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ORGOGLIO E PREGIUDIZIO. Martedì 5 dicembre, Supercinema: presentazione ufficiale del nuovo Statuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Bella gente in platea, l’intero Consiglio d’Amministrazione sul palco. Ospite d’onore, testimone d’eccezione, Giuseppe De Rita. Articolato discorso del Presidente (Leo Goldoni), quattro frasi di circostanza del Sindaco e del Vescovo (particolarmente stentate, queste ultime), poi la parola passa al Segretario Generale del Censis, qui chiamato, come d’uso, a celebrare, a impreziosire l’evento. Il tono è pacato, da “curiale romano”; l’atteggiamento è sereno, un tantino supponente; il ragionamento vola alto, cavalca l’utopia… Il contenuto che via via prende corpo è ben presto scioccante. Eccolo, in sintesi estrema: “Fuori (dal Consiglio d’Indirizzo, n.d.r.) i portatori d’interesse reale (Università, Diocesi, volontariato, ecc.)” e “In una Fondazione retta da un tale Statuto, io non entrerei!” Il pubblico (impreparato) plaude, salvo manifestare, subito dopo, il timore che possa interrompersi l’attuale, consolidato meccanismo di elargizioni… Tra gli ammutoliti Consiglieri, il solo Giorgio Giacon ricorda i vincoli di legge, illustra le ragioni delle scelte operate, difende l’onore della nostra comunità. In un futuro prossimo, la Fondazione avrà ancora bisogno di lui.