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mercoledì 4 agosto 2010
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«Incroci con semafori per mettere in sicurezza il pericoloso asse»
Declassificare via Cattani da strada a scorrimento veloce a strada di collegamento tra quartieri, prevedendo alcuni attraversamenti strategici.
E’ questa la proposta del gruppo politico di Alleanza per Carpi, che recentemente ha depositato le proprie osservazioni al Piano generale del traffico urbano (Pgtu), adottato dal consiglio comunale a fine maggio.
Una strada, via Cattani, che, dopo i diversi incidenti mortali che negli ultimi anni, hanno visto coinvolti pedoni e ciclisti intenti ad attraversarla, ha assunto una triste connotazione.
Non però nell’ottica dell’amministrazione, che nella stesura del Pgtu effettuata dalla società Sisplan, prosegue nella valutazione di strada di scorrimento principale: è parte (insieme a via Lama) del lato sud del quadrilatero delle tangenziali, concetto tanto caro alla giunta, che verrà completato con l’allargamento di via Cavata.
Ma basta dare un’occhiata ad una mappa aggiornata per accorgersi che via Cattani non può essere un lato del quadrilatero, per il semplice fatto che gli altri tre circoscrivono l’intero reticolato cittadino, mentre il quarto, via Cattani appunto, appare come una ferita lacerante in mezzo alla città.
La forte espansione abitativa nell’area a sud di Carpi fa sì che questo asse viario attraversi (e separi profondamente) due quartieri molto popolati, di cui uno in grande espansione.
La soluzione proposta da ApC è semplice, e dal costo contenuto, niente dispendiosi sottopassi o sovrappassi: rendere attraversabile via Cattani da alcune strade laterali, come via Belgio e via Goito, creando normali incroci regolati da semafori tradizionali.
«Non a chiamata - puntualizza Giliola Pivetti di ApC -, ma normalmente e continuativamente funzionanti, con attraversamento di via Cattani anche da parte delle automobili e di tutti i veicoli, non solo dei pedoni.
Si renderebbe la via più simile ad un collegamento tra quartieri e meno simile a una via di attraversamento veloce».
La condizione viaria su questo asse è un problema molto sentito da parte della cittadinanza: i decessi degli ultimi tre anni (il Pgtu è stato redatto sulla base di dati raccolti solo fino al 2007) rendono urgente una soluzione.
«Non possiamo aspettare il prossimo Piano» avverte ApC.
Daniele Franda
(fonte: ModenaQui)
Declassificare via Cattani da strada a scorrimento veloce a strada di collegamento tra quartieri, prevedendo alcuni attraversamenti strategici.
E’ questa la proposta del gruppo politico di Alleanza per Carpi, che recentemente ha depositato le proprie osservazioni al Piano generale del traffico urbano (Pgtu), adottato dal consiglio comunale a fine maggio.
Una strada, via Cattani, che, dopo i diversi incidenti mortali che negli ultimi anni, hanno visto coinvolti pedoni e ciclisti intenti ad attraversarla, ha assunto una triste connotazione.
Non però nell’ottica dell’amministrazione, che nella stesura del Pgtu effettuata dalla società Sisplan, prosegue nella valutazione di strada di scorrimento principale: è parte (insieme a via Lama) del lato sud del quadrilatero delle tangenziali, concetto tanto caro alla giunta, che verrà completato con l’allargamento di via Cavata.
Ma basta dare un’occhiata ad una mappa aggiornata per accorgersi che via Cattani non può essere un lato del quadrilatero, per il semplice fatto che gli altri tre circoscrivono l’intero reticolato cittadino, mentre il quarto, via Cattani appunto, appare come una ferita lacerante in mezzo alla città.
La forte espansione abitativa nell’area a sud di Carpi fa sì che questo asse viario attraversi (e separi profondamente) due quartieri molto popolati, di cui uno in grande espansione.
La soluzione proposta da ApC è semplice, e dal costo contenuto, niente dispendiosi sottopassi o sovrappassi: rendere attraversabile via Cattani da alcune strade laterali, come via Belgio e via Goito, creando normali incroci regolati da semafori tradizionali.
«Non a chiamata - puntualizza Giliola Pivetti di ApC -, ma normalmente e continuativamente funzionanti, con attraversamento di via Cattani anche da parte delle automobili e di tutti i veicoli, non solo dei pedoni.
Si renderebbe la via più simile ad un collegamento tra quartieri e meno simile a una via di attraversamento veloce».
La condizione viaria su questo asse è un problema molto sentito da parte della cittadinanza: i decessi degli ultimi tre anni (il Pgtu è stato redatto sulla base di dati raccolti solo fino al 2007) rendono urgente una soluzione.
«Non possiamo aspettare il prossimo Piano» avverte ApC.
Daniele Franda
(fonte: ModenaQui)
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