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mercoledì 26 maggio 2010
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In via Manzoni il sogno della Tirelli è realizzato a metà
È costato più di 28mila euro, è stato installato a febbraio ma non è ancora entrato in funzione.
È il tanto agognato semaforo di via Manzoni, all’altezza dell’incrocio con via A. Frank e via Medaglie d’Oro, che pur essendo stato eretto in corrispondenza dei quattro lati dell’intersezione, emette solamente una luce gialla intermittente.
Oggetto del ‘desiderio’ di molti cittadini da oltre dieci anni, l’impianto semaforico si rendeva necessario per regolare il traffico (davvero importante in alcune ore del giorno) a servizio soprattutto del passaggio pedonale.
Nonostante diverse interrogazioni consiliari le giunte che si sono succedute hanno sempre negato la validità dell’idea: la sensazione, all’inizio degli anni 2000, era che la Bretella nord avrebbe spostato il traffico, convogliandolo sul nuovo asse in progettazione.
Erano in tanti però a non essere assolutamente d’accordo con questa analisi prospettica: chi si è battuta tanto per questo impianto, e oggi vive come una vittoria l’installazione, è sicuramente Leda Tirelli, ex consigliera comunale di An.
«Ho fatto tante battaglie per questo semaforo - racconta - era ora che qualcuno capisse l’importanza di regolare il traffico in questo tratto pericoloso».
Nell’aprile del 2009 la Commissione Traffico del Comune decide per l’installazione del semaforo.
Il 3 agosto dello stesso anno la giunta delibera il progetto, valutandone i costi (per la precisione 28.675 euro) e l’impatto ambientale, con l’abbattimento di un albero. Infine, nel febbraio di quest’anno finalmente i lavori. Ma l’impianto non è ancora operativo.
«Il giallo lampeggiante crea ancora più confusione negli automobilisti e nei pedoni - sottolinea - che non capiscono se devono andare avanti o fermarsi».
Di tutt’altro avviso invece l’assessore ai Lavori Pubblici Carmelo D’Addese: «La luce gialla è un deterrente per la velocità: da diverse rilevazioni fatte si è notato che la luce corrisponde ad un avvertimento di pericolo e quindi fa diminuire l’andatura».
Ma perché, da febbraio ad oggi, non è stato possibile renderlo funzionante? «C’è stato maltempo - spiega, ripetendo di fatto la motivazione data ad un’interrogazione di Andreoli - e non è stato possibile completare i lavori di asfaltatura su via Frank e via Medaglie d’oro. Non appena le condizioni meteo lo permetteranno il semaforo entrerà in funzione».
Daniele Franda
(fonte: ModenaQui)
È costato più di 28mila euro, è stato installato a febbraio ma non è ancora entrato in funzione.
È il tanto agognato semaforo di via Manzoni, all’altezza dell’incrocio con via A. Frank e via Medaglie d’Oro, che pur essendo stato eretto in corrispondenza dei quattro lati dell’intersezione, emette solamente una luce gialla intermittente.
Oggetto del ‘desiderio’ di molti cittadini da oltre dieci anni, l’impianto semaforico si rendeva necessario per regolare il traffico (davvero importante in alcune ore del giorno) a servizio soprattutto del passaggio pedonale.
Nonostante diverse interrogazioni consiliari le giunte che si sono succedute hanno sempre negato la validità dell’idea: la sensazione, all’inizio degli anni 2000, era che la Bretella nord avrebbe spostato il traffico, convogliandolo sul nuovo asse in progettazione.
Erano in tanti però a non essere assolutamente d’accordo con questa analisi prospettica: chi si è battuta tanto per questo impianto, e oggi vive come una vittoria l’installazione, è sicuramente Leda Tirelli, ex consigliera comunale di An.
«Ho fatto tante battaglie per questo semaforo - racconta - era ora che qualcuno capisse l’importanza di regolare il traffico in questo tratto pericoloso».
Nell’aprile del 2009 la Commissione Traffico del Comune decide per l’installazione del semaforo.
Il 3 agosto dello stesso anno la giunta delibera il progetto, valutandone i costi (per la precisione 28.675 euro) e l’impatto ambientale, con l’abbattimento di un albero. Infine, nel febbraio di quest’anno finalmente i lavori. Ma l’impianto non è ancora operativo.
«Il giallo lampeggiante crea ancora più confusione negli automobilisti e nei pedoni - sottolinea - che non capiscono se devono andare avanti o fermarsi».
Di tutt’altro avviso invece l’assessore ai Lavori Pubblici Carmelo D’Addese: «La luce gialla è un deterrente per la velocità: da diverse rilevazioni fatte si è notato che la luce corrisponde ad un avvertimento di pericolo e quindi fa diminuire l’andatura».
Ma perché, da febbraio ad oggi, non è stato possibile renderlo funzionante? «C’è stato maltempo - spiega, ripetendo di fatto la motivazione data ad un’interrogazione di Andreoli - e non è stato possibile completare i lavori di asfaltatura su via Frank e via Medaglie d’oro. Non appena le condizioni meteo lo permetteranno il semaforo entrerà in funzione».
Daniele Franda
(fonte: ModenaQui)
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7 commenti:
Lo so che sono irrimedibilmente fuori moda e fuori tema, mettendomi a parlare di semafori nel momento in cui tutti, per quanto riguarda la politica locale, continuano a dibattere di rimpasti, di assessori giovani e meno giovani, di "ex" e di "post", ma a mio parere è anche sulle piccole (ma nenache tanto, spese come questa che si rivela uno stile nell'amministrazione.
C'è un semaforo che lampeggia da mesi, è un impianto tradizionale, sul mercato esistono da un po' nuovi mpianti sempaforici a led, il cui maggior costo dele lampade si recupera (a detta di chi li vende ovviamente, ma anche dei comuni che hanno cominciato ad adottarli) nel giro di un anno, grazie ad un risparmio energetico di circa l'80%, minore manutenzione e maggior vita delle lampade.
E allora io mi chiedo, sono fanfaluche messe in giro da chi li vende o c'è qualcosa di vero e almeno per i nuovi impianti non sarebbe stato bene sperimentare questa tecnologia?
E se funziona e venisse applicata a tutti gli impianti semaforici di Carpi, quanto risparmierebbe il comune?
E' una deviazione mentale mia: mi appassiona di più sapere queste cose, che non da quante settimane la vicesindaca sia iscritta ad un partito politico (visto che anche militanze di anni, non garantiscono comunque nessuna competenza aggiuntiva...)
Tanto se è spento...
Troppo facile, così.
Non è proprio spento ...
Ora funziona, ora no, ora funziona, ora no, ora funziona, ora no, .....
L'iniziativa di Paluan è interessante, restano solo due piccoli problemi: se non si bruciano mai, quelli che hanno l'appalto di manutenzione come fanno a tirare avanti? e se consumano meno, quelli che hanno l'appalto per la fornitura di energia, come fanno a tirare avanti?
Amerigo
Consiglio anche un giro qui:
http://www.fire-italia.it/caricapagine.asp?target=forum/semafori.asp
Caro Amerigo, per restare alla sua battuta... faranno altro.
Tenuto conto che le importazioni per conusmi energetici sono una delle principali voci di uscita nella nostra bilancia commerciale (cioè ricchezza che se ne va dall'Italia), risparmiare e produrre energia in proprio, sono due canali che ci consentirebbero di tenere sui nostri territori molte risorse che in questo momento finanziano altri paesi o ooncentrano ricchezze nelle mani di pochi soggetti, che servono più alle speculazioni finanziare che alla diffusione di benefici per tutti (in altri termini, sono convinto che 300.000€ all'anno in meno di consumi per il comune di Carpi sull'illuminazione pubblica e gli impianti semaforici, potrebbero essere utilizzati più intelligentemente e con ricadute migliori in termini di sostegno a redditi locali, che non pagando ENEL).
Qualche manutentore di semafori in meno, qualche installatore di soluzioni per il risparmio energetico e impianti rinnovabili in più, più soldi che si "fermano" a Carpi, il bilancio potrebbe essere ampiamente positivo e con effetti moltiplicatori...
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