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mercoledì 26 maggio 2010

Su tempo di Venerdì 28 maggio:

Rimpasti in Giunta. Scende a sette il numero degli assessori, Lorena Borsari cede il passo ad Alessia Ferrari per la carica di vicesindaco e Bellelli eredita l'assessorato alle politiche sociali della Ronchetti 

Il grande assente della Giunta Campedelli 

Squadra che vince non si cambia, recita l'adagio che, evidentemente, mal si adatta alla Giunta Comunale di Carpi che, in un paio di mesi, ha già perso due assessori.

"A volte si punta sulle persone sbagliate. In fondo, non si può essere nella loro testa", commenta a sua discolpa il sindaco Enrico Campedelli.

Fuori Miria Ronchetti (Lista Civica Campedelli 09 poi confluita nel Pd) e Lorena Borsari (Idv), dentro la 25enne Alessia Ferrari. Due al posto di uno. Perché in tempo di ristrettezze economiche occorre fare economia, dare il buon esempio e, quindi, la formazione campedelliana scende da otto a sette giocatori. Operazione rimpasto. Il sindaco ha così strategicamente deciso di ridistribuire le deleghe affidando alla new entry Ferrari, Cultura, Memoria e Politiche giovanili e la carica di Vicesindaco. Una mossa azzardata? "L'Italia dei Valori è la seconda forza di Maggioranza, le spettava la delega di vicesindaco". E, comunque, "nessuno nasce imparato", sentenzia il primo cittadino. Ma la giovane Ferrari, 25 anni a giugno, laureata in Scienze Giuridiche e impiegata presso una ditta di trasporti, da quanto tempo milita ne l'Italia dei Valori? "Il mio ingresso nel partito è piuttosto recente", commenta lei con un fil di voce. Beata genuinità. "Siamo tutti sindaco e vicesindaco", proclama Campedelli per tagliar corto. "Questo è il vero gioco di squadra". Sì, della squadra che cambia.  A ereditare la patata bollente che fu della dimissionata Ronchetti, l'ex della Cultura Alberto Bellelli che da oggi in poi si occuperà di Sociale, Sanità, Casa, Immigrazione, Volontariato e Partecipazione. Dal Festival Filosofia al Campo Nomadi, lo scenario è brutalmente mutato. Della serie è piccolo, - politicamente parlando, è ovvio - ma crescerà, pronto ad assumersi ben altri incarichi. Una scelta, quella di Bellelli, che nasce "dall'esigenza di lanciare un messaggio politico forte", aggiunge Campedelli. Ma dopo quattro anni di "sbattimenti" al Sociale, Bellelli avrà ancora le forze  necessarie per diventare il nuovo sindaco di Carpi? Se vi è una mente che guida le mosse  politiche di Campedelli, certo non stravede per il delfino Bellelli... A Cinzia Caruso Finanze e Bilancio, Affari Generali, Servizi Demografici, Sistemi Informatici e Personale; ad Alberto D'Addese Lavori Pubblici, Patrimonio Pubblico, Sport, Protezione Civile, Polizia locale, Onoranze funebri e Polizia mortuaria; Cleofe Filippi si occuperà di Istruzione, Città dei bambini e delle bambine, Pari Opportunità, Unione dei Comuni, Istituto Vecchi-Tonelli; Simone Morelli assommerà le deleghe a Centro storico (Restauro e Conservazione, Regolamentazione), Economia (Industria, Artigianato, Commercio, Agricoltura), Turismo. Assessore alla Pianificazione Urbanistica, all'Edilizia, all'Ambiente, ai Servizi ambientali ed Energetici e alla Comunicazione sarà invece Simone Tosi.  "Ho ripensato gli assetti della Giunta, - conclude Campedelli - affinchè da qui al 2014 si possa costruire una stabilità maggiore, per rispondere agli accresciuti bisogni di famiglie e imprese in questo momento di grave crisi e di tagli costanti agli Enti Pubblici. Necessitiamo di cambiamento, rispetto a quanto abbiamo visto sino ad ora".  La sensazione è quella del consueto déjà vu. Il primo cittadino in ogni occasione ama infatti ricordarci quanto fatto dal 2004 ad oggi, - ndr Biblioteca Loria, inaugurazione di Palazzo Pio, riqualificazione del centro storico… - e ora, che il tempo delle inaugurazioni è finito, e le vacche sono sempre più spremute, intona il leit motiv del "patto di stabilità che lega le mani ai Comuni" e, quindi, ben venga l'Unione delle terre d'Argine, "che rimane nelle nostre corde". Canzoni già sentite. Al fianco di Campedelli vi è una sedia vuota, su cui giace la fascia tricolore del sindaco. Un po' come quando si occupa un posto in un cinema gremito in attesa di qualcuno. Chi è il grande assente? La sedia in caldo c'è già, attendiamo di vedere chi vi prenderà posto.

Jessica Bianchi

4 commenti:

Giliola Pivetti ha detto...

Gran bell'articolo, pieno di lampanti verità.
Dice Dalle Ave " I nuovi assetti della giunta consentono maggiore omogeneità dal punto di vista amministrativo". Questo conferma che finora la giunta era disomogenea o, come diciamo noi, raffazzonata. Dice Campedelli che si può sbagliare a scegliere le persone, ma quando mai ha scelto? La Borsari si è imposta da sola e la Ronchetti è nata per tamponare un'emergenza elettorale. Forse che questa volta ha scelto? No. Anche l'attuale entrante è stata imposta. Si conferma una giunta ufficio di collocamento, questa sì fatta di ex, ex disoccupati che trovano il modo di sbarcare il lunario a spese della collettività.

Anonimo ha detto...

Lo stesso atteggiamento anche nell' Unione. Scegliere o decidere forse stanca. Lasciamo fare agli altri. I risultati ? Quando si vedranno il sig. Campedelli sara' approdato ad altri lidi!

Lugli P.

Unknown ha detto...

Grande assente: il senso dei propri limiti.
E il buon senso. Elezioni anticipate subito: sennò saranno anni di graticola a fuoco lento, salvo imprevedibili colpi di genio che facciano ricredere tutti me compreso.
Ed intanto Carpi affonda...
Davide Cattini

Anonimo ha detto...

La graticola a fuoco lento brucera' tutto, senza distintizioni tra capaci e incapaci.
Elezioni anticipate potrebbero evitare il prevedibile tracollo fra tre anni ma....
..abbiamo una persona credibile da mettere in gioco? Abbiamo un piano credibile per traghettare la citta' in un triennio di vacche magre? Abbiamo capacita' di mettere in gioco accanto a politici di professione anche persone volenterose e capaci ,prese in prestito dal mercato, per idee e organizzazioni piu' innovative. Il discorso di Emma Marcegaglia ieri e' stato l'ennesimo sasso che ha colpito la casta in cui la politica e' vissuta , nella realta' produttiva, come ufficio di collocamento di persone senza arte."La politica da' occupazione a troppa gente in Italia" e' stato detto. Messagi di questo tipo sono devastanti nel sentire della gente.

Andrea C.

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