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sabato 7 agosto 2010
11:32 |
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Comune e Provincia chiedono lo stop del provvedimento
«Stop al blocco delle auto del giovedì».
Quella che di primo acchito potrebbe sembrare una richiesta fatta da associazioni di categoria o dai commercianti, in realtà arriva direttamente dagli assessorati all’ambiente della Provincia, del Comune di Modena e di quello di Carpi.
Un’inversione di tendenza inaspettata, quella di Stefano Vaccari, Simona Arletti e Simone Tosi, maturata nel corso di un incontro, svoltosi a Bologna lo scorso 20 luglio, con la Regione che ha proposto agli enti locali l’ottavo rinnovo dell’Accordo di programma sulla qualità dell’aria, inserendo nuovamente il blocco del traffico del giovedì.
Avviato nel 2002, il provvedimento non incontra più il favore degli amministratori locali, che si sono detti «perplessi» sull’opportunità di prorogarlo anche nel 2011.
I tre assessori hanno anche affidato ad una lettera, inviata ieri e indirizzata al presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, alcune considerazioni in merito alla posizione assunta.
«Il blocco del giovedì ha esaurito la sua funzione, ora servono ragionamenti più incisivi», spiega l’assessore provinciale Vaccari.
Ma non è una bocciatura tout court: «Il provvedimento ha svolto egregiamente il suo compito - afferma Arletti -.
Ha contribuito ad una profonda modifica del parco veicolare privato: molti cittadini si sono dotati di automobili poco inquinanti (le Euro 3 o Euro 4), e conseguentemente il blocco ha perso efficacia».
Dunque, esaurita con successo la funzione educativa e culturale, l’embargo del traffico del giovedì può andare in pensione in pace.
Ma questa non può essere l’unica spiegazione di una decisione a sorpresa: quanto avranno influito le annose lamentele dei cittadini, ma soprattutto dei commercianti e delle associazioni, che dal blocco del giovedì venivano fortemente penalizzati? «Eravamo consapevoli del disagio che provocava - risponde ancora Arletti -, ma in questi anni il gioco è valso la candela.
Oggi, con la perdita di efficacia del provvedimento, potremmo sostituire i giovedì con alcune domeniche ecologiche».
Tra le proposte che nei prossimi mesi gli amministratori porteranno alla discussione sulla nuova manovra antismog in Regione c’è anche quella di favorire la riconversione dei veicoli commerciali, magari con l’avallo di finanziamenti regionali.
«Si dovrà poi introdurre - concludono gli assessori all’ambiente - una pianificazione dei provvedimenti di limitazione alla circolazione dei veicoli più inquinanti su scala pluriennale».
Daniele Franda
(fonte: ModenaQui)
«Stop al blocco delle auto del giovedì».
Quella che di primo acchito potrebbe sembrare una richiesta fatta da associazioni di categoria o dai commercianti, in realtà arriva direttamente dagli assessorati all’ambiente della Provincia, del Comune di Modena e di quello di Carpi.
Un’inversione di tendenza inaspettata, quella di Stefano Vaccari, Simona Arletti e Simone Tosi, maturata nel corso di un incontro, svoltosi a Bologna lo scorso 20 luglio, con la Regione che ha proposto agli enti locali l’ottavo rinnovo dell’Accordo di programma sulla qualità dell’aria, inserendo nuovamente il blocco del traffico del giovedì.
Avviato nel 2002, il provvedimento non incontra più il favore degli amministratori locali, che si sono detti «perplessi» sull’opportunità di prorogarlo anche nel 2011.
I tre assessori hanno anche affidato ad una lettera, inviata ieri e indirizzata al presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, alcune considerazioni in merito alla posizione assunta.
«Il blocco del giovedì ha esaurito la sua funzione, ora servono ragionamenti più incisivi», spiega l’assessore provinciale Vaccari.
Ma non è una bocciatura tout court: «Il provvedimento ha svolto egregiamente il suo compito - afferma Arletti -.
Ha contribuito ad una profonda modifica del parco veicolare privato: molti cittadini si sono dotati di automobili poco inquinanti (le Euro 3 o Euro 4), e conseguentemente il blocco ha perso efficacia».
Dunque, esaurita con successo la funzione educativa e culturale, l’embargo del traffico del giovedì può andare in pensione in pace.
Ma questa non può essere l’unica spiegazione di una decisione a sorpresa: quanto avranno influito le annose lamentele dei cittadini, ma soprattutto dei commercianti e delle associazioni, che dal blocco del giovedì venivano fortemente penalizzati? «Eravamo consapevoli del disagio che provocava - risponde ancora Arletti -, ma in questi anni il gioco è valso la candela.
Oggi, con la perdita di efficacia del provvedimento, potremmo sostituire i giovedì con alcune domeniche ecologiche».
Tra le proposte che nei prossimi mesi gli amministratori porteranno alla discussione sulla nuova manovra antismog in Regione c’è anche quella di favorire la riconversione dei veicoli commerciali, magari con l’avallo di finanziamenti regionali.
«Si dovrà poi introdurre - concludono gli assessori all’ambiente - una pianificazione dei provvedimenti di limitazione alla circolazione dei veicoli più inquinanti su scala pluriennale».
Daniele Franda
(fonte: ModenaQui)
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3 commenti:
...sono di destra, e quando leggo certe affermazioni fortifico le mie convinzioni. << il provvedimento ha svolto egregiamente il suo compito >> ( e vorrei sottolineare ) << ha contribuito ad una profonda modifica del parco veicolare privato : molti cittadini si sono dotati di automobili poco inquinanti >>. E' difficile credere che un provvedimento del genere ( attuato per altro solo al giovedì ) possa aver contribuito a sostituire il parco macchine e a incentivare le vendite delle case automobilistiche. Però devo ammettere che se non è efficace e convincente come lettera, lo è di più per una gag comica. Grazie di esistere.
Caro anonimo di destra, sarebbe un po' troppo aspettarsi che degli amministratori dicessero "abbiamo sempre fatto della gran demagogia".
Io mi accontento e prendo atto con soddisfazione di questa presa di posizione degli amministratori locali,che condivido.
Teniamoci invece tutta la disperazione possibile per come vediamo che continua a ragionare la Regione che propone interventi stantii e di una pigrizia mentale insuperabile.
...sono di destra e apprezzo la sua riflessione Sig.a Pivetti. Peccato che abbia tutto il sapore dell'intervento della chioccia a difesa dei pulcini. Encomiabile sotto il profilo umano, un po' meno sotto il profilo politico. Grazie
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