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sabato 17 luglio 2010
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Il nuovo regolamento della municipale ammicca a posizioni destrorse
«Questo nuovo regolamento (della polizia municipale, ndr) ci voleva: è giusto vigilare sui phone center, spesso ricettacolo di cellule terroristiche».
A occhi chiusi, sentendo questa frase, tutti metterebbero almeno una mano sul fuoco che a pronunciarla possa essere stato solo un rappresentante della Lega.
Ma la dichiarazione di cui sopra, ascoltata giovedì sera in consiglio, non è opera del capogruppo del Carroccio Argio Alboresi, bensì di Roberto Arletti, consigliere del Pd.
Sì, avete capito bene, è stato un esponente del partito di maggioranza, di quel centrosinistra (ex?) buonista e permissivista, a firmare quelle parole.
L’intervento di Arletti, seppur del tutto legittimo, ha palesato il vero tema che sta dietro alla discussione sul nuovo regolamento della municipale, e cioè la rincorsa del Pd nei confronti di Lega e Pdl sul tema della sicurezza.
E qualcuno all’interno della maggioranza, a denti stretti e con opinioni ‘sottobanco’, ha espresso grande preoccupazione per le decisioni dell’amministrazione.
«Correte dietro alla destra sulla sicurezza, ma la vostra è pura propaganda - ha attaccato Paluan di Rifondazione Comunista -. Se volevate davvero colpire i comportamenti scorretti, le norme c’erano già. Non serve introdurre nuove norme (nell’area del centro è vietato bere alcolici dopo un certo orario) per mettere sotto controllo la zona di San Nicolò (nella foto via Berengario): sanzioni per ubriachezza molesta, schiamazzi notturni, queste armi esistono da decenni».
Daniele Franda
«L’amministrazione attiverà gli interventi necessari - promette il sindaco - a garantire la convivenza civile e il rispetto del bene pubblico comune.
In collaborazione con le forze dell’ordine statali sono stati effettuati e saranno garantiti controlli finalizzati al rispetto degli orari di chiusura da parte delle attività commerciali e al controllo di presenza di soggetti sospetti, con azioni finalizzate anche ad evitare il consumo di alcool in loco di gruppi di persone».
Lo ha dichiarato l’assessore Carmelo D’Addese, rispondendo ad un’interrogazione posta dal consigliere del Pdl Luca Lamma.
«Le normative vigenti- ha specificato D’Addese - non vietano la questua e l’elemosina se non nei casi previsti dal codice penale (impiego di minori, sfruttamento di animali, impiego di mezzi fraudolenti o che ostentino mutilazioni o disabilità).
Nel nuovo regolamento abbiamo però provveduto ad inserire la precisazione che la questua e l’elemosina sarà sempre vietata sul nostro territorio nei pressi dei cimiteri, luoghi di culto, ospedali, scuole, fiere, mercati, parchi ed esercizi commerciali.
La violazione sarà punita con sanzione amministrativa o querele nei casi di ingiurie o violenze.
Per quanto riguarda invece la normativa legata al Codice della strada il corpo di Polizia urbana applica già sanzioni pecuniarie a carico di coloro che sostano sulla carreggiata».
Lamma aveva presentato il documento relativo alla questua molesta su sagrati e chiese, e «in particolare nei giorni in cui si celebra messa presso il Duomo e la chiesa di San Nicolò, fino quasi ad impedire l’accesso al luogo di culto con particolare e fastidiosa insistenza».
(fonte: ModenaQui)
«Questo nuovo regolamento (della polizia municipale, ndr) ci voleva: è giusto vigilare sui phone center, spesso ricettacolo di cellule terroristiche».
A occhi chiusi, sentendo questa frase, tutti metterebbero almeno una mano sul fuoco che a pronunciarla possa essere stato solo un rappresentante della Lega.
Ma la dichiarazione di cui sopra, ascoltata giovedì sera in consiglio, non è opera del capogruppo del Carroccio Argio Alboresi, bensì di Roberto Arletti, consigliere del Pd.
Sì, avete capito bene, è stato un esponente del partito di maggioranza, di quel centrosinistra (ex?) buonista e permissivista, a firmare quelle parole.
L’intervento di Arletti, seppur del tutto legittimo, ha palesato il vero tema che sta dietro alla discussione sul nuovo regolamento della municipale, e cioè la rincorsa del Pd nei confronti di Lega e Pdl sul tema della sicurezza.
E qualcuno all’interno della maggioranza, a denti stretti e con opinioni ‘sottobanco’, ha espresso grande preoccupazione per le decisioni dell’amministrazione.
«Correte dietro alla destra sulla sicurezza, ma la vostra è pura propaganda - ha attaccato Paluan di Rifondazione Comunista -. Se volevate davvero colpire i comportamenti scorretti, le norme c’erano già. Non serve introdurre nuove norme (nell’area del centro è vietato bere alcolici dopo un certo orario) per mettere sotto controllo la zona di San Nicolò (nella foto via Berengario): sanzioni per ubriachezza molesta, schiamazzi notturni, queste armi esistono da decenni».
Daniele Franda
Giro di vite sul degrado in centro storico
Dopo l’esposto dei residenti della zona di via Berengario, che segnalavano lo stato di degrado in cui versa l’area, è arrivata la risposta del sindaco Campedelli.«L’amministrazione attiverà gli interventi necessari - promette il sindaco - a garantire la convivenza civile e il rispetto del bene pubblico comune.
In collaborazione con le forze dell’ordine statali sono stati effettuati e saranno garantiti controlli finalizzati al rispetto degli orari di chiusura da parte delle attività commerciali e al controllo di presenza di soggetti sospetti, con azioni finalizzate anche ad evitare il consumo di alcool in loco di gruppi di persone».
Vietata la questua nelle chiese
E’ una ‘vittoria’ del Pdl
La questua sarà vietata dal nuovo regolamento di polizia municipale.E’ una ‘vittoria’ del Pdl
Lo ha dichiarato l’assessore Carmelo D’Addese, rispondendo ad un’interrogazione posta dal consigliere del Pdl Luca Lamma.
«Le normative vigenti- ha specificato D’Addese - non vietano la questua e l’elemosina se non nei casi previsti dal codice penale (impiego di minori, sfruttamento di animali, impiego di mezzi fraudolenti o che ostentino mutilazioni o disabilità).
Nel nuovo regolamento abbiamo però provveduto ad inserire la precisazione che la questua e l’elemosina sarà sempre vietata sul nostro territorio nei pressi dei cimiteri, luoghi di culto, ospedali, scuole, fiere, mercati, parchi ed esercizi commerciali.
La violazione sarà punita con sanzione amministrativa o querele nei casi di ingiurie o violenze.
Per quanto riguarda invece la normativa legata al Codice della strada il corpo di Polizia urbana applica già sanzioni pecuniarie a carico di coloro che sostano sulla carreggiata».
Lamma aveva presentato il documento relativo alla questua molesta su sagrati e chiese, e «in particolare nei giorni in cui si celebra messa presso il Duomo e la chiesa di San Nicolò, fino quasi ad impedire l’accesso al luogo di culto con particolare e fastidiosa insistenza».
(fonte: ModenaQui)
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22 commenti:
Allora qualcosa di destra trova accoglienza anche a sinistra??? Basterebbe il buon senso, e la collaborazione di tutti per mandare avanti questa Italia. Ma fin'ora si ha perseguito solo la Politica del tanto peggio tanto meglio!
Credo che le categorie "destra" "sinistra" non spieghino più nulla. Provate a chiedere a chiunque e vedrete la stessa difficoltà a stabilire cosa è di destra e cosa è di sinistra. Ci aveva già provato Giorgio Gaber : fare il bagno nella vasca col bagnoschiuma è di destra, fare una vigorosa doccia è di sinistra...
Siamo ancora allo stesso punto.
Per quanto mi riguarda mi oriento tenendo i termini "alto" e "basso".
Tagliare le piante in viale Focherini, senza neanche sapere bene il perchè, ma solo perchè è più comodo,è bassa politica.
Vendere quote Aimag perchè si prendono soldi è bassa politica.
Dire che le opposizioni fanno provocazioni è bassa politica. Fare demagogia senza nemmeno accorgersene è bassa politica. Nominare una vicesindaco che cade dalle nuvole è bassa politica.
Approfondire il regolamento di polizia municipale insieme a tutti i consiglieri cercando di vedere quale filosofia di convivenza lo guida sarebbe stata alta politica.
Discutere in Consiglio comunale quali linee guida deve seguire il nuovo presidente Aimag sarebbe stata alta politica.
Sarebbe...Sarebbe...
Appunto, come dice Longino, buon senso e desiderio del bene comune.
Non se ne vede traccia.
Giliola tu hai fatto così tanto bene la "ALTA POLITICA" che uno che non è entrato in consiglio perchè non ha preso i voti, lo avete fatto entrare facendo dimettere mezzo gruppo del PCI, e questa come la chiami "ALTA POLITICA", la coerenza sarebbe "ALTA POLITICA"
(Tu eri in quella giunta e Cigarini era sindaco, un'altro che di ALTA POLITICA ne faceva a pacchi)
Antonello P.
antonello vorresti essere piu' chiaro e spiegarci per cortesia xchè noi giovani abbiamo bisogno di sapere...
benedetta
Mi associo anch'io a Benedetta, sarebbe il caso che Antonello fosse meno evasivo e ci spiegasse di cosa parla, anche per poter ribattere se necessario.
Pare chiaro: in una vecchia elezione, ai tempi di Cigarini e della Pivetti, chi doveva essere votato, in base ai dettami del partito, non ha preso abbastanza preferenze, e non è stato eletto.
Allora il gruppo dirigente PCI ha fatto dimettere un numero sufficiente di consiglieri eletti per "lasciare il posto" a chi doveva entrare.
Sarà vero? O semplicemente Antonello si sta confondendo con le voci sulle pressioni fatte a Verrini dal gruppo dirigente di Apc per farlo dimettere e fare entrare in Consiglio Comunale la figlia di Bellelli?
Se non altro Cigarini potrà fugare entrambe le voci.
Roberto Benatti
Diciamo che Benatti ha colpito ed affondato la nave.
Antonello P.
di cosa vi stupite del PD??? A Olgiate è caduto il governo locale e il PD ha fatto un nuovo consiglio comunale insieme alla LEGA NORD...
Il PD non è più sinistra (come la intendono molti) da tempo immemore...pensateci.
Rispondo io a Benedetta, visto che Benatti e Antonello vanno ancora per spot.
Nel 1985 gli assessori non venivano chiamati dal sindaco come ora, ma dovevano essere eletti nella lista come consiglieri prima di tutto e poi chiamati a fare gli assessori. Alle elezioni, due assessori uscenti che dovevano fare il secondo mandato risultarono indietro nelle preferenze. Il sindaco Cigarini ritenne di aver bisogno di loro e, d'accordo tutto il Comitato comunale del PCI, si chiese ad alcuni consiglieri che li precedevano di dimettersi.Preciso che io non ero affatto in giunta e sono entrata appunto in quell'anno; perciò la mia opinione contava come quella di tutti gli altri e magari anche meno, visto che la mia esperienza doveva ancora cominciare (Antonello, la tua memoria fa parecchio cilecca).
Quale fu il mio pensiero? Non mi piacque per niente quella operazione, ma mi fidai del fatto che quei due assessori dovevano completare il loro lavoro.Non era ancora cominciata la fase in cui certi assessori esistono solo perchè respirano!!
Preciso che la mancata elezione derivava dal loro essere già riformisti dichiarati, e quindi già invisi a quell'elettorato che ora ha messo il riformismo nel proprio statuto, e non dipendeva da un operato insoddisfacente.
Tu genio, Antonello, come ti saresti pronunciato?
se ti sembra una cosa normale o come dici in altri commenti in post precedenti di "ALTA POLITICA" la lascio a te.
ciao
Antonello P
Ai miei tempi era più facile
Bordiga
Io la so leggermente diversa
Era il 1980, pieno regime comunista.
Per far entrare Tizio e Caio, Cigarini fece dimettere vari consiglieri che avevano preso più preferenze. E questo fu un vero scandalo sopito solo dal clima comunista di allora.
Lasciamo perdere per favore il "riformismo".
Erano comunisti, solo più o meno comunisti, ma comunisti. Negli uffici del PCI c'erano ancora le icone di Pol Pot, Mao, Ho Chi Minh. E i socialisti e i socialdemocratici - la sinistra riformista - venivano "sputati" per strada, un po' come capita adesso a Gianni Lodi. Altro che riformismo nel PCI.
Uno dei due, Caio, divenne assessore solo un paio di anni dopo, nel 1982. Altro che ricerca della continuità.
Roberto Benatti
Benatti: tu la sai in modo sbagliato, e su questo non ci piove.Nel 1982 non ci furono elezioni.
Antonello: fu una cosa spiacevole, non normale e non di alta politica, ma non mi hai ancora detto come ti saresti comportato tu...
Dai, non arrabbiarti e non usare le vecchie tecniche depistanti del PCI (o, più semplicemente, leggi bene e non fare come Taurasi che vota quello che non legge)
Sopra c'è scritto che le elezioni sono state nel 1980, ma che la nomina dell'assessore è avvenuta nel 1982.
Quindi la tua tesi che vuole il "misfatto" motivato dalla impellenza di rinominare un assessore cade cade cade cade...
Non so Antonello, ma io mi sarei comportato esattamente come te: avrei denunciato pubblicamente il fatto, mollato il PCI seduta stante e mi sarei candidato fin da subito come forza alternativa e veramente riformista.
grazie..grazie a tutti, ho capito....ho capito xchè continua ad essere così alto l'astensionismo quando si va a votare e secondo me non cambierà per ancora molto tempo..ancora grazie.
benedetta
Pivetti da uno come Benatti ai solo da imparare, nonostante la tua esperienza. PEnsa che ha fatto un gruppo in consiglio e l'ha disfatto una settimana dopo perchè gli hanno tirato le orecchie da Modena. Tutto perchè non se lo fila nessuno.
Antonello P.
Anche tu "ai" da imparare: a scrivere
A Carpi alle ultime amministrative hanno votato il 79 per cento dei cittadini. Non mi pare che l'astensionismo sia alto. Poi c'è sempre qualcuno che inneggia all'astensionismo, allo schifo, bla bla bla. Ma è tutta retorica.
Tutti quelli che hanno senso civico, dovrebbero invece fare come chi sta in consiglio comunale, come noi, come Paluan, come la Pivetti: metterci la faccia in prima persona, attirandosi le critiche e gli sputi, ma andando avanti.
La Giliola merita rispetto per il suo coraggio, per avere mollato la causa sbagliata, pur avendola vissuta in prima persona. Era la causa a essere sbagliata, non lei. Lei l'ha mollata, gli altri perseverano.
E non è vero che non ci fila nessuno, caro Antonello: metà del popolo è con noi. I giornali ci danno sempre spazio. Un Arletti del Pd, per avere lo stesso spazio, deve ispirarsi a noi. Il Pd non fa notizia, non esiste, non ha niente da dire.
Tu Antonello sei uno di quelli che rosica nel sapere che noi esistiamo e abbiamo un seguito. E perché sai che nel testa a testa quelli come te ce li pappiamo in un boccone. Esci allo scoperto, e vieni a fare un confronto pubblico su temi politici e amministrativi in piazza, davanti al municipio, con 1000 persone, se hai il coraggio, piccolo o piccola o grossa che tu sia.
Roberto Benatti
Ma è vero o no quello che ha scritto Antonello? Se è così sto con Benedetta. L'unica che ha scritto qualcosa di sensato.
Anonimo del 20 Luglio delle 19.16 decidi tu a chi vuoi credere, io non saprei cos'altro aggiungere.
Non sarebbe male però che tu sapessi chi è Antonello per decidere di chi fidarti...
Fai un po' tu.
Di Antonello mi interessa poco. Non l'ho votato. Ma da quanto leggo qui e che riguarda sia Benetti che la Pivetti di certo so di chi non fidarmi la prossima volta
Come preferisci.
Intanto tu continui a restare anonimo così sei sicuro che nessuno può valutare la tua di onestà intellettuale...
Nemmeno io ti voterei. Siamo pari.
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