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Facchini attacca le scelte della giunta: «Poco pensate»

Non demorde, Stefano Facchini, direttore della Caritas diocesana e torna sull’argomento ‘case’ perchè a Carpi il problema esiste davvero.
«E un piano casa per rispondere a questo problema? esiste anche quello o Carpi non lo ha ancora varato?» Sono mesi, ormai forse anni che Facchini, in qualità di cittadino in prima fila nel sociale, continua a chiedere a gran voce gli interventi necessari che renderebbero le emergenze meno emergenze di quello che sono.
Eppure, invece di risolversi, nei mesi, la questione continua a rimanere sempre più senza risposta.
«In via lago di Bolsena, in via Nicolò Biondo, in via Etna ed in tanti altri condomini vi sono situazioni nelle quali una grande percentuale di condòmini non paga le utenze - scrive Facchini in una nota - quelle proprie ma anche quelle delle parti comuni.
Nel frattempo l’Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari, ha denunciato la crescita degli inquilini che non pagano l’affitto, con un aggravio di spese ed oneri da parte dei proprietari.
Segno che la crisi sta aggravando ogni situazione».
Poi Facchini passa all’attacco: «Alcune forze politiche hanno proposto di assegnare le case popolari ai residenti da maggior tempo nel Comune - scrive ancora il presidente di Caritas - Di per sé è solo un criterio, tra i tanti, che contribuiscono a creare le graduatorie.
Sarebbe però opportuno effettuare l’analisi del cambiamento e farne una lettura ‘sociale’, per poter prendere una decisione a ragion veduta, per non favorire troppo l’anzianità residenziale a discapito della gravità della situazione socio-economica di una famiglia.
E’ stata fatta questa analisi?».
La risposta è certamente no.
La proposta non è passata e basta.
Tra i provvedimenti criticati da Facchini c’è anche l’acquisto degli alloggi popolari a ‘prezzo pieno’ effettuato qualche mese fa: «Sono stati spesi tanti soldi per abitazioni nuove e costose , quando in giro per Carpi ci sono migliaia di alloggi, nuovi ed usati, a prezzi più economici - si chiede Facchini - mentre nessuno sa, o nessuno vuole sapere, quanti e quali sono gli alloggi sfitti».
«In buona sostanza - conclude il presidente - il nostro Comune come si sta muovendo? Qual è il suo ‘Piano-casa’?».

(Fonte: modenaqui)