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sabato 23 gennaio 2010
Carpi, 21 Gennaio 2010

DISCUSSIONE SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2010
INTERVENTO DI GILIOLA PIVETTI
CAPOGRUPPO DI ALLEANZA PER CARPI

Avete visto forse sui giornali l'ipotesi che avevamo preso in considerazione, come Alleanza Per Carpi, di non partecipare alla discussione su questo bilancio preventivo.

Il motivo è molto semplice: alla lettura dei documenti e, ancor peggio, della relazione del sindaco, siamo rimasti esterrefatti e ci siamo detti: “Ma ancora una volta questa è solo una recita, è un gioco delle parti che si gioca da una parte sola, una recita che si ripete da decenni sempre uguale anche quando tutto intorno cambia e quasi crolla”.

Le consultazioni della Giunta, fatte nei circoli amici e nei centri protetti, al massimo si possono definire informazioni soporifere, chiedo agli assessori di dire se qualche modifica è stata apportata dopo il tour, a me non risulta, non ci sono stati consegnati documenti con proposte di modifica al bilancio. Questa staticità è ormai diventata pervicacia, è un andare avanti a occhi chiusi tanto, come verosimilmente può ipotizzare il sindaco “ Questi cinque anni garantiti ormai chi me li toglie?”.



Abbiamo ascoltato la relazione del sindaco, sembra quella di un bilancio consuntivo, per 2/4 parla di cose già fatte negli anni passati, per 1 quarto di quello che il governo dovrebbe fare e non fa, per poco altro di ciò che forse farà questa Giunta.

Esattamente nella prima pagina, il sindaco parla di “stato emergenziale diffuso”, prosegue parlando di ”perdita di occupazione diffusa” e ancora di “emergenza economica così grave che ha travolto diverse centinaia di famiglie e imprese del territorio”. C'è forse traccia nella stesura di questo bilancio di provvedimenti che facciano qualcosa contro questa emergenza anche carpigiana e corrispondano all'allarme dichiarato? No di certo, niente di niente. Solo parole. Nessuna corrispondenza tra enunciati e cifre e proposte.

A partire da questi anni di crisi, si potrà vedere anche in forma retrospettiva la famosa capacità amministrativa emiliana e carpigiana, è vero che la sinistra sa amministrare o tutto è stato facilitato da una abbondanza finanziaria che mascherava la mancanza di progetti strategici capaci nel contempo anche di contenere i costi? Di sicuro il pensiero di ridurre la pressione fiscale non ha mai riempito i programmi elettorali del PCI, PDS, DS, ecc.

Si vedrà da ora in avanti, visto che la realtà, come sempre, finisce per imporsi sulle chiacchiere, se esiste una classe politica di amministratori riformisti. Ma quello che si vede in questo bilancio anticipa già la risposta.

E' in tempo di crisi che si vede l'intelligenza, il cuore, l'inventiva e la capacità di strutturazione nel presente per affrontare il futuro.

Mi rivolgo ai Consiglieri del PD, con tanti dei quali abbiamo amicizia lontana o più recente, per invitarli ad ascoltare le nostre riflessioni con intelligenza sgombra, senza pensare che tanto sono critiche dovute in quanto opposizione. Alleanza Per CARPI non è all'opposizione dei cittadini carpigiani e le osservazioni fatte vanno alla ricerca di ciò di cui avrebbe bisogno la città di Carpi.

Alcuni temi sono fondamentali per il futuro di Carpi.

Commercio e imprese: nella relazione Previsionale Programmatica, nella parte relativa alla programmazione economico-teritoriale, non si trovano progressi rispetto alle relazioni degli anni precedenti.

Per quanto riguarda infatti il capitolo della Pianificazione commerciale ci sono ancora tutti (o quasi) quei regolamenti, quei piani e criteri che erano già compresi nella Relazione Previsionale Programmatica fin dal 2004/2006 e mai approvati.

Si dirà che le cose sono andate avanti lo stesso, ovviamente sì e ci mancherebbe altro. Tuttavia questi atti nornativi e di indirizzo, partendo dal rispetto delle norme nazionali e regionali, potrebbero e dovrebbero essere gli strumenti attraverso i quali sviluppare un processo di trasparenza, di qualità, di certezza del diritto, di sicurezza e di semplificazione nei rapporti con le imprese ed i cittadini e con gli altri uffici o Enti (ASL – ARPA- altri uffici comunali interessati ai procedimenti, in primis Edilizia privata).

Questo si fa GRATIS. Questo vuol dire interventi STRUTTURALI che la crisi non impedisce, anzi richiede.

In termini di obiettivi strategici, non si fa ancora nessun cenno allo sviluppo di una rete strutturata fra i vari soggetti istituzionali che operano per il sostegno alle imprese locali e la conseguente creazione di sinergie operative e strategiche ( non solo per le attività di animazione del centro storico, ma ovviamente in un'ottica di più ampio respiro per lo sviluppo generale del sistema impresa).

Anche questo si fa GRATIS, anche questo la crisi non impedisce, anzi richiede.

Nella relazione del sindaco compare a pagina 7 il termine “neo imprenditorialità giovanile” e poi? Neanche più una parola, neanche un Euro destinato a favorire questo prezioso ramo del futuro. In compenso a pagina 10, alla voce Politiche Giovanili, si legge “ La riflessione sulle politiche giovanili non può non partire dal Mac'è”.

Alla faccia della preoccupazione per i giovani, della loro occupazione, dell'emergenza educativa che esiste e di una intera generazione in cerca di un proprio futuro!

Riproponiamo qui la nostra idea del “Vivaio delle idee e delle giovani professioni”. Un edificio ( un capannone tra quelli vuoti) dove ricavare una trentina di singole stanze da adibire a uffici e magazzini da assegnare a canone contenutissimo a quei giovani che vogliono sperimentarsi in un lavoro autonomo senza il timore del salto nel buio tutto a carico dei genitori.

Il costo è certamente contenuto rispetto al risultato, abbiamo calcolato circa 500.000 Euro una tantum, sicuramente un progetto e un investimento di interesse anche per la Fondazione Cassa di risparmio per Carpi.
Non abbiamo proposto un emendamento su questo progetto, né su altri, infatti è già una scelta sottoporsi alla recita di questa seduta di bilancio, evitiamo almeno di fingere che un emendamento abbia la possibilità di essere votato a maggioranza.

Non è un appunto ai Consiglieri di maggioranza, tra i quali vi sono certamente persone aperte, è piuttosto una certezza rispetto alla Giunta.

A una nostra mozione su dove la Giunta desiderasse ricevere le opinioni dell'opposizione, ci fu risposto: “L'occasione buona sarà quella del bilancio”. Bene, siamo arrivati al bilancio, non solo non abbiamo visto aperture o consultazioni serie, abbiamo invece ricevuto risposte irritate perfino a semplici domande in commissione.

CULTURA

E' questo uno dei settori che ha subito un taglio notevole, 700.000 Euro in meno, quali ricadute avrà questa riduzione? Non ci viene detto. In questo modo il tutto diventa una previsione contabile non un bilancio politico. Saranno forse ridotti gli orari di apertura della biblioteca? Ci si è forse accorti che una marea di ragazzini che guardano dei video in biblioteca gratis e coi piedi sui tavoli il Comune non se li può più permettere? Non si sa. Proponiamo una quota di contribuzione alla spesa da parte degli utenti. Il principio del tutto gratis può essere rivisto. Quello che si vede sta sui giornali anche di questa mattina: ipotesi di cassa integrazione per i bibliotecari, senza che il sindaco e gli assessori interessati abbiano il coraggio di presentarsi davanti ai lavoratori. La sinistra da sempre ha giudicato indecoroso e irrispettoso un “ padrone” che si nascondeva, e allora dove sta la differenza? Questo comportamento dobbiamo valutarlo come vile o come cinico? O entrambi?

Ancora: per gestire gli Istituti culturali si pensa ad una Associazione di sostegno alla cultura cittadina, ma questo sarà uno strumento troppo debole e aleatorio, tuttora allo stato di volontà, questo vuol dire che non esiste ancora la minima idea di quello che succederà agli Istituti culturali.

PERSONALE

Stiamo assistendo alla riduzione del personale, se pure delle cooperative e quindi senza vincoli di dipendenza, si sa che questa è una situazione che diventerà strutturale e che quindi avrebbe richiesto con urgenza una riorganizzazione dell'intera pianta organica. Una riorganizzazione vera, non quella che viene definita così quando si liquidano le persone senza nemmeno preavviso. A tutto questo appena un cenno nelle finalità da conseguire, pagina 165 della Relazione Previsionale Programmatica.

Per di più questa Giunta non è stata capace né di utilizzare al meglio né di trattenere una professionalità come quella di Miriam Bulgarelli, sacrificata alle esigenze (o ai capricci ?) dei tre altri sindaci delle tanto decantate Terre d'Argine.

Si ritiene forse di riuscire ad affrontare le difficoltà dovute alle riduzioni economiche e il malcontento di una gran parte del personale dipendente solo con spostamenti da un ufficio all'altro come si faceva nei decenni scorsi?

Noi pensiamo di no. Proponiamo che il direttore generale Giordano Corradini assuma ad interim i compiti della Dottoressa Miriam Bulgarelli, realizzando così quel risparmio che abbiamo sempre richiesto evitando la figura di direttore generale, proponiamo anche che si contengano i costi dello staff del sindaco.

SOCIALE E FAMIGLIA

Pagina 22 della relazione del sindaco: si definiscono “repentini” i mutamenti sociali dovuti all'invecchiamento della popolazione e all'immigrazione. Ora, sui cambiamenti sociali a Carpi tutto si può dire meno che siano stati repentini.

Uno studio del 1985 sulla popolazione anziana di Carpi metteva già in evidenza la percentuale degli anziani che si sarebbe affacciata ai servizi sociali a causa del numero ristretto dei componenti delle famiglie.

La sopraelevazione della Casa Protetta “Il carpine” è annunciata già da tre anni e non risolverà nessun problema definitivamente; è necessaria un'ulteriore struttura per rispondere al fabbisogno e in questo non c'è niente di repentino.

A proposito dell'Unione Terre d'Argine in rapporto ai servizi sociali, si dice a pagina 23 della relazione: “vien da sé che un bacino più ampio...consente una miglior programmazione e gestione...”.

Niente affatto che “vien da sé”, un bacino più ampio provoca anche irrigidimenti a volontà.

Vada a vedere tutti quei Comuni della Romagna e del parmense che non ne vogliono sapere dell'ASP e parli con quegli amministratori con umiltà invece di cullarsi solo sul fatto che altri amministratori vengono a visitare i servizi sociali di Carpi.

Sulla famiglia, perno della società, che da sempre fa da ammortizzatore ai guai che la storia periodicamente infligge, abbiamo già depositato una mozione per l'applicazione del Quoziente familiare a Carpi. Ne riconfermiamo la validità come strumento di sostegno e di valorizzazione della forza familiare.

AMBIENTE E TERRITORIO

800.000 Euro in meno alla gestione territorio e ambiente: anche in questo caso, dove avvengono i tagli? Con quali ricadute? Non ci viene detto.

Nella relazione previsionale e programmatica, l'assessore Tosi e la dirigente Fregni descrivono in modo assai minuzioso le FINALITA DA CONSEGUIRE, ogni capitolo ben articolato in paragrafi dettagliati. Se però guardiamo il foglio di spesa prevista per la realizzazione del progetto su base triennale (pag.59) non ci si trova più e gli stanziamenti non sono certo in linea con gli enunciati.

Tutto qui. C'è un rapporto flebile come un fiato tra le risorse e le finalità da conseguire. Di sicuro non c'è rapporto nemmeno tra l’ammontare degli investimenti disponibili e le finalità da conseguire. Inoltre la realizzazione del parco Eco-Tecnologico e Didattico assorbe con € 1.482.000 tutto l’investimento per il progetto ambiente. Non sappiamo se era questo il risultato che la consigliera del PD Maria Grazia Lugli si aspettava quando ha sostenuto con passione la creazione del parco tecnologico. Per quanto ci riguarda, non era questo quello che ci aspettavamo. Zero euro nel triennio. Contemporaneamente leggiamo sui giornali che l’Assessore Tosi annuncia che la Giunta individuerà un’area di dimensioni significative da dedicare ad un grande bosco cittadino. Perché dunque il Grande Bosco non è stato compreso nell’elenco delle Finalità da Conseguire nel Programma di Territorio?

E se non c’è un euro che avanzi nella previsione di investimenti (visto che tutti li assorbe il Parco Eco-Tecnologico e Didattico) con che soldi conta di farlo il Grande Bosco l’assessore Tosi?

Abbiamo fatto questa analisi su un argomento che ci sta molto a cuore, e che riprenderà anche il consigliere Verrini,ma si potrebbe ripetere per molte altre voci.

E' un bilancio fatto con Riserva Mentale, sapendo che le cose andranno in altro modo, intanto ce la raccontiamo. Se fosse un matrimonio, sarebbe di quelli che la Sacra Rota annullerebbe, la Riserva Mentale è infatti un grave inganno.

Ecco perchè ci sentiamo presi in giro e tale si sentirebbe anche ogni cittadino se solo riuscisse a districarsi su questo bilancio di non facile lettura.

A proposito, visto che c'è un ufficio dedicato alla comunicazione, sarebbe meglio che il prossimo anno visionasse il bilancio, per suggerire uno stile comprensibile ai più, mettendosi nei panni del lettore, fatte salve le stesure di legge, e ricordando che il dettaglio non sempre aumenta la comprensione, come dimostrano i contratti che le banche ci inviano a casa con le righe sempre più fitte e numerose!

MOBILITA'

Nessun accenno al fallimento, protratto oltre ogni ragionevole constatazione, del car sharing. Sarebbe buona abitudine analizzare i perchè di un fallimento e comunicarli, non vuol dire che esista una colpa.

Nessun accenno al fallimento della tanto attesa bretella di Fossoli, dove certamente colpa esiste in quel garbuglio inutile di incroci.

Nessun accenno sul come andare su strada da Carpi a Modena (nientemeno !), nessun accenno per la verità neanche sul come andarci con la ferrovia.

Nessun ripensamento sulla rotonda più costosa del pianeta.

SPORT

Dopo aver speso e buttato centinaia di migliaia di Euro ( un anno fa eravamo a quota 800.000!) nel progetto della piscina fatto e disfatto ( c'è l'abitudine a tagliare largo, come è successo con la biblioteca...), ora si arriverà al dunque, proponendo un affidamento della concessione di costruzione e gestione, operazione delicata e complessa. Molto difficilmente un privato troverà conveniente una simile impresa, a meno che le sue entrate non vengano annualmente integrate da denaro pubblico. Come sarà impostato il bando? Se deve essere pronto per fine anno, dovrebbe essere già allo studio.

Temiamo che il libro dei sogni, come si definiva un tempo il piano degli investimenti, diventi il libro degli incubi.

Sì, l'incubo piscina è assai probabile, ma intanto i cinque anni del sindaco saranno passati...e pure i quindici da che il discorso piscina è in giro...e ci penserà chi ci sarà.

TERRE d'ARGINE

Decantate dagli amministratori, non capite dai cittadini, mal viste dai dipendenti. Non è questo il modo di utilizzare uno strumento che poteva avere una qualche utilità solo come preparatore di uno stato d'animo comune per arrivare a un reale unica entità.

Di unione c'è ben poco, c'è tanto braccio di ferro invece dove i sindaci si esercitano a manifestare e realizzare il loro potere, dove i cittadini tengono il conto di chi ha  sistemato chi, quali amici e dove, avendo come bacino non solo il proprio territorio ma quattro Comuni.

Riconfermiamo la nostra posizione: o si crea un reale Ente unico o non si continui con questo apparato che non riesce a far funzionare nemmeno la Commissione Pari Opportunità.

ENTRATE

Anche sul versante delle entrate le cose sono poco chiare e il pareggio si raggiunge forzatamente. E' credibile che nel 2010 gli oneri rispecchino gli incassi previsti? Su quali basi vengono fatte queste previsioni? Il 2010 è già iniziato, da dove si vede che ci sarà una ripresa dell'edilizia? Le concessioni rilasciate finora non rispecchiano certo una tale previsione ( a parte il significato che rivestirebbe una continuazione della cementificazione).

Inoltre si continua a depauperare il patrimonio comunale accumulato in decenni e se ne vedono le ripercussioni sulle entrate correnti: vedi vendita delle azioni Aimag.

PERCENTUALI DI COPERTURA DEI SERVIZI

Una delle delibere che si approvano contestualmente al bilancio riguarda la percentuale di pagamento dei servizi a domanda individuale da parte dei cittadini ( percentuale di copertura).

A proposito di trasparenza: la delibera dice che il Comune di Carpi ha una copertura pari al 45,06 % ma non è vero.

E' ovvio che, per avere una percentuale veritiera, si deve avere un costo veritiero.

I costi però non sono completi, infatti per far funzionare un nido, o le onoranze funebri o la colonia di Valsugana non basta calcolare il personale che vi lavora o le spese evidenti, serve anche calcolare tutto quello che è più indiretto: l'impiegata della ragioneria che tiene i conti, l'addetto ai lavori pubblici che è intervenuto, una quota del dirigente che segue quel servizio, una quota dell'assessore, ecc.

In una parola: tutto ciò che contribuisce a far sì che quel servizio esista.

Se no, che senso ha chiamarlo “Centro di costo” ?

Per quale motivo gli organi di controllo non sollevino questo aspetto mi è ignoto.

Conosco invece il motivo per cui il Comune si comporta così: dimostrare che sa lavorare con efficacia e a costi contenuti. A volte è così, a volte per niente.

PARTECIPAZIONE

Ultime considerazioni della relazione del sindaco: “La partecipazione, il mettersi in gioco...stimolano il capitale sociale di una comunità e compartecipano assieme all'amministrazione comunale alla costruzione di una qualità della vita...” ecc.

Già, e allora come la mettiamo col fatto che questo è stato l'unico sindaco dalla fondazione di Carpi da Re Astolfo in poi che si è tirato addosso un referendum?

Come la mettiamo col fatto che ha sempre rinfacciato ai promotori la spesa di questo referendum?

E come la mettiamo col fatto che il referendum l'ha politicamente perso e non ne ha tenuto minimamente conto?

E vai con parole staccate dai fatti.

Qui a Carpi, abbiamo già detto, il re è nudo, è sempre più nudo, rivestito di parole, ormai fruste anche quelle.

Si ha l'impressione che il Comune sia retto dai tecnici che, con la loro competenza tecnica e l'esperienza di lunga data, reggono i diversi meccanismi gestionali.

A questi tecnici il sindaco dovrebbe fare un monumento ( e in effetti gliel'ha già fatto se si tiene conto dei loro compensi), ma è la politica che deve amministrare un Comune e pure la sanità, possibilmente una politica di alto livello.

Questa capacità politica a Carpi, nella compagine che sta governando, non la vediamo.

Al momento del voto, Alleanza per Carpi, abbandonerà l'aula e non parteciperà al voto, questo come segnale di protesta non verso scelte effettuate dalla maggioranza, ma bensì verso tutte le scelte mancate, sottovalutate, solo annunciate e invece urgentissime.

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