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CARPI, 10 Marzo 2010
Al Presidente del Consiglio comunale di Carpi
Al Sindaco del Comune di Carpi
MOZIONE URGENTE : DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE E VERIFICA DI MERITO SUI RISULTATI DELL'ATTIVITA' DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CARPI
PREMESSO CHE :
è prossima la scadenza e la conseguente necessità di rinnovo degli organi che gestiscono la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi (Presidente, Consiglio di Amministrazione, Consiglio di Indirizzo);
otto componenti il Consiglio di Indirizzo dal quale dipende la nomina del Consiglio di Amministrazione che a sua volta eleggerà il Presidente, sono indicati dalle istituzioni locali (Comuni di Carpi, Novi, Soliera, Provincia, Camera di Commercio);
tre di questi futuri nuovi Consiglieri vengono scelti dal Consiglio di Indirizzo uscente che li sceglierà da terne nominative indicate dal Sindaco di Carpi;
la delibera consiliare n. 98 del 30 giugno 2009, nell'assegnare al Sindaco la designazione dei rappresentanti del Comune di Carpi in altri Enti o Istituzioni, lo impegna a conferire pubblicità alle nomine, aprendo alle autocandidature, e a informare il Consiglio a designazioni avvenute;
tutto lascia prevedere un terzo mandato effettivo per l'attuale Presidente;
la Fondazione potrebbe rivestire una grandissima rilevanza nello sviluppo del nostro territorio dato il suo ruolo pubblico;
i principi di trasparenza e partecipazione sono più dichiarati che praticati;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA LA GIUNTA E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE STESSO
a promuovere, prima della scadenza ultima per la presentazione delle terne nominative del Comune di Carpi fissata all'8 aprile p.v., una discussione in Consiglio comunale affinchè si possa compiere una verifica di merito sulla gestione degli ultimi anni, sullo stato patrimoniale, sulle spese di funzionamento, sul rapporto con la città della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
I Consiglieri di Alleanza Per CARPI
Giliola Pivetti
Giorgio Verrini
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12 commenti:
Pubblicato il documento integrale redatto da ApC.
Il Comune di Carpi dovrà nominare 3 consiglieri di indirizzo all'interno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Per far questo era tenuto ad emanare un avviso pubblico per tempo e pubblicizzandolo ben bene per raccogliere autocandidature. Cosa che ha fatto solo il 13 marzo quando noi di Alleanza per Carpi abbiamo chiesto informazioni al direttore generale del Comune. Poichè questo avviso ha scadenza il 25 marzo,resterà valido solo per 12 giorni,tempo esiguo se si pensa che l'avviso per le autocandidature della commissione pari opportunità è rimasto esposto per un mese e mezzo.Dove è esposto? Sul sito carpidiem dove nessuno lo trova e nella bacheca all'ingresso del municipio uguale a decine di altre carte dove nessuno lo vede.
Molti dubbi anche di carattere giuridico sul tempo di esposizione di soli 12 giorni.
Invitiamo i cittadini ad AUTOCANDIDARSI, per prendersi una soddisfazione, per mescolare un po' le carte, per rendere un po' più difficili tutti i giochini già pensati da chi tanto sbandiera di partecipazione.
Qui tutti i documenti necessari.
Condivido parola per parola.
Ho letto oggi con sincero dispiacere le critiche alla gestione di Gian Fedele Ferrari, attuale presidente della Cassa di Risparmio di Carpi. Vorrei ricordare che le Fondazioni – tutte le Fondazioni – come del resto molti privati, hanno nel loro portafoglio titoli azionari che hanno perso parte del loro valore nominale a causa dello stato di crisi mondiale che ha colpito tutti. A questo si devono le minus valenze di quest’anno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.Minus valenze che però sono state ampiamente coperte dalle riserve, a dimostrazione di una gestione che ha saputo lavorare bene quando i tempi erano propizi per evitare di andare in difficoltà nei momenti meno floridi, come sta accadendo adesso nella peggiore crisi mondiale del dopoguerra.
Del resto bisogna ricordare che degli utili record registrati dalla Fondazione negli anni passati hanno beneficiato in molti, piacciano o no gli interventi fatti, comunque per il bene della territorio e della comunità. Salvo poi sparare contro la gestione nel primo anno di difficoltà, motivato da una situazione che definire straordinaria, è alquanto limitativo.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)
Luca Ghelfi non lo sento mai,gli mando le mail, non risponde,qua invece salta sù...Mha...che tipo strano...
Davide Boldrin
Caro Boldrin, che l' Avv.Ghelfi si voglia candidare per la Foundation ?
Gli Anonimi non mi piacciono,però Il consigliere Ghelfi potrebbe buttarsi,giusto per fare un pò di confusione... Almeno si saprebbe che c'è...
Davide Boldrin
attenzione minusvalenze e minusvalenze...
mi spiego, con il termine minusvalenze si intendone le perdite maturate da titoli venduti in perdita o andati in defaut(falliti)perdite secche e quindi non piu' recuperabili,queste minusvalenze si compensano a livello fiscale entro 4 anni con il capital gain di titoli venduti in guadagno,terminati questi 4 anni le minusvalenze scadono.
altre invece sono le minusvalenze di titoli acquistati a valori molto piu' alti di quelli attuali, esempio azioni comprate a euro 5 e che ora valgono euro 1,5 (minusvalenza impropriamente detta di euro 3,5) queste perdite,si recupereranno ma tra quanti anni.? nessuno lo sa perchè la crisi è ancora lunga
e questi titoli in perdita resteranno ai posteri e proprio a ricordo di come non si devono gestire i soldi di una Fondazione.Sarebbe
interessante conoscere l'ammontare esatto delle minusvalenze scadute (perdite secche) negli ultimi 4 anni.ritengo corretto poterle conoscere
per riconfermare o meno l'attuale amministrazione della Fondazione, c'è qualcuno in grado di potermelo indicare ?
Certamente i 10 milioni di euro investiti in Lehman-Brothers sono perdita secca. Le minusvalenze alla fine del 2008 erano circa 70 milioni, al culmine della crisi borsistica del 2009 erano circa 100 milioni (un terzo del capitale), oggi risulterebbero intorno ai 40 milioni. Non ci sono dati certi, che dovrebbero risultare dal bilancio 2009 non ancora approvato e reso noto. Per farsi un’idea di quanto siano le minusvalenze recuperabili, bisognerebbe sapere come sono composte, su quali titoli (azioni, hedge funds, derivati, future, obbligazioni....). Non lo dicono e non lo diranno. Il Presidente dice invece che nel 2009 chiuderà il bilancio con 13 milioni di utili. Come a dire: vedete che le cose vanno bene, non ci sono perdite ma utili. Di che cosa parlate?
Gli utili sono stati realizzati con operazione di compravendita utilizzando l’abbondante liquidità (bilancio 2008: 15,5 milioni di liquidità e 50 milioni in pronti c/termine): comprando ad esempio azioni Unicredit quando erano scese a 0,6-0,7 poi rivendendole quando sono salite (oggi sono a oltre 2 euro). Le minusvalenze sono ancora tutte lì e sono certamente superiori a 13 milioni. Una corretta amministrazione del patrimonio richiederebbe di utilizzare gli utili per compensare in parte le minusvalenze. Anzichè distribuirli con le erogazioni. Non lo faranno. Perchè poco popolare e perchè significherebbe ammettere che le perdite ci sono. Come dice Anonimo, manterranno le minusvalenze in bilancio per qualche anno prima di registrarle come perdite. Ci penserà chi viene dopo. Ma intanto si intacca il valore del capitale, che è proprio ciò che gli amministratori della Fondazione non possono fare. Si impoverisce la sorgente delle erogazioni future, per non ammettere e correggere gli errori del passato. A meno che non si cambino gli amministratori, a cominciare dal Presidente, e si apra una pagina nuova.
Firmato
Alleanza Per CARPI
io non so quanto possa aver guadagnato con le azioni o con fondi azionari o derivati o....ma io nel mio piccolo con due fondi obbligazionari corporate (che investono in società)praticamente privi di rischio di fallimento, con uno ho guadagnato il 5 % netto e con l'altro oltre il 20%, capisco che il 2009 è stato un'anno particolarmente favorevole per i fondi obbligazionari..ma se il presidente è veramente esperto, non le sa queste cose.? oppure ha investito anche lui in questi fondi ma il guadagno finale è stato eroso dalle perdite azionarie..boh...c'è qualcosa che non torna...
Ci vuole un bel coraggio ad affidare i soldi ai "mercati finanziari".
Mi viene in mente Ken Livingstone (ex-sindaco di Londra): "Hanno fatto più morti i mercati finanziari di Hitler".
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