spiace constatare che una procedura diretta esclusivamente a ridurre i possibili errori di inserimento dati al momento dell’accesso al Pronto Soccorso sia stata letta, in modo improprio, come una scelta che possa in qualche modo rendere meno agevole l’utilizzo dei servizi sanitari, sino a spaventare alcune categorie di utenti.Al riguardo si chiarisce che il cartello, solo in lingua italiana, ha lo scopo di favorire la corretta applicazione di un iter che consente di disporre di dati anagrafici certi e di non commettere errori di identificazione che potrebbero avere ripercussioni negative, ad esempio sulla corretta attribuzione di accertamenti diagnostici successivi. Da aggiungere che la presenza del codice a barre sulla tessera sanitaria ha anche il vantaggio di ottenere un notevole risparmio di tempo a tutto vantaggio dell’assistenza ai pazienti. La finalità della procedura è in modo inquivocabile confermata da un altro cartello, posto a fianco del precedente, che specifica che chi lo desidera può, per ragioni di privacy, non fornire alcun dato anagrafico, semplicemente comunicandolo al momento dell’accettazione.
L’Azienda Usl di Modena evidenzia quindi che il Pronto Soccorso garantisce a tutti l’assistenza, senza che ciò sia vincolato alla presentazione di un documento d’identità, regola che peraltro vale sempre e comunque, qualunque sia la nazionalità della persona che chiede di essere visitata.
Sarà in ogni caso cura dell’Azienda Usl fornire tutte le notizie necessarie affinché la richiesta avanzata trovi adeguate risposte nelle sedi istituzionali per dare a tutti la possibilità di fare le proprie valutazioni."
Mai messo in dubbio la correttezza degli operatori sanitari dell'AUSL. Semplicemente quel cartello mi è stato segnalato come potenzialmente "dissuasivo" per chi non è in possesso di documenti (vagli poi a spiegare, alla persona senza permesso di soggiorno, le nostre pippe sulla privacy del cartello a fianco...).
Nessuna polemica e nessuna critica, giusto un invito a evitare fraintendimenti, dopo il can can che c'è stato l'anno scorso causato dal pacchetto (in)sicurezza
Non l'ho micca visto Paluan raccogliere le firme in piazza e davanti al Ramazzini ai tempi del paventato divieto di cura per i "clandestini".....
Anche io a lei non l'ho mica mai vista in assoluto, se questo può essere un argomento...
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