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mercoledì 7 aprile 2010
Di Marco Lupoi su Nòva100 de Il Sole 24 ore:

Una piccola storia squallida di censura. Una piccola storia emiliana. Una storia di orchi e silenzio, di chi ha detto che il re era nudo e ha pagato il prezzo, di ex comunisti mangiapreti, ora trasformatisi per interesse in censori di stato.

Una storia triste.

Una piccola storia di provincia, di un partito che un tempo era un grande partito laico ed è ora (mi illudo, non in maniera irreversibile, ma forse mento a me stesso, per pochissimo ancora) un piccolo partito in fondo bigotto e benpensante, incapace di tollerare la discussione, pronto solo a mantenere lo status quo e a scollarsi dai suoi valori. I valori della libertà, della sinistra, del pensare fuori dal coro, del dire che il re è nudo, del parlare di tutto senza paura.

Siamo a Carpi. La città più ricca d’Italia. Una delle più di sinistra. Forse.

Un sindaco del PD, Enrico Campedelli. Un’assessore alle politiche sociali che si chiama Miria Ronchetti.

Miria ha una pagina Facebook. Scrive del suo lavoro. Non so come lavori, ma scrive cose interessanti, belle, condivisibili:
Tipo: Oggi confronto di idee con associazioni di categoria e cooperative del terzo settore sul piano attuativo 2010 (programmazione degli interventi dell'anno). Spunti stimolanti sul lavoro dei prossimi mesi.
Oppure: vorrei che tra israeliani e palestinesi scoppiasse la pace.
O anche: Dove è finita la Legge? Quella che vale per tutti, generale, imparziale, non retroattiva? Se basta essere molti per comandare alla faccia di tutte le regole non siamo messi bene. Come potranno chiedermi di riconoscere il risultato di queste elezioni?
Miria ha 57 anni. E’ sposata. Ha due figli. E’ una persona posata, seria.
Miria, davanti allo scandalo dei preti e della pedofilia, dice qualcosa che in molti pensano, che salta fuori in rete nelle battute e nelle vignette più salaci, irriguardose. Fa una boutade. Dice – testualmente - Mi viene un pensiero cattivo: non e' che i preti non vogliono l'aborto perché vogliono tanti bambini a loro disposizione?
E’ una iperbole, una iperbole satirica, una frase forte, sicuramente, che potrà fare infuriare qualcuno, e applaudire altri, ma che depurata dalla sua secchezza di status di Facebook vuol dire: ma la Chiesa Cattolica, che lotta e ha lottato indefessamente per la vita di ogni feto, di ogni bambino non nato, perché non ha lottato con altrettanta forza per proteggere i bambini nati e cresciuti, dalle mani crudeli degli orchi al suo interno? Come giustifica questa cosa, come può aver protetto anche solo UN orco che ha violentato UN SOLO bambino?

E poi è vero, Miria dice questa cosa con la forza del paradosso, irride, ma esprime comunque un pensiero. Forte, laico, forse eccessivo, e contro cui ci si può scagliare, volendo, ovviamente, ma un pensiero.

E cosa fa il sindaco del PD di Carpi. Il Compagno Sindaco Campedelli?
Si indegna. Protesta. Spinge alle dimissioni l’assessore. E oggi accetta le dimissioni, con un comunicato che dice testualmente:
“Pur riconoscendo il lavoro prezioso svolto dall’assessore Ronchetti in questi mesi, e ringraziandola per la collaborazione prestata –quanto avvenuto ha fatto venire meno il rapporto fiduciario che aveva portato alla sua nomina. Chi ricopre cariche istituzionali, a qualsiasi livello, non credo possa permettersi dichiarazioni come quelle pubblicate su Facebook.”

Esatto. Dice “non credo”. Come se il poter esprimere le proprie opinioni fosse un optional. Come se il diritto di critica, di satira, di urlare la rabbia, lo sdegno, l’ira, fosse un lusso, qualcosa che a volte si ha e altre no. E chi decide, signor Sindaco, quello di cui possiamo parlare e quello su cui dobbiamo stare zitti? Quello che possiamo criticare anche ferocemente, o su cui essere acquiescenti?

Nella lotta contro gli orchi, ci sono solo due sponde. Nella lotta per la democrazia e per la libertà di espressione, pure.

Lei da che parte sta, Signor Sindaco, Compagno Campedelli?
Lei da che parte sta?
Lei che prova sdegno non per gli orchi e i loro complici, ma per chi gli orchi li beffeggia, magari crudamente, generalizzando come fa la satira, ma li beffeggia, e ha il sacrosanto diritto di farlo.

Da che parte sta?

(Fonte: http://marcolupoi.nova100.ilsole24ore.com/2010/04/a-latere-una-piccola-storia-di-censura.html)

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma caro Marco hai letto cio' che hai scritto!
Poni domande e ti dai risposte : rilevi che ....
Miria dice questa cosa con la forza del paradosso, irride, ma esprime comunque un pensiero. Forte, laico, forse eccessivo, e contro cui ci si può scagliare, volendo, ovviamente, ma un pensiero..........
Gradirei che anche tu esprimessi un pensiero forte , onesto sensato.
Tutti esprimiamo pensieri ma l'argomento, il contesto, la posizione non sono indifferenti alla forma ed ai contenuti degli stessi.
La satira ,per favore, lasciamola ai comici.
Ma mi dica signor Marco, le da che parte sta ?
E non racconti frottole anche a se stesso.

Andrea

carpizeronove ha detto...

Consiglio, se si vuole avere una risposta dall'autore, di seguire il link al post originale e di lasciare là i popri commenti.

Anonimo ha detto...

Quando ho letto "Carpi. La città più ricca d’Italia. Una delle più di sinistra. Forse." ho smesso di leggere. Che banalizzazione.

Cecilia

Anonimo ha detto...

Non interessa risposta dall' autore.
Vorrei soltanto rilevare che se io fossi un funzionario con visibilita' esterna (es. direttore di una piccola filiale della Cassa di risparmio di Carpi) e scrivessi:

Mi viene un pensiero cattivo: non e' che i cattolici non vogliono l'aborto perché vogliono tanti bambini a disposizione per i trapianti d'organo?

credo che il mio direttore mi avrebbe cacciato ed inviato ad una visita psichiatrica. Difficilmente l'avrebbe ritenuto un pensiero "forte"

Andrea

Anonimo ha detto...

ha presente Marco che il sindaco e' Sindaco di tutti i cittadini? sappia che io sono orgogliosa del coraggio del mio sindaco laico e pulito!!!!

mariangela ha detto...

lei parla di un 'iperbole laica e irriguardosa? ma si tratta di un assessore ai servizi sociali... se fosse un barista, potrebbe anche passare, nel caso, forse un attimo di riflessione ...non sarebbe guastato!!!!sono di sinistra, sono laico, sono giusto, credo di volere che anche chi mi vive vicino con ruoli importanti sia corretto...ma ha pensato a cosa ha scritto?come lo spiegherebbe ai suoi figli?non e' troppo di parte?

dino ha detto...

Libertà? iperbole? satira? ma cosa stiamo cercando? Per un prete che sbaglia..ne abbiamo cento che sono santi! Abbiamo più stupri in famiglia che le notizie che riempiono i giornali e non vengono pubblicate, non fanno notizia! Le bimbe musulmane che vengono mutilate sessualmente? Non se ne parla? dei bimbi soldato mandati a morire??? fa notizia solo la Chiesa cattolica! Orchi certo, per nascondere le altre schifezze! Dino.

Anonimo ha detto...

Intanto sgombriamo il campo da dubbi: la signora Ronchetti non e’ un attore di avanspettacolo ma e’ stata fino a ieri un assessore, con una delega ai servizi sociali, non fa il fotografo di moda, non fa la ballerina, non fa la showgirl, ne’ la giornalista di parte, non doveva stupire nessuno e, senza condannare a caso categorie di persone, pur potendo avere una opinione normale, avrebbe dovuto risolvere i problemi della gente. Ci si sarebbe comunque stupiti. E, diciamocelo, qualsiasi lavoro a rilevanza pubblica avesse fatto, sarebbe stata rimossa.

L’articolo di Lupoi parla di censura. Ma quale?Non c’e’ stata. La frase infelice della signora disgraziatamente e’ stata riportata in modo ridondante da tutti i giornali e da tutti i blog, nella sua crudezza, con un esito che si riassume nel fatto che la signora non brilla di particolare intelligenza, e che quel che dice, a 57 anni, fa rabbrividire.

Non e’ una piccola storia emiliana, e’ solo una frase infelice, villana, che di emiliano non ha niente: gli emiliani sono sempre stati corretti concreti e concilianti (Guareschi docet).

Neanche gli “orchi” sono emiliani e neppure il “re nudo”.Viene scritto che chi ha rotto il silenzio e ha detto che il re e’ nudo ha pagato il prezzo (testualmente) di”ex comunisti mangiapreti ora trasformati per interesse in censori di stato”: ma ci si rende conto? A parte che il Vaticano e’ uno stato a se’ (anche se la cultura italiana e’ intrisa di cattolicesimo), cosa si vuole dire con questo che la signora e’ una vittima del potere? che la sua frase brilla di intelligenza straordinaria o di perspicacia eccezionale? Ma andiamo. Se fosse stata nostra madre ci saremmo vergognati.Sfugge al giornalista che in politica c’e’ stata una evoluzione: nella nostra citta’ c’e’ un centro sinistra variegato, con tutte le componenti che lo caratterizzano anche nel resto d’Italia, la Giunta non e’ piu’ comunista.

Si parla di “silenzio”.Qui si parla di tutto.Non ci sono tabu’.Ma non si spara addosso a caso a nessuno.

La storia non e’ triste, e’ penosa; comunque nessuno perde il lavoro, la signora geniale torna a fare la libera professionista (tra l’altro aveva continuato a fare l’avvocato in citta’). Ma e’ chiaro che era priva della sensibilita’ per essere al di sopra delle parti e occuparsi della cosa pubblica, essendo l’assessore di tutti i cittadini, e questa carica aggiuntiva che richiede attenzione e sensibilita’, sara’ data a un altro.
Dov’e’ la tragedia? Non e’ stata uccisa e buttata nel lago per quello che ha detto; la frase l’ha scritta lei liberamente e si pensa consapevolmente: era offensiva.

Il sindaco ha valutato correttamente questo aspetto e ha saputo fare il suo mestiere (e –a parte qualche voce come la sua- che non e’ neanche di qui, la citta’ e’ concorde con lui).

Anonimo ha detto...

com'è triste e come prevedevo siamo giunti alla trste sentenza, anche il web ormai sta rovinando tutti , facebook è una delle prove più evidenti .
poi , ricoprire il ruolo di Assessore non sarà na passeggiata , oltretutto se è diventato offensivo dire quello che si pensa siamo messi molto male ma tanto me l aspettavo , visto la vergogna di paese che siamo (italia in generale ) e visto che in questo mondo o sei dalla parte del fesso o sei dalla parte del falso, io non scelgo nessuna delle due , si deve essere sempre se stessi , in ogni ruolo che si ricopre ma non è facile , se ci sono ancora così tante censure, restrizoni ecc...
S.

Anonimo ha detto...

spero che questo paese prima o poi si cambi e che la gente cominci a farsi valere , più che dibattere e blaterare occorre dicutere apertamente senza metter in ballo schiere politiche o atteggiamenti provocatori, censure, schemi mentali ecc.. bisogna essere più naturali e fare meno i fighetti che tanto siamo tutti parte della stessa barca , è inutile scannarsi o attaccarsi , barsterebbe progettare idee comuni , ma tutta o mezza Carpi , che ne dite? forse le cose cambieranno?
se leggi, miria , dico a te, non disperare , hai fatto il possibile , meglio essere onesti che farsi bindolare o agire per emulazione o...
gli atti mancanti di cui arla freud?! , invece atti mancanti.. perchè non facciamo atti , punto e basta!

salvatore ha detto...

Le dimissioni di Ronchetti e l'accettazione di esse da parte di Campe sono l'atto più civile che si potesse verificare dopo la battuta vergognosa che Ronchetti ha scritto su Facebook. Se ricoprire una carica pubblica non significa più niente, allora siamo messi veramente molto male.
Salvatore.

franca marta ha detto...

siamo d'accordo con salvatore, su tutto, cominciamo a comportarci correttamente e con rispetto

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