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sabato 17 ottobre 2009
Mi piace l'editoriale di Giovanni De Mauro su Internazionale. Spero che possa ispirare i nostri dibattiti.
"Il direttore del Corriere della Sera ha ragione quando scrive che i giornali non sono un partito, ma non per questo dev'essere accusato di stare dalla parte di Berlusconi. Il fondatore di Repubblica ha ragione quando dice che certe volte bisogna schierarsi, ma non per questo dev'essere accusato di volere il sangue degli avversari. I due più importanti quotidiani nazionali hanno grandi responsabilità nell'imbarbarimento del confronto politico, ma chi lo dice non dovrebbe essere rimproverato di voler mettere il bavaglio ai giornalisti. La stampa straniera ha ragione quando si stupisce che gli italiani votano ancora per il centrodestra, ma non per questo dev'essere accusata di voler sputtanare l'Italia. A volte però anche la stampa straniera usa pigri stereotipi per parlare dell'Italia, e se lo si fa notare non per questo si può essere definiti campanilisti. Perfino Berlusconi ha ragione quando afferma che non ha più di fronte una vera opposizione, e riconoscere che ha ragione non significa essere voltagabbana o disfattisti. In poche parole, dovrebbe essere possibile continuare a ragionare sui fatti senza per questo essere inchiodati a una tesi o alla sua antitesi. - Giovanni De Mauro"
"Il direttore del Corriere della Sera ha ragione quando scrive che i giornali non sono un partito, ma non per questo dev'essere accusato di stare dalla parte di Berlusconi. Il fondatore di Repubblica ha ragione quando dice che certe volte bisogna schierarsi, ma non per questo dev'essere accusato di volere il sangue degli avversari. I due più importanti quotidiani nazionali hanno grandi responsabilità nell'imbarbarimento del confronto politico, ma chi lo dice non dovrebbe essere rimproverato di voler mettere il bavaglio ai giornalisti. La stampa straniera ha ragione quando si stupisce che gli italiani votano ancora per il centrodestra, ma non per questo dev'essere accusata di voler sputtanare l'Italia. A volte però anche la stampa straniera usa pigri stereotipi per parlare dell'Italia, e se lo si fa notare non per questo si può essere definiti campanilisti. Perfino Berlusconi ha ragione quando afferma che non ha più di fronte una vera opposizione, e riconoscere che ha ragione non significa essere voltagabbana o disfattisti. In poche parole, dovrebbe essere possibile continuare a ragionare sui fatti senza per questo essere inchiodati a una tesi o alla sua antitesi. - Giovanni De Mauro"
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1 commenti:
Condivido pienamente.
Un rabbino fu avvicinato da un uomo che gli sottopose un suo punto di vista. Il rabbino gli disse:"Hai ragione". Allora il rabbino fu avvicinato dal nemico dell'uomo e anch'egli gli sottopose il suo punto di vista.Il rabbino gli disse :"Hai ragione".Un terzo uomo che aveva ascoltato chiese al rabbino come poteva essere che avessero ragione tutti e due,e il rabbino rispose:"Hai ragione anche tu".
In effetti le cose hanno tante sfaccettature e la politica non è abituata a vederle.
Fatte le dovute proporzioni col rabbino,anch'io modestamente come consigliera di minoranza mi trovo spesso col mio gruppo a esaminare un problema cercandone l'oggettività al di là degli schemi.
Quando questo si traduce in un voto in Consiglio comunale, vengo puntualmente avvicinata dai miei ex compagni che mi chiedono spiegazioni,oppure dai miei nuovi amici che pure mi chiedono spiegazioni. Il tutto in modo molto bonario,intendiamoci. Però a dimostrazione del fatto che "IL PARTITO" imprime un segno da cui è difficile prescindere, e le etichette usate dai giornalisti o da chiunque sono una gran comodità.
Saluti
Giliola Pivetti
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