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mercoledì 31 marzo 2010
Nel Pd c’è una voce fuori dal coro: è quella di Arletti

Si leva (finalmente) una voce fuori dal coro della maggioranza carpigiana sulla questione Fondazione.
E’ quella di Roberto Arletti, consigliere Pd, che nell’intervento fatto nell’ultima seduta di Consiglio ha espresso una valutazione critica nei confronti di alcuni aspetti della gestione del patrimonio finanziario della Fondazione stessa, considerata non affine a quanto stabilito dal decreto sulle fondazioni.
«Io auspico che il prossimo Consiglio di Amministrazione ed il nuovo presidente della nostra Fondazione - ha esordito Arletti - recepiscano e facciano tesoro di ciò che sancisce il decreto 153 del 1999, dove si evidenzia che le Fondazioni ‘devono assicurare il collegamento funzionale con le loro finalità istituzionali e con lo sviluppo del territorio’, perché questa è la loro vera mission».
Da settimane prosegue il dibattito sul rinnovo delle cariche ai vertici dell’ente di Palazzo Brusati, attaccato in primis da Alleanza per Carpi, essenzialmente sui temi della scarsa trasparenza, dell’autoreferenzialità, e del rapporto con cittadinanza e amministrazione.
Sebbene in Consiglio il Pd si sia arroccato su posizioni difensiviste, a favore dell’operato del presidente Gian Fedele Ferrari e dei suoi, c’era qualcuno tra i compagni di partito che non era affatto d’accordo, e lo ha espresso chiaramente: «Finora i Comuni e gli altri soggetti ammessi hanno ricevuto solo erogazioni - ha proseguito Arletti - in questo modo si sottopone il patrimonio stesso ad un rischio enorme.
E’ miope pensare di poter avere solo guadagni da speculazioni con il ‘mordi e fuggi’ ed in un momento di crisi di tutti i mercati finanziari correndo anche il fondato rischio di forte svalutazione dell’intero patrimonio».
Il pragmatico intervento di Arletti si è concentrato poi sulle possibili azioni, da parte della Fondazione Crc, per sostenere davvero la ripresa e lo sviluppo del territorio: «Perché non puntare su fondi che investono in iniziative ad alto contenuto tecnologico, in particolare nei campi del biomedicale, della scienza dei materiali, dell’agroalimentare ed energetico-ambientale, come hanno già investito altre fondazioni? Penso poi al Fondo Social Housing di edilizia sociale, appena approvato da Bankitalia: questo fondo, che ha durata di 30 anni, ha la finalità istituzionale di incrementare l’offerta sul territorio di alloggi sociali a supporto e integrazione delle politiche di settore dello Stato e delle Regioni».
Con questo intervento Arletti ha dimostrato con competenza e preparazione che si può far parte di un partito e allo stesso tempo avere il coraggio di esprimere la propria opinione.
Ne gioverà sicuramente anche il dibattito sul futuro di un ente che gioca un ruolo cruciale nel nostro territorio.

Daniele Franda

(fonte: ModenaQui)

1 commenti:

carpizeronove ha detto...

Qui l'intervento integrale di Arletti e i riferimenti normativi.

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