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sabato 27 febbraio 2010
Solo 114.000 euro: comunque vada, sarà un insuccesso
E’ stato approvato in questi giorni il bando di riqualificazione dei portici del centro storico, con cui l’amministrazione, tramite l’erogazione di contributi, finanzierà gli interventi.
Il bando, anticipato su queste pagine già a inizio gennaio, è rivolto a privati, commercianti o proprietari di immobili: i portici infatti sono proprietà privata, sebbene la principale destinazione d’uso sia pubblica. La zona di interesse è vasta, e comprende Piazza Martiri, corso Pio e Piazza Garibaldi, angolo via S. Francesco, corso Fanti e Cabassi, via Manuzio, via Costa, via Rocca, via Mazzini, via Matteotti e via Aldrovandi.
Un considerevole numero di porticati dunque, che per una riqualificazione omogenea e ben strutturata necessiterebbero di un adeguato stanziamento. La cifra disponibile per il primo dei tre stralci è però considerata troppo bassa da molti privati interpellati sulla questione: il totale è di 114 mila euro, ma ad ogni domanda potrà essere corrisposto un contributo pari al 50% della spesa, per un massimo di 25 mila euro.
Sembrerà paradossale, ma la ‘riuscita’ dell’operazione-ristrutturazione è inversamente proporzionale al numero di domande che verranno presentate: con molte domande, diminuiscono i soldi mentre ne bastano quattro per esaurire la somma a disposizione.
In ogni caso, ci sono proprietari residenti in corso Fanti che hanno già esternato la loro disapprovazione: «Non farò sicuramente interventi di restauro - ha dichiarato Marco Pedretti - alla riunione di due anni fa si era parlato di un progetto da 300mila euro, a cui avevamo dato la nostra disponibilità, ripartito in millesimi tra i privati ma comunque seguito e coordinato dal Comune. In molti la pensano come me: così non si fa altro che rendere il portico un puzzle orrendo, fatto di alcuni pezzi nuovi e altri lasciati all’incuria». Una disponibilità maggiore si avverte nella Curia, proprietaria del 33% del porticato di corso Fanti: «L’intenzione di aderire c’è - sottolinea l’economo della Diocesi Stefano Battaglia - ma bisognerà valutare le risorse.
Un intervento che sicuramente si farà è quello finanziato in larga parte dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, che prevede il rifacimento dell’intonaco e la ritinteggiatura delle facciate sud ed est del palazzo vescovile». Intanto, il 3 marzo alle ore 21 alla Loria si terrà un’assemblea pubblica rivolta ai proprietari degli spazi da riqualificare.
Daniele Franda
(fonte: ModenaQui)
E’ stato approvato in questi giorni il bando di riqualificazione dei portici del centro storico, con cui l’amministrazione, tramite l’erogazione di contributi, finanzierà gli interventi.
Il bando, anticipato su queste pagine già a inizio gennaio, è rivolto a privati, commercianti o proprietari di immobili: i portici infatti sono proprietà privata, sebbene la principale destinazione d’uso sia pubblica. La zona di interesse è vasta, e comprende Piazza Martiri, corso Pio e Piazza Garibaldi, angolo via S. Francesco, corso Fanti e Cabassi, via Manuzio, via Costa, via Rocca, via Mazzini, via Matteotti e via Aldrovandi.
Un considerevole numero di porticati dunque, che per una riqualificazione omogenea e ben strutturata necessiterebbero di un adeguato stanziamento. La cifra disponibile per il primo dei tre stralci è però considerata troppo bassa da molti privati interpellati sulla questione: il totale è di 114 mila euro, ma ad ogni domanda potrà essere corrisposto un contributo pari al 50% della spesa, per un massimo di 25 mila euro.
Sembrerà paradossale, ma la ‘riuscita’ dell’operazione-ristrutturazione è inversamente proporzionale al numero di domande che verranno presentate: con molte domande, diminuiscono i soldi mentre ne bastano quattro per esaurire la somma a disposizione.
In ogni caso, ci sono proprietari residenti in corso Fanti che hanno già esternato la loro disapprovazione: «Non farò sicuramente interventi di restauro - ha dichiarato Marco Pedretti - alla riunione di due anni fa si era parlato di un progetto da 300mila euro, a cui avevamo dato la nostra disponibilità, ripartito in millesimi tra i privati ma comunque seguito e coordinato dal Comune. In molti la pensano come me: così non si fa altro che rendere il portico un puzzle orrendo, fatto di alcuni pezzi nuovi e altri lasciati all’incuria». Una disponibilità maggiore si avverte nella Curia, proprietaria del 33% del porticato di corso Fanti: «L’intenzione di aderire c’è - sottolinea l’economo della Diocesi Stefano Battaglia - ma bisognerà valutare le risorse.
Un intervento che sicuramente si farà è quello finanziato in larga parte dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, che prevede il rifacimento dell’intonaco e la ritinteggiatura delle facciate sud ed est del palazzo vescovile». Intanto, il 3 marzo alle ore 21 alla Loria si terrà un’assemblea pubblica rivolta ai proprietari degli spazi da riqualificare.
Daniele Franda
(fonte: ModenaQui)

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