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giovedì 8 luglio 2010
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Nell'area di 260mila mila metri quadri, racchiusa tra le vie Bersana, Traversa San Giorgio e Mulini, di proprietà della Fondazione CRC, sono state messe a dimora decine di alberi e realizzati numerosi sentierini di attraversamento


Un grande Parco urbano? Qualcuno lo sta già facendo!

Area della Cappuccina, zona dell'Oltreferrovia... mentre tutti discutono su dove dovrà sorgere il nuovo grande parco urbano cittadino, sottovoce e in punta di piedi, qualcuno ha pensato di realizzarne uno. Senza clamore. In quel di Santa Croce. Protagonista la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Nel 2007 aveva acquistato, per la sua "posizione strategica", un'area di 260mila metri quadri, racchiusa tra le vie Bersana, Traversa San Giorgio e Mulini. Costo dell'operazione: 4 milioni e 560mila euro. Una distesa verde che, da allora, è rimasta intatta. Più volte infatti, il presidente Gian Fedele Ferrari ha tentato di ottenere dall'Amministrazione Comunale una variante urbanistica che, però, l'Ente Pubblico ha sino ad ora negato. Considerata territorio extraurbano, la zona è a uso rurale: costruirvi sopra è impossibile. Probabilmente non interessata ai progetti che la Fondazione aveva in serbo per l'area di Santa Croce – ricordiamo che  inizialmente fu avanzata la proposta di realizzarvi Corte Futura, un parco eventi che, secondo le indicazioni dell'ingegner Celestino Porrino, avrebbe compreso attività culturali, fruizione turistica, marketing territoriale, multimedialità e il Parco delle Sculture Severi. Bocciata quell'idea, si ipotizzò che lì, qualora il CampusDellaModa fosse decollato, vi potessero sorgere 70 alloggi per gli studenti, da realizzarsi su un terreno di 40mila mq. Progetto anch'esso sfumato, dal momento che il Campus, su stessa ammissione del Presidente,  non si è rivelato all'altezza delle aspettative – la Giunta Campedelli potrebbe cambiare idea soltanto qualora l'Ausl desse il via libera alla costruzione di un nuovo polo ospedaliero in città. A quel punto infatti, scatterebbe il cambio di destinazione d'uso, a fronte della disponibilità che il presidente Ferrari ha assicurato, ovvero quella di mettere gratuitamente a disposizione una porzione dei 260mila mq per un grande ospedale. Piacendo al sindaco l'ipotesi di far sorgere un nuovo nosocomio nella zona sud, siamo sicuri che il Consiglio Comunale non opporrebbe alcuna resistenza nel concedere la variante urbanistica necessaria.  Dal momento però che Provincia di Modena e Azienda Sanitaria non ritengono tale progetto prioritario, ne consegue che l'area racchiusa tra le vie Bersana, Traversa San Giorgio e Mulini sia destinata ancora per lungo tempo a restare intonsa e verde. Intanto il presidente della Fondazione è cauto: "Restiamo in attesa di capire quale destinazione d'uso avrà l'area. Quel che è certo è che qualcosa faremo. E, al momento non abbiamo alcuna intenzione di lasciarla all'incuria. Un lotto resterà sicuramente un polmone verde". E basta fare una passeggiata in via Bersana per cogliere al volo il senso di queste parole. La Fondazione Cassa di Risparmio infatti, nell'attesa, non ha certo perso tempo; al contrario, ha messo a dimora decine e decine di alberi e realizzato numerosi sentierini che si snodano dalla strada all'interno. Che quatta quatta, stia pensando di regalare alla città un grande parco? Al momento l'area ne ha già tutte le sembianze...

Jessica Bianchi

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ospedale, Campus della Moda, Campo di granoturco, ora Parco (a peso d'oro). La settimana scorsa il Presidente FCR rilanciava il nuovo Ospedale proprio lì perchè vicino all'autostrada. Dopo una settimana, oplà, secondo il settimanale Tempo l'area diventa parco; va be', meglio polmone verde che malghetti. Comunque sia, NON sarebbe un parco URBANO: provate a raggiungerlo a piedi, d'estate nel fresco di via Mulini o d'inverno, con le brezze contrarie che scendono dal Cusna. O pensate che tutti siamo palestrati, sani, giovani e con niente da fare ? Oppure che si debba raggiungere un parco in AUTO ? Sgasatina di qua, sgasatina di là. E un bel parcheggio, casomai meccano. Un conto è destinarne una parte al verde, in attesa di epocali decisioni e un conto è allargarsi come fa Tempo: più realista del Re ?
Mo quanti ciacri !
E poi, la FCR non regala proprio nulla ai carpigiani, i sold a ghi om mis nueter, prima, in dla Casa ed Rispermi.

Andrea Losi ha detto...

Un bell'articolo per fare il punto della situazione, ma soprattutto per quello che dice senza dire. Il passaggio cruciale è quello delle dichiarazioni del pres. della Fondazione, raccolte in non so quale occasione:
"Restiamo in attesa di capire quale destinazione d'uso avrà l'area. Quel che è certo è che qualcosa faremo. E, al momento non abbiamo alcuna intenzione di lasciarla all'incuria. Un lotto resterà sicuramente un polmone verde".
Qui c'è tutto, ci sono soprattutto, credo, gli estremi per fare un'interrogazione al sindaco ed all'ass. competente.
Qual è il disegno che ci sta dietro?
Perchè mai uno dovrebbe comprarsi una villa protetta dalle belle arti, immersa in una delle poche aree verdi rimaste a ridosso della città, e poi acquistare con la Fondazione il terreno antistante, con l'intenzione di costruirci sopra qualcosa, state ben attenti, NON IMPORTA COSA, qualunque cosa, pur di costruire?
Vi sembra normale che su un terreno non edificabile, il pres. della Fondazione si prenda il lusso di dare per certo che qualcosa farà?
Gian Fedele Ferrari ha 77 anni, ci faccia solo e soltanto un parco, e riposi in pace.

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