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Niente ferie per Davide Dalle Ave, segretario del Pd carpigiano: quella di quest'anno, per il responsabile del partito di Bersani, è stata un'estate calda. Sul tappeto tanti approfondimenti in tema di politica ambientale e del territorio che saranno poi sviluppati a settembre nei forum tematici dai responsabili dei circoli del partito. «Ora la priorità del Pd è quella di rilanciare il dibattito politico, elaborando nostre proposte per la Carpi del futuro», spiega Dalle Ave - questi ultimi due anni il Pd carpigiano si è molto concentrato sul far nascere e crescere un partito nuovo che sorge da storie e sensibilità diverse e che aveva bisogno di essere amalgamato. Problemi organizzativi e il succedersi di ripetuti appuntamenti elettorali hanno assorbito molte delle nostre energie. E' giunto il momento di riprendere il filo del discorso: i temi sul tappeto possono essere tanti, dalla creazione di un grande parco al nuovo stato sociale che i Comuni si troveranno a gestire con minori risorse. La crisi economica ha accelerato processi di cambiamento sociale che ormai sono ben visibili anche nella nostra società, parlo di quella che ormai tutti chiamano fascia grigia composta da carpigiani che sino ad ieri vivevano dignitosamente e che oggi si trovano senza lavoro e sulla soglia della povertà».
Nascono comitati che pare colgano in contropiede i partiti ufficiali e l'amministrazione comunale.
«Il Pd carpigiano, con 11 circoli, non ha mai perduto i contatti con la gente, anche se capiamo che i partiti hanno di fronte un nuovo e diverso ruolo da giocare. Ci sarà sempre qualcuno insoddisfatto, occorre metterlo nel conto. Ma se il Pd riesce a Carpi a mantenere una maggioranza del 50%, non lo fa solo perchè storicamente radicato nella società; ci stiamo muovendo fra la gente, dovremo farlo sempre più».
Il Comune lamenta mancanza di risorse.
«C'è il problema, in una situazione drammatica per gli enti locali dovuta ai tagli del Governo, di individuare quali servizi potenziare ed estendere e dove razionalizzare ancora. Sulla casa forse stiamo dando risposte vecchie. In autunno sarà uno dei temi principali su cui dibattere».
E lo sviluppo della città?
«Carpi non può estendersi all'infinito: basta crescere in quantità, la sfida è sulla qualità, puntando sul risparmio energetico».
I rapporti con gli altri partiti non sembrano idilliaci.
«Ci troviamo di fronte ad un'opposizione combattiva, anche su temi sui quali non ci sarebbe motivo di contendere. Mi auguro si possa lavorare su più temi».
(f.s.)
(fonte: Gazzetta di Carpi 30 agosto 2010 riportato da www.pdcarpi.it)
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7 commenti:
l'impressione che ho maturato, da quanto espresso da Davide Dalle Ave, è che il Pd carpigiano abbia vissuto in questi anni sugli allori. E una volta svegliatosi, come si renda conto di quanto stia perdendo consensi, e come questo sia possibile è la domanda che si pone. Nulla di grave, se comunque riesce a raggiungere il 50 per cento che gli permette di stare in sella. Però quei consensi acritici e affidabili che lo premiano sono del serbatoio del Pc che viene da lontano e da una generazione che piano piano andrà scomparendo. Questo è necessario riconoscerlo. Viceversa le nuove di generazioni, sono più restie ad avvicinarsi solo ideologicamente al Pd, animate da forti ideali preconfezionati come viceversa hanno contraddistinto quelle passate, e che hanno contribuito a far vivere di rendita chi ne beneficiava, e dunque non si può più azzardare a catturare un consenso sulla suggestione, poichè queste generazioni vogliono ed esigono, non solo una partecipazione attiva e diretta negli affari della politica locale, in modo da verificarne poi cambiamenti fattuali, ma pretendono di riconoscersi in una politica di immediatezza e concretezza, senza panegirici di sorta. E senza soprattutto una propaganda soporifera la quale non solo annoia, ma rende i politici del Pd perdenti con quella patina di antico e ammuffito che li rende imbalsamati e distanti dalle cose che contano. Cioè desueti e fuori dal contesto. Dunque si evince che il Pd locale abbia o stia formulando una strategia di incontro e dialogo e probabilmente di avvallo di quelle istanze più pressanti che stanno così a cuore a quei comitati spontanei dove trovano rifugio gli insoddisfatti e le nuove generazioni, che andrebbero conquistate per garantirsi un futuro politico. L'operazione però, risulta difficile per il Pd che vede l'onta di doversi umiliare di fronte ad una visione del futuro che la vede perdente, pur avendo il consenso di quel 50 per cento nel presente, che però si va e si andrà sgretolando. E se le opposizioni, intercettano tutto e forti di questo, mettono i bastoni tra le ruote su tutto, financo per scegliere dove andare a prendere il caffè, questo ripensamento ripiegamento e tentativo del Pd di svecchiarsi diventa la fatica di Sisifo. Personalmente penso che non sia mai troppo tardi ringiovanirsi e svecchiarsi con fatti concreti, anche se molto umilmente devo fare un appunto allo slogan che ultimamente leggo sulla cartellonistica del Pd, che ci suggerisce come < l'uguaglianza faccia la differenza > mi permetto di dissentire e affermare che sono le differenze che creano l'uguaglianza. Ormai le strade sono piene di quei cartelloni con quello slogan ed è difficile rimuoverli in tempo utile per via che qualcuno non li legga. Epperò se vi capita di fare qualche discorso dal palco, tacete. Voglio dire tacete lo slogan, non lo nominate, che se no perdete anche quei consensi su cui fate affidamento. Un saluto. Chans il giardiniere
E' una analisi interessante che contiene molte verità. Come siano i giovani del PD di oggi però non è molto facile da dire perchè mi pare contengano due "anime": una pragmatica e desiderosa di partecipare e far partecipare, e una dogmatica come quella dei loro predecessori che abbraccia molto volentieri quei pensieri già preconfezionati che danno sicurezza.Dai loro dirigenti di Roma, per la verità, non ricevono molto aiuto, nè in esempi, nè in elaborazione politica.
Comunque, giardiniere, senza volere hai detto una frase di una comicità storica "...se vi capita di fare qualche discorso dal palco,tacete".
Il vento nuovo nel PD non tarderà a farsi sentire...
..il cambiamento è la legge della vita.Chi guarda solo al passato o al presente sicuramente si perderà il futuro...
John F. Kennedy
...e speriamo che quel vento non trovi palazzine spianate di cemento e calcestruzzo davanti a sè, ma possa incunearsi a smuovere le fronde e le chiome di quegli alberi che tutti i cittadini carpigiani si auspicano si piantumino nel Parco Lama. Chans il giardiniere
...e a proposito della frase di John F.Kennedy, beh dovrebbero leggerla e tenerla a mente quelli del Pd. Chans il giardiniere
..a scoppio ritardato ma ci sei arrivato....
...e va bè ,si ma tu non fare i trucchetti da carognino da oratorio, spiegati, dai un tono ironico alla battuta ...eh...!e infatti ho pensato: ...ma questo qui con chi ce l'ha, !? sta dicendo con me ? ...bo...!? ...e lo dica al Pd, ...di Kennedy e compagnia bella.
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