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lunedì 29 marzo 2010
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Durante il Consiglio Comunale di Giovedì scorso Roberto Arletti (PD) ha richiamato nel suo intervento le regole secondo cui una fondazione dovrebbe gestire il suo patrimonio:
Articoli del Decreto Legislativo 153/1999
5, comma 1 : il patrimonio della fondazione è totalmente vincolato al perseguimento degli scopi statutari e gestito in modo coerente con la natura delle fondazioni quali enti senza scopo di lucro che operano secondo principi di trasparenza e moralità; nell’amministrare il patrimonio,le fondazioni osservano criteri prudenziali di rischio, in modo da conservarne il valore ed ottenerne una redditività adeguata.
5, comma 2 : la gestione del patrimonio è svolta con modalità organizzative interne idonee ad assicurarne la separazione dalle altre attività della fondazione, ovvero puo’ essere affidata a intermediari abilitati, ai sensi del Dlgs 24/2/1998 n. 58: in tale ipotesi, le spese di gestione sono comprese fra quelle di funzionamento detraibili a norma dell’articolo 8, comma 1, lettera a). L’affidamento della gestione patrimoniale a soggetti esterni avviene in base a criteri di scelta rispondenti all’esclusivo interesse della fondazione.
7,comma 1 : le fondazioni diversificano il rischio di investimento del patrimonio e lo impiegano in modo da ottenerne un’adeguata redditività assicurando il collegamento funzionale con le loro finalità istituzionali e, in particolare , con lo sviluppo del territorio. Al medesimo fine possono mantenere o acquisire partecipazioni non di controllo in società anche diverse da quelle aventi per oggetto esclusivo l’esercizio di imprese strumentali.
7,comma 2 : nella dismissione delle attività patrimoniali le fondazioni operano secondo criteri di trasparenza, congruità e non discriminazione.
7,comma 3 bis : le fondazioni possono investire una quota non superiore al 10 per cento del proprio patrimonio in beni immobili diversi da quelli strumentali,nonché investire parte del proprio patrimonio in beni che non producono l’adeguata redditività di cui al comma 1, se si tratta di beni,mobili o immobili,di interesse storico o artistico con stabile destinazione pubblica o di beni immobili adibiti a sede della fondazione o allo svolgimento della sua attività istituzionale o di quella delle imprese strumentali.
Io auspico che il prossimo Consiglio di Amministrazione ed il nuovo Presidente della NOSTRA Fondazione, recepiscano e facciano tesoro di cio’ che sancisce appunto l’Art. del Dlgs 153/1999 (vedi oltre, NdR) e in particolare dove si evidenzia che le Fondazioni”devono assicurare il collegamento funzionale con le loro finalità istituzionali e con lo sviluppo del territorio”, perchè questa è la loro vera MISSION.Qui gli articoli a cui il consigliere ha fatto riferimento:
Finora i Comuni e gli altri soggetti ammessi hanno ricevuto solo EROGAZIONI , cioè quanto permesso dal documento programmatico che la Fondazione prepara per la destinazione degli utili guadagnati con la SOLA gestione finanziaria del patrimonio. In questo modo si sottopone il patrimonio stesso ad un rischio enorme. E’ miope pensare di poter avere solo guadagni da speculazioni con il “mordi e fuggi” ed in un momento di crisi di tutti i mercati finanziari correndo anche il fondato rischio di forte svalutazione dell’intero patrimonio.
Se invece il patrimonio viene gestito in parte finanziariamente ed in parte con le caratteristiche citate nell’Art. del Dlgs 153/1999 si aprirebbero occasioni di investimento a reddito e la contemporanea realizzazione di strutture di vario genere utili al territorio.
Mai come ora, in questa delicata fase storico-economico e sociale, è fondamentale la MISSION della Fondazione per sostenere la ripresa e lo sviluppo del nostro territorio e per creare valore. La partecipazione in Aimag va in questo senso,è un’esempio di utilizzo del patrimonio non a fini speculativi ma redditizi.
Perché poi non investire anche in fondi che investono in iniziative ad alto contenuto tecnologico, in particolare nei campi del biomedicale, della scienza dei materiali,dell’agro-food ed energetico-ambientale, come hanno già investito le Fondazioni Cariplo,Cuneo,Forli’,Modena,Parma,Teramo, la Camera di Commercio di Milano nel Fondo TTVenture, fondo chiuso dedicato al trasferimento dei risultati della ricerca tecnologica alle imprese,con grande valore industriale ed etico.Anche se il fondo ha una durata di 15 anni, liquiderà i proventi alla chiusura di ogni singola operazione di disinvestimento.
Penso al Fondo Social Housing di edilizia sociale,appena approvato da Bankitalia, questo fondo che ha durata di 30 anni, ha la finalità istituzionale di incrementare l’offerta sul territorio di alloggi sociali a supporto e integrazione delle politiche di settore dello Stato e delle Regioni.
Come vedete di investimenti ne esistono di tanti tipi, basta la volontà e la sensibilità di volerli attuare, mi auguro davvero che la nuova governance faccia propria la vera MISSION che ha la Fondazione e per sostenere sempre piu’ la ripresa e lo sviluppo del nostro territorio. Grazie
Articoli del Decreto Legislativo 153/1999
5, comma 1 : il patrimonio della fondazione è totalmente vincolato al perseguimento degli scopi statutari e gestito in modo coerente con la natura delle fondazioni quali enti senza scopo di lucro che operano secondo principi di trasparenza e moralità; nell’amministrare il patrimonio,le fondazioni osservano criteri prudenziali di rischio, in modo da conservarne il valore ed ottenerne una redditività adeguata.
5, comma 2 : la gestione del patrimonio è svolta con modalità organizzative interne idonee ad assicurarne la separazione dalle altre attività della fondazione, ovvero puo’ essere affidata a intermediari abilitati, ai sensi del Dlgs 24/2/1998 n. 58: in tale ipotesi, le spese di gestione sono comprese fra quelle di funzionamento detraibili a norma dell’articolo 8, comma 1, lettera a). L’affidamento della gestione patrimoniale a soggetti esterni avviene in base a criteri di scelta rispondenti all’esclusivo interesse della fondazione.
7,comma 1 : le fondazioni diversificano il rischio di investimento del patrimonio e lo impiegano in modo da ottenerne un’adeguata redditività assicurando il collegamento funzionale con le loro finalità istituzionali e, in particolare , con lo sviluppo del territorio. Al medesimo fine possono mantenere o acquisire partecipazioni non di controllo in società anche diverse da quelle aventi per oggetto esclusivo l’esercizio di imprese strumentali.
7,comma 2 : nella dismissione delle attività patrimoniali le fondazioni operano secondo criteri di trasparenza, congruità e non discriminazione.
7,comma 3 bis : le fondazioni possono investire una quota non superiore al 10 per cento del proprio patrimonio in beni immobili diversi da quelli strumentali,nonché investire parte del proprio patrimonio in beni che non producono l’adeguata redditività di cui al comma 1, se si tratta di beni,mobili o immobili,di interesse storico o artistico con stabile destinazione pubblica o di beni immobili adibiti a sede della fondazione o allo svolgimento della sua attività istituzionale o di quella delle imprese strumentali.
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15 commenti:
La colonna sonora di MISSION è stupenda!
Noi disertori stiamo festeggiando, abbiamo vinto le elezioni! Siamo 14 milioni! Il 35% sul totale degli aventi diritto al voto! Auguri!
A Disertore, che forse ha sbagliato post.
Venghino venghino signori, in Piazza c'è un menestrello che disturba Gaber cantando "La libertà è partecipazione" e poi invita a NON VOTARE.
Ha vinto lui, dice: cosa ?
Io voto "mi piace" a questo post per due motivi:
1- dopo qualche mese finalmente uno degli scout presenti in consiglio ha aperto la bocca e dimostrato che non gli hanno tagliato la lingua
2- finalmente si sente una voce fuori dal coro unanime
ora, non che una voce fuori dal coro sia una cosa buona in sè...
però in questi giorni (come succede ad ogni tornata elettorale) ho letto più volte richiami contro chi ha fatto le "proprie liste" invece di cercare di cambiare le cose da dentro (di solito, in quelli che leggo io, il da dentro è riferito a dentro al PD)
bene, finite le elezioni sembra che tutta questa voglia di cambiare le cose "da dentro" svanisca in fretta
sembra che, una volta "dentro", sia meglio lasciarle così le cose ... sia mai che il cambiamento non porti alla perdita di qualche posizione acquisita
allora voglio amplificare questa voce fuori da coro
perchè, non so se avete notato, ma questa parte di resoconto manca nei comunicati stampa di carpidiem.it, non è citata nel sito del PD, non è stata riprortata dai blog di Taurasi (che ha scelto invece di riportare l'intervento della Lugli sul sempre fondamentale tema della raccolta porta a porta), non è stata riportata dal blog di Tosi (che riporta le sue risposte sul canile e, ancora, sul porta a porta)
non so se nei prossimi giorni sarà riportata dai giornali, certo è che, se l'autore non me l'avesse mandata, finora solo i presenti in consiglio l'avrebbero potuta sentire
Attento Marco che ad un qualche consigliere di CARPI non venga voglia di far intervenire la POLPOST,non si sà mai di questi tempi..
Davide Boldrin
Allora, ho aspettato un paio di giorni a commentare il post sull'intervento in consiglio di Arletti, per vedere se qualche piddino si riaffacciava ad un pubblico dibattito in campo neutro, per dire la propria, visto che ormai siamo pure fuori dalla campagna elettorale e magari ci si può anche "rilassare".
Vedo che non succede e a questo punto dico comunque la mia.
A verbale dell'ultimo consiglio comunale(non so se sarà riportato nei resoconti stampa del comune), nella mia dichiarazione di voto c'è la condivisione dell'intervento di Arletti, che trovo corretto e appropriato (in consiglio, se non ricordo male l'ho definito "brillante")
.
Poi Arletti ha comunque votato l'odg del suo gruppo.
Se qualcuno vuole trovare una ragione alla disaffezione alla politica di tanti elettori, forse la si può trovare anche qua: si possono dire le cose giuste e votare le cose sbagliate.
Nel caso specifico, Arletti ha messo chiaramente i piedi nel piatto della getione della Fondazione, contrariamente a molti suoi colleghi di partito che (dopo aver votato e discusso odg su ogni cosa, tipo le sentenze del tribunale della Corte Europea di Bruxelles, tanto per fare un esempio), ci hanno ripetutamente spiegato che mica possiamo esprimere giudizi sull'operato della fondazione, che ne va rispettata indipendenza e autonomia, oc he se proprio la dobbiamo giudicare, vanno considerati gli elementi positivi dell'azione della fondazione sul territorio (e chi li nega? Hanno distribuito soldi!)ecc. ecc.
Non so se i comunicati riporteranno anche che nel mio intervento ho sottolineato come molti dei contenuti del documento e dell'odg di Alleanza per Carpi e anche dell'intervento di Arletti, erano anche contenuti nel documento che le associazionidi di volontariato (pure loro presenti nel consiglio di indirizzo della fondazione) avevano fatto girare settimane fa, giusto per ribadire che quei contenuti non sono "patrimonio" di un'opposizione criticona e sgangiata dalla realtà, ma condivisi con pezzi reale del sociale carpigiano.
Di tutto questo, l'odg del PD, votato ache da Arletti, fa una descrizione sfumata, infila un paio di auspici (che negli odg del PD non mancano mai) e sotanzialmente alza le mani rispetto alla situazione data.
Viva le voci fuori dal coro, quindi. Peccato che poi si voti in silenzio (su questa come su molte altre cose)
Purtroppo non sono in grado di "gestire" tecnicamente la cosa in maniera diversa e, come spesso accade, parte della discussione non si svolgerà qui ma su facebook.
Portate pazienza ... l'importante è che se ne parli!
PECCATO, non ho Facebook e non mi iscrivo: gli amici mi piacciono veri. Grazie comunque.
concordo con Anonimo solo al 25%.
anch'io ho scritto purtroppo perchè penso che la discussione sul blog permetta una "memoria" molto maggiore che quella su FB
però:
- il fenomeno FB è molto più importante complesso di quello che sembra se è vero che la settimana scorsa negli Stati Uniti (13 Marzo) quando il Social Network ha avuto più contatti persino “Del” motore di ricerca Google. La gente è li ed è li che ascolta e parla
- qui non stiamo parlando di amicizia ma di politica partecipativa, FB è solo uno strumento come tutti gli altri
- dire "io non uso FB perchè gli amici mi piacciono veri" è come dire "io non uso il telefono perchè mi piace guardare in faccia le persone" o peggio "io non leggo il giornale perchè mi piace essere presente quando succedono le cose"
quindi concordo solo su un punto su 4.
e mi rimane una curiosità... qui sul blog (che non è FB) puoi dire chi sei e cosa pensi della questione di cui stiamo parlando in questo post?
Rettifico: parte di questo intervento adesso è disponibile anche su carpidiem.it insieme a stralci di molti degli altri interventi sul tema.
...le fondazioni diversificano il rischio di investimento del patrimonio...
sento ora per radio che la borsa sta perdendo piu' del 4% e un velo di tristezza mi avvolge...chissà quante persone si potevano aiutare con tutti i soldi che perdera' oggi la Fondazione...ma nessuno puo' fare niente !!
Monica B.
Beh dai i conti con la Borsa non si fanno così, ma solo quando si compra e quando si vende, o si incassano dividendi
Quest'anno la Fondazione ha erogato 6 milioni e oltre a quelli ne ha fatti 13 di utile. E' una delle migliori in Italia. E quelle Fondazioni - come quella di Modena - che non hanno "diversificato" ora si accingono a farlo, visto che per esempio le Unicredit non hanno fatto guadagnare niente, e quindi erogare niente, negli ultimi anni
Niente.
Invece di fare qualunquismo basta leggere i bilanci sul sito ACRI come già detto in altri Post, poi giudicare
@Lorenzo: Arletti è il solo del Pd che ha proposto qualcosa alla Fondazione, e se lo conosco bene non se ne starà con le mani in mano anche per il futuro. Piuttosto, stiamo pronti a appoggiarlo, se del caso, invece di attaccarlo...
Anonimo, io su Arletti ho solo detto che secondo me sarebbe bene seguire una certa coerenza tra dichiarazioni e comportamenti di voto. Non mi pare granchè come attacco...
Posso dire, per esperienza, che quando si sta in un partito senza condividere tutto, ma cercando eventualmente di modificarlo dall'interno a piccoli passi alla volta, la coerenza così secca come la vede Paluan non si riesce ad applicarla. Non si vuole e non si può applicarla in modo così matematico, perchè la strategia è un'altra.
Chi "giudica" da fuori deve tener presente questo. Non so se questo è ciò che muove Arletti, può essere una spiegazione.
Ognuno fa politica come meglio crede (e nel mio caso come può), ed è evidente che chi porta responsabilità di governo debba essere più capace di altri nel trovare soluzioni di compromesso, però, ragazzi, stiamo parlando del consiglio comunale di Carpi, mica del Consiglio di Sicurezza dell'ONU...
Per rispetto ai cittadini che ci hanno votato, rendere trasparenti i dissensi, su temi che peraltro non erano certo compresi nel programma elettorale e che non farebbero certo cadere la giunta, secondo me consetirebbe di de-ideologizzare i dibattiti e renderebbe un po' meno rituale il tutto.
Ma è giusto una mia opinione.
In ogni caso vedo che PD e PDL continuano comunque a rinfacciarsi reciprocamente le proprie divisioni e beghe interne, quindi non sarebbe certo una (moderata, ragionevole e soprattutto disinteressata) libertà di voto dei consiglieri su odg non cruciali, a cambiare le cose.
Sia Lorenzo che Giliola sono fuori dal partitone che forse hanno cercato di cambiare dal di dentro, o che comunque non era più sentito come "loro", quindi mi viene da dire che a sinistra non funziona cambiare dal di dentro
Chi è fuori, invece di apprezzare, tende a sottolineare le spaccature, e questa implica che chi è dentro cerchi di serrare le fila. E siamo sempre lì.
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