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sabato 2 maggio 2009
Roberto Andreoli
Operare affinché le aziende riescano a superare questa congiuntura significa anche porre attenzione al lavoro e alle famiglie. “Se - afferma Roberto Andreoli - è ipotizzabile che, per un certo periodo, il nostro distretto non ricercherà manodopera fuori dai propri confini, sarà indispensabile dare vita ad una struttura che si occupi della gestione e valorizzazione degli spazi che ruotano attorno al rinnovato Castello dei Pio, creando attrattiva per investitori, visitatori e quindi posti di lavoro”.
Enrico Campedelli
Dobbiamo assumere come priorità l’economia e il lavoro, in modo da favorire il sostegno del credito all’impresa locale, creare maggiori opportunità di lavoro e intrapresa, individuare ogni possibile risorsa da mettere in campo per garantire la tenuta del sistema economico e sociale. È necessario operare per coniugare crescita, innovazione ed equità sociale e investire sullo sviluppo economico, sociale, civile, culturale e turistico della città, arginando gli effetti della crisi internazionale.Insieme al sostegno alle tradizionali vocazioni del distretto, dobbiamo valorizzare le specializzazioni e le eccellenze presenti nell’economia locale per promuovere processi di innovazione e di generazione di nuove traiettorie di sviluppo che arricchiscano il sistema produttivo locale, ampliandone la differenziazione interna.

“Gli enti locali devono continuare a sostenere le imprese, le famiglie e le eccellenze della città, investendo sul capitale umano e sulla qualificazione delle imprese. Questa crisi c’è, è reale, ma è solo investendo che si può mantenere un’alta qualità della vita, perché la crisi non ci sarà per sempre, e quando passerà, solo le realtà meglio attrezzate riusciranno a riprendersi più velocemente. L’obiettivo che ci si deve porre adesso è la creazione di reali posti di lavoro di “qualità”, all’interno di un contesto di crescita sostenibile, con particolare attenzione ai giovani e alle donne. Le difficoltà dell’industria dell’abbigliamento colpiranno in particolare l’occupazione femminile, sarà quindi importante attivare politiche orientate al mantenimento del tasso di occupazione delle donne. I due cardini dello sviluppo locale, rappresentati, da un lato, dai lavoratori e, dall’altro, dalle filiere di piccole e medie imprese, devono essere al centro delle politiche di intervento. Sostenendo gli uni e gli altri nel miglioramento della capacità creativa, di innovazione e di iniziativa. In termini di politiche, si propone di favorire il rafforzamento delle imprese più competitive, il riposizionamento di una parte delle imprese su segmenti di mercato a maggiore valore aggiunto e su nuovi mercati di sbocco, l’attrazione e il sostegno allo start up di imprese ad elevato contenuto di conoscenza, sia nel manifatturiero che nei servizi”

Lavoro
Proponiamo a livello locale una task-force con il compito di promuovere insieme con le forze politiche e sociali presenti sul territorio iniziative a tutela dell’occupazione, del reimpiego e misure di sostegno al reddito delle persone e delle famiglie (microcredito per le imprese, allargamento degli ammortizzatori sociali, tariffazione sociale). (programma Sinistra per Carpi)
Deanna Guidi
Osservando i dati della provincia di Modena e di Carpi, risulta evidente il ricorso sempre più frequente al lavoro atipico, saltuario, sommerso, co.co.co e quant’altro la legge del profitto cieco trova purtroppo all’interno del vasto mondo dello sfruttamento brutale di manodopera che colpisce non più solo extracomunitari, clandestini o giovani al primo impiego, ma sempre più aree di lavoro specializzato, competenze e creatività intellettuali.Si è venuto a creare anche nella nostra realtà un tappeto esteso di angosce e frustrazioni in ogni fascia d’età lavorativa. Ma quel che ci appare deleterio anche per la qualità del prodotto è che gli enti pubblici siano saliti con entusiasmo, in nome di un malinteso e niente affatto scontato risparmio della spesa pubblica, sul carrozzone del lavoro atipico non garantito, non solo nell’ambito dei lavori più semplici ma anche in ambito sociale e socioassistenziale, laddove maggiore dovrebbe essere la motivazione del personale per la delicata tipologia della propria prestazione:un insieme di precari sulla linea della stentata sopravvivenza si occupa di assistenza a fasce deboli della società, a rischio costante di finire essi stessi nella situazione del disagio economico ed esistenziale.
Lorenzo Paluan
Lotta al precariato
Il comune deve invertire l’attuale tendenza a esternalizzare i propri servizi, perché così facendo contribuisce ad allargare la platea di lavoratori poco tutelati e poco retribuiti, anche in funzioni delicatissime quali l’educazione dei nostri figli o la cura dei nostri anziani.
Per i servizi e opere per i quali si renda necessario l’appalto, dovranno esssere adottati criteri premianti per le aziende che garantiscono posti di lavoro stabili ed equamente retribuiti e non ricorrano a pratiche di subappalto

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