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venerdì 1 maggio 2009
14:44 |
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Roberto Andreoli
Credo che zero rifiuti sia obbiettivo un pò arduo. Riduzione e semplificazione della raccolta questo si. Benchè riciclare sia una pratica da implementare il più possibile è anche vero che non dobbiamo essere succubi dei nostri rifiuti. Pertanto il porta a porta è da rivedere nelle modalità di raccolta: più passaggi nella settimana; migliore servizio nella raccolta degli ingombranti, ecc. Per la tariffa vale lo stesso discorso dell'acqua. A Carpi la tariffa cresce mediamente del 2,5-3% ogni anno per tutti, metre molto pochi fanno il porta a porta; a Novi di Modena è calata dell'1% lo scorso anno e quest'anno di poco senza il porta a porta ma con una quota di differenziata più alta di Carpi.Enrico Campedelli
Incrementare i passaggi nel porta a porta semplificando la raccolta e garantendo più decoro sulle strade.
L’incremento della raccolta differenziata ha avuto un ottimo livello di realizzazione con il Porta a Porta. Quando sarà esteso a tutto il Comune, si potrà pensare di sperimentare la tariffa puntuale (meno rifiuti consegni meno paghi), consentendo ai cittadini più virtuosi di risparmiare.Lorenzo Paluan
Grazie all’introduzione del porta a porta, siamo al 54% della raccolta differenziata, ad un passo dai parametri previsti dal piano provinciale di smaltimento rifiuti, che prevede che i comuni con più di 16mila abitanti, raggiungano il 55%: prima dell’inizio del porta a porta non riuscivamo a superare il 38%.
Portare al 100% la raccolta differenziata, con Aimag (acqua, gas e rifiuti) la cui proprietà resti a maggiornaza pubblica dei comuni (programma Idv)
Il territorio è la principale risorsa del futuro. Il modello competitivo globale vuole il dominio dello sviluppo economico su quello sociale, costi quel che costi sul piano della sostenibilità ambientale. Sinistra per Carpi propone uno sviluppo socialmente responsabile promuovendo: l’obiettivo strategico dell’Opzione Rifiuti Zero, per questo è necessario estendere su tutto il territorio comunale la raccolta differenziata porta a porta.
Obiettivo zero rifiuti e progressiva riduzione della tariffa per i cittadini.
La tariffa dei rifiuti deve essere calcolata in modo puntuale in modo da premiare i cittadini e le imprese virtuose che separano e riducono i propri rifiuti, adottando tutte le iniziative necessarie come Comune e AIMAG per raggiungere l’obiettivo “Rifiuti Zero”.
Anche sul porta a porta vanno fatte due considerazioni, una "storica" e una che riguarda il futuro.
La raccolta porta a porta è senza'altro uno dei pochi punti di merito del comune rispetto al resto di provincia e regione, ma non nasce dalla volontà degli amministratori PD, nasce dal fatto che nel 2002 ci fu una sollevazione popolare contro la proposta di fare un inceneritore a Fossoli e chi allora contrastava l'inceneritore (fra i quali molti dei candidati delle due liste che mi sostengono e il sottoscritto), si sentirono dire, allora, che il porta a porta non poteva funzionare in realtà "grandi" come Carpi.
Poi, obbligati e con un ritardo di cinque anni, hanno cominciato e oggi si beano dei risultati ottenuti.
Sul come il porta a porta sia stato realizzato: a parte il ritardo nell'avvio, c'è una cosa che non torna a Carpi. I comuni che la fanno bene, sono in grado di applicare ai cittadini una tariffa puntuale sull'indifferenziato, abbassando le tariffe in modo sostanzioso per famiglie e imprese "virtuose", perchè, come dicevamo nel 2002, con il porta a porta si risparmia un sacco di soldi rispetto al conferimento in discarica o agli inceneritori.
A Carpi questo non succede ed è l'esempio tipico che uno strumento nuovo messo in mano ad un'amministrazione culturalmente vecchia (vale su questo argomento come su tutti gli altri capitoli ambientali),non possa dispiegare tutti i suoi potenziali benefici.
Infine, pochissimo è stato fatto su politiche di riduzione dei rifiuti (bene il togliere le bottiglie di plastica dalle mense, ma poi?). Diverse amministrazioni puntano a piani definiti "Rifiuti zero".
Di sicuro, non sono politiche che potrebbero interessare al potenziale nuovo socio di AIMAG, HERA, che fa affari d'oro bruciando i rifiuti, grazie ai contributi pagati da tutti i cittadini sulle bollette energetiche (i famosi e famigerati CIP6).
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3 commenti:
Carpi è una delle poche realtà che ha avviato il porta a porta sui rifiuti. Io penso sia la decisione politica più lungimirante adottata dall’amministrazione uscente e sta dando risultati sensazionali (tra il 55 e il 60% di rifiuti riciclati: la cosa non ha eguali). Dobbiamo proseguire ed estendere anche ad altre zone.
-l'opzione rifiuti zero vera non esiste, ci sarà sempre qualcosa, poco o tanto a seconda di come la produzione dei beni e la loro distribuzione si muovono, a residuare da smaltire, in discarica o inceneritore, e non lo dico solo io, ma anche i paesi europei e non solo che sono più avanti
-il porta a porta ce l'abbiamo, va sviluppato anche dove non l'abbiamo ancora, e occorre incentivare i cittadini anche per le 'piccole cose'(come ad es. il lavaggio dei contenitori per quelli che abitano in condominio, o le multe da elevare sempre ai condomini, o come evitare che chi ha comportamenti maleducati possa non essere sanzionato, ecc.ecc.); da lì, passare alla tariffa rifiuti puntuale significa sforzi notevoli per pesature, o sacchi con codice a barre, o altre diavolerie, che anche i nostri cugini altoatesini, o veneti, o dell'area milanese, hanno usato e stanno anche in parte abbandonando, ma non dobbiamo fermarci e usare la fantasia in modo applicabile
-ma per avere un vero recupero dei materiali raccolti in modo differenziato, occorre che il rifiuto sia 'pulito' e servono impianti di trattamento come si deve (in regione, come anche nel resto del nord italia, purtoppo gli scarti post raccolta diff.ta sono pari al 10-12%, e questo va evitato se si vuole avvicinare la riduzione dei rifiuti...ma occorre lavorare alla fonte, e cioè comprare detersivi alla spina e usarne pochi, ridurre gli imballi, convincere i produttori e la distribuzione che fa risparmiare anche loro... e poi, se mi è consentito, basta resistere e ''(i famosi e famigerati CIP6)'' finiranno, dato che ormai sono solo sugli inceneritori delle aree commissariate del centro sud.
Sostenere che l'opzione "rifiuti zero" non esiste ormai equivale a dire che è il sole a girare intorno alla terra. Mi rendo che il PD sui rifiuti ha ben altre necessità (cioè quelle di trovare abbastanza rifiuti per alimentare tutti gli inceneritori che sta costruendo o potenziando) ma ormai ci sono città e regioni di tutto il mondo che si organizzano per quell'obiettivo. Varese, Monza, Novara, Treviso, Asti, con la raccolta domiciliare differenziano l'85% dei rifiuti, da anni fanno pagare di più a chi differenzia meno e la loro bolletta è più bassa della nostra, saranno mica più furbi di noi! Per quanto riguarda il residuo che, come dice Lei "ci sarà sempre", dovrebbe sapere che a Vedelago (TV) funziona un impianto che recupera anche quella frazione senza alcuna combustione.
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