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martedì 26 gennaio 2010
17:38 |
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Sei mesi fa iniziava per me una attività nuova : Consigliere comunale in una lista civica denominata Alleanza Per CARPI.
Ero entrato poche volte nel Palazzo Scacchetti e comunque mai ai piani superiori.
Meno male che incontro il dott Masini che mi dà il benvenuto muovendo appena i baffi; e la Miriam Ronchetti che mi abbraccia come si fa tra vecchi amici.
Sbatto contro il Sindaco: chiedo scusa e dico di non averlo visto. Mi guarda giustamente incredulo!
Poche settimane prima, in Campagna Elettorale,non aveva lesinato bordate velenose nei confronti miei e del mio gruppo,ma ora ha un comportamento amichevole come niente fosse. Che strano! Ripensando a quei primi incontri in Sala del Consiglio ricordo bene la sensazione di "schizofrenia" comportamentale: consiglieri che si danno del "tu" e che qualche volta ridono di comune e sincero accordo, e che, durante il dibattito consiliare, si affrontano con durezza verbale al limite dell'offesa,con argomentazioni e "colpi bassi" che a me provocano tachicardia e stupore .
Ad esempio : la Giliola viene pesantemenete criticata dalla consigliera Gasparini per la sua ex appartenenza al PCI, ma stavamo parlando di piste ciclabili !
Ed ancora, ed in modo isterico, dalla giovanissima consigliera Baisi, sempre per vicende comunali accadute in passate legislature: ma si discuteva degli asili comunali !
Non capisco, ma sento le mani che sudano come quando, molti anni fa, mi preparavo a salire sul ring . "Calma. Vedrai che ti ci abituerai" dice la Giliola .
Sono nuovo. Sono sbarcato in Politica a 57 anni ed ho tanto da imparare e a me piace imparare .
Ma come sono in gamba gli Assessori: parlano bene e con competenza. Tosi ed ancor di più D'Addese mi impressionano per la preparazione che traspare dai loro interventi in risposta a interrogazioni consiliari.
Come mi piace la compostezza del presidente Taurasi, che fa l'appello, annuncia l'Ordine del Giorno e controlla la regolarità ed i tempi del Consiglio .
Questa fase di meraviglia e di ammirazione verso tutto e tutti dura alcune settimane, per lasciare il posto ad una realistica e disincantata visione d'insieme.
Continuo a pensare che molti dei Consiglieri e Assessori sono da stimare per impegno e intelligenza, ma alcuni altri rivelano limiti e "fumosità" all'inizio insospettabili.
La mia prima performance è una interrogazione riguardante i fondi per il Servizio Psichiatrico dell'Ospedale: mi risponde il Sindaco con giustificazioni vaghe. Del resto è da oltre dieci anni che la Sanità a Carpi, come in tutta la provincia, dipede dall'ASL; una specie di Moloc chiamato Azienda, dove anche la Giunta Comunale trova difficile inserirsi .
Passa il tempo e più volte prendo la parola: mi rispondonono i consiglieri del PD. Ricordo Dalle Ave, Lugli, Bassoli, il giovane Gelli: parlano bene accipicchia!
Ma c'è qualcosa che non va e, finalmente, riesco a capire: il Consiglio Comunale dovrebbe essere un contenitore di idee e progetti, un "Think Tank" come dicono gli anglosassoni. Invece è una palestra dove ognuno cerca di "vincere", che vuol dire far prevalere la linea del partito di appartenenza e tutte le argomentazioni sono buone.
Pensavo che, nel nostro piccolo, il concentrarsi sulla soluzione di problemi della nostra Città fosse l'antidoto a certi voli pindarici ed alla litigiosità sterile che caratterizza purtroppo la politica parlamentare nazionale.
Invece no! Gli interventi di Zironi, Cocozza, De Pietri sono retorici, appassionati ed inutili! Molto meglio Alboresi che nella semplicità del linguaggio cerca sempre il nocciolo del problema con il buon senso dei vecchi contadini, magari rozzo, ma onesto
Passano i mesi e si arriva alla discussione del Bilancio Programmatico: questo momento topico della vita Comunale ? molto istruttivo per me.
Scopro infatti alcune cose.
Primo: i numeri sono elastici e le cifre del bilancio valgono meno delle parole del Sindaco.
Secondo: la Giunta non sbaglia e tutti i Consiglieri della maggioranza sono pronti a giurarlo.
Terzo: chi critica il bilancio, sputa sul piatto dove ha mangiato ed è traditore della "Carpigianità" .
Questa trilogia ha concluso il mio primo semestre in Consiglio comunale . Altro che "Think Tank ".
Ero entrato poche volte nel Palazzo Scacchetti e comunque mai ai piani superiori.
Meno male che incontro il dott Masini che mi dà il benvenuto muovendo appena i baffi; e la Miriam Ronchetti che mi abbraccia come si fa tra vecchi amici.
Sbatto contro il Sindaco: chiedo scusa e dico di non averlo visto. Mi guarda giustamente incredulo!
Poche settimane prima, in Campagna Elettorale,non aveva lesinato bordate velenose nei confronti miei e del mio gruppo,ma ora ha un comportamento amichevole come niente fosse. Che strano! Ripensando a quei primi incontri in Sala del Consiglio ricordo bene la sensazione di "schizofrenia" comportamentale: consiglieri che si danno del "tu" e che qualche volta ridono di comune e sincero accordo, e che, durante il dibattito consiliare, si affrontano con durezza verbale al limite dell'offesa,con argomentazioni e "colpi bassi" che a me provocano tachicardia e stupore .
Ad esempio : la Giliola viene pesantemenete criticata dalla consigliera Gasparini per la sua ex appartenenza al PCI, ma stavamo parlando di piste ciclabili !
Ed ancora, ed in modo isterico, dalla giovanissima consigliera Baisi, sempre per vicende comunali accadute in passate legislature: ma si discuteva degli asili comunali !
Non capisco, ma sento le mani che sudano come quando, molti anni fa, mi preparavo a salire sul ring . "Calma. Vedrai che ti ci abituerai" dice la Giliola .
Sono nuovo. Sono sbarcato in Politica a 57 anni ed ho tanto da imparare e a me piace imparare .
Ma come sono in gamba gli Assessori: parlano bene e con competenza. Tosi ed ancor di più D'Addese mi impressionano per la preparazione che traspare dai loro interventi in risposta a interrogazioni consiliari.
Come mi piace la compostezza del presidente Taurasi, che fa l'appello, annuncia l'Ordine del Giorno e controlla la regolarità ed i tempi del Consiglio .
Questa fase di meraviglia e di ammirazione verso tutto e tutti dura alcune settimane, per lasciare il posto ad una realistica e disincantata visione d'insieme.
Continuo a pensare che molti dei Consiglieri e Assessori sono da stimare per impegno e intelligenza, ma alcuni altri rivelano limiti e "fumosità" all'inizio insospettabili.
La mia prima performance è una interrogazione riguardante i fondi per il Servizio Psichiatrico dell'Ospedale: mi risponde il Sindaco con giustificazioni vaghe. Del resto è da oltre dieci anni che la Sanità a Carpi, come in tutta la provincia, dipede dall'ASL; una specie di Moloc chiamato Azienda, dove anche la Giunta Comunale trova difficile inserirsi .
Passa il tempo e più volte prendo la parola: mi rispondonono i consiglieri del PD. Ricordo Dalle Ave, Lugli, Bassoli, il giovane Gelli: parlano bene accipicchia!
Ma c'è qualcosa che non va e, finalmente, riesco a capire: il Consiglio Comunale dovrebbe essere un contenitore di idee e progetti, un "Think Tank" come dicono gli anglosassoni. Invece è una palestra dove ognuno cerca di "vincere", che vuol dire far prevalere la linea del partito di appartenenza e tutte le argomentazioni sono buone.
Pensavo che, nel nostro piccolo, il concentrarsi sulla soluzione di problemi della nostra Città fosse l'antidoto a certi voli pindarici ed alla litigiosità sterile che caratterizza purtroppo la politica parlamentare nazionale.
Invece no! Gli interventi di Zironi, Cocozza, De Pietri sono retorici, appassionati ed inutili! Molto meglio Alboresi che nella semplicità del linguaggio cerca sempre il nocciolo del problema con il buon senso dei vecchi contadini, magari rozzo, ma onesto
Passano i mesi e si arriva alla discussione del Bilancio Programmatico: questo momento topico della vita Comunale ? molto istruttivo per me.
Scopro infatti alcune cose.
Primo: i numeri sono elastici e le cifre del bilancio valgono meno delle parole del Sindaco.
Secondo: la Giunta non sbaglia e tutti i Consiglieri della maggioranza sono pronti a giurarlo.
Terzo: chi critica il bilancio, sputa sul piatto dove ha mangiato ed è traditore della "Carpigianità" .
Questa trilogia ha concluso il mio primo semestre in Consiglio comunale . Altro che "Think Tank ".
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15 commenti:
Ci si chieda infatti come mai qualcuno,può dare di matto,
mollare tutto,(sbagliando però...lo ammetto!),
e arrabbiarsi,ad esempio,perchè a NOVI(Frazione di Carpi..)a volte sembrava di essere a ROMA...
P.s.:
ma la crisi economica,e' colpa della Destra,o della Sinistra?....
Questi erano i ragionamenti....
Davide Boldrin
E bravo dottore.... Pacato e fantasioso, assolutamente nello stile della persona che sto imparando pian piano a conoscere in consiglio...
Il Suo giudizio sconfortante, Dottor Verrini, non può non risultare deprimente a chi come me ha avuto modo di vederLa all'opera ed apprezzarla come medico e come persona. Perciò la Sue affermazioni non possono essere liquidate appena come " di parte", ma sono una vera e propria testimonianza.
La flebile domanda che mi rimane è: allora, con le istituzioni bloccate sulla retorica di parte, quali nuove frontiere per la demos-crazia?
Davide Cattini
Scusate. Non ho il dono della sintesi. Figurarsi quando la si butta in politica. Ma poiché intervengo di rado, mi prendo un po’ di spazio e rubo un po’ di tempo a chi ha voglia di leggermi. Naturalmente l’amarezza che trapela dal commento del consigliere Verrini non può certo farmi piacere. E da un certo punto di vista mi sorprende, perché dai suoi interventi ho sempre avuto l’impressione che vi fosse un crescente sentimento di passione nei confronti del suo nuovo ruolo politico, e dunque ne ho desunto (probabilmente sbagliando) che tale passione fosse correlata ad un crescente apprezzamento per il funzionamento del consiglio comunale (ovviamente sempre migliorabile). Alcune delle sue considerazioni sono relative soprattutto al rapporto maggioranza/opposizione, sul quale non entro perché sarebbe un’invasione di campo. Segnalo però che identiche critiche vengono fatte, ad altri livelli di governo e all’interno di altre assemblee elettive e parlamentari, da rappresentanti politici di altri schieramenti politici. Tuttavia, per provare a ragionare, prendiamole per buone tutte (che vengano da destra a Carpi o da sinistra a Roma) e proviamo a interrogarci su quanto ci sia di fondato. Il mio personale auspicio (e ho lavorato spesso per questo con alterni risultati) è che il confronto politico produca la massima condivisione possibile delle azioni di governo locale. Dico massima, e non completa, perché l’unanimità su tutto mi pare da un lato impraticabile e dall’altro una distorsione del sistema democratico. È democratico un sistema politico che, pur assecondando i desideri della maggioranza, considera anche le posizioni della minoranza e ne sostiene almeno in parte le istanze, laddove sia possibile trovare una convergenza. Negli ultimi sei mesi in alcuni casi è stato possibile anche raggiungere una condivisione ampia su provvedimenti amministrativi e politici che hanno superato la dicotomia maggioranza/opposizione. A volte la si è trovata su ordini del giorno o mozioni di contenuto politico e simbolico, altre volte su provvedimenti e delibere di carattere amministrativo, laddove essi erano la traduzione di sentimenti diffusi nell’intera comunità. Naturalmente si poteva e si può fare meglio e di più, e il merito va in primo luogo a chi, a destra o sinistra, ha cercato una convergenza. L’esito però è strettamente legato a dinamiche più politiche che istituzionali, perché se da un lato non può esserci gioco democratico senza una dialettica aperta fra maggioranza e minoranza, dall’altro è necessario anche tenere conto che maggioranza e minoranza hanno ricevuto un mandato sulla base di programmi politici che devono in linea di massima rispettare e realizzare. Io poi penso che sia democratico un sistema che fa emergere anche le differenti posizioni politiche. E non mi pare che questo aspetto venga meno a Carpi (un contributo in questo senso lo dà anche carpizeronove). Le differenti posizioni sono tutte orientate naturalmente a garantire e fare il bene comune. Però il bene comune non è sempre il bene collettivo condiviso da tutti. La costruzione di una importante arteria viaria può fare l’interesse della comunità, ma potrebbe colpire gli interessi personali di coloro che possiedono terreni attraversati da questa strada. La crescente sindrome del Nimby (acronimo inglese per Not In My Back Yard, ovvero dappertutto ma "Non nel mio cortile") conferma quanto sia difficile comporre interessi contrastanti. ...(speravate avessi finito, ma continua)
proseguo e precipito sull’interrogativo di Cattini su quali siano le “nuove frontiere per la democrazia”. Io francamente non credo ad esempio che le nuove frontiere della democrazia vadano cercate nel movimentismo o nel comitativismo, pur comprendendo che tale modalità di partecipazione politica è in grado spesso di mobilitare ampi settori di popolazione su aspetti concreti della vita quotidiana. Voglio dire questo, pur esprimendo il massimo apprezzamento per l’azione svolta da comitati civici o da movimenti nazionali, che riescono a mobilitare opinione pubblica e sollevare problemi politici, io continuo a pensare che il luogo privilegiato per fare politica siano i partiti. Anzi, visto lo stato comatoso dei partiti, debbano essere i partiti dopo averli sottoposti a una cura da cavallo. Partiti intesi come strumento di confronto e composizione degli interessi e non come fine o autobus per raggiungere obiettivi personali. Purtroppo, il fatto che i partiti non riescano a comporre questi interessi e a diventare luogo di confronto e proposta politica, ha spinto molti a cercare in altri soggetti gli interlocutori per fare politica. Io credo che se si riuscirà a riportare la politica e la voglia di partecipazione all’interno dei partiti politici, sarà possibile fare in modo che anche le assemblee elettive siano un luogo dove il confronto si realizza pienamente. Altro modo non riesco ad immaginarlo e non credo che l’assemblearismo possa rappresentare una soluzione.
Giovanni Taurasi, Presidente del Consiglio comunale
Caro Verrini, La ringrazio per aver giudicato il mio intervento inutile. Ma non mi scompongo di un millimetro. Chi non capisce che il contesto nazionale e quello regionale sono strettamente legati al nostro territorio e all'amministrarlo, ha bisogno di ripetere la prima elementare della politica.
Anche l'intervento dalla Daniela De Pietri è esattamente nel suo stile....
Caro Taurasi,vedere il mondo in modo disincantato non vuol dire perdere gusto per la ricerca ed il confronto. Le motivazioni per continuare il mio modesto impegno politico, sono ancora tante.Devo solo prendere "le misure " .
Ossequi . G . Verrini
Vorrei rispondere alla "flebile" domanda di Davide Cattini, naturalmente premettendo un:secondo me.
1)Secondo me, non mitizzare la democrazia.Hai mai partecipato a una riunione di condominio?
2)Visto che non abbiamo ancora inventato qualcosa di meglio,teniamoci pure la democrazia ed evitiamo accuratamente di votare i candidati che parlano come tromboni.
3)Insegnamo ai giovani la CURIOSITA' per le idee degli altri, e più sono politicamente scorrette meglio sarà.
4)Diamo per primi esempio di sobrietà intellettuale.Come stai già facendo tu e altri.
5)Speriamo di vivere altri 200 anni per cogliere qualche risultato.
Ciao a tutti
Giliola
E noi vi dovremmo votare????????????
Giovanni Paolo II,nel libro "MEMORIA e IDENTITA'scrisse che la Democrazia,e' uno strumento,ma lungi da lui "CANONIZZARLA".
Giusto per prevenire qualche attacco strumentale a
Giliola Pivetti,in quanto mi trovo d'accordo con lei al 100%.E anche Giovanni Paolo II.....
In fin dei Conti,sia Mussolini che Hitler,furono eletti DEMOCRATICAMENTE,se vogliamo citare degli eccessi.
In merito ai PARTITI,credo che essi siano UNO strumento per la Politica,ma non l'unico.
L'associazionismo e il corporativismo,servono anch'essi.Per,in qualche modo,guidare i Partiti e i loro uomini,in quanto gli stessi dovrebbero essere i nostri RAPPRESENTANTI.
Non (Permettemi....)CULONI SEDUTI.
Anni indietro,mi hanno raccontato,i DEPUTATI della DC e del PCI,dovevano sempre passare ogni 15 gg nelle sezioni locali,a rendere conto di cio' che facevano a ROMA,ad esempio.
Detto cio',la realtà impone le situazioni politiche attuali,di cui bisogna prendere atto,
cio' non toglie,che dopo un po' di mesi,anche io a NOVI(Frazione di carpi...)ho avuto la stesse perplessità e domande che riporta il dott.Verrini,di conseguenza,cercare di capire questa strana SCHIZOFRENIA,e possibilmente,andare oltre.
Si legga anche il BLOG di ROSTOVI in merito.(scusa Christian..ma hai scritto...quindi..)
Abbasso i POLITICANTI,evviva coloro che vogliono far POLITICA(Vita nella Società,Polis.ecc.ecc.)
Davide Boldrin
P.S.:
Dott.Verrini,un consiglio,se le faccia se puo',entrare da un'orecchio e uscire dall'Altro,
altrimenti potrebbe SOMATIZZARE(come è successo al sottoscritto...) e la somatizzazione potrebbe sfogarsi in COLICHE RENALI....
Con stima.
Davide Boldrin
Caro Verrini,mi spiace correggerti nella tua citazione: non è che le piste ciclabili e il pci siano collegati. Quello che io ho accusato ( e tutt'ora non lo condivido) alla colega Pivetti è l'atteggiamento ambiguo di chi un momento sembra dire "quando c'ero io..." e il momento dopo rinnega tutto.
Detto questo il consiglio comunale è un luogo politico e come tale ne ha i pregi e i difetti..
Suol ruolo della democrazia e della rapresentanza dei partiti ce ne sarebbe da dire tanto, ma al momento mi manca il tempo! Stefania Gasparini
Ma perche' non ho fatto NOVIZEROSETTE a suo tempo......?
Cara Stefania,sul punto in cui dici che il Consiglio comunale e' un luogo politico,e come tale ha i suoi pregi e i suoi difetti,sono pienamente d'accordo.
D'altra parte,un cristo normale,ne rimane sempre un po' sconvolto dagli eccessi.Se e' normale.
Se e' assuefatto,no.
Ciao!
Davide Boldrin.
@Boldrin
potresti fare adesso "Novi...Dieci!"
;-)
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