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venerdì 2 luglio 2010
«Una scelta sbagliata che snatura la bellissima via Focherini»

«Non toccate quegli alberi, bisogna rivedere il prgetto esecutivo della pista ciclabile».
La Consulta ambiente del Comune dichiara guerra sull’abbattimento dei 42 alberi che si trovano sul lato sud di viale Focherini.
Durante la riunione di lunedì scorso, l’organismo che racchiude le diverse associazioni ambientaliste, ha espresso moltissimi pareri negativi in merito a questa discutibilissima operazione.
E ora aggiunge un altro particolare inquietante: «In un futuro non troppo lontano - afferma Mario Poltronieri, presidente della Consulta ambiente -, nei piani dell’amministrazione c’è anche quello di sostituire gli altri 42 alberi che si trovano sul marciapiede opposto, piantando peri e noccioli ornamentali».
Viale Focherini come l’abbiamo sempre conosciuta non esisterà più.
E in ogni caso sostituire 84 alberi sani per piantarne altri appare un assurdo controsenso.
«Non ha senso mettere ambiente contro ambiente - conviene il presidente della Consulta -.
Pur essendo favorevoli al progetto della pista ciclabile, questa non può andare a scapito del bellissimo filare di Bagolari che hanno una valenza storico-artistica: sembra che siano stati piantati negli anni ‘40-‘50».
Per la ciclabile, lo ricordiamo, il Comune dovrà spendere 2 milioni e mezzo di euro, di cui 1,5 milioni sono a completo carico delle casse di Palazzo Scacchetti.
Dal quartiere Due Ponti il percorso scavalcherà la ferrovia con un sottopasso (la cui costruzione comporterà un gravoso rimborso a favore di Trenitalia), per poi transitare per viale Focherini e sfociare in centro storico.
«Abbattere gli alberi significa rovinare l’architettura di uno dei viali più belli di Carpi - continua Poltronieri -.
Il problema delle radici che sollevano e spaccano il marciapiede è reale, ma si può contenere costruendo barriere contenitive.
E poi sul piatto abbiamo messo anche ipotesi alternative per la ciclabile, che potrebbe passare da via IV Novembre, o si potrebbe modificare la viabilità della via con un senso unico, destinando il lato sud alla pista e quello nord ai parcheggi auto: così ci sarebbe il posto per il passaggio dei mezzi di trasporto pubblico».
Ma lo stesso Poltronieri si dice poco possibilista sul ravvedimento dell’amministrazione: «Non credo cambino idea, ma noi ci proveremo con tutte le forze: c’è tempo per cambiare il progetto esecutivo, tanto i lavori sono fermi fino al prossimo anno e l’appalto non è ancora stato assegnato».
Intanto oggi la pista ciclabile verrà presentata presso il Centro sociale Due Ponti: è questa la ‘partecipazione’ di cui tanto si vanta il Pd.
Con quale coraggio annunciaranno l’abbattimento di 42 alberi sanissimi alle stesse persone che frequentano la festa nazionale sull’economia verde’ organizzata dal partito democratico?

Daniele Franda

(fonte: ModenaQui)

5 commenti:

Giliola Pivetti ha detto...

L'Ing. Mauro Magri,non anonimo e rintracciabile, nato nel 1934, afferma che da piccolo giocava sotto gli alberi di Viale Focherini, quindi la loro datazione risale almeno agli anni 20. Tutti noi abbiamo esperienza di quante regole ci siano per proteggere per esempio una qualunque casa colonica diroccata di 50 anni fa ( giustamente). Tutte le regole però spariscono quando si tratta di cancellare un viale storico e sostituirlo con essenze che non disturbino (un viale di noccioli è previsto!!!). Si rammenta alla attuale giunta che Viale Focherini non è di loro proprietà e che dovrebbero evitare di mettere le mani sulla città con una tale incultura.

Anonimo ha detto...

Cara Pivetti, le mani sulla città le avete sempre messe e lei più di altri, si ricordi che ha fatto l'amministratore e il dirigente in un partito in cui se un assessore e un sindaco davano la linea e chi non la seguiva era fuori.
Peccato poi che una volta che la linea non la seguite più voi, cosa fate? Vi mettete con l'UDC, e qual'è la coerenza e la cultura politica che spinge a questa santa alleanza? Il fatto che non avevate più il potere.

Anonimo ha detto...

Ah quindi fa bene a tagliare gli alberi, Campedelli, perché deve riparare al torto fatto dalla Pivetti a uscire dal Pci

Ma ci faccia il piacere

Roberto Benatti

Davide ha detto...

Cosa ce ne facciamo di una pista ciclabile che invece di darci la possibilità di percorrere in sicurezza una delle più belle vie di Carpi diventa essa stessa la causa dello svilimento del paesaggio? A cosa serve una nuova pista ciclabile con dei "graziosi" cespuglietti di rose e alberelli di pero? Per raggiungere i nuovi "corsi Fanti - Cabassi" invasi da più cartelli stradali di uno svincolo autostradale (di cui alcuni puntualmente piazzati davanti ai pochi monumenti della città)?

Anonimo ha detto...

Caro Benatti,
ci faccia il piacere lei

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