carpizeronove

Enti locali,operatori sanitari ed amministratori di ASL si sono riuniti per valutare la Programmazione Sanitaria in divenire.Dopo una breve introduzione del dott Lenzotti ed un molto meno breve panegirico di  Sabattini (presidente della Provincia),entrambi votati ad enfatizzare i progressi della Sanità modenese negli ultimi dieci anni grazie alla nuova organizzazione "a rete" , è iniziato il dibattito in sala.
Ha rotto il ghiaccio il sottoscritto che ha chiesto come sarà la Sanità dei prossimi anni alla luce dei tagli economici già annunciati. Inoltre, se di spese si parla,perchè da nessuna parte si riesce a sapere di quanto ammonta la spesa corrente per il personale amministrativo dell'ASL e di quante persone è formato? Ho richiesto inoltre se nel nostro PAL è previsto il rientro, in Strutture sanitarie Pubbliche, della CardioChirurgia, branca vitale e strategica, presente solo in struttura privata (Hesperia Hospital ). A queste domande, senza risposta, di tipo "politico", ho voluto far seguire una considerazione più di carattere medico,facendo rilevare un profondo disagio degli utenti che accedono ai Servizi Sanitari che va affrontato e risolto, al di la delle parole dette e dei numeri scritti .
Al sostegno di quest'ultima considerazione ha parlato il dott. Di Donato, Primario di Medicina,  che ha sottolineato come il numero di letti sia del tutto insufficente; gli ha fatto eco il Primario del Pronto Soccorso dott. Tassi che, numeri alla mano, ha evidenziato una situazione al limite del collasso che  va risolta subito, senza aspettare la realizzazione di un nuovo Ospedale(di cui comunque nessuno ha parlato ) .
Come una valanga si sono succeduti gli interventi degli altri Primari,che hanno sottolineato, con varie argomentazioni,il disagio di dover affrontare con pochi mezzi e poco personale  la quotidiana  attività in Reparto o in Sala Operatoria o  sul Territorio . Se esistono eccellenze e  reparti efficaci ,ha sostenuto il primario dell'Urologia,queste dovrebbero essere maggiormente valutate e valorizzate  dai vertici dell'amministrazione centrale e dai Capi Dipartimento(questi ultimi tutti concentrati a Baggiovara e nessuno a Carpi ).
Molto precisa ed appassionata la testimonianza di Lorella Rossi,infermiera di lungo corso, ora responsabile della assistenza infermieristica domiciliare  che, con solo 13 colleghe, copre le mille necessità degli ammalati sul Territorio.
Le  ha fatto  eco il dott. Bacchelli, medico di base ,che ha ricordato a tutti che la Sanità non è solo Ospedale ma anche e soprattutto Territorio.
A poco a poco si è delineata una situazione boomerang per gli Organizzatori dell'incontro: convinti di essere stati più che convincenti sulla bontà ed efficienza  del sistema sanitario modenese ,studiato  oltre dieci anni fa e realizzato mettendo in rete gli Ospedali della provincia. Si sono trovati contestati e criticati da quegli stessi operatori sanitari che avrebbero dovuto essere lo"zoccolo duro" del consenso.
Sia il dott Anania ,vice direttore sanitario del nostro Ospedale, che il dott Patrizi, cardiologo,hanno chiaramente richiesto un profondo ripensamento sul sistema " a rete" che  rappresenta  il fiore all'occhiello del sistema Sanitario provinciale.
Accanto ad indubbi vantaggi del collegamento a rete delle varie realtà sanitarie provinciali (come il collegamento telematico dei servizi di diagnosi ecc ecc ),esistono  molti dubbi sulla efficacia, efficienza ed economicità del sistema stesso .
Ora si tratta di sperare che tutto quanto sopra "non si perda come lacrime nella pioggia" parafrasando il protagonista morente del film BLADE RUNNER

di Giorgio Verrini