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venerdì 7 gennaio 2011
Ricevo e pubblico:

Questo il link del video: http://www.youtube.com/watch?v=QnoROPXdVCE

Come Gaber anch'io non temo Berlusconi in sè, ma Berlusconi in me; il berlusconismo dilaga, fa scuola, si insinua nelle istituzioni di ogni ordine e grado, diventa una forma mentis, il modello unico di un pensiero unico del fare politica, che rende ormai difficile anche la semplice possibilità critica di pensare un'alternativa. Accade così che Sindaco e Giunta della mia città decidano di lanciare, a metà novembre, una campagna informativa chiamata "Bilancio insieme" e di organizzare degli incontri in giro per la città all'insegna del "prendiamo un caffè col Sindaco". Sulla carta tutto bello e promettente, nella sostanza, invece, si è trattato di una semplice operazione di propaganda populista che, a dispetto del nome, non aveva lo scopo di coinvolgere i cittadini nelle scelte di Bilancio, quanto quello di metter le mani avanti rispetto alle responsabilità dei tagli che è costretto a fare il Comune. Significativo anche il messaggio che ha accompagnato questa campagna pubblicitaria:"CI DICONO DI TAGLIARE... LA TUA QUALITA' DELLA VITA.DECIDIAMO INSIEME", che risponde più o meno alla stessa logica del 'privatizzare i profitti e socializzare le perdite'. Nell'orizzonte di pensiero unico berlusconiano a cui i nostri amministratori non sono immuni, infatti, i cittadini possono esser coinvolti nelle scelte di Bilancio quando ci si ritrova a decidere dei tagli di spesa, mentre per gli investimenti, beh, a quelli pensano loro.
l tutto mentre, nell'indifferenza più generale, e nel giro di appena 2 settimane, si è di fatto esautorato il Consiglio Comunale dalle sue funzioni di indirizzo e controllo sul Bilancio:
- con la decisione di trasferire una larga fetta di competenze del Comune, e quindi relative voci di Bilancio, all'Unione dei Comuni Terre d'argine, un ente i cui organi amministrativi non sono stati eletti dai cittadini, ma decisi a tavolino, e nel cui Consiglio noi del Movimento 5 stelle non sediamo per la contrarietà bipartisan di PD e PDL;
- con la decisione di comprimere i tempi della discussione del Bilancio in Consiglio Comunale, la cui documentazione è stata girata ai consiglieri il 15 dicembre per esser votata ed approvata il 28 dicembre 2010, e quindi non in tempo utile per esser studiata e valutata, nonostante la proroga del Governo consentisse di arrivare a marzo 2011. A Carpi, assieme all'anno vecchio, se ne va un pezzo di democrazia.

Andrea Losi -Lista Civica Carpi 5 stelle

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

"CI DICONO DI TAGLIARE... LA TUA QUALITA' DELLA VITA.DECIDIAMO INSIEME", che risponde più o meno alla stessa logica del 'privatizzare i profitti e socializzare le perdite'.

Onestamente non capisco la consequenzialità logica del ragionamento, ma capisco che senza la stilettata alla giunta il post avrebbe avuto poco sale.

Sono invece incredibilmente d'accordo con i grillini per quanto riguarda lo spostamento di importanti competenze al consiglio non eletto delle Terre d'Argine: credo ci siano ampi profili di incostituzionalità che sono senz'altro da approfondire.

Longino ha detto...

Ma spostando le "competenze" dai comuni alle Terre d'Argine, non paga sempre il cittadino?
Mi è sfuggito un passaggio... ma i soldi dove li vanno a prendere? Sono sempre quelli dei vari Comuni, oppure è un gioco per poter "sforare" il tetto di spesa? Sono quelli che tu anonimo chiami "profili di incostituzionalità"?

Anonimo ha detto...

Caro Longino, cerca di comprendere meglio il senso dei post. Perchè vai a parare sui soldi? Tu dici che è un trucchetto per sforare il tetto di spesa? Boh! Che ne so io?

Il problema che tu non hai compreso riguarda il fatto che il consiglio delle Terre d'Argine non è stato eletto, ma nominato. In quanto non eletto dai cittadini, è quantomeno discutibile che esso possa decidere su questioni che precedentemente erano in carico ai consigli comunali eletti.

Lorenzo Paluan ha detto...

Gli unici tetti di spesa sono fissati dal patto di stabilità, che ha meccanismi deliranti.
I soldi dell'Unione derivano dal bilancio dei COmuni, il mucchio è sempre quello, con l?unione è stato possibile fare investimenti che i comuni da soli non avrebbero potuto fare per il pato di stabilità (ma perchè il patto di stabilità è un groviglio idiota, non perchè i comuni non avessero quella capacità di spesa)

Il punto è effettivamente quello che sottolinea l'anonimo.
Ammesso che un consiglio serva ancora a qualcosa, i consiglieri eletti direttamente nei consigli comunali possono deliberare su tariffe di fondamentale importanza, (tipo la pesa pubblica) ma non votano più le tariffe degli asili nido, tanto per fare un esempio.
Al momento, dei 15 consiglieri nominati dal consiglio di Carpi nel consiglio dell'Unione, 11 appartengono alla maggioranza, 4 alle opposizioni e il meccanismo di elezione di fatto prevede che persone che sono state elette sulla base di programmi antitetici fra loro si dovrebbero "accordare" per decidere chi va nel consiglio dell'Unione.
Un patto improponibile che ha come unico risultato che in consiglio dell'Unione, per Carpi sono presenti solo 4 gruppi consiliari su sei, lasciando senza rappresentanza più del 13% dell'elettorato.
Da questo punto di vista, lo statuto dell'Unione è una buffonata senza senso, il cui unico scopo è garantire che la maggioranza che siede al comune di Carpi, di qualunque colore essa sia, non vada mai in minoranza nel consiglio dell'Unione (anche che tutti gli altri tre comuni avessero maggioranza diverse da quella di Carpi, con i loro consiglieri di opposizione, la maggioranza di Carpi avrebbe il controllo dell'Unione), quindi in realtà, i tre comuni minori hanno già rinunciato da tempo alla loro auonomia e converrebbe anche a loro che ci fosse un consiglio unico dove poter invece eleggere direttamente i propri rappresentanti, sulla base delle preferenze individuali, sapendo almeno che stanno votando per le persone che effettivamente andranno in un consiglio che valuta e decide (in teoria) per tutti i serivizi essenziali del territorio.
Se la gestione collettiva di questi servizi è vantaggiosa per tutti, non ha senso che si continuino a mentenere 4 consigli comunali e quattro giunte e comunque non ha senso che le deliberazioni vengano prese da un consiglio dell'Unione in cui la prappresentanza dell'elettorato è così fortemente distorta, con una forzatura "bipolare" che azzera il voto libero di migliaia di cittadini e con un premio di maggioranza che è peggio della legge truffa che ci troviamo adesso per il parlamento.

Andrea Losi ha detto...

@Anonimo ha scritto: "Onestamente non capisco la consequenzialità logica del ragionamento, ma capisco che senza la stilettata alla giunta il post avrebbe avuto poco sale". Per capire il senso andava riportato anche il periodo successivo. Il post non voleva esser un articolo, ma semplicemente il commento ad un video che spero finisca sul blog di Grillo.
Non ho idea di cosa sia un Bilancio partecipato, ma credo di sapere cosa non sia, e "Bilancio insieme" non è un Bilancio partecipato. Che la giunta di Carpi lanci un'operazione "Bilancio insieme" quando si tratta di decidere dei tagli e non degli investimenti (nessuno per esempio si è sognato o si sogna di chiedere ai cittadini se vogliono una piscina da 13milioni d'euro, una nuova sede comunale che si prevede ne costerà una decina, un nuovo ospedale, come ancora insiste a chiedere il sindaco nella sua relazione previsionale di Bilancio) è abbastanza sintomatico di quella che considero una concezione privatistica della cosa pubblica.

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