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lunedì 12 aprile 2010
Se vi capita di fare un giro sul blog di Simone Tosi provate a controllare quanti commenti ci sono sotto ai suoi post.
Io ho controllato tutti i post del 2010 e ho trovato un totale di 0 (zero) commenti.
Uno potrebbe pensare che il blog di Simone Tosi è poco seguito.
E uno potrebbe pensare "ma a te che cosa ti interessa di quanti commenti ci sono?".
Giusto.
E' che io ci ho guardato solo perchè sono uno di quelli che avrebbe voluto inserire qualche commento, uno di quelli che ha provato a inserire un paio di commenti, ma nessun mio commento (nè anonimo nè offensivo) ha mai superato la censura.
Mi chiedo se i commenti censurati sono solo i miei due (e saremmo comunque ad un bel 100% di commenti censurati) o se ce ne sono molti altri.
Mi chiedo perchè allora non impostare lo stato dei post su "commenti non ammessi" o "comments are closed" come nel sito del PD.
Mi chiedo infine che senso abbia un blog.

Uno potrebbe anche chiedere "ma com'è che stasera ti è venuto in mente questo post?"
Giusto.
E' che ripensavo alla vicenda dell'Assessore Ronchetti e riflettevo che forse avrebbe dovuto osservare un po' di più l'attività in rete dei suoi compagni più esperti: guardando i blog o le pagine FB di Tosi o di Taurasi o di Campedelli appare subito chiaro che la rete non è posto in cui esporre o discutere le proprie idee personali.
Al di là di riportare i comunicati stampa del Comune o del PD e citare articoli di Massimo Gramellini o Concita De Gregorio, gli unici pensieri personali ammessi sono gli auguri di Buon Anno e Buona Pasqua.

Auguri!

6 commenti:

Lorenzo Paluan ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lorenzo Paluan ha detto...

L'osservazione sulla Ronchetti in questo post è illuminante!
Intanto io mi autodenuncio come censore: dei (rari) commenti al mio blog ne ho censurato uno, in campagna elettorale, (accetto commenti anonimi ma solo se non contengono invettive verso terzi, seppur garbate, in caso contrario ci si firma).

Per il resto, beh dai, tutto sommato è meglio che vengano a far commenti qua (quei pochi che ancora hanno l'ardire di commentare liberamente senza comunicati stampa), che è terreno neutro. Altrimenti mi toccherebbe litigare (si fa per dire) con Tosi sul suo blog e avrei pure il danno di mandargli su le sue, di statistiche.
Intanto complimenti a te per i risultati di un anno di Carpizeronove.

Simone Tosi ha detto...

Osservazione giusta, e ho provveduto a togliere la possibilità di fare commenti, non perchè io non voglia confrontarmi con le persone, ci mancherebbe altro, ma perchè ho scelto (forse sbagliando) di attivare un confronto non sul mio blog (che uso come un sito e so di sbagliare), ma su Fb o su questo sito o su altri.
Forse sbaglierò, e questo post è sicuramente un segnale in questo senso, però per un po' ancora penso di seguire questa linea.
@Lorenzo, per lo stesso principio non commento i suoi post sul suo blog ma lo faccio qui, e non perchè non voglio incrementare le sue statistiche, che a me interessano così tanto che non le ho neppure messe.

Lorenzo Paluan ha detto...

Ovviamente, il riferimento alle statistiche era ironico.
Ci tengo a precisare visto cosa succede a chi fa battute più o meno felici su internet di questi tempi...

Simone Tosi ha detto...

ci mancherebbe altro, ma visto che chi legge non potrebbe avere il nostro stesso senso umoristico ho fatto la precisazione.

Anonimo ha detto...

Valutata la volonta' di parlare richiederei un commento.
C’e un gran fermento dopo il modesto risultato delle elezioni su cosa il Pd debba fare per recuperare il rapporto col territorio. Raccolgo alcune frasi: …” devono imparare a chiedere all’elettorato cosa vuole e non fargli trangugiare….”, “non si fermano a parlare con la gente… e’ cosi che si lascia morire un grande partito con il suo carico di ideali e cultura….”, “occorre che tra una strategia e l’altra imparino a chiedere all’elettorato che li votava perche’ non li vota piu’….” ecc.ecc..
Ora mi chiedo senza entrare in complesse situazioni nazionali , localmente cosa e’ stato fatto ad esempio per coinvolgere i cittadini nel progetto unione dei comuni (terre d’argine). Sono d’accordo i cittadini di Carpi e altri comuni di questa unione? C’e’ informazione dei vantaggi e costi di questa scelta: si sa che il comune di Carpi paga pesantamente con soldi propri carenze degli altri? A quale pro? Per avere un’altra giunta, un altro presidente? Altra visibilita’ politica? Dopo avere sparato a zero sulla inutilita’ delle provincie dovremo aspettare anni per verificare l’inutilita’ di altri enti? Perche’ non si e’ andato ad un dibattito o perche’ no ad un referendum dal momento che si tratta di problemi che non coinvolgono gli elettori di un partito ma tutti i cittadini del comune. I dubbi sono piu’ che leciti.
Andrea C.

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