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giovedì 29 ottobre 2009
Dal blog di Simone Tosi:

Pubblico in questo post la risposta alla interrogazione del consigliere Paluan

Quello che cercherò di evidenziare in questa risposta è la tempistica e le modalità di interveto dell'ente locale in riferimento all'oggetto di questa interrogazione.

La prima segnalazione arriva al Settore Ambiente (A2) il 23 giugno di quest'anno, e precisamente dai residenti del civico 11 e 11d (ovvero dagli abitanti del condominio le Rondinelle). Va precisato che strabello Arginello è una strada a gestione privata e non pubblica.

La segnalazione riferisce che il fosso poderale che delimita il confine tra le proprietà di Battini Fulvia, Pirondini Giulio e Mirella, Capurso Angela e Sofo Daniel, recettore delle acque di scarico provenienti dal condominio, è parzialmente ostruito.

A seguito di questa segnalazione gli uffici insieme ai tecnici della Bonifica Parmigiana Moglia compiono un sopralluogo congiunto che osserva:

- Un parziale ristagno di acque reflue provenienti dal condominio di 7 alloggi.

- Si rileva una parziale ostruzione effettuata con terra di riporto, quindi messa in modo volontario, e non provocata da accumulo di residui.

- Che l'unico modo per permettere un regolare deflusso dei reflui era quello di ripristinare la regolare funzionalità idraulica del fosso, rimuovendo l'ostruzione.

Va sottolineato che il fosso in questione è un fosso poderale, di proprietà privata, ed esiste un accordo tra i privati per il regolare deflusso delle acque.

Questa controversia ha una natura strettamente civilistica, essendo un problema tra privati. Per questo si è cercato di suggerire, innanzitutto di trovare un accordo bonario tra le diverse proprietà, e nel caso questo non avesse sortito effetti di far valere i propri diritti rivolgendosi se necessario anche nelle sedi giudiziarie opportune.

Il 3 settembre 2009, viene formalizzato tramite un esposto indirizzato al Comune il perdurare dell'ostruzione e conseguente impedimento di deflusso delle acque reflue provenienti dal civico 11 e 11d, avendo come conseguenza il formarsi di acqua stagnante e maleodorante.

Il 10 settembre 2009 a seguito di specifica richiesta del settore ambiente è stato effettuato un sopralluogo congiunto con il personale medico del Servizio Igiene Urbana, per valutare visto l'andamento climatico le conseguenze in ordine a problemi di carattere sanitario legati al ristagno d'acqua. I referenti del servizio igiene, evidenziano come il ristagno d'acqua possa essere ricettacolo per insetti o richiamo per animali come topi, nutrie, sottolineando il rischio in determinate situazioni meteorologiche di esondazione delle acque dal fosso con conseguente pericolo per i mezzi che transitano nella strada.

Il servizio igiene urbana conclude la sua disamina chiedendo che tale situazione venga risolta rimuovendo la occlusione del fossato in modo urgente.

A questo punto il 19 settembre 2009, con una ordinanza contingibile ed urgente il Sindaco ordina a tutti i proprietari, che per il giorno successivo, sia eliminata l'occlusione del fosso per permettere il regolare deflusso delle acque reflue, dando incarico alla P.M. di verificare che tale ordinanza sia rispettata.

A seguito di tale ordinanza, che si è potuta fare grazie alla richiesta del servizio di Igiene Pubblica, le ostruzioni vengono rimosse.

Infine in merito sempre alla interrogazione del consigliere Paluan, va precisato che la zanzara Tigre prolifera in piccoli ristagni di acqua pulita. Nei canali di scolo depone le uova la zanzara CULEX, ovvero la nostrana.

Ricordo che l'amministrazione non può intervenire tra questioni di privati, tranne quando si riscontrino motivi "contingibili ed urgenti".

Infine il permesso dello scarico delle acque reflue che ricordo debbono essere trattate prima di essere scaricate in fosso, viene concesso a seguito di progetti redatti da tecnici abilitati, che devono verificare che ci sia il corretto deflusso delle acque, ed in questo caso sul tragitto di scolo esiste un accordo tra le proprietà firmato, che definisce in modo chiaro e regolamenta l'uso del fosso interpoderale.


http://simonetosi.blogspot.com/2009/10/risposta-alla-interrogazione-del.html

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7 commenti:

Lorenzo Paluan ha detto...

Come segnalato nel dibattito seguente alla risposta ieri sera, in realtà la situazione era a conoscenza degli uffici ambiente dal 2008 e i tecnici avevano già fatto sopralluoghi all'epoca, con relativi incontri con le famiglie interessate.
Il fatto che non avessero dato il via a procedure formali è un mistero che lasciamo ai posteri, visto che la situazione era la medesima che è stata nuovamente segnalata ad agosto di quest'anno.
Infine una questione di logica: se il comune fa un 'ordinanza, si suppone che esistano le condizioni perchè questa venga emessa e anzi, che queste condizioni la rendano necessaria.
In caso contrario il comune avrebbe fatto un'ordinanza illegittima.
Se l'ordinanza è legittima e se la situazione era a conoscenza dal 2008, tutti i tentaivi di mediazione fatti dagli uffici comunali diventano difficilmente spiegabili.
Perchè se c'è una situazione di disagio che può essere risolta in una mattina con un'ordinanza si deve trascinare per più di un anno, con gli uffici comunali che cercano di non farsi carico della situazione, creata da una c oncessione comunale, proponendo soluzioni tutte costose e tutte a carico delle famiglie vittime della situazione? Nell'ordine, i residenti della via sono stati consigliati di : scavare un altro fosso all'intenro del loro podere per aggirare il fosso bloccato dal vicino, aprire una causa civile (con tutti i costi e i tempi che questo richiede), chiamare il lavaspurgo per vuotare periodicamente il fosso (ovviamente sempre a carico loro).
Insomma, il comune per un anno ha cercato di lavarsene le mani (in acqua di fosso), pur di non fare l'unico atto legittimo che andava fatto: un'ordinanza per il ripristino della circolazione delle acque, e lo ha fatto solo dopo che questa storia, su segnalazione di cittadini esasperati che i sono rivolti a diversi consiglieri comunali, è arrivata prima sui giornali e poi in consiglio con un'interrogazione presentata a settembre.
Il resto è fumo per nascondere una coda di paglia lunga un chilometro su come e perchè i tecnici dell'ufficio ambiente non abbiano proceduto a formalizzare la situazione dopo le prime segnalazioni seguite da sopralluoghi nel 2008, che già presentavano tutte le caratteristiche necessarie per emettere l'ordinanza che è stata legittimamente emessa con un anno di ritardo.

Simone Tosi ha detto...

Caro Palun, come scritto nell’ordinanza (che ti ho consegnato in copia ieri) i primi sopraluoghi sono avvenuti a fine giugno, eseguiti a seguito di segnalazione agli uffici del settore ambiente sempre di giugno 2009, ai posteri io lascerei solo gli atti e non le insinuazioni.
L’ordinanza è stata resa possibile grazie alla relazione del Servizio Igiene Urbana, nata a seguito del sopraluogo di settembre. Grazie alla loro relazione si è potuto fare una ordinanza “contingibile ed urgente” per motivi sanitari, e solo loro, solo il servizio di Igiene Urbana, può stabilire che se sussistono o meno le condizioni di salubrità. Questo ha portato alla ordinanza e non gli articoli di giornali, di questo ti voglio rassicurare.
Come ho detto in consiglio, ma forse in quel momento eri distratto, il fosso poderale in questione è di proprietà privata, quindi le dispute sul suo uso rientrano nel diritto civile, gli uffici hanno suggerito a giugno 2009 di provare a trovare un accordo bonario, ed in seguito nel caso rivolgersi per far valere i propri diritti anche alle autorità giudiziarie. L’amministrazione non ha giurisdizione e competenze su questo campo, perché come ben sai la proprietà privata in Italia è “sacra”.
Alla tua affermazione su presunti ritardi e disagi dovuti alle risposte degli uffici, voglio qui ribadire la piena fiducia e stima ai tecnici e dirigenti dell’ufficio, che lavorano instancabilmente per rispondere in modo puntuale e preciso, a tutte le domande che i cittadini avanzano.
Ridurre poi il tutto affermando che per fare una ordinanza bastava una mezza mattina, alludendo quindi ad un lassismo o peggio un disinteresse, l’ho trovata una affermazione francamente offensiva.
Ti invito ad investire parte del tuo tempo per recarsi presso i nostri uffici e capire la mole di lavoro che si svolge, la precisione e la puntualità nelle risposte.
Capisco che il tuo “mestiere” di oppositore ti imponga questa linea, ma ti invito a stare nel merito della questione, a darne un giudizio politico anche severo, ma non accetto le allusioni che portano ad una deriva qualunquista.

Lorenzo Paluan ha detto...

Caro Tosi,
puoi dire quel che vuoi ma la situazione era a conoscenza degli uffici del settore ambiente dal 2008. nelle medesime situazioni che avete ritrovato nell'agosto 2009.
Se proprio ci tieni facciamo un confronto con i cittadini che avevano sollevato la questione, che magari ti aggiornano.
Sono stato attentissimo in consiglio comunale: il fatto che il fosso sia privato non ha nulla a ha che vedere con il merito della questione perchè se l'ordinanza è legittima ora, lo sarebbe stato anche allora, quindi precisarlo non aggiunge nulla al tema.
In caso contrario avete fatto un'ordinanza illegittima
Io non ho fatto nessuna insinuazione, ho semplicemente preso atto di un ritardo nella risposta ad una segnalazione di alcuni cittadini, della quale, per l'appunto, non ho nessuna idea del perchè sia avvenuta nè del perchè abbiano provato a suggerire soluzioni bonarie ma tutte onerose (l'elenco l'ho fatto nel post precedente) anzichè procedere a fare quel che è stato fatto nel settembre 2009 (del cui esito, ribadisco quel che ho detto in aula, ma forse eri distratto quando l'ho detto, i cittadini e il sottoscritto sono del tutto soddisfatti) .
La tua risposta sopra le righe, evidentemente dimostra che qualche sospetto ce l'abbia tu, nel caso palesalo così dai un contributo a chiarire la questione.
Capisco che il tuo "mestiere" di assessore preveda l'etichetta di "qualunquismo" per qualsiasi forma di critica o sollecitazione che venga dall'opposizione, ma in questo frangente, oltre che non pertinente dal punto di vista "semantico" (io non critico indifferentemente tutti, ho semplicemente criticato come è stata gestita questa questione dagli uffici preposti), è del tutto gratuita e te le rimando volentieri.

Simone Tosi ha detto...

Caro Paluan,
"non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire" si diceva una volata. Se ti sono sembrato sopra le righe ti chiedo scusa perchè non era questa l'impressione che volevo dare, sensazione che ho avuto però leggendo i tuo commenti. Penso che la risposta alla tua interrogazione e relativa replica al commento siano chiari, precisi, concisi e sufficienti.

Lorenzo Paluan ha detto...

Secondo le famiglie di Stradello Arginello l'unico sordo, per un anno, è stato il comune. ma siamo molto soddisfatti che, di riffa o di raffa, abbia infine recuperato l'udito.
Sono anche contento del fatto che tu dia buoni voti alle tue risposte, apprezzo le persone dotate di autostima.

Simone Tosi ha detto...

Io stimo le persone che invece hanno sempre ragione. Vedi alla fine riusciamo a stiamrci reciprocamente.

Lorenzo Paluan ha detto...

Detto da un amministratore del PD la cosa risulta particolarmente buffa.

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