Segui carpizeronove su

Blogger Facebook FriendFeed Twitter

I Form di Carpizeronove

Le Petizioni di Carpizeronove

Si parla di...

Aggiornamenti via mail

Scrivi il tuo indirizzo mail:

Delivered by FeedBurner

Chi cerca Carpi cerca...

giovedì 15 aprile 2010
“Sono arrabbiata con chi, all'interno del PD non ha il coraggio delle proprio idee, e ha deciso dovessi pagare per una frase, anche se, ripeto, infelice. Mi sono sentita censurata, anche se non ho detto la cosa più ragionata del mondo”, spiega l’ex assessore Miria Ronchetti

L'avvocato Miria Ronchetti decide di introdurmi subito agli avvenimenti che hanno portato alla sua destituzione da assessore alle politiche sociali. Eletta provenendo da una lista civica, formata in città per sostenere l'attuale sindaco Enrico Campedelli, ha deciso quasi immediatamente di fare la tessera del PD. “Credevo, a torto, che a prescindere da tutto mi sarei sentita più protetta, probabilmente, dati gli sviluppi, mi sbagliavo. Non metto filtri sulla mia pagina di FB, volontariamente, per attirare e interessare più gente possibile sulle mie iniziative e su quelle del comune. Mercoledì ripercorrendo gli eventi - ho visto in tv un servizio di un TG nazionale, sulla copertura che la Chiesa darebbe a episodi di pedofilia, in successione a uno in cui un cardinale accostava l'aborto e l'omicidio ed esortava i cattolici a non rispettare le leggi ingiuste. Sono sbottata e mi sono ritrovata a scrivere una battutaccia, certamente infelice, su Facebook. Ma tale era, una battuta e non un ragionamento compiuto. Sono stata ingenua e avventata. Dopo, me ne sono dimenticata e l'ho lasciata sulla mia pagina fino a Venerdì, quando mi ha chiamato il segretario del PD Davide Dalle Ave, e mi sono resa conto di ciò che si era scatenato”.

Come si è mossa dopo aver capito il polverone sollevatosi in seguito alle sue parole?

“Ho chiamato il sindaco e ho cercato di spiegargli cosa c'era dietro la battuta. Mi ha “sgridato” e si è dissociato subito. Dopo di che ho emesso un comunicato stampa in cui mi scusavo con tutti per i toni usati. Mi aspettavo che ci sarebbe stata una discussione nella maggioranza e che potessi avere la possibilità di spiegare le mie ragioni. Inoltre, credo che il mio lavoro avrebbe dovuto parlare per me. In questi 9 mesi mi è sembrato di aver lavorato sodo, ne sono convinta io e ne sono convinte tante persone che me lo hanno dimostrato finora. In seguito, Campedelli mi ha chiesto le dimissioni ma io ho rifiutato. Ho deciso che la cosa giusta fosse rassegnare il mio mandato nelle sue mani, avrebbe deciso lui e si sarebbe assunto lui la responsabilità di revocarmi il mandato”.

Crede sarebbe stato giusto chiamare personalmente altre persone coinvolte o membri del suo partito, del Consiglio o della Giunta?

“Non me la sono sentita, francamente, di chiamare nessun altro, ho pensato potesse essere interpretato come attaccamento alla poltrona. Magari ho sbagliato e peccato di orgoglio. Mi sono scusata, ma non esageriamo. Il Consiglio Comunale avrebbe, a parer mio, dovuto votare compatto contro l'ordine del giorno presentato dall'opposizione e riconoscere il mio lavoro e il ruolo da me svolto. Al posto del sindaco avrei difeso questa linea. Ma questa è Miria Ronchetti”.

Cosa c'è quindi, dietro a quella battuta, a parte la rabbia del momento come ci ha anticipato prima?

“Io sono serenamente atea, come è scritto pure sulla pagina di Facebook, questo lo si sapeva una settimana fa, e lo si sa pure ora. Sono la stessa di prima. Non capisco come si possa usare come motivazione per “licenziarmi” il fatto che non sarei più credibile in eventuali mediazioni future con e tra associazioni cattoliche. Non sono anticlericale, semplicemente non sono credente. Chi ha avuto a che fare con me lo sa bene, è la mia storia. Non vedo come una battuta avrebbe potuto influire sul mio lavoro. Sarebbe stata pura e semplice strumentalizzazione. Nei mesi passati ho avuto la possibilità di conoscere e apprezzare il buon lavoro svolto da associazioni e cooperative in collaborazione col Comune, senza che avesse importanza la loro ispirazione, fosse o meno cattolica. Non provo nessun tipo di astio nei confronti della Chiesa. Ma semmai ne ho nei confronti della copertura che viene data sistematicamente a episodi di pedofilia all'interno di essa. Così come contro chi esorta i cattolici a non rispettare le leggi che sono ingiuste per essi. Questa è la morte dello stato. Senza parlare del continuo attacco rivolto alle donne.


Si è quindi pentita di avere scritto quella frase?

“Chiaramente se tornassi indietro non la scriverei più. Non è stata intesa per quello che era e in questa maniera ho buttato via un investimento notevole, personale e lavorativo. Così come tutti i progetti futuri già impostati. Sono dispiaciuta inoltre per le splendide persone che lavorano in assessorato. D'altra parte mi sento vittima di una reazione esagerata, da parte di tutti. Sia dall'opposizione, che da parte di chi doveva, a parer mio, difendermi. Mi aspettavo, ripeto, almeno una discussione. Di poter difendere e spiegare le mie ragioni. Sono arrabbiata con chi, all'interno del PD, ma in generale nel mondo politico, non ha il coraggio delle proprio idee, e ha deciso dovessi pagare per una frase, anche se, ripeto, infelice. Mi sono sentita un poco censurata, anche se non ho detto la cosa più ragionata del mondo. Sentirmi, però, giudicata per una cosa detta-scritta non mi pare cosa logica”.


Crede che, se il pensiero fosse stato espresso con un ragionamento compiuto, invece che con una battuta, le cose si sarebbero evolute in maniera differente?

“Credo sarei stata attaccata ugualmente, anche se non così ferocemente. Il problema di fondo credo sia il pensiero omologato all'interno del partito. Molti amici, e lo penso pure io, mi dicono che se non ora sarebbe successo fra 6 mesi. Io non sono cresciuta all'interno del partito e non ne ho ambizioni di carriera al suo interno. Ho accettato il ruolo per entusiasmo personale e perché credevo di poter costruire qualcosa. Il mio modo di ragionare è diverso da quello di un quadro di partito, sono slegata da quelle logiche e mi è sempre sembrato di parlare un poco “fuori dal coro”. Ripeto, se ho fatto la tessera dopo la nomina è solo perché credevo mi sarei sentita più difesa nel ruolo che avrei assunto. I fatti successi, mi dicono che probabilmente mi sbagliavo”.


Non crede ci debba essere una divisione fra il ragionamento e la battuta, considerato il ruolo che ricopriva?

“Guardi, penso male di come si muove la destra, ma ultimamente anche di come si muove il PD, non vorrei che diventasse ipocrita, bacchettone e vile. Nascondendosi dietro al pensiero di essere migliore degli altri. Dato che per evitare di difendermi uno degli argomenti è stato proprio questo. Io stessa, però, mi sento spesso offesa dai toni politici attuali e come laica anche dalle dichiarazioni fatte dal papa, dai cardinali e dalle gerarchie ecclesiastiche in generale. Non voglio dire così fan tutti, ma un poco lo penso. Ho commesso un errore e porto le mie scuse, credo si sarebbero potute accettare. Il perdono è cristiano del resto. Lo stesso cardinale Cantalamessa l'altro giorno ha fatto una battuta infelice, ha chiesto perdono e tutto è finito li”.

A suo parere la posizione del Pd riguardo a certi temi non è quindi chiara?

“Questo rigore all'interno del PD lascia molto a desiderare e non l'ho trovato giusto. Se difendiamo la vita la dobbiamo difendere sempre e non solo con l'ossessione del sesso e dell'aborto. Va difesa a largo raggio altrimenti più che difendere la vita mi sembra si vogliano solo attaccare le donne”.

I suoi prossimi passi quali saranno?

“A parte tornare al mio lavoro, non so se continuerò a fare qualcosa in ambito politico. Sto decidendo in questi giorni se restituire o meno la tessera al partito, vorrei lasciare passare “l'onda mediatica”. Mi sento comunque slegata, ma allo stesso tempo purtroppo, vedo una grossa difficoltà a fare qualcosa di politicamente rilevante al di fuori del PD. Girando in mezzo alla gente in questi giorni ho anche avvertito una frattura forte tra le ragioni dell'apparato e le opinioni che tanti cittadini (elettori) mi hanno manifestato a proposito del bigottismo dietro alla decisione di allontanarmi dal mio ruolo. Ho paura che il PD si stia affossando in un moralismo di fondo anche se forse non sono la più indicata, ora come ora, a dirlo. Sono felice dell’inaspettato grande appoggio ricevuto su internet, ma soprattutto di quello di mio marito e delle mie due figlie. Questo è quello che mi rincuora”.

Alessio Vicentini su Tempo del 16/04/2010

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Miria,ritorna pure alla professione di avvocato e parla manifestamente delle tue idee.
Vedrai che ben pochi saranno interessati a farne valutazioni o dietrologie.

Anonimo ha detto...

"Sto decidendo in questi giorni se restituire o meno la tessera al partito": alla faccia di chi diceva, da queste pagine, che Miria Ronchetti non c'entrava niente col PD....Complimenti!

Anonimo ha detto...

Ecco la prova:

Maddalena ha detto...

Qualcuno forse non sa che Miria non c'entra niente col Pd? Nulla. Mai stata iscritta e mai ci ha pensato. E' solo stata premiata con l'assessorato in quanto Responsabile lista civica e per il suo buon nome di brava persona e avvocato. E non mi dite che le brave persone non pensano certe frasi, seppur infelici, perchè in questo periodo in cui sono tutti corrotti l'ho sentita dire da persone ancora più sensibili e care anche ai sacerdoti. Chi parla del Pd è pregato di informarsi, grazie.
03 aprile 2010 14.03

Se questa Maddalena è la stessa che siede in consiglio.....poveri noi!!

Salvatore ha detto...

Un'intervista a dir poco delirante. Non riesco ad aggiungere altro.
Salvatore.

Posta un commento

I commenti ritenuti offensivi saranno rimossi.

Generatore automatico di risposte della Giunta


Ricaricare la pagina per avere una risposta diversa.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

News in rete

AVVERTENZA: Le notizie raccolte in questo riquadro (e nella pagina a cui rimanda) sono estrapolate dalla rete in modo automatico utilizzando diverse chiavi di ricerca. Non tutte le notizie sono coerenti con l'argomento e non tutte sono recenti.

Cerca

I Blog dei Politici

Terre d'argine

Lettori fissi