carpizeronove

In questi ultimi anni i progressi scientifici delle neuroscienze hanno aperto nuove frontiere negli ambiti delle scienze umane e sociali. Uno dei settori emergenti di questo ramo è la neuropolitica, che studia appunto le basi neurali degli atteggiamenti politici nonchè le risposte del cervello a determinati stimoli tra i quali anche l'esposizione alle facce dei candidati.Nonostante l'imminente scadenza elettorale delle regionali (28-29 marzo), nessun candidato ha tappezzato Carpi: gli unici manifesti politici sono quelli (pochi per ora) affissi nei pannelli metallici sistemati in piazza Martiri.C'è chi punta sullo slogan e chi ci mette la faccia: ma il modello resta quello del poster classico ben lontano dagli eccessi a cui si assiste nel capoluogo regionale. A Bologna, già per le amministrative, c'era stata la svolta. Sui manifesti elettorali erano apparsi soggetti e situazioni  totalmente apolitici: una moto rossa di grossa cilindrata, fidanzati che si baciano, immagini che avrebbero potuto essere usate per pubblicizzare qualsiasi prodotto. E oggi? Per le regionali, un candidato bolognese è arrivato ad affermare che gli elettori sono meglio predisposti se mette sui suoi manifesti la foto di tre belle ragazze anziché la sua faccia. Prescindiamo per un attimo dalla questione, pur importante, dell'ennesimo utilizzo del corpo femminile in politica. Sarà questa la futura evoluzione del manifesto elettorale? I candidati rinunceranno alla propria faccia e sceglieranno immagini senza alcuna relazione con il significato dell'elezione? Insomma, le facce non funzionano più? Ma non avevamo detto che eravamo nel pieno della personalizzazione della politica?Anche il Grande Comunicatore, protagonista del poster elettorale come strumento di propaganda, è dal 2005 che centellina le sue immagini sui manifesti.In questo angolo di provincia, le ultime tendenze in fatto di manifesti elettorali non sono ancora sbarcate e sui poster ci sono ancora slogan e messaggi ("Liberi dal nucleare, dagli ogm, dai razzismi, dalla precarietà e dalle mafie", "Anticomunista da sempre... coerente per sempre") a ricordarci che il compito dei candidati è fare proposte politiche e di governo.

Sara Gelli