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mercoledì 13 maggio 2009

GAZZETTA DI MODENA
«Carpi e Pietri, matrimonio da fare»
E’ un ‘matrimonio’ che la giunta Campedelli caldeggia da tempo e ora che la Pietri Calcio è stata premiata con la promozione in serie D, l’auspicio diventa pubblico. «Noi ci auguriamo - dice l’assessore D’Addese - che la neopromossa e il Carpi Calcio si fondano in un’unica società. Sarebbe una scelta giusta sia per i carpigiani che hanno fame di calcio». Un progetto che condivide anche il candidato del centrodestra Roberto Andreoli: «Due campanili non servono: bisogna puntare in alto». Una fusione, quella tra il Carpi Calcio e la Dorando Pietri, che sindaco e assessore allo Sport auspicano da tempo. Anche quando la neopromossa in D scalava la classifica e non era certa di arrivare nel campionato in cui milita la squadra portacolori della città, gli ambienti politici guardavano con favore a una unica squadra carpigiana di alto livello. Ora che entrambe le formazioni potrebbero farsi la guerra nello stesso campionato, il Comune esce allo scoperto e lancia l’augurio: «Magari le due società trovassero l’accordo per la fusione! Ne guadagnerebbe di certo gli appassionati». Secondo l’assessore D’Addese vi è anche un altro buon motivo per questa operazione: «L’unione fa la forza - dice - anche in termini economici. E di questi tempi il fatto di poter concentrare più sponsor su un’unica squadra sicuramente garantirebbe maggiori probabilità di successo e visibilità nel campionato». E le società? Come abbiamo già riportato nei giorni scorsi sulle pagine dello sport, le perplessità da parte dei dirigenti sportivi delle due squadre non mancano. C’è chi dice che avrebbe tutto da guadagnarci il Carpi, visto il solido sponsor che sostiene la Pietri. Si tratta ovviamente di voci che per ora attendono di essere confermate. Poi il sindaco uscente Enrico Campedelli: «Ci abbiamo provato due anni fa a creare le condizioni per la fusione tra le due società sportive, ma non c’è stato seguito. Ora dico solo: se son rose fioriranno. Noi continuiamo comunque a restare vicino alle due squadre e ai loro dirigenti e tecnici. E se non si uniranno vorrà dire che andremo a vedere il derby in serie D». In questo caso il calcio poi mette d’accordo anche i politici locali. Roberto Andreoli, candidato sindaco del Pdl commenta: «Sarebbe una scelta giusta. E’ una strategia che noi sosteniamo da anni: 2 campanili non servono. Meglio una squadra sola in grado di salire di serie e di catturare sponsor più importanti». (rino filippin)

GAZZETTA DI MODENA
Le ardite deduzioni del sindaco Campedelli
Sono positivamente sorpreso dall’impegno assunto dal sindaco Campedelli, con l’articolo del 9 maggio sui giornali locali, dove deduce che la stilista Anna Molinari, apprezzando i restauri di palazzo Pio e i rifacimenti di corso Pio, Fanti e piazza Garibaldi, lo sosterrebbe col voto al Pd alle elezioni. Non risultando nessuna dichiarazione della stilista di tale propositi, si può dedurre che la maldestra strumentalizzazione derivata da semplici e comuni frasi di buonsenso abbia evidenti fini elettorali? Da questa ardita deduzione si potrebbe altrettanto concludere che tutti i cittadini che condividono l’apprezzamento dei risultati in corso, attesi dalla città intera da almeno trentanni, voteranno in egual modo lui. Mi permetto di ricordare che io stesso negli anni passati ho realizzato vari progetti a Carpi e all’estero in collaborazione con Anna Molinari, sempre molto attenta ai problemi della nostra città. Questi progetti sviluppavano ad alto livello i rapporti tra arte, moda e territorio e nonostante i grandi successi non hanno mai avuto seguito. Come i suoi predecessori Campedelli ha rinunciato a tutti i progetti culturali ad alto profilo che aveva enunciato e che avrebbero contribuito a fare di Carpi davvero una città dell’arte e della cultura contemporanea. Campedelli continua a gestire Carpi con una modalità ideale di restaurazione e conservazione museale. Al di là del recupero architettonico egli persegue una politica culturale di basso profilo fatta di una miriade di tanti eventi di piccola dimensione (vedi Carpi Estate) che mi ricordano tanto il modello della Festa dell’Unità, che pur ricca di positive capacità aggregative, non può sostituire l’indispensabile necessità di innovativi progetti di grande respiro. Adolfo Lugli Candidato Alleanza per Carpi

1 commenti:

carpizeronove ha detto...

Finalmente un tema bipartisan che mette d'accordo Campedelli e Andreoli: il calcio!

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